RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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EMILIANET |
MODENA
(5 ott. 2005) - Oltre 1.300 tossicodipendenti si sono rivolti ai SerT
(Servizio per la tossicodipendenza) della provincia di Modena nel
2004; i consumatori di eroina restano la maggioranza, ma cresce il
numero di chi assume cocaina; praticamente assenti i consumatori di
ecstasy, a riprova però del fatto che queste persone non si
considerano drogate e, quindi, non richiedono spontaneamente interventi
di cura; più di 700 persone si sono rivolte ai centri alcologici
della nostra provincia (in netto aumento rispetto all’anno precedente);
637 persone si sono rivolte ai centri antifumo. E’ il quadro che emerge
dalla la relazione annuale 2004 sulle attività del Settore
Dipendenze Patologiche-Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda
USL di Modena. A tale situazione l’Azienda USL di Modena risponde
con una rete di servizi (Sert, Centri alcologici e Centri Antifumo),
presenti in tutti i sette distretti sanitari della nostra provincia,
che assicurano l’assistenza a chi soffre di dipendenza da droga, alcol,
tabacco e gioco d’azzardo. |
CORRIERE
ROMAGNA |
RIMINI
- Annullata la Festa della Birra in programma per ieri e oggi in piazzetta:
è il primo effetto pratico sulla vita del centro storico dell’aggressione
in cui sono rimasti coinvolti il sindaco e la sua famiglia. La comunicazione
dello Sportello generale del Turismo, datata 3 ottobre e notificata ieri
ai locali coinvolti, fa esplicito riferimento ai “recenti fatti di
cronaca” per intimare agli organizzatori il divieto a tenere la manifestazione
nelle date previste e la diffida a organizzarla anche in futuro. Una presa
di posizione che non mancherà di avere riflessi anche sui rapporti,
già precari, tra Palazzo Garampi e amministrazione provinciale,
visto che proprio la Provincia aveva dato il proprio patrocinio (anche
economico), attraverso gli assessorati al Turismo e alle Attività
produttive. La Festa della Birra, infatti, rientrava in un cartellone
di eventi enogastronomici che ha già visto tenersi, sotto le volte
della vecchia pescheria, una serata dedicata al vino e la tradizionale
festa delle cozze. Ora sarebbe toccato alla birra. Di incredulità
e rabbia la reazione della piazzetta. “È un provvedimento
incredibile, ingiusto e dannoso per la città da tutti i punti di
vista”, protesta Lorenzo Gabuzzi del Caravaggio Art Bar. Che attacca:
“Innanzitutto trovo assolutamente scorretto comunicarci l’annullamento
della festa il giorno stesso in cui si sarebbe dovuta tenere”. Oltre
al metodo, il merito: “Da tutti i discorsi fatti dopo l’episodio
occorso al sindaco - prosegue Gabuzzi - mi sembrava chiaro che l’impegno
di tutti era di tenere separati i balordi dalle persone sane che vogliono
vivere il centro storico, invece questo provvedimento va nella direzione
opposta. (*) In questo modo si vieta di creare un momento di socializzazione
che i balordi li tiene lontani. Oltretutto stiamo parlando di una festa
programmata dalle 6 del pomeriggio a mezzanotte, non di un rave party
alle 5 del mattino. E parliamo anche di pollo alla griglia, salsiccia
e birra, che non mi paiono proprio una minaccia all’ordine pubblico.
Il fatto è che, andando avanti di questo passo, il centro storico
lo uccideranno. Abbiamo abbassato la musica a mezzanotte e abbiamo smesso
di organizzare la musica dal vivo; se ci tolgono anche le manifestazioni
enogastronomiche chiudiamo definitivamente e torniamo al centro di dieci
anni fa, con il coprifuoco al tramonto. Se è questo che il Comune
vuole ci sta riuscendo”. Delusione anche in un gruppo di famiglie
tedesche che, avendo avuto notizia della festa, si erano presentate all’appuntamento
per gustare la birra di Monaco, arrivata per l’occasione. se ne sono
dovuti andare “inappagati”, con loro anche un gruppetto di ragazzi
arrivati apposta da Forlì.
