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Rassegna stampa alcol e guida del 14 novembre 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


BASILICANET.IT
 
SANITA’:OMS;2/3 SPESA EUROPA PER FUMO, ALCOL E OBESITA’.
  

ROMA, 14 nov - L’Europa ricca e’ causa del suo male: i cattivi stili di vita incidono infatti sulla spesa totale in misura abnorme, il 66,3% secondo il rapporto 2005 sulla salute in Europa dell’Oms. Piu’ in particolare, i fattori di rischio sono il fumo, l’alcol, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, il sovrappeso, la scarsa assunzione di frutta e verdura e il ridotto esercizio fisico, nell’insieme responsabili dei due terzi dei costi sanitari, calcola l’organizzazione mondiale della Sanita’. In termini di Daly (Disability-adjusted life-year, l’indicatore che combina l’impatto complessivo sulla salute generale di malattie, disabilita’ e mortalita’), riferisce il sito Epicentro del Centro Nazionale per la Prevenzione e Sorveglianza (Cneps), le cause principali dei costi sanitari nell’Oms Europa sono le malattie non trasmissibili (77% del totale), incidenti e avvelenamenti (14%) e le malattie infettive (9%). Inoltre, poverta’ e inaccessibilita’ ai servizi creano un ulteriore aumento dei costi in alcuni dei Paesi membri dell’Europa orientale. Il 34% dei costi sanitari sono dovuti a sette principali condizioni: le cardiopatie ischemiche, le malattie psichiatriche (depressione, disturbi bipolari), le malattie cerebrovascolari, l’abuso di alcol, le malattie respiratorie croniche, il cancro del polmone e i problemi legati al traffico. L’attenzione delle istituzioni sanitarie, secondo l’Oms, deve essere concentrata nel ridurre proprio i fattori di rischio per prevenire gran parte delle malattie. Per il resto rimane confermata la situazione che vede culle sempre piu’ vuote e sempre piu’ anziani. Si riducono la fertilita’ e i casi di morte prematura. Dal 1990, l’aspettativa generale di vita e’ cresciuta da 73,1 a 74 anni. Dal momento che nascono sempre meno bambini e che la popolazione dei Paesi membri diventa sempre piu’ anziana, e’ necessario attuare interventi adeguati non solo per ridurre l’incidenza delle malattie infantili, ma anche per migliorarne la resistenza allo stress e quindi la capacita’ di mantenersi in buona salute il piu’ a lungo possibile. Il tasso di mortalita’ infantile nell’Oms Europa e’ di 102 ogni 100.000 e le cause di malattia e di mortalita’ piu’ frequenti nei Paesi orientali sono le malattie respiratorie e le infezioni, che invece hanno un’incidenza molto inferiore nei Paesi occidentali (il che si traduce in un miglioramento dello stato di salute generale). Infine, le malformazioni congenite sono una causa primaria di morte sia fra i Paesi occidentali (11 casi su 100.000), sia fra quelli orientali (18 su 100.000 nel gruppo B e 27 su 100.000 nel gruppo C). La poverta’, e di conseguenza lo scarso sviluppo socioeconomico, e’ la principale minaccia per la salute infantile. Precaria salute neonatale, ridotto accesso alle cure, scarse condizioni igieniche, ma anche comportamenti a rischio (dieta non equilibrata, inattivita’ fisica, abuso di fumo, alcol e droghe in eta’ precoce) sono tutti fattori socioeconomici che mettono a repentaglio la salute dei bambini di alcuni Paesi. BR.

L’ADIGE
 
Pergine
L’incontro
I club Acat in zona ora sono sedici.
Oltre cento persone impegnate a ritrovare se stesse
Alcol, Cresce la dipendenza
PREOCCUPANTE. Sempre più donne abusano di alcol
Di ALBERTO PICCIONI.

