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Rassegna stampa alcol e guida del 26 settembre 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


BOLLETTINO UNIVERSITA’ E RICERCA
 
"Alcool, erbe e società". Se ne parlerà nel corso di un convegno.

Si parlerà di "Alcool, erbe e società" nell’ambito dell’incontro organizzato, per il prossimo 30 settembre, dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Sanità Pubblica dell’Università di Camerino, in collaborazione con la Fondazione "Girolamo Varnelli" ed il patrocinio della Società Italiana di Farmacologia.
"Il simposio - sottolinea il Prof. Maurizio Massi, Preside della Facoltà di Farmacia di Unicam - prevede due sessioni di lavoro: "Alcool ed erbe" ed "Alcool e Società". Nel corso della mattinata, infatti, saranno prese in esame le interazioni tra alcool e principi attivi di origine vegetale, mentre nel pomeriggio sarà approfondito il tema dell’uso responsabile dell’alcool. Uno degli argomenti di discussione di maggiore interesse sono senz’altro le interazioni tra cannabinoidi ed alcool nel controllo della memoria di lavoro".
L’incontro, che si terrà nella Sala della Muta del Palazzo Ducale con inizio alle ore 9.00, si aprirà con i saluti di Fulvio Esposito, Magnifico Rettore dell’Ateneo di Camerino, Orietta Maria Varnelli della Fondazione "Girolamo Varnelli" e di Patrick Ben Bouali, Presidente Ordine Internazionale degli Anisettieri. Studenti, docenti e l’intera cittadinanza sono invitati a partecipare.

YAHOO NOTIZIE
 
Tumori: Istat, 2.300 Morti In Meno l’Anno In Italia.

Roma, 26 set. - Dal cancro si guarisce sempre di piu. In Italia si registrano 2.300 morti in meno lanno. Un calo di circa il 2%, che interessa pressoche tutti i tumori e ottenuto grazie a tre fattori chiave: progressi terapeutici, diagnosi precoci, prevenzione e stili di vita piu sani. L’andamento positivo della mortalità per cancro nel nostro Paese emerge da un rapporto realizzato da Istat, Istituto superiore di sanità e Istituto tumori di Milano.
La ricerca, presentata oggi al ministero della Salute, analizza i trend di mortalità negli ultimi 30 anni, dal 70 al 99, per tutti i tumori maligni, circa 20 tipi che rappresentano l84% delle morti per questa patologia. Secondo i risultati, si registrano 1.330 decessi in meno per gli uomini e 930 in meno per le donne. Il calo e piu marcato al Nord e tra i giovani. Il cancro non e piu una malattia incurabile, sottolinea il ministro della Salute, Francesco Storace. I pazienti - aggiunge - hanno diritto di sperare: i dati positivi evidenziati dal rapporto rendono giustizia a questo diritto. La sopravvivenza dei pazienti a 5 anni dalla diagnosi in Italia e del 46%, al di sopra della media Ue del 45%. Non solo. Le differenze fra Nord, Centro e Sud della Penisola, evidenzia il rapporto, si sono praticamente azzerate. A diminuire in maniera sistematica, cioè in modo ormai consolidato negli anni, e la mortalita per tumori dello stomaco (-3,8%), del testicolo (-6%), linfoma di Hodgkin (-7,3%) e cancro dellutero (-4,8%). Inoltre, dagli anni 90 e stato ottenuto un calo del 2% della mortalita per tumore del seno, grazie agli screening e alla diagnosi precoce.
Una lieve, ma incorraggiante flessione si e registrata per i decessi da cancro della prostata (-1,5% per i pazienti con meno di 75 anni) e delle leucemie (-1%) per merito dei progressi sul fronte terapeutico. E ancora, sono diminuiti i decessi per tumore del cavo orale (-3% per gli uomini), dellesofago (-2,5% per gli uomini e -1,5% per le donne), della laringe (-4% per lui e -2,3% per lei), dellintestino (-1,6% per le donne), della vescica (-2%) e del rene (-0,3%). Per il cancro del polmone e del fegato si riducono solo le morti maschili, rispettivamente del 1,8% e del 2,6%: la colpa e dei vizi sempre piu diffusi fra le donne, come alcol e fumo. Infatti, fra le italiane i decessi per cancro del polmone sono aumentati dell1% e per quello del cavo orale dell1,8%. Infine, nessun segno meno per la mortalita per i tumori della pelle, come il melanoma (+1,5%), e i linfomi non Hodgkin (+2%). Questi risultati positivi, dopo 10 anni dallultimo monitoraggio della mortalita per tumore in Italia - sottolinea Enrico Garaci, presidente dellIss - dimostrano che la ricerca scientifica e la promozione di corretti stili di vita sono la chiave di volta per sconfiggere il cancro. Su entrambi si preme lacceleratore: e in corso con gli Usa un progetto di ricerca per individuare nuovi marcatori biologici per diagnosi sempre piu precoci e nuove molecole mirate. A breve dovrebbe essere formalizzata una collaborazione con la Francia sulla proteomica.
La ricerca di cure sempre piu efficaci per aumentare la sopravvivenza e un imperativo, afferma loncologo Francesco Cognetti, direttore scientifico dellIstituto Regina Elena di Roma. Il calo della mortalita - aggiunge - mostra lefficacia degli interventi per favorire la prevenzione primaria e secondaria e i progressi terapeutici. A preoccupare gli esperti sono le abitudini alimentari abbracciate al Sud: si diffondono cibi industriali ricchi di zuccheri e grassi, a scapito della dieta mediterranea e delleffetto protettivo sulla salute dellItalia meridionale. (Mad/Adnkronos Salute).

