RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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BOLLETTINO
UNIVERSITA’ E RICERCA |
Si
parlerà di "Alcool, erbe e società" nell’ambito
dell’incontro organizzato, per il prossimo 30 settembre, dal Dipartimento
di Medicina Sperimentale e Sanità Pubblica dell’Università
di Camerino, in collaborazione con la Fondazione "Girolamo Varnelli"
ed il patrocinio della Società Italiana di Farmacologia. |
YAHOO
NOTIZIE |
La ricerca, presentata oggi al ministero della Salute, analizza i trend di mortalità negli ultimi 30 anni, dal 70 al 99, per tutti i tumori maligni, circa 20 tipi che rappresentano l84% delle morti per questa patologia. Secondo i risultati, si registrano 1.330 decessi in meno per gli uomini e 930 in meno per le donne. Il calo e piu marcato al Nord e tra i giovani. Il cancro non e piu una malattia incurabile, sottolinea il ministro della Salute, Francesco Storace. I pazienti - aggiunge - hanno diritto di sperare: i dati positivi evidenziati dal rapporto rendono giustizia a questo diritto. La sopravvivenza dei pazienti a 5 anni dalla diagnosi in Italia e del 46%, al di sopra della media Ue del 45%. Non solo. Le differenze fra Nord, Centro e Sud della Penisola, evidenzia il rapporto, si sono praticamente azzerate. A diminuire in maniera sistematica, cioè in modo ormai consolidato negli anni, e la mortalita per tumori dello stomaco (-3,8%), del testicolo (-6%), linfoma di Hodgkin (-7,3%) e cancro dellutero (-4,8%). Inoltre, dagli anni 90 e stato ottenuto un calo del 2% della mortalita per tumore del seno, grazie agli screening e alla diagnosi precoce. Una lieve, ma incorraggiante flessione si e registrata per i decessi da cancro della prostata (-1,5% per i pazienti con meno di 75 anni) e delle leucemie (-1%) per merito dei progressi sul fronte terapeutico. E ancora, sono diminuiti i decessi per tumore del cavo orale (-3% per gli uomini), dellesofago (-2,5% per gli uomini e -1,5% per le donne), della laringe (-4% per lui e -2,3% per lei), dellintestino (-1,6% per le donne), della vescica (-2%) e del rene (-0,3%). Per il cancro del polmone e del fegato si riducono solo le morti maschili, rispettivamente del 1,8% e del 2,6%: la colpa e dei vizi sempre piu diffusi fra le donne, come alcol e fumo. Infatti, fra le italiane i decessi per cancro del polmone sono aumentati dell1% e per quello del cavo orale dell1,8%. Infine, nessun segno meno per la mortalita per i tumori della pelle, come il melanoma (+1,5%), e i linfomi non Hodgkin (+2%). Questi risultati positivi, dopo 10 anni dallultimo monitoraggio della mortalita per tumore in Italia - sottolinea Enrico Garaci, presidente dellIss - dimostrano che la ricerca scientifica e la promozione di corretti stili di vita sono la chiave di volta per sconfiggere il cancro. Su entrambi si preme lacceleratore: e in corso con gli Usa un progetto di ricerca per individuare nuovi marcatori biologici per diagnosi sempre piu precoci e nuove molecole mirate. A breve dovrebbe essere formalizzata una collaborazione con la Francia sulla proteomica. La ricerca di cure sempre piu efficaci per aumentare la sopravvivenza e un imperativo, afferma loncologo Francesco Cognetti, direttore scientifico dellIstituto Regina Elena di Roma. Il calo della mortalita - aggiunge - mostra lefficacia degli interventi per favorire la prevenzione primaria e secondaria e i progressi terapeutici. A preoccupare gli esperti sono le abitudini alimentari abbracciate al Sud: si diffondono cibi industriali ricchi di zuccheri e grassi, a scapito della dieta mediterranea e delleffetto protettivo sulla salute dellItalia meridionale. (Mad/Adnkronos Salute). |
SALUTE
EUROPA.IT |
Come
mantenersi in forma con la dieta in autunno? Forse pochi sanno che proprio
in questa stagione si raccolgono alcuni tra i vegetali più ricchi
di antiossidanti. Sono le verdure a foglia verde, che contengono sostanze
in grado di combattere i radicali liberi e dunque contrastare le malattie
degenerative dell’occhio. In particolare, spinaci, cavoli, broccoli,
verza sono ricchi di luteina, una sostanza della famiglia dei carotenoidi
che, secondo gli studi, ha un’azione protettiva per gli occhi. |
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Il consumo smodato di alcol (35 bicchieri
o più a settimana) aumenta significativamente i rischi di sviluppare
la fibrillazione atriale, una forma molto pericolosa di aritmia cardiaca
nonché uno dei principali fattori di rischio per l’ictus.
