Spesso
si parla delle conseguenze deleterie dell’alcol sulla natura
e sulla psiche umana, ma raramente si parla dei primi effetti visibili
e di ciò che si dovrebbe fare per cercare di smaltire una
sbornia
Cominciamo allora col dire che un’ubriacatura potente provoca
nausea e vomito e comporta anche effetti diuretici: chi è
ubriaco, dunque, si disidrata e proprio questo fenomeno provoca
il forte mal di testa tipico del dopo-sbronza.
Fra gli effetti “materiali” che si rilevano, anche l’instaurarsi
di una grande stanchezza e questo è dovuto al calo di glucosio
nel sangue, tanto che il giorno seguente alla sbornia ci si sente
privi di energie. Il fegato, inoltre, produce radicali liberi che
danneggiano i vari tessuti.
Poiché non esistono farmaci in grado di prevenire o lenire
questi sintomi, il consiglio migliore rimane quello di assumere
acqua e succhi di frutta o comunque bevande ricche di sali per reidratare
l’organismo (come quelle che si bevono dopo avere fatto sport)
e consentire il recupero delle energie.
Alcuni ricercatori, tuttavia, hanno sperimentato un estratto del
fico d’India sintetizzato in pillole, mentre altri medicinali
a base di carbonati di calcio e carbone attivo sono attualmente
commercializzati negli Stati Uniti e paiono dare risultati interessanti
se ingeriti prima di bere.
In ogni caso, il cosiddetto “richiamino” del giorno dopo,
cioè l’ingerimento di una piccola quantità di
alcol, non è affatto un buon rimedio. Anzi, ha un potere
ancora più devastante e non fa altro che peggiorare la situazione.
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