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Notizie brevi 20/04/2012

Due anni e 10 mesi al pirata maceratese drogato che uccise un ciclista lungomare
Una pena poco esemplare che ci riporta alla realtà. Ecco perché insistiamo sull'Omicidio stradale

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Leggiamo dalle cronache di viveremacerata.it di una condanna non molto esemplare, anzi poco esemplare inflitta a un pirata della strada drogato che aveva ucciso nel settembre scorso un ciclista di 49 anni. Ecco i fatti.
Due anni e dieci mesi di reclusione, oltre a quattro anni di sospensione della patente é la pena che il giudice ha inflitto ieri mattina al maceratese Paolo Porfiri, il pirata della strada che il 3 settembre scorso ha investito e ucciso il ciclista civitanovese Lanfranco Cestola, 49 anni. Il giudizio é stato dato con rito abbreviato.
Il fatto era avvenuto lo scorso 3 settembre. Porfiri, alla guida di un’Audi A3 nera, investì Lacestola lungo la Statale, facendolo sbattere contro un suv. Per il ciclista non ci fu nulla da fare, sebbene i soccorsi tempestivi riuscirono a rianimare l'uomo per tasportarlo a Torrette, questi morí in serata.

Porfiri continuò la sua marcia senza prestare soccorso all’uomo investito, e dopo essere rientrato a casa cambió auto e uscí di nuovo per dirigersi a Porto Recanati. L'auto fu individuata grazie alle segnalazioni dei testimoni. Venne arrestato dopo poche ore, per omicidio colposo e omissione di soccorso, aggravate dall’aver guidato sotto l’effetto di stupefacenti: dall’esame delle urine infatti emerse un consumo di oppiacei.
Fine della cronaca. Noi insitiamo nel dire che chi causa la morte di una o più persone guidando ubriaco o sotto l'effetto di stupefacenti, come in questo caso, deve rispondere di Omicidio stradale con una condanna che vada da 8 a 18 anni e l'ergastolo della patente, altro che 4 anni di sospensione!!
Sono rare, molto rare le sentenze coraggiose come quella di Bologna che di fronte all'omicidio di una ragazza 19anne travolta e uccisa sulle strisce da un conducente drogato, ha inflitto 7 anni di reclusione  al conducente per omicidio anche se a titolo di colpa. Se pensavamo che fosse cambiato completamente il clima è arrivata questa sentenza a riportarci alla realtà. (ASAPS)

 

 



 

Venerdì, 20 Aprile 2012
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