PERGINE – Sono da poco diventati sedici i club Acat (Associazione Club alcolisti in trattamento) dell´Alta Valsugana che si sono ritrovati per il 19° interclub ieri mattina al Risto 3 di Costa di Vigalzano: crescono di uno ogni anno dal 2000. Un dato confortante, perché da una parte manifesta la solidarietà e il desiderio di cambiamento.
Dall´altra, però, evidenzia la consistenza del fenomeno alcolismo: sempre più persone entrano nella dipendenza da alcolici ad una età che si sta drammaticamente abbassando. «Ultimamente è in crescita il numero delle donne, anche giovani, che si rivolgono ai Club – dice Teresa Moltrer, operatrice del centro di alcologia del distretto sanitario Alta Valsugana – si abbassa l´età e cambia anche il tipo di persona che si rivolge a noi. Mi preoccupa questo avvicinarsi delle donne all´alcol».
Più di 100 persone attualmente sono in trattamento presso i club. L´interclub è da anni una occasione per proporre una tematica su cui riflettere insieme: ieri il tema era l´armonia. «L´armonia è collaborazione, dare dopo aver ricevuto – ha esordito Pio Franchini uno dei “servitori” del club – significa entrare nel club per ritrovare la sintonia con se stessi, con la propria famiglia. Vuol dire ritrovare la voglia di svegliarsi la mattina per andare a lavorare: ritornare a vivere». I servitori sono una figura essenziale del gruppo di auto mutuo aiuto che si crea nei club, come ha sottolineato il presidente Acat Giuseppe Morelli, il cui mandato finisce quest´anno. Servitori possono diventare persone uscite dal dramma o anche familiari, o uomini e donne particolarmente sensibili al problema.
Il cammino non è semplice: le ricadute sono dietro l´angolo, ma come ha messo in rilievo la testimonianza di una giovane donna: «Non bisogna essere ambigui: l´essenziale è la sincerità e l´accoglienza che si trova nel gruppo dopo ogni errore».
La mattinata è stata dedicata appunto alle testimonianze, alcune anche forti, toccanti. «Guidavo l´auto ubriaco – ha raccontato un uomo di mezza età – quando lo facevo con mia moglie e i tre figli piccoli correvo come un matto. Loro avevano paura. Ma più mi chiedevano di andare piano più io spingevo sull´acceleratore. Non so chi ci abbia salvato da un incidente mortale. Ero intrattabile con tutti. Oggi sono tornato ad essere me stesso. Grazie al club» .
Solo a Pergine ci sono sei club che hanno nomi di speranza: Aurora, Salvezza, Buona volontà, Amico, Gioia di vivere, Duemilauno. Quello appena nato deve essere ancora battezzato. In genere sono composti da un minimo di sette famiglie, ma possono arrivare anche a venti.
Nel pomeriggio ci sono state le premiazioni per coloro che hanno raggiunto dei traguardi nel loro cammino di sobrietà, non solo riferita all´alcol ma anche allo stile di vita. Resta da interrogarsi su quali strade in Alta Valsugana si debbano percorrere per la prevenzione e ipotizzare una inversione di tendenza: di questo e altro si discuterà nel convegno «Alcol e comunità: da un problema di sicurezza alla promozione della salute», a Riva il 18 novembre.

CORRIERE ADRIATICO
 
Pergola, Borri si rivolge a tutti gli esercizi pubblici per arginare il fenomeno
Il sindaco: “Troppo alcol tra i giovani”.

Proprio nei giorni scorsi al congresso nazionale della società italiana di alcologia, l’istituto superiore di sanità ha lanciato il suo allarme: in Italia sta aumentando pericolosamente la diffusione dell’alcol, ed in special modo nelle fasce più giovani. I dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità segnalano che l’Italia ha in Europa il record dell’iniziazione all’uso di alcol: ragazzi di 11 e 12 anni rispetto alla media europea che è di 14 anni.
Questo grave problema non ha lasciato indifferente l’Amministrazione comunale pergolese. Siamo sempre più preoccupati - scrive il sindaco Giordano Borri in una circolare diretta a tutti gli esercizi pubblici e per conoscenza alla stazione dei carabinieri e alla polizia municipale - della crescente situazione di degrado sociale derivante dall’abuso di bevande alcoliche. Il fenomeno che colpisce in maniera crescente giovani e giovanissimi allarma anche la popolazione che chiede a questa amministrazione, con sempre più insistenza, di intervenire per arginare la questione.
Nella comunicazione è stato riportato anche il testo del codice penale che tratta l’argomento. Precisamente l’articolo 690 e 691 che ricordano che è vietata la vendita di bevande alcoliche ai minori di anni 16 oltre a chi appaia affetta da malattia di mente o è in stato di manifesta ubriachezza. Le condanne sono pesantissime, prevedendo l’arresto da tre mesi a un anno e la sospensione dell’esercizio. Ricordiamo - conclude il sindaco - che il rispetto delle regole è il primo elemento di una convivenza civile e che l’amministrazione comunale cercherà di attivare tutte le iniziative perchè questo possa avvenire. Le forze dell’ordine sono invitate ad operare e reprimere con il massimo rigore gli abusi di bevande alcoliche.