Lo afferma uno studio su larga scala pubblicato dalla rivista Circulation.
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Le
cattive notizie si sprecano, ma di tanto in tanto, come dal pietoso cilindro
di un prestigiatore, ne viene fuori qualcuna confortante. L’ultima può
essere questa: ricercatori australiani hanno scoperto e accertato che
un aperitivo può servire a tenere lontani il diabete e soprattutto
l’infarto. La motivazione scientifica è alquanto complessa ma può
così riassumersi: l’aumento dello zucchero nel sangue, provocato
da un normale pasto, può ridursi del 25% se prima di consumarlo
ci beviamo un bell’aperitivo, moderatamente alcolico. Anche un bicchiere
di vino può andar bene, ma se è vero che generalmente il
vino si preferisce berlo solo durante i pasti, ecco che entrare in un
bar, e ordinare una delle tante e giustamente reclamizzate bevande propedeutiche
al pranzo o alla cena, sembra offrirsi come operazione più consona
e praticabile, oltre che (appunto) salutare. Il bravo cittadino, attento
a tutto ciò che gli si prospetti quale salvaguardia della sua salute,
letta la notizia non può che rallegrarsene. Quand’è la mezza,
convoca moglie e figli e va a sedersi nel bar più vicino. Ha sempre
temuto l’infarto e occorre festeggiare, annuncia, questo nuovo specifico
antidoto. Conosce il costo di un aperitivo servito a tavolino e consumato
in sacra famiglia? Probabilmente no. Fatto sta che quando il cameriere
gli porta il tagliandino del conto, avverte una fitta al cuore e si piega,
premendosi la mano sul petto. Che sia un infarto? (Giuseppe Rosato).
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IL
MESSAGGERO (Ancona) |
MONTEROBERTO
- Episodio movimentato fuori della discoteca Jamaè di Monteroberto.
Un giovane napoletano, Carmine Pace, è stato arrestato dai carabinieri
con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, e lesioni
personali . Pac, 32 enne, in evidente stato di ebbrezza, è stato
arrestato dai carabinieri di Jesi fuoi dello Jamaè verso le 3 e
mezza del mattino al termine di una lite scoppiata tra lui e un 22 enne
di Falconara, M.A. I due all’interno della discoteca avevano avuto un
diverbio poi, usciti dal locale hanno iniziato a picchiarsi. Sul posto
sono stato chiamati ad intervenire i carabinieri che hanno tentato di
dividere i ragazzi . Sedata la colluttazione, i militari hanno chiesto
al giovane meridionale di fornire le proprie generalità. Il ragazzo
ha inveito contro uno di loro attaccandolo con calci e pugni . Sono bastati
pochi attimi e il giovane è stato immobilizzato. Pace è
stato arrestato. Il giovane napoletano ha trascorso la notte nella camera
di sicurezza della caserma di Jesi e questa mattina, sempre a Jesi affronterà
il processo per direttissima. (…)
C. A. D’E. |
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Ha
percorso quasi 30 chilometri contromano sull’autostrada A21 Brescia-Cremona.
