RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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IL
GAZZETTINO (Udine) |
In
aumento la diffusione di droghe cosiddette «leggere» quali
il crack o l’estasi, e dell’alcol tra i giovanissimi, soprattutto
minori. (*) È questa la vera piaga sociale che Codroipo, orgogliosa
del suo status di città, ma ancora invischiata - nel bene e
nel male - nella dimensione di paesotto di provincia, è chiamata
a fronteggiare. Da un lato lo sviluppo del settore produttivo, con
l’accelerata di questi ultimi anni, che ha portato alla costruzione
e successiva saturazione di vaste aree artigianali, dall’altro la
crisi di storiche realtà industriali della città. Benessere
diffuso, con crescenti sacche di povertà. In questo tessuto
sociale si inserisce, trova linfa la nuova piaga. Il tema del disagio
giovanile e minorile in particolare è stato al centro di un
lungo dibattito nel corso dell’ultima seduta dell’assemblea civica.
Ad introdurre il tema, la forzista Maria Grazia Coianis, che, allacciandosi
ad un episodio in particolare avvenuto all’esterno del palazzetto
dello sport in occasione della serata finale del torneo di basket
dei rioni e che ha visto tra l’altro coinvolto direttamente il sindaco
Boem, pare insultato da un ragazzino, ha lanciato un grido d’allarme,
soprattutto «come madre di famiglia» per la situazione
di disagio in cui si trovano molti giovani codroipesi e per il conseguente
rischio che corrono i cosiddetti ragazzi «sani». «Mi
risulta - ha affermato - che ci sia anche tra i giovani di buona famiglia
un forte consumo di droghe «leggere». Cosa fa l’amministrazione
comunale per combattere il fenomeno?». La conferma ai timori
espressi da Coianis è arrivata da Soramel, capogruppo il quale
(forte della conoscenza in materia, essendo medico) ha aggiunto che
la situazione desta preoccupazione anche perché il tipo di
sostanze che vengono usate provoca danni devastanti, sicuramente difficili
da curare». In merito poi al problema del vandalismo e del bullismo,
entrambe fenomeni particolarmente «tenaci» in città
e per i quali qualcuno suggeriva misure più forti da parte
delle forze dell’ordine, Soramel ha affermato: «Lo so che l’amministrazione
sta facendo molto contro il disagio minorile. Ci sono diversi casi
seguiti dai servizi sociali, situazioni di tensione che non devono
essere risolti con la repressione, ma incanalati in altre possibilità
di sfogo». «Sono consapevole - ha replicato il primo cittadino,
Vittorino Boem - che quello del disagio minorile è un tema
fortissimo a Codroipo. L’amministrazione comunale lo ritiene un tema
centrale nella sua politica e su di esso sta investendo moltissimo».
«Per questo - ha concluso - mio sento sereno». Tra le
forme di contrasto e/o prevenzione al disagio minorile l’assistenza
domiciliare ai minori, i centri di aggregazione, i interventi a scuola,
i progetti in mediateca, il progetto «Linea retta». |
IL
GAZZETTINO (Treviso) |
M.G. |
CORRIERE
ROMAGNA |
CERVIA
- Basta con gli spogliarelli in pieno centro, le trasgressioni di chi
non rispetta le regole (del resto troppo a buon mercato), il fracasso
del turismo che alza il gomito. Il presidente della Confesercenti Celso
Lombardini sventola il cartellino rosso in faccia ad una categoria di
vacanzieri (tutta decibel ed alcool) che “cozza” con gli interessi
delle famiglie. I giovani insomma devono comportarsi con “decenza”,
altrimenti prevale la cultura dello “sballo” a scapito della
“identità locale”. Ma urge l’intervento del Comune,
al quale l’Associazione chiede alcuni provvedimenti. Presidente,
partiamo dalla stagione 2005: gli alti e bassi vi preoccupano?“Di
positivo va detto che la città tiene e contiene la perdita meglio
delle concorrenti, segno di maggiore capacità di attrazione e
maggiore qualità dei servizi offerti. Di contro occorre tener
conto di alcuni segnali preoccupanti. Ad esempio, vi sono cambiamenti
nel modo di fare turismo comuni a tutte le destinazioni (vacanze più
brevi e frazionate nel corso dell’anno), ma vi sono fenomeni più
marcati nella nostra realtà. E cioè, la graduale diminuzione
del bacino geografico di provenienza, la sempre maggiore concentrazione
delle presenze nei fine settimana, l’aumento di una particolare