Luigi Angelici (*) Nota: secondo il nostro punto di vista è preferibile tenere separate le persone sane dalla birra, visto che in alcuni casi le trasforma in “balordi”. |
CORRIERE
ROMAGNA |
SASSOFELTRIO - Un uomo dai due volti. Quello di un professionista affermato, geometra tra i più conosciuti di Ravenna, dedito al lavoro come pochi e quello di un uomo solo, schivo, sofferente nel corpo e nell’anima, che cambia donne in continuazione. Le fotografa, nude, in posizioni e situazioni osè. A volte, nelle fotografie fatte con l’autoscatto, compare anche lui, senza vestiti, accanto a donne di ogni tipo, bionde, more, belle e meno belle, ma quasi tutte giovani e dei Paesi dell’Est. E poi tappezza con quelle immagini, a colori e in bianco e nero, le stanze delle sue case. Compresa la villetta di Sassofeltrio, la stessa in cui la sera del 30 maggio dell’anno scorso ha ucciso con la sua pistola la badante polacca, Bernardeta Gardoka, 44 anni. Sono i due volti di Bruno Meneghetti, 59 anni, ravennate, che ieri mattina nell’aula del tribunale di Pesaro, durante la seconda udienza in Corte D’Assise che lo vede imputato con l’accusa di omicidio volontario, non ha retto. Si è alzato e ha chiesto di lasciare l’aula: «Mi fa male la testa, non sto bene», ha detto Meneghetti al presidente della Corte, Vincenzo Andreucci. L’uomo non avrebbe dovuto deporre ma solo ascoltare le ricostruzioni dei testi che, in quattro ore di udienza, hanno risposto alle domande del pubblico ministero Claudio Coassin, della procura di Urbino, dell’avvocato della difesa Michela Marsili, e del legale di parte civile Aldo Guerrini. Quello che è emerso è stato il ritratto di un uomo provato da una divorzio e da un ictus che, dal 2003, lo costringe a cure mediche estenuanti e a convivere con handicap fisici che non ha mai accettato. «La malattia lo ha cambiato molto - ha detto Anita Lehoczki, ex badante e amica dell’imputato - era diventato difficile da sopportare, irascibile, a volte aggressivo. Beveva molto, fino a una bottiglia di whisky al giorno e mischiava l’alcol con i farmaci. Arrivava a sera sempre ubriaco». Come ubriaco era, secondo la testimonianza di Anita, anche al momento della tragedia. «Mi ha telefonato verso le 22 - ha raccontato la badante - e mi ha detto di andare da lui perchè gli era partito un colpo dalla pistola, aveva colpito Bernardeta alla gamba, dovevo aiutarlo a cercarla, era fuggita nel bosco. Poi ho chiamato un amico comune che ha allertato i carabinieri». E sempre lei, Anita, in aula, dietro richiesta del presidente Andreucci, ha guardato le foto con cui Meneghetti aveva rivestito i muri della sua casa. Ha riconosciuto l’ex moglie del geometra, un’altra ex convivente e numerose altre donne di servizio tra cui anche lei stessa, in posa sorridente e senza veli su una spiaggia. «Non mi ha mai mancato di rispetto - ha raccontato - ho acconsentito solo a posare nuda, non c’era niente di male. E’ una brava persona». Ma per l’accusa non ci sarebbero dubbi: Meneghetti avrebbe premuto il grilletto con la precisa volontà di uccidere Bernardeta. Per la difesa, invece, si tratterebbe di un incidente: l’uomo avrebbe sparato con la sua calibro 22, regolarmente detenuta, pensando di avere a che fare con un ladro. |
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APRICENAPrima
hanno infastidito alcuni ragazzi del paese e poi hanno aggredito anche
un carabiniere intervenuto in loro aiuto. È accaduto a Apricena
dove i militari della locale stazione hanno arrestato due cittadini
rumeni, Ion Marutelu di 25 anni e Dumitru Prundaru di 27 anni, con l’accusa
di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I due, l’altra sera,
in evidente stato di ebbrezza stavano importunando alcuni ragazzi alla