 
IL MESSAGGERO
 
Ragazzi a rischio tra alcol, droga e gare: ogni week-end è strage
Durante il fine-settimana, sulle strade, un morto su due è giovane. Ritirate migliaia di patenti
di ANTONIO DE FLORIO.

ROMA - Un morto su due è un ragazzo e sono più di ottocento ogni anno. Sono le vittime del fine-settimana, quelle delle stragi del venerdì e del sabato sera sulle strade. Le statistiche dell’Istat e dell’Aci hanno persino individuato le ore e il giorno in cui si muore di più: dalle 22 alle sei del mattino; il sabato notte ha il primato con 166 croci nel 2004.
Nei weekend del ballo e spesso dello sballo si registrano il 14,2% delle morti, il 6,3% degli incidenti e l’8,4% dei feriti. «Contro una media settimanale di un morto ogni 90 minuti - spiega l’ingegner Enrico Pagliari, ricercatore dell’Aci - nelle ore notturne del venerdì e del sabato muore una persona ogni 69 minuti e si conta un ferito ogni due minuti».
Giampiero Di Benedetto, comandante della Polizia stradale dell’Emilia Romagna, analizza le cause della carneficina: «L’alcol ha un ruolo importantissimo. E parliamo anche di stupefacenti. Sono due cose che spesso vanno di pari passo. Quando noi facciamo i servizi per strada del sabato sera vediamo che il 10-15% dei ragazzi che fermiamo hanno superato il limite consentito. Io credo che anche la musica sentita ad alto volume attenui l’attenzione».
Quali sono i comportamenti più pericolosi?
«A volte sembra di assistere allo stesso copione. Sono in auto 3,4 o 5 ragazzi. Normalmente chi è alla guida vuol far vedere che è più bravo. C’è tutta una psicologia: la voglia di dimostrare che si è audaci, che si rischia...Nell’incidente di Roma, mi pare che ci sia stata anche questa componente».
E il fenomeno delle gare?
«In passato in Emilia Romagna abbiamo avuto un morto. Ora, pare, che si siano calmati. Abbiamo cercato di capire dove si improvvisavano gli autodromi clandestini e lo scorso anno siamo intervenuti in provincia di Ferrara. Un fenomeno più che altro stagionale, estivo, insomma».
Quante patenti avete ritirato?
«Durante l’estate in tre periodi di quindici giorni abbiamo fatto dei servizi mirati su Rimini e sul Ravennate vicino alle discoteche e abbiamo ritirato un migliaio di patenti, soprattutto per guida in stato d’ebbrezza. Abbiamo dato anche un migliaio di biglietti-omaggio di discoteche ai giovani trovati sobri».
E ora?
«Tutti i sabati facciamo dei servizi di prevenzione. Se si è positivi ai test si procede con il prelievo e in questo caso si accerta anche l’eventuale uso di droghe».
L’esperimento del guidatore designato che non beve alcolici, funziona?
«Si è iniziato quest’anno e devo dire che sta prendendo piede tra i giovani. In America anche i grandi seguono questa filosofia: uno non beve e gli altri si rovinano comunque, ma tornano intatti a casa».
Cos’altro si può fare?
«In Romagna c’è stato un fiorire di iniziative. Si sono organizzati dei treni in riviera e l’ospitalità in alberghi con prezzi scontati. Penso che siamo sulla strada giusta. Ma esiste un problema a monte».Quale?
«Quello dell’educazione che deve passare attraverso le famiglie e le scuole. Il rispetto delle regole è un fatto culturale. Non si può pretendere il rispetto solo con i guardiani».