Poche centinaia di metri prima del casello di Manerbio s’è
scontrato frontalmente con un fuoristrada ed è morto sull’ambulanza
che lo stava portando all’ospedale di Manerbio. La vittima è
un agente di Polizia penitenziaria in servizio al carcere di Cremona:
Carlo Di Felice Di Michele, di 31 anni, di Giulianova, con residenza anagrafica
ad Alba Adriatica (Teramo), ch’era alla guida di una Mercedes classe
C. Nell’incidente, avvenuto poco prima delle 6.30 di ieri, è
rimasto ferito in modo grave il conducente della Toyota coinvolta: Hicham
Koudsi, di 49 anni, nato in Siria, che abita a Carrara, ricoverato in
prognosi riservata al Civile. Secondo i primi accertamenti della Polizia
stradale di Cremona, sembra che la Mercedes, poco dopo le 6, sia entrata
sull’autostrada A21 al casello di Cremona, per poi viaggiare contromano
sulla carreggiata sud. Al 113 sono giunte telefonate da parte di automobilisti
che segnalavano la presenza della Mercedes e che il conducente continuava
la marcia ignorando le strombazzate dei clacson ed i segnali con i fari
abbaglianti. Una pattuglia della Polstrada di Cremona si è messa
in strada, ma non ha fatto in tempo ad arrivare. Proprio all’altezza
del cartello che, per i veicoli in arrivo da Brescia, indica l’uscita,
a 700 metri, del casello di Manerbio, la Mercedes, che viaggiava vicino
al guard-rail centrale, si è scontrata frontalmente con il fuoristrada
Toyota, diretto a Cremona, condotto dal siriano. Lo schianto è
stato violentissimo. La Mercedes è rimasta completamente distrutta
nella parte anteriore, mentre la jeep, dopo essersi girata su se stessa,
si è fermata sulla fiancata destra. Gli automobilisti di passaggio,
fermatisi per prestare i primi soccorsi, si sono resi conto che le condizioni
del conducente della Mercedes erano gravi, mentre il guidatore del fuoristrada
era cosciente. Dopo l’allarme alla centrale del 118 sono intervenuti
l’eliambulanza, un’ambulanza, i Vigili del fuoco di Brescia
e la Stradale di Cremona (che, per i rilievi e per regolare il traffico,
in quel momento scarso, ha avuto la collaborazione dei colleghi di Chiari).
Il guidatore della Mercedes, con l’ambulanza, è stato portato
al vicino ospedale di Manerbio, dove ai medici del Pronto soccorso non
è rimasto che constatarne il decesso. Il conducente della Toyota
con l’elicottero è stato trasportato al Civile e ricoverato
in prognosi riservata nel primo Centro di rianimazione. Da quanto si è
appreso, le analisi eseguite avrebbero accertato la presenza nel sangue
dell’agente di Polizia penitenziaria di un tasso alcolico di 2.65
mg per litro, cinque volte il limite consentito. Carlo Di Felice Di Michele
lavorava da 4 anni nel carcere di Cremona e tutti lo hanno descritto come
persona tranquilla e ligia al dovere. La sua tragica scomparsa ha destato
profonda commozione.
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GIORNALE
DI BRESCIA |
Sono
dieci le patenti ritirate dalla Polizia stradale nel corso dei controlli
effettuati l’altra notte nella zona di Desenzano. Equa la ripartizione
secondo causa: cinque per guida in stato di ebbrezza , altrettante per
velocità superiore di 40 chilometri all’ora al limite consentito
in quel tratto di strada. Gli automobilisti controllati - tutti maschi
e di età inferiore ai 30 anni - stavano tornando a casa dopo aver
trascorso la serata in locali pubblici. Tutti hanno perso 10 punti della
patente. I cinque che avevano bevuto troppo sono stati anche denunciati
a piede libero. Il servizio con l’etilometro e l’autovelox è
stato effettuato da mezzanotte di sabato alle 6 di ieri mattina ed ha
visto impegnate tre pattuglie della Polizia stradale di Desenzano, Montichiari
e Iseo. Sono state contestate anche quattro infrazioni per velocità
pericolosa , con perdita di 2 punti della patente. Ritirate anche tre
carte di circolazione non regolari. Un automobilista, in possesso di un
tagliando assicurativo falso, è stato denunciato. Complessivamente
sono stati controllati 80 veicoli e 120 persone. (s.). |
CORRIERE
ROMAGNA |
RIMINI
- Sarà denunciato probabilmente anche per guida in stato di ebbrezza,
il 29enne anconitano protagonista dell’investimento “razzista”
di sabato pomerggio all’incrocio tra Fiabilandia e l’Adriatica.
