Targhe straniere, ecco la nuova moda dei furbetti
In poco più di un anno sono riusciti nella poco ammirevole impresa di collezionare più di 3mila infrazioni del Codice della strada per un totale complessivo di quasi 200mila euro di multe e sanzioni che grazie al semplicissimo espediente non venivano mai alla luce ne tantomeno riscosse. Dopo i furbetti dei bollini tarocchi per parcheggiare al posto dei veri disabili, quelli dei finti pass per accedere senza autorizzazione alla Ztl, si fanno largo "Quelli della targa straniera": cioè autisti al volante di vetture immatricolate all'estero per sfuggire a tutti i tipi di sanzioni, data la difficoltà della notifica di una ammenda verso un paese estero e perchè spesso e volentieri il trasgressore risulta irreperibile. Difficoltà e problemi però, destinati a durare ben poco, vista l'ultima normativa europea che obbliga gli stati membri a mettere “on line” e condividere le banche dati dei veicoli, che entrerà in vigore nel novembre del prossimo 2013. L'elenco delle infrazioni commesse in questi anni è lunghissimo: dalla sosta vietata all'eccesso di velocità, passando all'ingresso non autorizzato nelle zone a traffico limitato e all'utilizzo delle corsie preferenziali senza alcuna autorizzazione. Circa 3mila verbali a carico di decine di conducenti, tutti con veicoli con targa di un'altra nazione. Non si tratta di turisti “distratti” ma di persone, nella maggior parte straniere, che si sono trasferite da tempo o lavorano abitualmente nel nostro paese e che sanno di commettere infrazioni restando impuniti. Ma il lavoro delle forze dell'ordine si sta affinando ed i risultati non tarderanno a venire finalmente a galla. Con l'ausilio di palmari e pc portatili gli agenti della Polstrada dispongono all'oggi di una “lista nera” consultabile ed aggiornata in tempo reale per individuare, fermare i malfattori e "fargliela pagare", la multa, riconducendoli sulla “retta via” previa notifica amministrativa. Inoltre, in base all'ultima convenzione tra Stato, enti locali ed Agenzia delle Entrate, tutti i furbetti "targati esteri" saranno segnalati al fisco, in quanto trovati in possesso di "beni indicanti capacità retributiva" e quindi ulteriormente tartassati anche per i reati impuniti pregressi.
da amicipolstrada.blogspot.it