IL MESSAGGERO
 
La tragedia dopo la sfida/ Dopo le corse clandestine arrivano le gare di abilità: a 100 all’ora contro un muro e frenate all’ultimo istante
«Non si fermano all’alt solo per sfidarci»
Il comandante del nucleo radiomobile dei carabinieri: «Fenomeni preoccupanti e in crescita»
di PAOLA VUOLO .

E’ una sfida, una gara di abilità: come quelle che hanno già fatto, o che hanno visto disputare da altri ragazzi della loro età. «Un fenomeno diffuso», dicono i carabinieri, «spesso sfidano anche noi e non si fermano all’alt». La prova questa sera per i tre amici è di lanciare l’auto a tutta velocità sul rettilineo di via Pietro Frattini, al Portuense, e poi arrivati alla fine del percorso, prima di curvare a sinistra, sfiorare il muretto che si trova di fronte, con un testacoda all’ultimo momento. Ma questa volta Marco Federico Ancona, 16 anni, e i suoi amici Francesco S. e Matteo C. di 17, stanno correndo incontro alla morte. Il muretto non lo sfiorano, lo prendono in pieno: è Francesco che guida, la macchina é di Marco, ha rubato le chiavi alla madre e ha preso l’Opel di nascosto. Marco è morto, Francesco è in coma, Matteo ha una prognosi di trenta giorni.
I tre giovani, secondo una prima ricostruzione degli agenti della municipale, venerdì notte hanno sfiorato i 100 chilometri all’ora.
«Partecipare a una gara di abilità, la sfida al limite, è per i giovani quasi sempre solo un passatempo», dice il maggiore dei carabinieri Luigi Grasso, alla guida del Nucleo radiomobile, «dietro questo fenomeno non c’è un’organizzazione come succede per le corse clandestine, ci troviamo di fronte a qualcosa di profondamente diverso. Niente scommesse e soldi in gioco, sfrecciare con lo scooter o con la macchina sono esibizioni di bravura che nascono spesso in modo estemporaneo».
Giovani tra i 16 e i 23 anni che si divertono a correre sulle strade meno frequentate. Lì dove in teoria è meno pericoloso sfrecciare facendo acrobazie notturne alla guida di auto, moto o motorini. Le piste preferite sono la Palmiro Togliatti, il Portuense, la Casilina, la Prenestina, «stradoni che di notte sono poco trafficati, e dove quindi è più facile esibirsi». Corrono su macchine di grossa cilindrata, ma anche sugli scooter che hanno quasi sempre il motore truccato, «a loro basta anche poter spingere il mezzo a percorrere 20 chilometri in più all’ora», spiega il maggiore Grasso, «procurarsi e montare una marmitta diversa è facilissimo. Spesso non c’è neanche bisogno del meccanico di fiducia, si acquista il pezzo pure su internet e poi si modifica il motore, per le auto si usano le ruote più larghe e si lavora anche sui telai. Lavoretti facili da eseguire anche da soli, basta capirne di motori. Nell’ultimo mese abbiamo controllato decine di giovani che guidavano in modo spericolato, e il dato più evidente, ed anche più preoccupante che viene fuori dai controlli, è che la maggior parte di loro guidano in stato di ebbrezza. Quasi nessuno supera indenne la prova dell’etilometro». «Ricorrere alla prevenzione è fondamentale, la presenza delle nostre pattuglie soprattutto sulle strade ritenute a rischio è costante, usiamo sempre i lampeggianti per renderci visibili perché questo è sicuramente un deterrente. E poi ci sono gli autovelox, apperecchi che certamente inducono il guidatore a moderare la velocità».
Acrobati sulle quattro ruote che sfidano la morte per gioco. «Una prova di abilità non è necessariamente programmata», dice il capo del radiomobile, «l’idea può nascere tra amici in una sera qualsiasi, meglio se è il fine settimana, all’uscita dal cinema o dalla pizzeria. Si prende la macchina o la moto e si raggiungono gli stradoni dove ci si può esibire e provare la potenza del motore. Sfidano il pericolo, e non solo. A volte la sfida è anche con le forze dell’ordine. E’ successo più volte che ci siamo ritrovati a dovere rincorrere un’auto o una moto perché il guidatore non si è fermato all’alt. In questi casi si pensa di avere a che fare con qualcuno che ha rubato il mezzo, o comunque ha qualcosa da nascondere. E invece poi ci si ritrova a raggiungere e a fermare un giovane che ha solo voluto sfidare le regole e la legalità» .