SALUTE EUROPA.IT
 
Dieta d’autunno: combatti i radicali liberi con le verdure a foglia verde.

Come mantenersi in forma con la dieta in autunno? Forse pochi sanno che proprio in questa stagione si raccolgono alcuni tra i vegetali più ricchi di antiossidanti. Sono le verdure a foglia verde, che contengono sostanze in grado di combattere i radicali liberi e dunque contrastare le malattie degenerative dell’occhio. In particolare, spinaci, cavoli, broccoli, verza sono ricchi di luteina, una sostanza della famiglia dei carotenoidi che, secondo gli studi, ha un’azione protettiva per gli occhi.
"La luteina agisce come una sorta di occhiale da sole naturale, proteggendo l’occhio dalle radiazioni solari nocive (la cosiddetta luce blu) e prevenendo l’invecchiamento grazie all’azione antiossidante. Numerosi studi evidenziano una correlazione tra assunzione di luteina e prevenzione di malattie correlate all’età come la Degenerazione Maculare Senile - spiega il prof. Michele Carruba, Dipartimento di Farmacologia, Università Statale di Milano.
Secondo uno studio della Harvard University (J.Seddon at al. JAMA, 1994), una dieta ricca di luteina può abbassare il rischio di sviluppare la Degenerazione Maculare Senile. In particolare, le persone che assumevano almeno 6 mg di luteina al giorno hanno evidenziato una riduzione del 57% del rischio di DMS rispetto a quelle che ne assumevano meno di 1 mg al giorno.
"Benché le raccomandazioni della quantità di luteina da assumere ogni giorno non siano ancora state codificate nelle tabelle nutrizionali (tabelle RDA), la comunità scientifica concorda nell’indicare 6 mg al giorno come quantità opportuna - spiega il prof. Carruba - In questo contesto la dieta mediterranea si rivela la più utile, perché assicura l’assunzione di una valida quantità di antiossidanti grazie alle 5 porzioni di frutta e verdura al giorno previste".
Sarebbe sufficiente consumare 1 porzione di spinaci al giorno (circa 50 grammi) per assumere la giusta quantità di luteina. Eppure con la dieta non sempre è possibile assicurare il corretto apporto di questo antiossidante, così come di vitamine e minerali. I motivi sono diversi. "Le tecnologie di produzione o conservazione dei cibi possono ridurre il valore nutrizionale degli alimenti. Inoltre non sempre le persone seguono diete equilibrate. Questo si verifica in risposta ai moderni ritmi di vita e di lavoro, che portano a consumare, per esempio, spuntini veloci al bar con carenza di frutta e verdura, oppure per abitudini alimentari che portano a seguire diete ipocaloriche severe e sbilanciate per lunghi periodi. Spesso, per esempio, le persone che vivono da sole mangiano in modo scorretto - spiega il prof. Nino Battistini, Dipartimento di Scienze Igienistiche e Microbiologiche, Università di Modena e Reggio Emilia.
Per chi non riesce a seguire una dieta equilibrata, l’utilizzo di integratori multivitaminici completi può allora essere d’aiuto. A patto che il prodotto abbia una formulazione completa e bene equilibrata.
"L’opportunità di integrare la dieta con multivitaminici deve essere presa in considerazione dopo un’attenta valutazione dello stato nutrizionale della persona, ma anche in considerazione delle sue particolari condizioni - spiega Battistini - Esistono infatti fasi della vita durante le quali aumenta da parte dell’organismo la richiesta di particolari nutrienti: si pensi agli anziani, ai bambini e alle donne in gravidanza o in fase di allattamento. Non solo. Alcune abitudini, come il fumo o il consumo di alcolici, peggiorano l’assimilazione di alcuni nutrienti. Cosa che succede anche nel caso di alcune malattie, per esempio del tratto intestinale In questi casi, lo specialista può valutare l’opportunità di utilizzare un’integrazione multivitaminica.".

