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Rassegna stampa alcol e guida del 30 settembre 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-Insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


 

ASAPS

 

VALENTINO ROSSI CAMPIONE IN PISTA E CAMPIONE DI SIMPATIA COMUNICATIVA, DIA UN FORTE CONTRIBUTO PER PARLARE AI RAGAZZI DI SICUREZZA STRADALE.
SONO STATI 1.539 LE VITTIME E 90.128 I FERITI NELLA SINISTROSITA’ DEI MOTOCICLISTI E CICLOMOTORISTI.

 

Raramente nel pianeta dello sport si incontra un personaggio che racchiude qualità di eccellenza assoluta nella sua disciplina e di altrettanta eccellenza in simpatia e forza comunicativa.
Noi non ne ricordiamo. Valentino Rossi è un vero fenomeno in pista, ma sa catturare anche quelli che di motociclismo sanno poco o nulla. Li ipnotizza con la sua simpatia e naturalezza.
Un capitale di questo spessore, unico nel suo genere, a nostro parere dovrebbe essere sfruttato meglio anche per comunicare a quel mondo di giovani che viaggia ogni giorno nel nostro Paese su oltre 4 milioni di moto e 7 milioni di ciclomotori, che la strada è molto diversa dalla pista. Dovrebbe aiutarci a ricordare a questi ragazzi che sognano le gesta di questo 7 volte campione del mondo, che pochi sono Valentino e molti sono semplici signor Rossi. Che la strada non ha vie di fuga con sabbia e gomme respingenti, ma alberi, muretti, case, fossati. Dovrebbe spiegare anche che le moto spesso hanno prestazioni da GP che possono essere sfruttate solo in pista. Sulla strada ingannano.
A questi ragazzi servono più piste con prezzi accessibili, per non pagare il costo più elevato che spesso è lo stesso ticket della vita.
Valentino, insieme ai Capirossi, Melandri, Biaggi e tutti gli altri campioni può far tanto per aiutarci a far arrivare un messaggio forte per la sicurezza stradale. L’unico forse ascoltato dai nostri giovani.

 


Giordano Biserni
Presidente Asaps.

 

LA GAZZETTA DI PARMA

 

Guerra contro alcol e velocità

 

MONTECCHIO. La Polizia municipale del Comando unico « Val d’Enza » sta predisponendo un progetto di prevenzione contro gli abusi alcolici, rivolto in particolare ai giovani automobilisti. L’iniziativa sarà condotta in collaborazione con alcuni locali della zona che aprono fino a notte fonda e sono frequentati principalmente da un pubblico giovanile. Predisposto già in primavera, il progetto entrerà nel vivo con la fine dell’estate e il ritorno a pieno regime del personale del Corpo di Polizia municipale. L’operazione sarà caratterizzata da un primo periodo nel corso del quale gli agenti, con l’ausilio della strumentazione dall’etilometro fino agli speciali tamponcini per rilevare l’abuso di sostanze stupefacenti nei pressi dei locali notturni controlleranno gli automobilisti che si apprestano a mettersi al volante.

 

IL MESSAGGERO (Marche)

 

CAMERINO 

 

“Alcool, erbe e società”, Unicam ne parla oggi in un convegno 

 

CAMERINO. Si parlerà di “Alcool, erbe e società” nell’ambito dell’incontro organizzato, oggi, dal Dipartimento di medicina sperimentale e sanità pubblica dell’Università di Camerino, in collaborazione con la Fondazione “Girolamo Varnelli” ed il patrocinio della Società italiana di farmacologia. «Il simposio - sottolinea Maurizio Massi, preside della facoltà di Farmacia di Unicam - prevede due sessioni di lavoro: “Alcool ed erbe” ed “Alcool e Società”. Nel corso della mattinata saranno prese in esame le interazioni tra alcool e principi attivi di origine vegetale, mentre nel pomeriggio sarà approfondito il tema dell’uso responsabile dell’alcool. Uno degli argomenti di discussione di maggiore interesse sono senz’altro le interazioni tra cannabinoidi ed alcool nel controllo della memoria di lavoro».
L’incontro, a Palazzo Ducale (ore 9), si aprirà con i saluti del rettore Fulvio Esposito, Orietta Maria Varnelli della fondazione "Girolamo Varnelli" e di Patrick Ben Bouali, presidente Ordine internazionale degli anisettieri.