componente di giovani (per fortuna ancora minoritaria) interessata più
alla trasgressione ed alla musica alta che alla qualità dei servizi”.E’
possibile trovare un punto di equilibrio fra le varie tendenze, coniugando
tradizione e innovazione?“Occorre soprattutto far rispettare le
regole, che sono sempre più disattese da molti colleghi, sempre
più spregiudicati; anche perché le sanzioni si sono rilevate
spesso inefficaci e non fungono da reale deterrente. Questo perché
sono di difficile applicazione (vista la complessità dei regolamenti),
oppure risultano finanziariamente troppo esigue per gli alti interessi
in gioco, fino ad essere considerate, da qualcuno, come un normale costo
di gestione da mettere in preventivo. Come associazioni siamo impegnati,
nei vari tavoli presso l’Amministrazione comunale, a rivedere il
quadro normativo locale; sia dal punto di vista regolamentare (rendendolo
più semplice da applicare e più consono alle modificate
tendenze del mercato), sia da quello delle sanzioni affinché
diventino efficaci”. Il commercio sembra avere fatto le spese di
tutta questa situazione: come se ne esce?“Non ci stancheremo mai
di insistere, affinché sia rispettato un adempimento della legge
Bersani relativo alla redazione dei Piani di valorizzazione commerciale,
unici in grado di compiere un’analisi dei punti di forza e di debolezza
dei vari centri. Solo così si possono avviare le politiche di
valorizzazione e di promozione di ciascuno di essi, in stretta sintonia
con gli operatori e le loro forme di aggregazione. Dai suddetti piani
dovrebbero, o avrebbero dovuto scaturire, scelte importanti relative
alla pedonalizzazione, alla viabilità, alla sosta, all’arredo
urbano, al piano delle insegne e via via, fino alle iniziative di animazione
e di promozione. La questione più urgente da risolvere comunque,
e non da oggi, è quella dei posti auto. Sollecitiamo quindi la
realizzazione di quanto previsto da tempo. L’iter per la gestione
integrata dei tre parcheggi (ex tiro a volo, ex Mantovana ed ex Lunapark
di Pinarella) deve, finalmente, trovare una conclusione. Dal piano della
sosta dipende la funzionalità dell’intero sistema viabile”.
Sul fronte degli street bar invece è tutto a posto?“Va gestito
tramite ordinanza, l’impatto acustico dei locali che si rivolgono
ad un pubblico marcatamente giovanile. Preoccupa poi la moda di bere
birra fuori dai locali, direttamente dalle bottiglie che non si sa dove
finiscano: possono diventare rifiuti sparsi se non, addirittura, corpi
contundenti. Occorrerebbe una presenza di forze dell’ordine anche
nelle ore notturne, utile fra l’altro ad evitare il parcheggio
selvaggio. L’Amministrazione comunale inoltre dovrebbe adottare
un’ordinanza che vieta di circolare a torso nudo o in costume dopo
le 17, come hanno fatto altre città turistiche di prestigio.
Si tratterebbe, certo, di una piccola cosa; ma darebbe un segnale preciso
di stile ed indicherebbe la direzione verso cui la località vuole
andare”. Per quanto riguarda l’arredo invece, è tutto
in ordine?“Va trovato un sistema per garantire la normale ed ordinaria
manutenzione del patrimonio pubblico. Non possiamo vedere per anni marciapiedi
sconnessi e pericolosi o elementi di arredo degradati; nelle passeggiate
centrali questi luoghi devono diventare altrettanti salotti dedicati
ai turisti. Va prevista una specifica voce del bilancio, o un contratto
affidato all’esterno esclusivamente dedicato alla manutenzione”. |
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Non ha retto al rimorso di aver ucciso
una persona innocente, e si è tolto la vita a sua volta. |
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di
RENO GIOVAGNORIO. PERETO – Come si dice in casi del genere, la notizia
della tragica morte di Corrado Iannola si è abbattuta su Pereto
come un fulmine a ciel sereno. Trentadue anni compiuti lo scorso 23 maggio
e una vita piena di speranze e progetti lungimiranti, stroncati in un
attimo da una pallottola sparata da un tale rispondente al nome di Santiago
Vargas Lopez, di anni 24, arrestato dalla polizia locale mentre tentava
di darsi alla fuga. Le notizie provengono da El Mazunte, villaggio vicino
a Puerto Escondido, località dove si è consumata la tragedia,
riportate dal giornale della regione di Oaxaca, "El Imparcial”.
