RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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IL
MESSAGGERO (Umbria) |
Gran
finale per mercoledì 5 ottobre all’Ateneo cittadino per
la manifestazione ospitata dalla Facoltà di Agraria denominata
”Vino e giovani”. Un gioco sul vino per tutti in internet,
il profilo del consumatore under 30, e tre preziosi libretti che racchiudono
l’esito di ricerche sul rapporto tra linguaggio, mass media,
design e vino. Sono queste le novita che ”Vino e giovani”,
la campagna nazionale rivolta alle nuove generazioni nelle università,
propone per questo gran finale dell’edizione 2004-05. L’iniziativa
è di Enoteca italiana, condivisa dal Ministero dell’agricoltura,
dal Comitato interregionale progetto di comunicazione ed educazione
alimentare, dall’Università di Siena e dall’Agivi.
Iniziato nel 2003 ed ideato dal semiologo Omar Calabrese, il progetto
ha percorso l’intera penisola con il coinvolgimento di migliaia
di giovani tra i 18 ed i 30 anni, grazie a convegni, ”lezioni”
sul vino in aula, mostre e la musica del testimonial Edoardo Bennato.
L’obbiettivo è quello di sensibilizzare i ragazzi ad un
consumo consapevole e moderato, puntando sulla conoscenza dei valori
culturali, storici e ricreativi di questa bevanda. (*) |
IL
GAZZETTINO (Nordest) |
Il Veneto, infatti, si colloca ai primi posti nella classifica delle regioni in cui si registra un abuso di alcol, con tutte le conseguenze che ciò comporta. Per discutere dell’argomento dal punto di vista medico, oggi a Padova si terrà un congresso intitolato "Alcol e virus nelle malattie del fegato", promosso da Remo Naccarato, direttore di Gastroenterologia al Dipartimento di Scienze Chirurgiche, al quale interverranno i maggiori esperti italiani. L’appuntamento è alle 8,30 nell’Aula Morgagni del Policlinico. Lo specialista spiega il motivo per cui si è deciso di approfondire queste tematiche: «Nel Nordest l’alcolismo è sempre stato un problema. Un tempo era un’abitudine sociale e di ricrescita culturale, come dimostra il fatto che i luoghi di aggregazione erano solamente le osterie, dove le persone si ritrovavano con un bicchiere in mano, anche perché non avevano di meglio da fare. Oggi, invece, c’è un ritorno, ma di tipo diverso: sono i giovani soprattutto a bere e lo fanno assumendo spritz in età precocissima, addirittura a 12-13 anni. Gli effetti sul loro fisico si vedono successivamente, perché ingeriscono delle sostanze che sono delle "piccole droghe". Tutto ciò significa che noi medici riscontriamo la ricomparsa delle malattie non solo che interessano fegato, pancreas e cuore, ma anche patologie neurologiche, tipiche dell’etilismo».«Sono in aumento - ricorda il docente di Gastroenterologia - i ricoveri di giovani per questi problemi. Spesso di tratta di sintomatologie lievi, che colpiscono stomaco e duodeno, ma a volte le situazioni sono davvero e gravi e dobbiamo inviare questi ragazzi al Sert. Non solo, ma le conseguenze sono anche altre. Ha ormai un’evidenza scientifica il fatto che al consumo di alcol è associato un aumento del rischio di incidenti, inclusi quelli stradali, violenza, suicidi e altri comportamenti criminali, compresi il furto e lo stupro». Ma quali sono le malattie dovute all’assunzione cronica di bevande alcoliche? La più classica è la cirrosi epatica, irreversibile perché il fegato si indurisce e non svolge più le sue funzioni. Poi c’è anche l’epatite acuta alcolica, che è stata diagnosticata nello 0,4% dei soggetti ricoverati nella divisione di Medicina di Vicenza, diretta da Mario Salvagnini. E per questi pazienti non sempre la possibilità di un trapianto rappresenta la soluzione anche perché c’è tra la comunità scientifica una controversia sul fatto di inserirli nelle liste d’attesa per un nuovo organo, dovuta principalmente a motivi etici in quanto i pazienti vengono ritenuti incapaci di gestire il post trapianto, di presentarsi ai controlli e di assumere con regolarità i farmaci anti rigetto. Di tutti questi temi si parlerà nel congresso, che avrà tra i relatori Valentino Patussi (presidente della Società italiana di alcologia dell’Università di Firenze); Lucio Caccamo (università di Milano); Antonio Ascione (università di Napoli);, Lajos Okolicisanyi (direttore di Gastroenterologia a Treviso); Mario Salvagnini (primario a Vicenza) e per quanto riguarda i padovani, oltre a Naccarato, ci saranno Stefano Fagiuoli, Fabio Farinati e Patrizia Burra. Nicoletta Cozza. |