YAHOO SALUTE
 
Cuore, esiste una sindrome da giorni di festa
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore.

Il consumo smodato di alcol (35 bicchieri o più a settimana) aumenta significativamente i rischi di sviluppare la fibrillazione atriale, una forma molto pericolosa di aritmia cardiaca nonché uno dei principali fattori di rischio per l’ictus. Lo afferma uno studio su larga scala pubblicato dalla rivista Circulation.
Il rischio di un battito rapido e irregolare è più alto del 45 per cento tra i bevitori rispetto agli astemi, e questa evidenza supporta anche l’esistenza di quella che è stata definita “sindrome cardiaca dei giorni di festa”. “Definiamo sindrome cardiaca dei giorni di festa una serie di disturbi del ritmo cardiaco che si presentano in una persona che si trova in vacanza o comunque non al lavoro e sembrano correlati ad un consumo di alcol fuori dalla norma”, spiega Kenneth J. Mukamal, internista alla Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC) Division of General Medicine and Primary Care e leader del team di ricercatori.
 “La nostra ricerca ha scoperto che il rischio di sviluppare la fibrillazione atriale comincia ad aumentare se si consumano 4 bicchieri di alcol al giorno e si impenna se si consumano 5 bicchieri di alcol o più, e questo conferma quello che è stato a lungo sospettato sui periodi di aumentato consumo alcolico, ad esempio le vacanze. Il rischio di sviluppare irregolarità di battito cardiaco è simile tra gli astemi e chi consuma meno di 14 bicchieri di alcol a settimana, invece”.
I ricercatori del BIDMC hanno analizzato i dati del Copenhagen City Heart Study riguardanti 16.415 individui (7588 uomini e 8827 donne) con un’età media di 50 anni. Lo studio prevedeva l’effettuazione di 3 elettrocardiogrammi tra il 1976 ed il 1994 al fine di misurare l’attività elettrica del cuore dei partecipanti. Prendendo in esame solo il fattore alcol, i ricercatori hanno documentato 1071 casi di fibrillazione atriale.
“Si tratta certamente del più vasto studio mai effettuato su questo argomento”, conclude Mukamal, “e mentre ribadisce che i bevitori moderati non sembrano correre particolari rischi di fibrillazione atriale, è sempre più netta l’evidenza che i forti bevitori corrono gravissimi rischi cardiovascolari”.
Fonte: Mukamal KJ, Tolstrup JS, Friberg J et al. Alcohol Consumption and Risk of Atrial Fibrillation in Men and Women: The Copenhagen City Heart Study. Circulation 2005; 112: 1736-42.
david frati.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
 
L’infarto? Basta un aperitivo.