periferia di Apricena. Un militare in servizio presso la locale caserma
libero dal servizio che si trovava nei pressi è stato attirato
dalle grida dei ragazzi, ma i due rumeni, nonostante il carabiniere
si fosse qualificato, lo hanno aggredito prima verbalmente e poi colpito
con calci e pugni. Sul posto è giunta una pattuglia chiamata
da alcuni cittadini che hanno allertato il "112". Dopo qualche
minuto i due rumeni, irregolari sul territorio italiano, sono stati
bloccati e arrestati. Il militare, medicato al pronto soccorso, ha riportato
ferite guaribili in otto giorni. Marutelu e Prundaru sono stati associati
alla casa circondariale di Lucera a disposizione dell’autorità
giudiziaria. nelle rossime ore, saranno ascoltati dal magistrato per
fornire la loro versione dei fatti. |
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Castelfranco
Nel tentativo di sfuggire alla Polstrada, ventiduenne automobilista romeno non si accorge dello stop perde il controllo dell’auto che salta il canale, sfonda il muro di una casa, con due persone all’interno che rimangono ferite; poi si getta nel canale ma viene recuperato ed arrestato. Non è la trama di un film d’azione americano ma più realisticamente un significativo episodio di vita nostrana. Il tutto infatti è accaduto ieri notte poco dopo l’una fra la circonvallazione e via Montegrappa proprio a due passi da piazza Giorgione dove c’è stato l’epilogo spettacolare e drammatico di questo inseguimento. Protagonista è un ragazzo di 22 anni compiuti proprio l’altro giorno, Costantin Ionut Bogdan clandestino, ubriaco e con l’auto, acquistata il giorno prima, senza assicurazione; è stato immediatamente arrestato e condotto nel carcere di Treviso. Il tutto è iniziato poco dopo l’una di notte quando una pattuglia della Polstrada, proprio all’altezza dell’incrocio fra la "Castellana" e via Circonvallazione, ha incrociato una Toyota Celica con strane illuminazioni decorative nella parte anteriore. Un particolare che ha incuriosito gli agenti tanto da invogliarli a fermare l’auto per verificare. Hanno fatto inversione e con i lampeggianti hanno segnalato al conducente di fermarsi. Ma questi vistosi inseguito dai poliziotti ha cominciato a correre. A tutta velocità ha lasciato la circonvallazione girando a destra per via Damini sempre inseguito dalla Polstrada. Giunto all’altezza dell’incrocio con via Montegrappa l’incidente. Forse il romeno non è riuscito a tenere in strada l’auto che non ha più risposto ai comandi, ha quindi attraversato la strada a gran velocità è letteralmente volato sopra al Musonello e si è schiantato sul muro dell’ex molino Zorzi, sfondandolo. All’interno abitano una coppia di marocchini. H.B. 32 anni e sua moglie Y.M. 22 stavano guardando la televisione in cucina quando sono stati travolti dall’auto e poi dalla macerie che li hanno sepolti. Il conducente che non ha subito nemmeno un graffio, ha tentato ancora la fuga alla vista degli agenti e si è gettato dentro il canale pieno d’acqua per la pioggia. Nel frattempo l’ambulanza ha portato in ospedale i due feriti con contusioni e trauma cranico con una prognosi di 15 giorni. Contemporaneamente sono stati chiamati anche i vigili del fuoco di Castelfranco ed il gruppo sommozzatori per recuperare il giovane ormai esausto. Dopo averlo "asciugato" e "vestito" gli agenti lo hanno arrestato per omissione di soccorso e denunciato per guida in stato di ebbrezza visto che ha fatto registrato un tasso di alcolemia (dopo mezz’ora in acqua fredda) di 1,32 (max 0.50). (*) Nota: il tempo trascorso può aver modificato l’alcolemia, l’acqua fredda no. |
EMILIANET |
CAMPAGNOLA
(RE, 4 ott. 2005) - Alla guida della propria auto ha perso il controllo
del mezzo e dopo l’uscita stradale ha terminato la corso schiantandosi
contro un albero.