IL MESSAGGERO
 
Polacco assassinato: presi due connazionali .

Lo scorso 30 ottobre avrebbero ucciso a furia di percosse un loro connazionale in Piazza San Giovanni della Salle, vicino piazza Irnerio. Ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo di via in Selci, a conclusione di una intensa attività investigativa, hanno fermato due polacchi per omicidio volontario.
Il corpo senza vita della vittima, Dlugosz Sebastian, venne ritrovato la mattina del 30 ottobre scorso: era stato colpito a morte, probabilmente da un corpo contundente, nelle vicinanze di un supermercato dove l’uomo aveva trovato riparo. Le indagini, coordinate dal pm capitolino Emanuele Di Salvo, si sono immediatamente indirizzate su due polacchi, amici del defunto, che condividevano con lui il riparo. Per ricostruire le fasi dell’omicidio, i militari della prima Sezione del Nucleo Operativo hanno ascoltato tutti coloro che gravitavano in quella zona e che potevano fornire informazioni utili, tra questi ovviamente anche altri senza tetto che conoscevano e avevano visto, negli ultimi giorni, Dlugosz Sebastian ancora in vita.
Ai carabinieri però i due fermati, L.M. di 35 anni, e K.H., di 39 anni, avevano dato una ricostruzione dei fatti «lacunosa e talvolta fantasiosa» asserendo di non poter essere precisi poichè consumatori di sostanze alcooliche. In particolare avevano detto di aver trascorso i due giorni antecedenti al ritrovamento del cadavere in un parco della capitale dormendo e bevendo vino insieme a due donne.
Le indagini hanno permesso di accertare che Sebastian circa un mese prima di essere ucciso era stato picchiato da un suo connazionale nello stesso luogo dove venne trovato morto.

IL MESSAGGERO
 
Veroli
Ubriaco, picchia la moglie: operaio segnalato in Procura.

Botte, sempre botte. Ogni volta che si ubriaca, picchia la moglie. Che alla terza querela vede piombare i carabinieri in casa e scortare il marito in caserma, dove l’operaio di Veroli viene denunciato per maltrattamenti in famiglia. Ad avvertire i militari la figlia dodicenne della coppia, che dopo aver fatto il 112 scappa di casa per evitare di essere picchiata dal patrigno. Alla moglie, invece, va peggio: il marito, ubriaco e sdraiato sul letto matrimoniale, dà in escandescenza e le rompe l’abat-jour in testa, mandandola in ospedale. La donna scappa saltando dalla finestra alta due metri, ma viene raggiunta e trascinata sulla ghiaia del cortile di casa per i capelli.
L’ultima lite è scoppiata ieri poco prima delle 2. In piena notte, un operaio di Veroli di 33 anni torna a casa ubriaco e, secondo la ricostruzione dei carabinieri del capitano Ciro Piscopo, si sdraia sul letto insieme alla moglie. Le sue condizioni fisiche alterate gli fanno fare richieste ritenute insostenibili dalla consorte. Cosicché, dopo molta insistenza, perde la pazienza e picchia la donna con schiaffi e pugni sul viso. Poi afferra l’abat-jour del comodino e colpisce la moglie alla testa, provocandole una lacerazione.
La donna grida, accorre la figlia di 12 anni (avuta da un precedente marito) che, spaventata, alza il telefono e chiede l’intervento degli uomini del maresciallo Giovanni Franzese. Poi fugge di casa. Intervengono anche i militari del nucleo radiomobile ed operativo di Alatri. La donna, intanto, per sfuggire al marito, salta nuda dalla finestra della camera da letto, ma viene raggiunta dal marito in mutande e trascinata per i capelli lungo il viale di casa. Ieri mattina, la moglie sporge querela contro l’operaio, la terza in poco tempo.

