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Notizie brevi 28/03/2012

Poca esperienza tanti incidenti
Manca la scuola guida

Secondo un'indagine dell'agenzia per la sicurezza stradale americana Roadsafe, più del 50% dei guidatori prova una sensazione di ansia quando si mette al volante per la prima volta

Sarà anche vero che guidare è come andare in bicicletta e una volta imparato come si fa non si dimentica più ma, secondo un'indagine dell'agenzia per la sicurezza stradale americana Roadsafe, più del 50% dei guidatori prova una sensazione di ansia, nervosismo e in alcuni casi anche paura quando si mette al volante per la prima volta.

I ragazzi tra i 17 e i 25 anni, secondo il sondaggio, si dichiarano sicuri delle proprie capacità al volante ma, malgrado questa sensazione positiva, nel primo mese di guida commettono molti più incidenti delle guidatrici. Questo perché, secondo gli esperti di Roadsafe, l'89% dei ragazzi prende la patente facendo molte meno ore di guida delle 40 consigliate, e adatta lo stile e la velocità in base al passeggero (più spavaldi con gli amici, più tranquilli con una ragazza).

"Dai dati raccolti emerge in modo chiaro - spiega l'amministratore delegato di Roadsafe, Richard King - che molti giovani guidatori hanno troppa fiducia in sé al volante e spesso si avventurano sulla strada senza avere le conoscenze necessarie per farlo. Tanti credono che le tecnologia serva solo a ottimizzare i costi e garantire prestazioni migliori, mentre noi riteniamo che le apparecchiature moderne di cui oggi godono le automobili debbano soprattutto servire a migliorare lo stile di guida dei neopatentati, educandoli alla sicurezza, così da creare una comunità di guidatori più responsabili e attenti".

Per ridurre il problema degli incidenti
dovuti all'inesperienza, la Gran Bretagna negli ultimi due anni ha puntato sulla strategia della paura, mostrando ai ragazzi, durante le ore di scuola di guida, un video shock in cui tre ragazzine rimangono coinvolte in un incidente mortale, proprio a causa della loro superficialità al volante.

Il problema della sicurezza su strada per i giovanissimi è molto sentito anche in Italia e secondo una ricerca dell'Università Bicocca, "L'importanza di una corretta compensazione visiva per una guida sicura", realizzata su un campione di 1000 guidatori sottoposti a un nuovo e più appropriato protocollo di analisi visiva creato ad hoc per sondarne le abilità di guida, ben il 32% degli italiani non possiede i requisiti minimi richiesti dalla legge per guidare.

E mentre il Comune di Firenze e l'autodromo del Mugello attivano corsi di educazione stradale per i giovani scooteristi e realtà come l'Aci e Sara Assicurazioni organizzano il corso di guida sicura Sara Safe Factor, dal 2012 la legge italiana prevede che anche i 17enni possano esercitarsi al volante di un'auto, benché affiancati da un accompagnatore abilitato. Una disposizione, prevista dal D. M. 11 novembre 2011, n. 213 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 23 dicembre 2011, n.298) con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha dato attuazione all'art. 115 del codice della strada (così come modificato dalla Legge 29 luglio 2010, n.120), con l'intenzione di far arrivare i neo patentati al fatidico giorno dell'esame con almeno un annetto di esperienza di guida (accompagnata) alle spalle.

Per ottenere il rilascio dell'autorizzazione alla guida accompagnata, il minore deve frequentare un corso di formazione presso un'autoscuola di durata non inferiore a dieci ore effettive di guida (fatte dal genitore o dal legale rappresentante del minore, di intesa con l'autoscuola) al termine del quale il ragazzo ha diritto al rilascio dell'attestato di frequenza. Come accompagnatori alla guida possono essere designate, al massimo, tre persone di non più di sessanta anni, tutte titolari, da almeno dieci, di patente B o di categoria superiore, valida e rilasciata dallo Stato italiano o da un altro europeo.


di Sara Ficocelli
da repubblica.it/motori

Mercoledì, 28 Marzo 2012
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