Osservatorio “Sbirri Pikkiati” 2011
2.230 aggressioni, (+7%), 496 (22%) quelle portate con armi
Ubriachi o drogati il 34% degli aggressori
Il 40% sono stranieri
Un fenomeno che cresce, una riflessione appare necessaria
E’ sempre lunga la catena di aggressioni monitorata con preoccupazione dall’Osservatorio “Sbirri Pikkiati” del Centauro - ASAPS che nel 2011 ha registrato 2.230 casi di aggressione fisica ad operatori di polizia che operano su strada. Come dire che ogni 4 ore nel nostro Paese viene stilato un referto medico per lesioni fisiche subite da un carabiniere, un poliziotto, un vigile. In 496 casi (22%) per aggredire l’agente sono state usate armi proprie o improprie (bastoni, coltelli, crick, in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto). Il 52,6% delle aggressioni hanno riguardato appartenenti all’Arma dei Carabinieri, il 35,8% la Polizia di Stato, il 10,4% la Polizia Locale, il 5,7% altri corpi. In 757 casi (34%) l’aggressore era ubriaco o drogato. Nel 2010 le aggressioni erano state 2.079, l’incremento è quindi del 7%.
Il 35,5% degli episodi avviene al nord, il 24,8% al centro e il 39,8% al sud.
Si spera che il problema dei controlli su strada venga valutato e affrontato con razionalità senza l’emotività che può essere innescata da taluni episodi.
Forlì, lì 10 maggio 2012
Giordano Biserni
Presidente ASAPS