 

IL MATTINO (Caserta)

 

AL CASELLO DI CASERTA NORD

 

Con la bottiglia contro le auto: mezz’ora di ordinaria follia

 

Mezz’ora di autentico terrore, di traffico impazzito, di auto imbottigliate nel traffico dell’Appia mentre l’autostrada e il casello di Caserta Nord si allontanavano di minuto in minuto. È finita quando sono arrivate, sfrecciando, le pattuglie dei carabinieri e della polizia e quando la causa di tutto quel trambusto non è stata trovata e identificata. Era stato un uomo, ubriaco già alle 7,30 del mattino, che poco prima si era piazzato accanto al casello armato di una bottiglia rotta. Ha cominciato strisciando le auto che transitavano, poi ha preso di mira un pullman della caserma Garibaldi, fermo in attesa di alcuni militari. E lì si è sbizzarrito, mirando al parabrezza e riducendolo in mille pezzi. Ha continuato ancora per un po’ lanciandosi contro le auto in corsa, infine è scappato nascondendosi tra i cespugli. Nel frattempo era riuscito a paralizzare l’incrocio, le strade di accesso all’autostrada, il bivio per l’Appia. Dopo pochi minuti sono arrivate le pattuglie e l’uomo (49 anni, titolare di un’azienda che produce materiale per l’edilizia, da tempo in cura al servizio di salute mentale per problemi di etilismo) è stato trovato, immobilizzato dai carabinieri del nucleo radiomobile, accompagnato in caserma, a Caserta. E ha concluso la giornata con una denuncia a piede libero per danneggiamenti.

 

IL TEMPO

 

È stato rintracciato il giovane che sabato sera ha maltrattato il proprio cane fin quasi ad ucciderlo ...

 

 

 

... per poi abbandonarlo vicino ad un cassonetto della spazzatura. Grazie anche alla collaborazione della guardia zoofila Carmelita Bellini, i carabinieri della Compagnia di Montesilvano sono risaliti al padrone del cucciolo ritrovato e lo hanno denunciato per maltrattamento di animali. Vistosi ormai scoperto, infatti, il giovane non ha potuto fare altro che ammettere le proprie colpe. Agli inquirenti ha infatti raccontato di essere rientrato in casa sabato notte un po’ alticcio e di aver sfogato la sua rabbia sul piccolo "Fido" che aveva lasciato i propri bisogni sparsi per tutto l’appartamento. Poi credendolo morto, lo aveva messo in una busta di plastica e lasciato vicino al cassonetto della spazzatura. Fortunatamente, però, dopo qualche ora, un passante è stato attirato da quella busta da cui si intravedeva qualcosa muoversi. Il cucciolo è stato immediatamente sottoposto alle cure del caso. Infine è stato affidato ad una signora di Montesilvano che lo ha fatto operare dal suo veterinario di fiducia.

 

IL GAZZETTINO (Padova)

 

È incappato in un ...

 

Casalserugo. È incappato in un posto di blocco dei carabinieri di Casalserugo la scorsa notte. Si trovava al volante di una Bmw. Si sarebbe invece dovuto trovare a casa, a letto, dal momento che è sottoposto al regime degli arresti domiciliari. In pratica non avrebbe dovuto uscire.

 

Lorenzo Agnoletto, trentottenne, residente in città, in zona industriale, in viale della Navigazione Interna, ha concluso male la nottata ed è stato anche sfortunato.

 

Ai suoi polsi sono scattate le manette per evasione. Il giovane è stato trasferito nel carcere di via Due Palazzi. Oltre all’arresto ha pure rimediato una denuncia per guida in stato di ebbrezza.

 

I carabinieri del nucleo radiomobile di Piove di Sacco lo avevano arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale ancora nel febbraio del 2002.

 

Nel corso di un controllo, alla richiesta di documenti non solo non li aveva voluti esibire ma anche aveva ingiuriato i militari dell’Arma e dopo una colluttazione aveva tentato di fuggire ma era stato ripreso.

 

In quell’occasione, un giovane militare aveva riportato una lesione alla mano e al polso destro. I medici lo avevano giudicato guaribile in sette giorni.

 

IL MESSAGGERO

 

IL CASO 

 

Lasciò il figlioletto sul bus: arrestato 

 

Ha detto: «E’ un equivoco». Ma i testimoni lo hanno incastrato
di MARCO DE RISI

 