IL
GAZZETTINO (Nordest) |
I
DATI - In crescita i bevitori di aperitivi (31.9% nel ’98, 33.7 dal
2001) e di alcol lontano dai pasti (dal 31 al 36.5%). In calo chi ne
beve oltre mezzo litro al giorno (dall’8.7 al 5.6%). Lo dice il Consiglio
delle ricerche di Pisa. I consumatori di vino con oltre 14 anni passano
dal 61 al 64%, il 37% dei veneti consuma alcol fuori dei pasti, il 13%
più volte la settimana, in particolar modo uomini e giovani di
20-24 anni. In aumento i consumatori di aperitivi, amari e liquori:
a prediligere i primi i giovani di 18-24 anni, mentre gli amari piacciono
agli uomini tra i 25 e i 34 anni e alle donne tra i 25 e i 59 e i liquori
agli uomini tra i 20 e i 59 anni e alle donne tra i 14 e i 24 anni.
Gli utenti in carico alle Ulss regionali sono stati 9.758 nel 2001 e
9.893 nel 2002, corrispondenti a poco più del 3 della popolazione
veneta di 15-64 anni. |
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- ’’Togliere il bicchiere da cui dipende
dagli alcolici - dice - lascia nella persona un grande vuoto che va
colmato, lasciarlo a se stesso invece sarebbe una grave crudelta’’’.
Per l’alcolista conclamato, infatti, il problema principale non e’ smettere
di bere, ma mantenere nel tempo astinenza e sobrieta’ e ristabilire,
da sobrio, le relazioni con il mondo, fino a quel momento affrontate
con l’ausilio dell’alcol. ’’L’associazione - afferma Anna - accompagna
il paziente in questo cammino alla riscoperta di valori perduti, persi
per strada o mai riconosciuti, in un percorso non facile, impossibile
da affrontare da soli’’. |
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Una
campagna di informazione sulle caratteristiche di ogni bevanda alcolica,
con l’invito a non esagerare, rivolta, naturalmente, ai giovani. E’ l’iniziativa
promossa dagli esercenti che aderiscono all’associazione «Noi Comm»,
un organismo che riunisce soprattutto titolari di bar e pub del centro
storico, che negli ultimi mesi si sono quasi sentiti presi di mira di
fronte alla problematica del disagio giovanile in città, scaturita
in gran parte dal consumo eccessivo di bevande alcoliche. Un uso ereditato
da una manifestazione come il carnevale, che purtroppo negli ultimi anni
si sta troppo identificando con l’alcol. L’associazione ha fatto stampare
dei manifesti in cui si indicano le quantità di alcol contenute
in ogni bevanda e le sue caratteristiche, consigliando i giovani a bere
quelle che non condizionano l’eventuale guida di veicoli a motore. E’
questa la risposta dei commercianti alle critiche rivolte nei loro confronti,
alle paure dei genitori che non riescono a capacitarsi dei motivi che
inducono i loro figli a uscire di casa dopo le 22 nei fine settimana,
a rientrare addirittura all’alba, un’usanza che accomuna tutto il mondo
giovanile. Tra gli operatori economici c’è la consapevolezza che
occorre fare qualcosa, una sorta di segnale di crescita culturale che
merita attenzione. Solo poche settimane fa, nel corso di un vertice che
si è svolto al Comune, istituzioni e commercianti hanno tentato
di individuare un percorso comune. E ora gli esercenti stanno dando un
segnale importante a tutta la comunità, per abituare i giovani
a non esagerare con l’alcol. In quell’ occasione venne programmata una
manifestazione contro l’abuso di bevande alcoliche e il lancio del cockatil
analcolico, creato dagli esperti per l’occasione. Poi solo l’iniziativa
degli esercenti. E ora la speranza che i giovani non si facciano più
prendere la mano, esagerando con l’alcol e andando così incontro
a conseguenze spiacevoli.
