Aumentano gli incidenti stradali con investimento di animali
Da inizio anno l’Osservatorio il Centauro ASAPS ha registrato 34 incidenti gravi con 6 morti e 36 feriti.
Nell’ultima settimana di aprile 3 conducenti morti.
Alcuni consigli per i conducenti
(ASAPS) Anche la casistica degli incidenti stradali dovuti ad impatti o evitamento di animali meriterebbe una attenta analisi. Il fenomeno è spesso calcolato dalle singole province o regioni o da qualificati gruppi di specialisti. Ma non si ha una esatta percezione del numero di incidenti gravi nell’anno, quelli che causano feriti o morti fra gli umani. Neppure l’ISTAT li distingue, raggruppandoli probabilmente nel 2010 negli 8.377 incidenti per “urto contro ostacolo accidentale” (tra cui, evidentemente, anche animali), con 341 morti e 10.246 feriti (rispettivamente l’8,3% il 3,4% e il del totale).
Ovvia l’attenzione sulle responsabilità degli enti proprietari della strada che si riflettono, con maggiore o minore comprensione dei giudici, nei conseguenti procedimenti sulla responsabilità. L’aumento di animali selvatici che incrociano le varie tipologie di strade non solo di campagna, ha determinato un fiorire anche sulle strade prossime ai centri urbani di segnali verticali di pericolo con l’immagine di un ungulato che salta. Ma quante volte salta sulla strada? E quali sono gli animali che più frequentemente determinano impatti anche tragici.
Foto di repertorio
Un piccolo spaccato lo fornisce l’Osservatorio il Centauro – ASAPS che nel primo scampolo del 2012 ha già registrato 34 episodi importanti e significativi (si raccolgono solo quelli che causano feriti o decessi fra gli umani).
Primo elemento da sfatare. Gli incidenti con animali specie selvatici avvengono prevalentemente di notte. Falso. In 26 casi su 34, pari al 76%, l’impatto è avvenuto di giorno, magari all’imbrunire, ma non di notte, quando i casi registrato sono stati solo 8. Ovviamente la maggior parte degli impatti avviene nella rete ordinaria con 32 episodi. Solo 2 gli incidenti gravi in autostrada.
Nei 34 impatti l’osservatorio ha contato 36 feriti e purtroppo 6 decessi.
Nell’ultima settimana di aprile si sono contate 3 vittime in incidenti di questo tipo.
Sono stati 29 (85%) gli incidenti causati da animali selvatici o randagi (compresi i cani inselvatichiti) e 5 gli incidenti con investimento di animali domestici.
Foto di repertorio
Ma cosa fare per evitare questa sinistrosità sempre più grave? Se ne parlerà nel prossimo numero de il Centauro in un apposito articolo inchiesta di Lorenzo Borselli.
Intanto ci limitiamo a dare alcuni consigli ai conducenti nel caso di un incontro improvviso con un animale sulla strada.
Possiamo soltanto suggerire alcuni comportamenti, che devono essere sempre tenuti a mente e che dovrebbero diventare una “reazione controllata” da parte del conducente, troppo spesso condizionato dal semplice istinto di evitare l’ostacolo improvviso: ciò dipende dal fatto che l’uomo non è nato per andare in macchina e muoversi ad una velocità superiore a quella del proprio passo di corsa. Ecco perché l’istinto diviene panico, e perché la visione è a tunnel, purtroppo per niente lungimirante.
• Vedete un animale immobile in mezzo alla strada? Frenate con forza, e se non avete ABS evitate di bloccare le ruote. Difficile, lo sappiamo, ma è l’unico modo che avete di rallentare la velocità e quindi, se impatto dev’essere, che sia a velocità ridotta, sulla vostra corsia.
• Non vi aspettate che l’animale si sposti: potrebbe farlo, ma non ragiona come voi. È più probabile che non capisca quello che sta per accadere e che sia paralizzato dal terrore.
• Non cambiate direzione bruscamente: perderete quasi sicuramente il controllo del veicolo.
• Se percorrete una strada di campagna, tenete d’occhio il ciglio: al primo movimento, rallentate, perché gli animali attraversano dove capita e dove meno ve lo aspettate;
• Le ore più critiche? Senz’altro il crepuscolo: la pelle di un daino o di un cinghiale, soprattutto in autunno, non è distinguibile dalla vegetazione.
• Accendete sempre, in strade di campagna, le luci di profondità, ricordando che l’articolo 153, comma 2 del codice della strada, nel consentire al conducente di un veicolo a motore la sostituzione, di giorno, dei proiettori anabbaglianti e di quelli di profondità con i proiettori fendinebbia, nulla dispone in ordine all'uso di questi ultimi per il tempo notturno, nel quale deve ritenersi consentito l'uso dei medesimi unitamente ai proiettori anabbaglianti (Cassazione, sentenza n. 534 del 15.01.2010.
• In caso di incidente, lo ricordiamo, l’utente della strada ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso anche agli animali, così come disposto dall’articolo 189 comma 9 bis del codice della strada. Bisogna, cioè, chiamare la Forestale (1515) o gli organi di Polizia Locale competenti per territorio, oppure segnalare l’evento al 113 o al 112, pena una bella multa da 389 euro. Tenete conto che se la carcassa dell’animale ucciso provoca altri incidenti e l’autore del primo investimento non ha segnalato il fatto alle autorità, il nesso di causalità è sempre in agguato…
Tante belle parole, ma alla fine, non resta che andare piano. (ASAPS)