Uno "spettacolare" incidente quello occorso la scorsa sera a Campagnola Emilia (RE) che ha visto uscire illeso il conducente, identificato nel cittadino indiano K.S. 34enne operaio residente a Reggio Emilia. Non si può dire che non sia stato baciato dalla buona sorte il giovane conducente in quanto a fronte dell’auto praticamente distrutta non ha riportato un solo graffio. In debito quindi con la fortuna ma non certamente con i Carabinieri della Stazione di Campagnola intervenuti a rilevare il sinistro stradale. I militari infatti hanno ricondotto l’incidente alle ’precarie’ condizioni dell’uomo dopo averlo sottoposto ai previsti accertamenti. Per guida in stato di ebbrezza è quindi scattato nei confronti del conducente della Fiat Uno l’immediato ritiro della patente. |
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L’autunno
è arrivato, piove, è umido e comincia a far freddo, a breve
purtroppo comincerà di nuovo a diffondersi anche l’influenza.
Un cocktail di eventi che sicuramente non fanno bene al nostro sistema
osteoarticolare, soprattutto perché l’influenza tende a dare
proprio dolori muscolari e nelle articolazioni, e comunque a far peggiorare
le infiammazioni croniche, come quelle che caratterizzano il mal di schiena.
Conviene quindi mettersi al riparo, non solo vaccinandosi, ma anche cercando di mettersi in forma soprattutto se siete affetti da mal di schiena, perché rischiate che possa peggiorare notevolmente. Se soffrite di questo disturbo in modo cronico, anche lieve, è bene in questo periodo che non vi accontentiate di sopportarlo o di assumere qualche antidolorifico, ma piuttosto createvi un vero e proprio semplice programma salutistico. Per prima cosa cercate di dimagrire, perché questo sicuramente riduce l’incidenza e la gravità del mal di schiena, senza cullarvi nell’idea che con il freddo si consumino più calorie, perché nella nostra era questa voce di consumo calorico è molto limitata, ma piuttosto cercate di comportarvi per quanto riguarda l’alimentazione come se dovesse cominciare l’estate. In secondo luogo, se non fate già sport, ricordatevi di aumentare le ore di attività fisica quotidiana, utilizzando anche piccoli espedienti come parcheggiare l’auto più lontano, o scendere ad una fermata prima dall’autobus o dalla metropolitana. Se poi vi è possibile, cercate di camminare velocemente almeno 30 minuti al giorno, e soprattutto ricordo che il fumo e l’alcool non sono certo amici della schiena. Un altro fattore importante è la postura sul lavoro, che è bene mantenere sempre corretta, quindi posizionate bene il computer all’altezza degli occhi, cercate di mantenere la colonna ben eretta, e durante le pause cercate di stirarvi e di passeggiare; per chi invece fa lavori pesanti, è bene che cerchino di mantenere il più possibile durante il lavoro una posizione ortostatica (è il termine scientifico che indica la posizione del corpo diritto in piedi) corretta e di non perderla nonostante la stanchezza fisica. Inoltre si possono fare semplici esercizi quotidiani a casa, o meglio in palestre e nei giardini attrezzati, per rinforzare i muscoli della colonna vertebrale, dell’addome e degli arti inferiori. Se nonostante questi consigli igienici, o se durante l’esecuzione degli esercizi fisici il dolore persiste o peggiora, allora è consigliabile che il paziente si sottoponga ad un trattamento di chiroterapia, perché molto probabilmente è affetto da un disturbo intervertebrale e se non farà un trattamento completo rischia nei mesi successivi, con l’arrivo del freddo e dell’influenza, delle sindromi dolorose anche importanti. |
YAHOO
SALUTE |
La
barretta di cioccolato che riduce i livelli di colesterolo cattivo (LDL)
nel sangue è stata messa in commercio in America. Non è
un prodotto della genialità di Willy Wonka, il protagonista de
“La fabbrica di cioccolato” l’ultimo film di Tim Burton
che sta avendo molto successo nelle sale cinematografiche, ma quello della
ricerca nel campo dell’alimentazione su cui una nota multinazionale
scommette per il futuro. Sarà in vendita in tutti i supermercati,
avrà 150 kcalorie per confezione e, soprattutto, conterrà
100 mg di flavonoidi pronti a combattere e ridurre il colesterolo LDL.