Giuseppe Recca. |
LA
PROVINCIA DI CREMONA |
Castelleone
— Domattina con il convegno ‘Dipendenze vecchie e nuove’
in programma dalle 9 alle 13 presso la sala del teatro Leone, prende il
via la prima Festa del Volontariato organizzata dal Comune, dalla Cisvol
e con il patrocinio della Provincia. Il convegno tratterà temi
come l’alcolismo e l’ abuso di sostanze stupefacenti con l’intervento
di numerosi esperti. Al pomeriggio, dalle 16 piazza del Comune ospita
la festa del pane. Panettieri e fornai di Castelleone mettono in vendita
pane e focacce. Il ricavato andrà devoluto ad enti e associazioni
del volontariato locale.
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Era
appena l’ora di cena, ma qualcuno aveva già alzato un po’ troppo
il gomito: sicuramente i due nomadi sorpresi dalla Volante del Commissariato
di Polizia di Busto Arsizio su una BMW che procedeva a zig-zag in una
strada del rione Beata Giuliana. Il guidatore del mezzo era talmente ubriaco
da urtare perfino lo specchietto dell’auto della polizia. Fermata la BMW,
ne sono scesi un 33enne ed un 15enne che hanno aggredito con insulti e
minacce gli agenti, resistendo con grande aggressività al fermo
e costringendo i poliziotti a immobilizzarli. Il test dell’etilometro,
eseguito non senza difficoltà dai colleghi della Stradale, ha rilevato
lo stato di ebbrezza del guidatore, tradotto in carcere per violenza e
resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per guida in stato di ebbrezza.
L’uomo è stato giudicato per direttissima. Il ragazzino, invece,
è stato brevemente ricoverato in osservazione nel reparto di neurologia
dell’ospedale cittadino, dato il suo evidente stato di alterazione psicofisica;
anche per lui è scattata una denuncia per resistenza a pubblico
ufficiale.
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SUPEREVANOTIZIE |
Termoli
(Campobasso), 23 set. - I carabinieri della compagnia di Termoli hanno
arrestato un romeno 41enne, privo del permesso di soggiorno, con l’accusa
di maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni personali e sottrazione
di minore. L’uomo, dopo essere stato allontanato dalla propria convivente
anche lei di origine romena, dall’abitazione che condividevano a Termoli,
in evidente stato di ubriachezza ha sfondato la porta d’ingresso e si
e’ scagliato violentemente contro la donna. Le grida di aiuto di questa
sono state pero’ udite dai vicini di casa che hanno chiamato i carabinieri. |
LA
PROVINCIA DI CREMONA |
di
Giacomo Guglielmone In tre. Romeni. Alticci. Uno in regola con il permesso
di soggiorno, gli altri clandestini. Procedono su una Rover che a un tratto,
per cause da chiarire, si schianta contro un’altra vettura, la Ford
Escort station wagon con a bordo una donna e la sua bimba di pochi mesi.