Il giovane, fuggito dopo aver apostrofato secondo un testimone l’extracomunitario
travolto con “non ho tempo da perdere con i negri”, sarebbe
stato infatti trovato positivo al test etilometrico cui è stato
sottoposto dalla Polstrada dopo essere stato bloccato in un albergo di
Riccione. Il giovane si è difeso affermando di aver bevuto un goccio
quando è arrivato in stanza per riprendersi dallo spavento. Ora
bisognerà verificare la veridicità delle sue affermazioni.
Non hanno invece avuto possibilità di replica i due automobilisti
appiedati sabato dal 113. Il primo a consegnare la patente un 38enne riminese
fermato per un normale controllo e sottoposto all’etilometro perché
non si reggeva bene sulle gambe. Ancor più curiosa la denuncia
per un automobilista di Domodossola. Questa volta a incastrarlo un agente
fuori servizio, rimasto impressionato dal modo in cui il piemontese guidava.
L’ha fermato, si è qualificato e quindi ha chiesto l’intervento
dei colleghi per verificare il suo stato psicofisico. Risultato: a Domodossola
l’automobilista è tornato a piedi.
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KATAWEB |
Primato negativo per un ventenne torinese: fermato all’alba di stamane da una pattuglia della Polizia Municipale mentre era alla guida di un fuoristrada, si e’ visto, infatti, decurtare ben 60 punti dalla patente. Ad Umberto R., la pattuglia di vigili urbani che lo ha fermato ha contestato: stato di ebbrezza, rifiuto di sottoporsi al controllo con l’etilometro, cinture di sicurezza non allacciate e velocita’ eccessiva. Il fermo del ragazzo, in Strada Traforo del Pino, sulla collina torinese, da parte dei "civich", e’ stato effettuato nell’ambito dei controlli, in collaborazione con la Polizia Stradale, nelle aree intorno alle discoteche. |
TGFIN.IT |
Il
"fenomeno Cina" è ormai argomento di grande attualità.
I cinesi ci fanno le scarpe, i cinesi ci fanno le maglie, i pantaloni,
ci forniscono i pelati e anche i formaggi. Ma ora ci dobbiamo preparare
ad un’altra guerra, su un terreno dove da sempre l’Italia è maestra:
la produzione del vino. Proprio così, il Dragone si sta preparando
ad invadere il Belpaese con il rosso made in china e con un’arma di grande
effetto su cui puntare: i prezzi superstracciati.
E’ solo questione di tempo, gli esperti parlano di un anno, forse due, e poi sarà battaglia, dura battaglia. Già oggi, con oltre 3 milioni di ettolitri di vino, il Paese della Grande Muraglia si pone al terzo posto nella classifica dei maggiori produttori extraeuropei in volume, dopo California e Argentina e davanti ad affermate realtà come quella australiana e sudafricana. La parte a maggiore vocazione è quella orientale, caratterizzata da aree produttive frammentate e di dimensioni decisamente ridotte. La qualità non è ancora eccellente, ma i cinesi si stanno dando da fare. Per migliorarsi hanno ingaggiato numerosi tecnici italiani e californiani, esperti chiamati direttamente dal governo per colmare alcune lacune produttive. Per abbattere i costi, probabilmente gli asitici punteranno sul tetrabrik. E gli italiani negli ultimi anni hanno dimostrato di saper apprezzare sempre di più questo tipo di contenitori. Gli abitanti del Belpaese, infatti, hanno dimostrato di privilegiare la fascia di costo compresa tra i 0,75 euro e i tre euro al litro. In pratica per non rinunciare al bicchiere di rosso a tavola il pubblico sta riversandosi sempre di più sui prodotti di fascia bassa. Ed è a questo tipo di clientela che ora puntano i cinese. Tavernello, Castellino e Ronco, i tre marchi che ad oggi si contentono il mercato, si preparino alla battaglia. |
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