Ha cercato di spiegare. Senza riuscirci. L’evidenza dei fatti, le testimonianze, hanno prevalso sui suoi tentativi di discolparsi. E’ stato arrestato il rumeno di 24 anni, che l’altra sera, ha abbandonato il figlioletto di 3 anni, su un autobus a Primavalle.
Lui è stato rintracciato dalla polizia, verso le 23, dopo che, due ore prima, aveva lasciato solo il bimbo nell’autobus 546 della Sita a largo Millesimo.
Gli agenti del 113 si sono messi a setacciare tutto il quartiere appena è arrivata la telefonata alla sala operativa di un controllore dell’Atac che segnalava l’abbandono del minore.
Del resto alcuni testimoni, alcuni passeggeri, hanno raccontato fatti precisi: di avere visto un giovane, trasandato, che faceva accomodare un bimbo su un sedile eppoi, dopo averlo salutato con la mano, scendeva dall’autobus di corsa.
Il rumeno è stato rintracciato su un tratto di via di Torrevecchia. È apparso impaurito e si è discolpato dicendo agli agenti di avere provato a chiamare il 113. Ha giurato che non voleva abbandonare il figlio. Che, insomma, si trattava di un equivoco. Ma, i poliziotti, confrontandosi con il magistrato di turno, non gli hanno creduto. Per lui, quindi, sono scattate le manette con l’accusa di abbandono di minore.
Il rumeno con la moglie e il bimbo vivono in una baraccopoli vicino Torrevecchia in condizioni igieniche assai precarie.
La moglie, una volta che ha visto ritornare il marito senza il figlio, sia impazzita dal dolore obbligandolo a tornare sui suoi passi e a ricercare il piccolo che nel frattempo era stato portato al sicuro nei locali del commissariato Primavalle. Gli agenti - in particolare una donna poliziotto - l’hanno rifocillato e tranquillizzato facendolo giocare. Dopo poco la madre è stata portata negli uffici di polizia dove in lacrime ha riabbracciato il bimbo. Intanto, il rumeno è stato sottoposto ad una raffica di domande. Gli è stato chiesto perché avesse lasciato solo il bimbo. Lui, sotto gli effetti dell’alcol, non ha saputo rispondere in modo chiaro. Chiarissime, invece, le testimonianze dei passeggeri che hanno raccontato alla polizia di avere visto il rumeno allontanarsi dall’autobus dopo avere fatto sedere il piccino su un sedile.

LA PROVINCIA DI COMO
Donatella versace «Quanti ipocriti: voglio Kate Moss testimonial»

 

MILANO - È «un mondo ipocrita» quello che ha voltato le spalle a Kate Moss: a dirlo sono Donatella Versace ed Ermanno Scervino che addirittura vuole, come testimonial per la sua prossima campagna pubblicitaria, la bella e dannata top model finita nel fango. La superpagata modella, che è entrata in clinica per disintossicarsi dopo essere finita su tutti i giornali mentre «sniffa» cocaina, incomincia a trovare chi la difende, o meglio chi cerca di proteggerla e aiutarla. «Kate avrebbe smesso da sola - dice la Versace - perchè è una donna intelligente: io la difendo, perchè la stampa l’ha attaccata e non è certo il modo giusto per aiutarla». Donatella conosce bene il tema: lo scorso anno andò in una clinica americana per liberarsi dello stesso problema e oggi, in splendida forma, parla senza timori di quel brutto periodo. «A differenza di Kate - fa notare - io non sono stata attaccata, è stato solo detto dov’ero, ma io ne avrei parlato in ogni caso». Per uscire dalla cocaina «non c’è un comportamento corretto, non si possono dare consigli - dice ancora la bionda stilista - è un percorso duro, bisogna aspettare il momento in cui si è pronti per affrontarlo». Sul tema, però «c’è tanta ipocrisia: lo fanno in molti, ma - aggiunge - fanno scalpore solo le persone famose. E poi non si parla dell’alcolismo, che è anche una piaga incredibile».

 

 

JOINTOGETHER.ORG

 

 

 

http://www.jointogether.org/sa/news/summaries/reader/0%2C1854%2C578365%2C00.html

 

Alcoholic Smokers Lose More Brain Mass

 

9/30/2005

 

All alcoholics are known to lose some brain mass, but those who also smoke lose more than nonsmokers, Medical Study News reported Sept. 28.

 

Researchers at the San Francisco VA Medical Center found that the more that alcoholics smoked, the more brain mass they lost, notably in gray matter in the parietal and temporal lobes. An estimated 50-90 percent of alcoholics smoke, researchers noted.

 

No similar differences were found between smoking and nonsmoking light drinkers involved in the study.

 

The study raises the question of whether alcoholism treatment programs should also address smoking, especially since it may cause cognitive impairment as clients get older.

 

"In alcoholics who stop drinking, we know that there is recovery from at least some of these injuries to the brain -- but is this recovery affected by continued smoking?" said lead study author Dieter Meyerhoff, Ph.D.

 

The research was published in the August 2005 issue of the journal Alcoholism: Clinical and Experimental Research.

 

 

 

IL GIORNO

 

L’alcolismo si combatte nelle cantine

 

L’alcol peggio della coca

 

 

 

IL RESTO DEL CARLINO

 

Per un uso responsabile dell’alcool

 

 

 

IL CORRIERE DELLE ALPI

 

troppo alcol nelle vene dei giovani sportivi - roberto curto

 


 

 

 

 

 

 

 

Sabato, 01 Ottobre 2005
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