Due romeni fuggono per i campi. Il terzo indugia un po’ nell’abitacolo
(l’auto è finita fuori strada) e poi fa altrettanto. Non vanno
lontano. I primi sono raggiunti e bloccati pochi minuti dopo dagli agenti
al bar dell’aeroporto del Migliaro. Mentre bevono, come se nulla
fosse. Per il terzo stessa sorte, poco più tardi, in un’abitazione
subito individuata dagli inquirenti, che, va detto, sono stati davvero
bravi. Una mezz’ora da brividi quella andata in scena ieri pomeriggio,
pochi minuti prima delle 17, sulla via Bergamo, nel raggio di alcune centinaia
di metri dalla Scuola Edile. Diciamo subito che la madre e la piccola,
residenti a Castelverde, se la sono cavata con ferite lievi (sono state
medicate e poi dimesse dall’ospedale Maggiore, la prognosi è
di pochi giorni). Illesi gli extracee. I tre romeni, rispettivamente di
16, 22 e 39 anni, adesso sono nei guai. Guai seri. Subito dopo lo schianto
la donna chiama il 113. Gli agenti della Squadra Volante sono sul posto
in un lampo: vedono due giovani che fuggono per i campi, madre e figlia
ferite, il terzo romeno nell’abitacolo. Gli uomini guidati dal responsabile
dell’Ufficio Volanti, Riccardo Bartoli, per prima cosa assistono
madre e figlia e gestiscono la viabilità. E in quel frangente che
il terzo romeno scappa. Di lì a poco gli operatori del 118 si occupano
delle ferite. A quel punto l’allarme dei poliziotti è già
giunto ai colleghi. Sul posto piombano gli agenti della Squadra Mobile
e quelli della Polstrada (gli uomini del distaccamento di Pizzighettone
provvederanno ai rilievi dell’incidente). A coordinare tutto è
il funzionario Luca Rocco, capo della Digos. La battuta di caccia è
rapida ed efficace: il 22enne e il 16enne, gli irregolari, sono bloccati
all’aeroporto. Poi tocca al 39enne: raccolti alcuni elementi sul
filo dei secondi, gli agenti lo intercettano in una casa di Cremona. Tutti
denunciati per omissione di soccorso. I primi due anche per violazione
della legge Bossi-Fini. Probabilmente saranno espulsi.
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CORRIERE
ROMAGNA |
FORLI’ - F.R. 40enne, da diversi anni guidava senza patente. Lo hanno scoperto i poliziotti dopo che l’uomo è rimasto protagonista di uno scontro con un’altra auto. Al momento aveva dichiarato di averla dimenticata a casa rilasciando le generalità del fratello a cui la Polizia, dopo i rilievi, aveva tolto cinque punti. Poi l’accertamento più approfondito all’indirizzo dichiarato dove c’era la cognata e si è scoperta la verità. L’uomo in realtà da anni guidava l’auto nonostante avesse la patente sospesa. E l’aveva sempre fatta franca non si sa bene per quale motivo perchè in passato era stato anche sorpreso alla guida in stato di ubriachezza. La Polizia Stradale di Rocca San Casciano ha scoperto l’inghippo e denunciato il 40 forlivese. Deve ora rispondere dei reati sostituzione di persona e falso. |
WINENEWS |
Si
chiama “hangover gene” ed è quello che regola la resistenza
all’alcol. I ricercatori americani lo hanno trovato nei moscerini
della frutta. Ora lo cercano anche nell’uomo, per risolvere il sempre
più grave problema dell’alcolismo, ormai diventato emergenza
pubblica in molti Paesi (basti pensare che solo negli Stati Uniti ci sono
18 milioni di persone dipendenti dall’alcool). Per gli esperimenti
gli scienziati dell’Università della California di San Francisco
utilizzano i comuni moscerini della frutta, a cui vengono fatti inalare
vapori di etanolo: è stato così individuato il cosiddetto
“gene della sbronza”, responsabile della tolleranza all’alcool.
Lo stesso gene aiuterebbe anche l’organismo a rispondere meglio alle
situazioni di stress, confermando così la connessione tra alcool
e ansia. L’importante scoperta potrà essere utilizzata per
formulare nuovi farmaci mirati a combattere l’alcolismo.
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