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Cartelli pubblicitari e segnaletica sono concausa dell’omicidio colposo se c’e’ stata omissione nella collocazione

di Ugo Terracciano*
Foto Coraggio - archivio Asaps

Due auto si scontrano all’incrocio. Uno dei due conducenti perde la vita. Prima dell’intersezione con una strada di lunga percorrenza c’è un parcheggio che accede ad un’attività commerciale. Sulla strada regionale, vicino al luogo dell’incidente, erano stati da poco collocati dei cartelli pubblicitari per invitare gli automobilisti di passaggio a fare acquisti nel super store. La questione viene discussa nel competente Tribunale a Saluzzo. I proprietari del negozio vengono imputati per concorso in omicidio colposo: i cartelli pubblicitari che avevano collocato, diminuendo la visibilità, potevano essere considerati una concausa dell’incidente? Inoltre, i commercianti avevano fatto dei lavori di ristrutturazione che interessavano anche l’intersezione (molto vicina all’uscita del parcheggio della loro attività) e nel nuovo assetto non avevano ripristinato la segnaletica di “stop”.

 

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da Il Centauro n. 155

 

 

Mercoledì, 11 Aprile 2012
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