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Il Trentino adotta un provvedimento innovativo
Bevi? Ti paghi il soccorso
Chi ha un tasso alcolico oltre l’1,5 e richiede l’intervento dell’ambulanza, deve versare un tiket di 200 euro

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Dal 1° maggio la Regione del Trentino adotterà un provvedimento che farà discutere e proporrà interpretazioni diverse che, speriamo, si indirizzeranno tutte verso l’approvazione finale. Finalmente una Regione Italiana ha pensato ad una sorta di tassa sull’alcool, non su quello in bottiglia che già esiste, ma su quello già ingerito e in transito in percentuali variabili nel sangue delle vene.
Chi alzerà il gomito raggiungendo un tasso alcolemico nel sangue dell’1,5%, tre volte superiore a quello consentito dal codice per potersi mettere alla guida, e avrà necessità dell’intervento di un’ambulanza per recarsi in una struttura sanitaria, dovrà versare un ticket di 200 euro.
Questo si inserisce, spiega l’Assessore alla Sanità del Trentino Alto-Adige Ugo Rossi, negli interventi volti a favorire la diminuzione di un pericoloso fenomeno legato al consumo dell’alcool che nella Regione assume aspetti e numeri preoccupanti.
«Il provvedimento - spiega l’assessore - è essenzialmente educativo e fa parte delle molte iniziative volte a scoraggiare l’eccesso di alcol che, soprattutto tra i giovani, è purtroppo molto diffuso. Abbiamo ritenuto importante inserire anche questo ticket per responsabilizzare maggiormente i cittadini che sanno a cosa possono andare incontro se esagerano con i drink».


In poche parole la persona che eccede nell’alcool deve sapere che, oltre ai soliti rischi “tangibili” legati al codice della strada e, quindi, ritiro della patente, sequestro della macchina, multa, rischia anche di dover pagare il trasporto in ospedale rimborsando 200 euro per lo spostamento dell’ambulanza.
Questo in ragione del fatto che la macchina dei soccorsi viene attivata in seguito allo stato di ebbrezza che non è un evento casuale come un incidente o una caduta, ma una condizione cercata e voluta dallo stesso e, quindi, il costo per la collettività era evitabile attraverso un comportamento coscienzioso e rispettoso delle regole.
La stessa regola viene applicata, in altri termini, all’intervento con l’elisoccorso in aiuto degli alpinisti che rimangono bloccati in una arrampicata affrontata con troppa leggerezza o con una valutazione errata dei propri limiti e mezzi: quando l’intervento era evitabile con un comportamento ragionevole scatta il pagamento della prestazione. 
«Sappiamo - aggiunge Rossi - che in Trentino quasi un quarto della popolazione fra i 18 e i 69 anni ha un consumo di alcol considerato a rischio, per questo è indispensabile promuovere modelli di comportamento e stili di vita che rispettino la salute e la sicurezza, soprattutto a partire dalle fasce più giovani, verso le quali dobbiamo cercare di scommettere sull’educazione e sulla prevenzione, più che sui divieti».
Parla a ragione l’assessore Rossi, infatti nel Trentino il consumo di alcol è tra i più alti d’Italia e si sta pericolosamente dirigendo verso il consumo fuori dai pasti e in considerevole quantità. Gli accessi al pronto soccorso per problemi di ebbrezza sono in media 700 l’anno (i maschi sono il doppio delle femmine), mentre i ricoveri superano i 1.200 casi con degenze ospedaliere piuttosto lunghe (si superano complessivamente i 17 mila giorni l’anno). Tra i giovani il fenomeno è ben più che preoccupante: il 55% dei giovani consuma alcol durante tutta la settimana, mentre il 45% si concentra soprattutto nel fine settimana.


Numeri davvero importanti e da tenere sotto controllo anche nella maniera pensata dalla Regione del Trentino che ha trovato una soluzione davvero interessante sia per quanto riguarda la prevenzione, sia per quanto concerne il recupero dei costi sanitari della collettività
In ambito nazionale per la sola pirateria stradale, un segmento limitato del totale dell'incidentalità, nel 2011 l’ASAPS ha registrato 852 episodi significativi con 995 feriti e 127 morti - l'alcol e la droga emergono nel 35% dei 124 episodi mortali. E si deve evidenziare che si parla dei soli casi in cui è stato possibile sottoporre il pirata alla prova con l'etilometro poco dopo l'evento. Nei casi in cui il pirata viene identificato a distanza di giorni o settimane la verifica non si può fare. Secondo le proiezioni ASAPS la pirateria grave alcol-narco correlata sfiora sicuramente il 50% di questi incidenti.
Aggiungiamo altri elementi valutativi alla voce ebbrezza: anche negli incidenti determinati dai contromano nelle autostrade o superstrade nel 2011, il 24% dei conducenti è risultato positivo all'alcol e/o alla droga. E ancora, nel 34% delle aggressioni su strada agli agenti, il conducente è ubriaco e/o drogato.
Questi numeri spiegano, nel caso qualcuno ancora ne avesse avuto necessità, dell’importanza del provvedimento adottato dalla Regione Trentino per favorire un cambiamento nel costume dei cittadini che si mettono alla guida e che, se non in condizioni ottimali, potrebbero rappresentare un pericolo, oltre che un costo, per se stessi e per la collettività.(ASAPS)

 

 



 

Martedì, 10 Aprile 2012
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