Le cattive notizie si sprecano, ma di tanto in tanto, come dal pietoso cilindro di un prestigiatore, ne viene fuori qualcuna confortante. L’ultima può essere questa: ricercatori australiani hanno scoperto e accertato che un aperitivo può servire a tenere lontani il diabete e soprattutto l’infarto. La motivazione scientifica è alquanto complessa ma può così riassumersi: l’aumento dello zucchero nel sangue, provocato da un normale pasto, può ridursi del 25% se prima di consumarlo ci beviamo un bell’aperitivo, moderatamente alcolico. Anche un bicchiere di vino può andar bene, ma se è vero che generalmente il vino si preferisce berlo solo durante i pasti, ecco che entrare in un bar, e ordinare una delle tante e giustamente reclamizzate bevande propedeutiche al pranzo o alla cena, sembra offrirsi come operazione più consona e praticabile, oltre che (appunto) salutare. Il bravo cittadino, attento a tutto ciò che gli si prospetti quale salvaguardia della sua salute, letta la notizia non può che rallegrarsene. Quand’è la mezza, convoca moglie e figli e va a sedersi nel bar più vicino. Ha sempre temuto l’infarto e occorre festeggiare, annuncia, questo nuovo specifico antidoto. Conosce il costo di un aperitivo servito a tavolino e consumato in sacra famiglia? Probabilmente no. Fatto sta che quando il cameriere gli porta il tagliandino del conto, avverte una fitta al cuore e si piega, premendosi la mano sul petto. Che sia un infarto? (Giuseppe Rosato).

IL MESSAGGERO (Ancona)
 
Si picchiano fuori dello Jamaè Uno finisce in manette per lesioni.

MONTEROBERTO - Episodio movimentato fuori della discoteca Jamaè di Monteroberto. Un giovane napoletano, Carmine Pace, è stato arrestato dai carabinieri con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, e lesioni personali . Pac, 32 enne, in evidente stato di ebbrezza, è stato arrestato dai carabinieri di Jesi fuoi dello Jamaè verso le 3 e mezza del mattino al termine di una lite scoppiata tra lui e un 22 enne di Falconara, M.A. I due all’interno della discoteca avevano avuto un diverbio poi, usciti dal locale hanno iniziato a picchiarsi. Sul posto sono stato chiamati ad intervenire i carabinieri che hanno tentato di dividere i ragazzi . Sedata la colluttazione, i militari hanno chiesto al giovane meridionale di fornire le proprie generalità. Il ragazzo ha inveito contro uno di loro attaccandolo con calci e pugni . Sono bastati pochi attimi e il giovane è stato immobilizzato. Pace è stato arrestato. Il giovane napoletano ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della caserma di Jesi e questa mattina, sempre a Jesi affronterà il processo per direttissima. (…)
C. A. D’E.

GIORNALE DI BRESCIA
 
Contromano sull’A21, si schianta e muore
Frontale nei pressi di Manerbio, la vittima è un agente di custodia. Ferito l’altro guidatore.