IL TEMPO
 
La piazza blindata calma i vandali
Tranquillo il primo fine settimana con le misure contro il teppismo.

di SUSANNA NOVELLI BILANCIO tutto al positivo per il primo weekend di sorveglianza speciale a Campo de’ Fiori. Nessun pallone, nessun lancio di bottiglie e tifo da stadio a distrubare la lunga notte di Campo de’ Fiori. Il piano del prefetto Serra, deciso venerdì scorso dal comitato per l’ordine e la sicurezza, ha funzionato. E così, decine e decine di giovani e giovanissimi si sono ritrovati sabato notte nella piazza più «rock» della capitale. C’era chi suonava la chitarra sotto la statua di Giordano Bruno, chi passeggiava corteggiando i vicini, chi beveva nei bar affollatissimi della piazza. Ai lati, come ali protettive, mezzi e uomini di polizia, carabinieri, vigili urbani. Diversi gli agenti in borghese che guardano, girano, controllano. A parte qualche ragazza decisamente «alticcia», la prima notte di sorveglianza speciale è trascorsa tranquilla. Sembra lontano il tempo in cui a un certo punto della notte si dava vita al micidiale gioco soprannominato «violence», eppure è trascorsa una sola settimana da quando il sabato di Campo de’ Fiori si concluse all’alba con un arresto e tre poliziotti feriti. Un gioco, «violence», che già in estate aveva costretto a misure straordinarie, come un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine attraverso un presidio massiccio e ben visibile e la chiusura fissata alle 2 del mattino per i locali di Campo de’ Fiori, anche ieri notte rispettata al cronometro. Nel clima giocoso e un po’ allegrotto, dovuto a birre e vino, sempre consumati in quantità industriali, gli uomini delle forze dell’ordine aspettavano l’ora critica. «Dobbiamo aspettare le due», dicono. È quello il momento della verità. E così è stato. Qualche minuto prima i locali hanno iniziato a sostituire i bicchieri di vetro con quelli in plastica, a spegnere le luci, a riversare le sedie sui tavoli. Lentamente i ragazzi, quasi tutti con il casco in mano, si avviano verso corso Vittorio. C’è chi resta in piazza, ma è solo per sentire il suono della chitarra che, a dispetto della chiusura dei locali, continua a intrattenere i teen agers della capitale.

IL MESSAGGERO
 
VIGILI URBANI Protesta dopo ... .

Protesta dopo l’aggressione
Il Sulpm, sindacato unitario lavoratori polizia municipale, chiede l’intervento della prefettura di Roma, minacciando lo stato di agitazione, affinché venga risolto il problema del mancato armamento dei lavoratori della polizia municipale dotati della qualifica di pubblica sicurezza, soprattutto a seguito dell’ultima aggressione avvenuta ai danni di un vigile urbano al quale, mentre rilevava un incidente stradale, è stato reciso un tendine da un guidatore ubriaco.

ADN KRONOS
 
OSTIA, ALL’USCITA DALLA DISCOTECA INVESTI’ E UCCISE UN UOMO: ARRESTATO DA CARABINIERI
La vittima, un 48enne della provincia di Siena, stava per attraversare la strada, sulle strisce pedonali, per andare a gettare i rifiuti.

Roma, 14 nov. - Aveva passato la serata a bere nei locali notturni di Ostia e, alle 4.30 circa, ubriaco e senza patente, era salito a bordo di una Smart ed era partito a forte velocita’, investendo e uccidendo Guido Broggi, 48enne della provincia di Siena. Dopo l’incidente aveva abbandonato l’autovettura ed era scappato confondendosi con altri giovani che uscivano dalle discoteche per poi ritornare a casa chiedendo un passaggio. Dopo un’intensa attivita’ di indagine i Carabinieri del Nucleo Operativo di via In Selci di Roma, hanno arrestato per omicidio colposo e omissione di soccorso un pregiudicato romano di 25 anni, A.S., sottoposto ora alla misura degli arresti domiciliari.
I fatti risalgono allo scorso 9 luglio, quando alle ore 4.30 circa, sul litorale di Ostia Guido Broggi venne travolto da una Smart mentre si accingeva ad attraversare, sulle strisce pedonali, la strada per andare a gettare i rifiuti. Il malcapitato svolgeva piccoli lavori saltuari e da poco tempo si occupava della pulizia e sorveglianza, nelle ore notturne, delle attrezzature di uno stabilimento balneare da eventuali furti o danneggiamenti. Il pirata della strada, dopo l’incidente, scappo’ a forte velocita’ confondendosi tra le numerose auto di giovani che frequentavano i locali notturni del litorale.