Quel colpo di arma sparato nel corso di una festa che si teneva al ristorante-bar
"La Estrella Fugaz" intorno alle cinque della mattina di lunedì
scorso, ha spento la giovane esistenza di Corrado. Circa la dinamica dei
fatti o particolari inerenti l’accaduto, il giornale messicano riporta
la versione secondo la quale l’assassino, in preda ai fumi dell’alcool,
si sarebbe risentito poiché gli era stato negato l’ingresso
nel locale, riservato per l’occasione soltanto agli stranieri. Offeso
per il diniego, sarebbe tornato successivamente armato di una pistola
calibro 32 sparando in pieno petto a Corrado Iannola. Motivi futili, quindi,
alla base del tragico fatto di sangue che è costato la vita al
giovane brillante e intraprendente, lo sfortunato Corrado, che voleva
ad ogni costo affrancarsi dalla quotidianità grama e dalle alterne
fortune offertegli dal paese natìo, dal quale si era allontanato
per tentare la "buena suerte" in Tierra Blanca. Il destino ha
voluto che il suo sogno non si realizzasse. Lo ricordano con strazio e
rimpianto gli amici di king-boxing di Carsoli, i compagni di sempre di
Pereto, tutti coloro che in un verso o nell’altro avevano avuto modo
di conoscerlo. Il sindaco di Pereto, Giovanni Meuti, della cui Giunta
fa parte anche il papà dello sfortunato giovane, ha proclamato
per il giorno in cui si terranno i funerali il lutto cittadino. «Per
esprimere il sentimento di profondo cordoglio dell’intera comunità
al papà Luigi, alla mamma Francesca, ai fratelli Massimiliano ed
Anastasia», ha dichiarato commosso ed emozionato, interpretando
così il pensiero dell’intera Piana del Cavaliere.
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IL
MATTINO |
Per
alcuni anni è stato un padre e un marito snaturato e ieri mattina
è stato bloccato dalla Squadra Mobile a Sant’Agata dei Goti.
Un operaio di 42 anni è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza
di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Di Carlo su richiesta
del pm, Maria Amalia Capitanio. È accusato di abusi sessuali sulla
propria figlioletta di dieci anni. L’accusa infatti è di violenza
sessuale aggravata e continuata oltre che di corruzione di minorenne.
Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe infatti abusato ripetutamente della figlioletta
(fin da quando la ragazzina aveva sette anni), anche alla presenza della
moglie e di un’altra figlia, anche loro destinatarie di violenze
e maltrattamenti. Le indagini della polizia hanno avuto inizio nel 2003
in seguito ad alcune segnalazioni anonime. Di qui la raccolta di prove
che hanno portato all’arresto dell’uomo. In particolare gli inquirenti
della Mobile, diretta dal vice questore Pio Amoriello, e con la speciale
sezione preposta ai reati in danno di minori, hanno ricostruito le terribile
situazione in cui si trovavano mamma e due figlie. L’uomo le minacciava
con un coltello o con una roncola per poi usarle violenza. Inoltre l’uomo
era costantemente sotto l’effetto dell’alcol. Una coesistenza
divenuta impossibile anche perchè l’operaio faceva mancare
il necessario alla famiglia. Tutto ciò ha portato la donna a lasciare
l’abitazione e infatti, insieme alle figlie, è stata ospitata
da qualche tempo in una casa famiglia. Ma ciò che era accaduto
è stato oggetto di accertamenti, e attraverso una serie di testimonianze
si è giunti all’informativa alla Procura e alla richiesta
al Gip per l’emissione dell’ordine di custodia cautelare che
è stato eseguito ieri. L’uomo alla vista dagli agenti non
ha opposto resistenza e da Sant’Agata ha raggiunto gli uffici della
Squadra Mobile da dove è stato trasferito alla casa circondariale
di contrada Capodimonte.