Ha percorso quasi 30 chilometri contromano sull’autostrada A21 Brescia-Cremona. Poche centinaia di metri prima del casello di Manerbio s’è scontrato frontalmente con un fuoristrada ed è morto sull’ambulanza che lo stava portando all’ospedale di Manerbio. La vittima è un agente di Polizia penitenziaria in servizio al carcere di Cremona: Carlo Di Felice Di Michele, di 31 anni, di Giulianova, con residenza anagrafica ad Alba Adriatica (Teramo), ch’era alla guida di una Mercedes classe C. Nell’incidente, avvenuto poco prima delle 6.30 di ieri, è rimasto ferito in modo grave il conducente della Toyota coinvolta: Hicham Koudsi, di 49 anni, nato in Siria, che abita a Carrara, ricoverato in prognosi riservata al Civile. Secondo i primi accertamenti della Polizia stradale di Cremona, sembra che la Mercedes, poco dopo le 6, sia entrata sull’autostrada A21 al casello di Cremona, per poi viaggiare contromano sulla carreggiata sud. Al 113 sono giunte telefonate da parte di automobilisti che segnalavano la presenza della Mercedes e che il conducente continuava la marcia ignorando le strombazzate dei clacson ed i segnali con i fari abbaglianti. Una pattuglia della Polstrada di Cremona si è messa in strada, ma non ha fatto in tempo ad arrivare. Proprio all’altezza del cartello che, per i veicoli in arrivo da Brescia, indica l’uscita, a 700 metri, del casello di Manerbio, la Mercedes, che viaggiava vicino al guard-rail centrale, si è scontrata frontalmente con il fuoristrada Toyota, diretto a Cremona, condotto dal siriano. Lo schianto è stato violentissimo. La Mercedes è rimasta completamente distrutta nella parte anteriore, mentre la jeep, dopo essersi girata su se stessa, si è fermata sulla fiancata destra. Gli automobilisti di passaggio, fermatisi per prestare i primi soccorsi, si sono resi conto che le condizioni del conducente della Mercedes erano gravi, mentre il guidatore del fuoristrada era cosciente. Dopo l’allarme alla centrale del 118 sono intervenuti l’eliambulanza, un’ambulanza, i Vigili del fuoco di Brescia e la Stradale di Cremona (che, per i rilievi e per regolare il traffico, in quel momento scarso, ha avuto la collaborazione dei colleghi di Chiari). Il guidatore della Mercedes, con l’ambulanza, è stato portato al vicino ospedale di Manerbio, dove ai medici del Pronto soccorso non è rimasto che constatarne il decesso. Il conducente della Toyota con l’elicottero è stato trasportato al Civile e ricoverato in prognosi riservata nel primo Centro di rianimazione. Da quanto si è appreso, le analisi eseguite avrebbero accertato la presenza nel sangue dell’agente di Polizia penitenziaria di un tasso alcolico di 2.65 mg per litro, cinque volte il limite consentito. Carlo Di Felice Di Michele lavorava da 4 anni nel carcere di Cremona e tutti lo hanno descritto come persona tranquilla e ligia al dovere. La sua tragica scomparsa ha destato profonda commozione.

GIORNALE DI BRESCIA
 
Alcol e velocità, ritirate dieci patenti
CONTROLLI DELLA POLIZIA STRADALE NEL BASSO GARDA.

Sono dieci le patenti ritirate dalla Polizia stradale nel corso dei controlli effettuati l’altra notte nella zona di Desenzano. Equa la ripartizione secondo causa: cinque per guida in stato di ebbrezza , altrettante per velocità superiore di 40 chilometri all’ora al limite consentito in quel tratto di strada. Gli automobilisti controllati - tutti maschi e di età inferiore ai 30 anni - stavano tornando a casa dopo aver trascorso la serata in locali pubblici. Tutti hanno perso 10 punti della patente. I cinque che avevano bevuto troppo sono stati anche denunciati a piede libero. Il servizio con l’etilometro e l’autovelox è stato effettuato da mezzanotte di sabato alle 6 di ieri mattina ed ha visto impegnate tre pattuglie della Polizia stradale di Desenzano, Montichiari e Iseo. Sono state contestate anche quattro infrazioni per velocità pericolosa , con perdita di 2 punti della patente. Ritirate anche tre carte di circolazione non regolari. Un automobilista, in possesso di un tagliando assicurativo falso, è stato denunciato. Complessivamente sono stati controllati 80 veicoli e 120 persone. (s.).

CORRIERE ROMAGNA
 
Il pirata “razzista” aveva alcol nel sangue.