MANTOVA.COM
 
Polstrada. I controlli nel weekend.

Le pattuglie della Polizia Stradale di Mantova ed Ostiglia, in questo fine settimana, hanno concentrato l’attenzione soprattutto sul controllo della velocità, utilizzando gli autovelox ed i telelaser in loro dotazione. Operando sulla maggior parte delle più importanti strade della provincia, sono state accertate 78 violazioni per superamento dei limiti di velocità, di cui un buon numero rilevate con telelaser e contestate nell’immediatezza su strada, e che hanno comportato, fra l’altro, il ritiro di quattro patenti nei confronti di altrettanti conducenti che superavano di oltre 40 km/h i limiti di velocità imposti.
Cinque sono state, invece, le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, con il valore più alto, pari a 2,15 g/l rilevato alle 2.30 di domenica, a Porta Cerese, nei confronti di un 56enne di San Benedetto Po che viaggiava a bordo della sua BMWCinque sono state, invece, le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, con il valore più alto, pari a 2,15 g/l rilevato alle 2.30 di domenica, a Porta Cerese, nei confronti di un 56enne di San Benedetto Po che viaggiava a bordo della sua BMW.
Sono stati rilevati, inoltre, cinque incidenti stradali, tre dei quali con feriti lievi e gli altri con soli danni ai veicoli. Tutti i conducenti coinvolti, come avviene da mesi, sono stati sottoposti a prova con etilometro e due di essi sono risultati in stato di ebbrezza (è stata loro ritirata la patente che verrà sospesa da 1 a 3 mesi, verranno decurtati 10 punti e saranno denunciati al Tribunale).
Il valore più alto di questi ultimi due, pari a 1,15 g/l, è stato riscontrato nei confronti di una ragazza di 22 anni di Mantova che mentre tornava a casa, alle 5.30 di sabato mattina, per un probabile colpo di sonno ha perso il controllo della propria Y10 danneggiando due veicoli in sosta in corso Vittorio Emanuele.
Nel complesso durante il week-end sono state accertate 109 infrazioni.

MANTOVA.COM
 
Picchia la fidanzata e un poliziotto. Marocchino arrestato.

E’ finita nel carcere di Via Poma la domenica sera di Abderraim Abid, un marocchino di 21 anni. Il giovane era in compagnia del padre e della convivente brasiliana al Bar Liberty di San Giorgio poco dopo la mezzanotte. Qualche bicchiere di troppo e gli animi si infiammavano tanto che scoppiava una violenta lite tra i due fidanzati. Mentre il titolare del bar chiedeva aiuto al 113, la situazione degenerava e la ragazza veniva malmenata ripetutamente. Gli agenti arrivati poco dopo cercavano di riportare la calma, ma il giovane marocchino iniziava a sferrare calci all’impazzata: prima all’auto della volante, poi ad uno degli agenti, procurandogli una contusione. Finalmente “domato”, il giovane è stato arrestato per resistenza e danneggiamento e condotto in carcere. Denunciato anche il padre.

BRESCIA OGGI
 
UN POSSIBILE RIMEDIO PER GLI AUTOMOBILISTI
Sul Web c’è l’etilometro «fai da te»
Permette di controllare da soli se si è in grado di mettersi al volante.

