Osservatorio il Centauro- Asaps sugli incidenti stradali con stranieri 2011 e 2012
Campionatura di 1000 episodi significativi con 401 morti di cui 294 stranieri e 1256 feriti. 109 morti sono pedoni e ciclisti
Al primo posto gli stranieri UE: 288 incidenti (29%), con il record di 217 romeni Seguono gli extracomunitari europei 259 (26%), gli africani 203 (20%), asiatici 115 (11,5%). Molte vittime sono pedoni.
I primi dati del 2012
(ASAPS) La presenza di stranieri negli incidenti sulle strade italiane è sempre più significativa, anche in rapporto alla presenza sul territorio nazionale. Avevamo fatto una campionatura di 1.000 incidenti nel 2011 che avevano dato una idea della tipologia del coinvolgimento. Abbiamo sempre pensato che l’incidenza della sinistrosità in Italia da parte degli stranieri fosse un pianeta ancora tutto da esplorare per questo l’Osservatorio aveva raccolto un campione di 1000 incidenti con morti e feriti di rilevante gravità, certamente non esaustivo ma solo indicativo, per capire alcune delle caratteristiche della tipologia di questi incidenti e del coinvolgimento delle varie nazionalità coinvolte.
.Su 1000 incidenti catalogati dal primo gennaio al 23 dicembre 2011 emergono questi aspetti valutativi. Le vittime totali sono state 401 di cui 294 fra i forestieri. I feriti complessivi sono stati 1256. Delle 401 vittime ben 70 sono i pedoni (209 i feriti) di cui 51 proprio fra gli stranieri, e 39 i ciclisti deceduti, un dato che conferma l’elevato rischio di queste categorie anche per gli ospiti del nostro Paese che in molti casi non si rendono sufficientemente visibili.
198 le vittime fra i conducenti e i trasportati di auto o autocarri, 94 fra i motociclisti e ciclomotoristi.
Dei 1000 incidenti 783 sono avvenuti di giorno e 217 di notte. In 104 sinistri (10,4%) i conducenti erano in stato di ebbrezza da alcol (6 avevano assunto droga). I casi di pirateria sono stati 211 (21%) e in 125 episodi il pirata era straniero (12,5%).
In 85 casi l’incidente ha coinvolto veicoli pesanti con targa straniera.
L’area geografica della sinistrosità degli stranieri in Italia ci dà questo mappa: in 288 episodi lo straniero faceva parte dell’UE (29%), con il record assoluto dei romeni che da soli sono stati coinvolti in 217 incidenti pari al 21,7% del totale e addirittura nel 75,3% degli incidenti con protagonisti dell’area UE. Seguono gli europei extra UE con 259 sinistri (26%), e 11 incidenti dei vicini elvetici (1,1%). Vengono poi gli extracomunitari del continente africano con 203 (20,3%), gli asiatici con 115 (11,5%), e gli stranieri dell’america latina con 66 (6,6%).
Quattro gli incidenti significativi con coinvolti i nord americani. In 54 impatti non è stato possibile individuare la nazionalità esatta dei protagonisti forestieri.
Le regioni che si sono segnalate per il maggior numero di incidenti, fra i 1000 raccolti da ASAPS con protagonisti gli stranieri, sono: la Lombardia con 198, l’Emilia Romagna con 175, la Toscana 101, il Veneto 89, il Lazio 79. Solo 12 in Molise, 10 in Sardegna e 6 in Valle d’Aosta.
I primi dati del 2012 non si discostano molto. L’Osservatorio ha già registrato ad oggi un campione di 280 incidenti che hanno causato 81 vittime, di cui 63 fra gli stranieri stessi. La distinzione per tipologia indica fra le vittime 38 conducenti o trasportati di autoveicoli, 5 di motoveicoli, 5 ciclisti e 14 pedoni. 455 i feriti totali. Anche nel 2012 il 31,5% dei 280 incidenti registrati vede protagonisti cittadini comunitari, fra questi la stragrande maggioranza è costituita da romeni il 62,5%. Seguono gli extracomunitari europei pari al 21,9%, gli africani, 21,1%, gli asiatici 13,6%, i sudamericani 4,7%.
I dati dell’Osservatorio il Centauro – Asaps sulla sinistrosità degli stranieri in Italia non riescono a intercettare la percentuale degli stranieri irregolari. Tuttavia questo particolare capitolo dell’incidentalità merita di essere monitorato con continuità e particolare cura per capire la portata del fenomeno, il coinvolgimento dei pedoni e dei ciclisti fra gli ospiti del nostro Paese, la qualità e categoria dei veicoli coinvolti e la regolarità dei documenti di guida che in un numero crescente di casi si sono rivelati falsi o autentici ma ottenuti irregolarmente.
Un capitolo a parte rimane quello delle validità delle coperture assicurative, aspetto quest’ultimo che sta lievitando in modo vistoso non solo tra i forestieri ma anche fra gli automobilisti italiani.
Forlì, lì 26 marzo 2012
Giordano Biserni
Presidente ASAPS