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Senigallia
Arrestato 32enne di Castelfidardo
Gli Agenti del Commissariato di Polizia lo trovano ubriaco e gli ritirano la patente: si denuda e reagisce con calci e pugni

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Alcune persone lo avevano visto vicino all’auto e il suo comportamento faceva  pensare fosse in preda ad un malore.
Così hanno deciso di chiamare gli agenti del Commissariato di Polizia che, giunti sul posto, hanno da subito stabilito che il “malore” altro non era che un forte stato di ebbrezza.
L’uomo, stravolto dai fumi dell’alcool, ha immediatamente reagito quando i poliziotti gli hanno ritirato la patente e con le ultime forze lasciate libere dal tasso alcolico, ha sottratto la patente per gettarla in un cestino dei rifiuti.
Poi è iniziata la scena “hard” con l’uomo che si è spogliato e ha iniziato a praticare dell’autolesionismo. Ma siccome ha capito che non funzionava e faceva male… si è successivamente rivolto agli agenti con calci e pugni.
I poliziotti hanno dovuto sudare non poco per riuscire ad immobilizzare il 32enne che era talmente alticcio da non riuscire neppure a soffiare nel boccaglio dell’alcooltest. Solo dopo chiare indicazioni da parte degli uomini della pattuglia e numerosi tentativi si è riusciti a determinare il tasso alcolico che, come immaginato, era a livelli di “eccellenza”.
A conclusione dell’operazione il 32enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e minaccia.
Gli agenti del Commissariato, che nell’operazione hanno riportato alcune contusioni, erano in servizio per la solita attività del fine settimana di prevenzione degli incidenti stradali e di controllo dell’abuso di alcool che, come sappiamo, è la causa primaria di queste stragi che settimanalmente portano via tante giovani vite.
Il contrasto all’alcool, però, oltre ad essere ormai diventato la quotidianità lavorativa delle varie polizie che controllano le strade, dovrebbe diventare la costante, il pensiero ricorrente di uno Stato Civile come il nostro.
Se tanto clamore continua a fare la situazione finanziaria, il mercato del lavoro o la stabilità politica, altrettanto dovrebbe essere per una delle piaghe maggiori di questa nostra società troppo distratta da non riuscire a capire la gravità della situazione.
I numeri dei morti per alcool parlano chiaro e sono evidenti a tutti ma non ai tanti che continuano a promuovere questo tipo di divertimento cercando di far passare il messaggio che bere è un modo per stare in compagnia non capendo che, invece, può essere il mezzo per rimanere soli per sempre. (ASAPS)

 

 



 

Mercoledì, 02 Maggio 2012
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