Se proprio non si può rinunciare a un bicchiere di vino e a un superlacolico, ma non si vuole nemmeno mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella degli altri, è possibile controllare da soli il tasso alcolemico raggiunto.
In Internet è possibile acquistare etilometri tascabili, piccoli aggeggi a pile, che si portano ovunque, che consentono di controllare la concentranzione di alcol prima di mettersi in auto. Le offerte sono tante e i prezzi variano tra i 22 euro e i 66. I modelli offerti in Rete misurano la concentrazione di alcol nell’alito. È sufficiente quindi soffiare nel proprio apparecchio per qualche secondo per capire in che condizioni ci si trova. Se l’apparecchio segnala che il limite di 0,5 imposto dalla legge è superato l’automobilista deve aspettare prima di mettersi al volante. In sostanza bisogna aspettare di essere più lucidi, che l’effetto dell’alcol svanisca. Per aiutare l’organismo a riprendersi può essere utile anche bere molta acqua. Lasciando passare del tempo, se necessario anche un paio d’ore, è possibile effettuare successivamente un ulteriore controllo «fai da te» e se il risultato lo consente, mettersi in movimento. In sostanza un auto controllo può permettere di viaggiare in sicurezza, evitando di prendere dei rischi inutili.
Il tasso alcolemico può anche essere calcolato con una formula scientifica, nota come metodo di Widamrk (anche quella si può trovare in Rete). Il tasso alcolemico è il rapporto tra l’alcol ingerito (espresso in grammi) e il peso corporeo espresso in chili e moltiplicato per R (cioè a stomaco vuoto 0,68 per il vino, 0,72 per i superalcolici e 1,18 a stomaco pieno), il tutto moltiplicato per cento. Nel caso delle donne al risultato si deve aggiungere un più 30 per cento. Non un calcolo semplicissimo, insomma. Tanto più che non è semplice nemmeno quantificare - in grammi - quello che si può bere in una serata. L’ideale se si deve guidare sarebbe di evitare le bevande alcoliche, ma anche un controllo «fai da te» con l’etilometro può essere utile. È comunque un segnale di consapevolezza, un passo avanti rispetto a chi, senza alcun problema per sè e gli altri, sceglie di guidare ubriaco. (*) w.p.
(*) Nota: gli etilometri tascabili non danno sufficienti garanzie di affidabilità del risultato, in genere sono alquanto imprecisi. Fatto salvo che è opportuno non bere prima di guidare, gli etilometri monouso sono più affidabili.

LA REPUBBLICA
 
Ancora sconosciute le cause del decesso. Il wrestler aveva 38 anni
lascia la moglie e tre figli. Il 15 era atteso a Roma per uno spettacolo
Wrestling, il campione Guerrero
trovato morto in albergo a Minneapolis
Aveva avuto problemi di droga e alcol. Nel 2004 ancora campione.

MINNEAPOLIS (Usa) - Eddie Guerrero, uno dei protagonisti più conosciuti e amati dagli appassionati del wrestling mondiale, è stato trovato morto in una stanza d’albergo a Minneapolis. Lo ha annunciato il sito ufficiale della Wwe (World wrestling entertainment). Per il momento sono sconosciute le cause del decesso.
Guerrero, 38 anni, messicano, l’anno scorso campione Wwe, avrebbe dovuto partecipare in serata al "Wwe Supershow". Figlio del wrestler messicano Gory Guerrero, il campione lascia moglie e tre figlie.
Guerrero era atteso in Italia per un nuovo spettacolo della Wwe: la prima tappa prevista era Roma, il 15, e poi a seguire Milano, Bolzano, Ancona e Livorno.
Dopo una carriera sfolgorante nel wrestling, negli ultimi anni aveva sviluppato problemi di alcolismo e di tossicodipendenza. Nel 2001 la federazione gli aveva consigliato di ricoverarsi in un centro di riabilitazione per abuso di alcol e droga, dopo che lui si era presentato in uno stato indecoroso ad uno spettacolo televisivo della WWF. Sembrava essersi ripreso, ma in seguito era stato arrestato per guida in stato di ebbrezza.
Nel grande spettacolo del wrestling, Guerrero aveva ricoperto il ruolo del "buono" soprattutto contro l’odiato John Bradshaw Layfield. Ultimamente combatteva spesso contro Rey Misteryo negli incontri dello Smackdown Superstars.



Martedì, 15 Novembre 2005
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