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NEWS |
Dati
provenienti da studi su dieta e tumori hanno portato a lievi prove di
un’associazione positiva fra consumo di alcool e tumore polmonare. L’aumento
del rischi appare confinato a coloro che consumano due drink o più
al giorno, e stranamente è massimale negli uomini che non hanno
mai fumato. Benchè il fumo sia la principale causa di tumore polmonare,
molto è ancora ignoto sull’eziologia di questo tipo di tumore,
fra cui le determinanti del rischio per i non fumatori e i fattori modificanti
del rischio per i fumatori. Negli studi sugli alcolici, è stato
dimostrato che morbilità e mortalità da tumore polmonare
sono elevate, ma il l’aumento del rischio può essere spiegato,
totalmente o parzialmente, dal fatto che i soggetti in questa popolazione
hanno anche maggiori probabilità di essere fumatori. (*) La maggior
parte degli studi sugli alcolici non ha preso in considerazione l’abitudine
al fumo dei soggetti considerati. Benchè il presente ampio studio
non risponda completamente a tutte le domande su alcool e tumore polmonare,
esso è comunque molto utile nel chiarire ed affinare i quesiti
da sciogliere in studi futuri. (Am J Clin Nutr 2005; 82: 495-6 e 657-67)
(*) Nota: parlando di stili di vita, l’associazione tra consumo di alcolici e fumo è molto forte, al punto che si può considerare una l’effetto collaterale dell’altra e viceversa. Se chi apprezza il consumo di alcolici ha più probabilità di diventare fumatore, ha anche più probabilità di ammalarsi di tumore polmonare. |
SANIHELP |
saniNews
- Che il fumo e l’abuso di alcol siano associati a un aumentato rischio
di disfunzione erettile è stato ampiamente dimostrato. Ci sono, tuttavia, alcune novità emerse durante il XXII° Congresso Nazionale della SIA - Società Italiana di Andrologia, circa gli effetti derivati dalla sospensione di questi fattori di rischio. Per quanto riguarda il fumo, uno studio dell’Università degli Studi di Modena ha dimostrato, smettendo di fumare, un rapido miglioramento dell’emodinamica peniena e della capacità erettile, con un incremento significativo dei parametri ecografici. Più precisamente, all’esame con Eco Color Doppler preliminare, la velocità di picco sistolico è risultata nella norma solo nel 50% del campione, e la velocità tele-distolica nel 25%. Dopo l’astensione dal fumo il primo parametro è tornato regolare in tutti i pazienti e il secondo nell’83% dei casi. Per quanto riguarda le sostanze alcoliche, un altro studio ha evidenziato come la sospensione dell’alcol ha migliorato, dopo sei mesi, la funzionalità erettile solo in un terzo dei casi. Nei restanti due terzi la situazione dopo la sospensione è migliorata soltanto nei pazienti ai quali è stato prescritto un inibitore della fosfodiesterasi 5. Buone notizie, infine, per gli appassionati delle due ruote: é stato identificato, infatti, un modello di sella per bicicletta in grado di limitare al minimo la compressione delle strutture del pavimento pelvico, proteggendo così la perfusione sanguigna del pene ed evitando possibili conseguenze sull’erezione. Fonte: Immediapress di Silvia Nava. |
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