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Ubriaco
fradicio al volante di una vettura che sbanda paurosamente, compie zigzag
uno dopo l’altro, rischia di sfracellarsi a bordo strada da un istante
all’altro. E a bordo il figlioletto, cinque anni appena. Roba da
non crederci. C’erano tutti gli ingredienti della tragedia, l’altra
notte su una strada statale del Cremonese, quando l’intervento, tanto
rapido quanto efficace, di alcuni finanzieri ha impedito il peggio. Alla
guida un indiano. In azione un paio di militari del Nucleo Provinciale
di Polizia Tributaria, retto dal capitano Alessandro Ferri che ieri mattina,
insieme al pari grado Agostino Brigante, comandante della Compagnia, ha
assistito alla conferenza stampa tenuta dal comandate provinciale, tenente
colonnello Mauro Santonastaso. C’è un antefatto che illustra
bene quanto la situazione fosse d’emergenza. I due finanzieri si
trovano impegnati in una operazione in borghese: assolutamente vietato
farsi riconoscere, mettere in moto sirene, palette e via discorrendo.
Ma la scena che si sono trovati sotto gli occhi non ha consentito loro
alternative. I finanzieri hanno inseguito la vettura, fatto fermare l’uomo
alla guida utilizzando la sirena e il resto, quindi gli hanno contestato
la guida in stato di ebbrezza. Inequivocabili i segnali: alito vinoso,
impossibilità di pronunciare frasi, addirittura di stare in piedi.
Poi è stata chiamata la madre, che si è occupata del piccolo.
L’indiano non si è voluto sottoporre al test con l’etilometro,
ma la denuncia è scattata lo stesso. L’indagine in corso non
è stata pregiudicata: filotto.
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WWW.ALBANESI.IT |
Daniele
ci segnala (Repubblica) che l’australiano James Miller avrebbe scoperto
che l’aumento di zucchero nel sangue si riduce del 25% se si beve una
birra o un bicchiere di vino (o del gin!!!) un’ora prima di un pasto.
L’articolo premette che "è noto che un aumento eccessivo dello
zucchero nel sangue dopo un pasto è uno dei primi segni del
diabete ed è di per sé uno dei fattori di rischio di infarto".
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SANIHELP.IT |
saniNews
- Ci sono casi in cui il sesso dà alla testa, e sono molto più
comuni di quanto possiamo pensare. Senza scomodare strane fobie, sembra
che ci sia un collegamento piuttosto forte tra attività sessuale
e manifestazioni di emicranie e cefalee.
Secondo gli esperti della Società italiana per lo studio delle cefalee (SISC) fare l’amore, a causa dell’impegno cardiaco e vascolare che comporta, può scatenare un’emicrania latente. Un problema, quest’ultimo, che affligge circa 9 milioni di italiani. Il rischio, spiegano gli esperti SISC, è superiore nei maschi perché tradizionalmente hanno un ruolo più attivo, ma si può dire che in generale il dolore è proporzionale all’eccitazione e non è un caso se raggiunge il massimo col picco di piacere. La situazione peggiora se i rapporti sono trasgressivi, se ingeriamo vino, formaggi cioccolata e crostacei e se utilizziamo farmaci per l’erezione. Se invece evitiamo situazioni di particolare stress, e ci dedichiamo ai preliminari con estrema tranquillità possiamo evitare l’insorgere del problema. La cefalea primaria da attività sessuale, così viene chiamato il disturbo, colpisce nel 50% dei casi uomini che gia soffrono di emicrania, cefalea da sforzo o ipertensione, ma attenzione in un 4% di pazienti può nascondere problemi gravi come un aneurisma. |
WINENEWS |
Focus