RIMINI - Sarà denunciato probabilmente anche per guida in stato di ebbrezza, il 29enne anconitano protagonista dell’investimento “razzista” di sabato pomerggio all’incrocio tra Fiabilandia e l’Adriatica. Il giovane, fuggito dopo aver apostrofato secondo un testimone l’extracomunitario travolto con “non ho tempo da perdere con i negri”, sarebbe stato infatti trovato positivo al test etilometrico cui è stato sottoposto dalla Polstrada dopo essere stato bloccato in un albergo di Riccione. Il giovane si è difeso affermando di aver bevuto un goccio quando è arrivato in stanza per riprendersi dallo spavento. Ora bisognerà verificare la veridicità delle sue affermazioni. Non hanno invece avuto possibilità di replica i due automobilisti appiedati sabato dal 113. Il primo a consegnare la patente un 38enne riminese fermato per un normale controllo e sottoposto all’etilometro perché non si reggeva bene sulle gambe. Ancor più curiosa la denuncia per un automobilista di Domodossola. Questa volta a incastrarlo un agente fuori servizio, rimasto impressionato dal modo in cui il piemontese guidava. L’ha fermato, si è qualificato e quindi ha chiesto l’intervento dei colleghi per verificare il suo stato psicofisico. Risultato: a Domodossola l’automobilista è tornato a piedi.

KATAWEB
 
VENTENNE TORINESE PERDE IN UN SOL COLPO 60 PUNTI PATENTE.

Primato negativo per un ventenne torinese: fermato all’alba di stamane da una pattuglia della Polizia Municipale mentre era alla guida di un fuoristrada, si e’ visto, infatti, decurtare ben 60 punti dalla patente. Ad Umberto R., la pattuglia di vigili urbani che lo ha fermato ha contestato: stato di ebbrezza, rifiuto di sottoporsi al controllo con l’etilometro, cinture di sicurezza non allacciate e velocita’ eccessiva. Il fermo del ragazzo, in Strada Traforo del Pino, sulla collina torinese, da parte dei "civich", e’ stato effettuato nell’ambito dei controlli, in collaborazione con la Polizia Stradale, nelle aree intorno alle discoteche.

TGFIN.IT
 
Cinesi pronti alla guerra del vino
Gli asiatici puntano sul rosso low cost.

Il "fenomeno Cina" è ormai argomento di grande attualità. I cinesi ci fanno le scarpe, i cinesi ci fanno le maglie, i pantaloni, ci forniscono i pelati e anche i formaggi. Ma ora ci dobbiamo preparare ad un’altra guerra, su un terreno dove da sempre l’Italia è maestra: la produzione del vino. Proprio così, il Dragone si sta preparando ad invadere il Belpaese con il rosso made in china e con un’arma di grande effetto su cui puntare: i prezzi superstracciati.
E’ solo questione di tempo, gli esperti parlano di un anno, forse due, e poi sarà battaglia, dura battaglia. Già oggi, con oltre 3 milioni di ettolitri di vino, il Paese della Grande Muraglia si pone al terzo posto nella classifica dei maggiori produttori extraeuropei in volume, dopo California e Argentina e davanti ad affermate realtà come quella australiana e sudafricana. La parte a maggiore vocazione è quella orientale, caratterizzata da aree produttive frammentate e di dimensioni decisamente ridotte. La qualità non è ancora eccellente, ma i cinesi si stanno dando da fare. Per migliorarsi hanno ingaggiato numerosi tecnici italiani e californiani, esperti chiamati direttamente dal governo per colmare alcune lacune produttive.
Per abbattere i costi, probabilmente gli asitici punteranno sul tetrabrik. E gli italiani negli ultimi anni hanno dimostrato di saper apprezzare sempre di più questo tipo di contenitori. Gli abitanti del Belpaese, infatti, hanno dimostrato di privilegiare la fascia di costo compresa tra i 0,75 euro e i tre euro al litro. In pratica per non rinunciare al bicchiere di rosso a tavola il pubblico sta riversandosi sempre di più sui prodotti di fascia bassa. Ed è a questo tipo di clientela che ora puntano i cinese.
Tavernello, Castellino e Ronco, i tre marchi che ad oggi si contentono il mercato, si preparino alla battaglia.



Martedì, 27 Settembre 2005
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