- Il vino a “Squisito!” “Squisito!” (1/3 ottobre, San Patrignano, Rimini) è molto ricco anche sul fronte enologico: si parte con il convegno (3 ottobre) dal titolo “Ma il vino è una droga?”. Come si evince dal titolo, l’attenzione dei relatori si concentrerà su una delle componenti organolettiche del vino, l’alcool, che, se assunto in forti quantità e per lunghi periodi, può creare dipendenza. Ma il vino non è una sostanza stupefacente: è un alimento. Educare a un uso attento e consapevole del vino è una sfida per tutti i produttori e un dovere per l’intera società.(*) Partecipano il ministro della Salute Storace, il presidente dell’Associazione italiana alcolisti in trattamento Ennio Palmesino, il responsabile della comunità di San Patrignano Andrea Muccioli, il produttore vinicolo Angelo Gaja, il presidente di Fedagri Paolo Bruni, il critico Daniel Thomases e il professor Piergiorgio Pietta dell’Istituto di tecnologie biomediche del Cnr di Milano. Il convegno sarà chiuso dal Ministro delle Politiche Agricole Alemanno. Oltre a questo momento, i Sommeliers gestiranno uno spazio con numerose degustazioni e verticali imperdibili: Avi di San Patrignano, Don Antonio di Morgante, Flaccianello della Pieve della Tenuta Fontodi, San Leonardo di San Leonardo, sei baroli di Aldo Conterno, Taurasi di Montevergine di Feudi di San Gregorio, alcuni vini di Angelo Gaja, Barolo di Roberto Voerzio. (*) Nota: il tentativo di San Patrignano di insegnare alle persone ospitate nella comunità a bere vino moderatamente ha tutta la nostra disapprovazione. Le proposte terapeutiche devono esser il più possibile svincolate da ideologismi e atteggiamenti di chi li propone, o, molto più semplicemente, è doveroso proporre le indicazioni con più probabilità di successo. Una persona che abbia avuto problemi con le droghe se cerca di bere vino moderatamente si espone ad un rischio altissimo. È piuttosto improbabile che San Patrignano modifichi i suoi propositi. Sarebbe oltremodo utile se accettasse un follow up per valutare nel tempo l’esito dell’esperimento. |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |
Con
i due terzi del bilancio europeo per il settore vitivinicolo destinati
al governo delle eccedenze di produzione e con la sola distillazione e
relativo stoccaggio dell’alcool che assorbono circa 700 milioni di euro,
su un bilancio complessivo di 1,3 miliardi di euro «in Europa si
spende più per distillare che per migliorare e valorizzare la produzione».
Lo evidenzia, in vista della riforma dell’Ocm (organizzazione comune di
mercato), Confagricoltura. D’altro canto, la spesa europea per i programmi
di riconversione e ristrutturazione ammonta, invece, a circa 450 milioni
di euro l’anno: circa il 36% del budget. «Le recenti manifestazioni
di protesta in alcune regioni d’Italia dimostrano che - continua la confederazione
- siamo in presenza di un malessere diffuso che richiede risposte adeguate
ed urgenti. A ciò si aggiungono dati di mercato non buoni con la
domanda di vino che a livello europeo (Ue a 15) è scesa da 127
milioni di ettolitri nel 2002-2003 a 121 nel 2004-2005». «È
necessario - sostiene l’organizzazione - mettere un argine alla difficile
situazione che si è determinata per effetto del disequilibrio di
mercato tra domanda e offerta, lavorando su due distinti piani. Quello
dell’emergenza, con misure specifiche per scongiurare la crisi di reddito
delle aziende agricole; e con interventi di ampio respiro, da assumere
a livello europeo e nazionale, per conferire stabilità ed assicurare
competitività e trasparenza al mercato del vino». Secondo
Confagricoltura la nuova Ocm dovrà essere più orientata
alla riqualificazione, al controllo del potenziale produttivo e agli interventi
per sviluppare la commercializzazione, l’innovazione e la penetrazione
nei mercati internazionali. «Ma la grande sfida - conclude la confederazione
- è quella di promuovere a livello nazionale un processo di ammodernamento
e di razionalizzazione del settore vitivinicolo, sviluppando una strategia
di marketing moderna ed efficace, con particolare riferimento ai prodotti
di fascia media del mercato».
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