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“Vittimaetestimone.com” – la rete al servizio del cittadino
Da un’idea di cinque amici fiorentini lo strumento per far chiarezza sugli incidenti e aiutare chi è vittima della pirateria stradale

(ASAPS) Una evoluzione davvero interessante fra quelle che l’informatizzazione e la rete offrono ormai quotidianamente e propongono ad un pubblico sempre più desideroso di muoversi in un mondo globale per acquisire le più interessanti informazioni praticamente in diretta.
Facebook, Twitter e i vari blog di informazione, svago o protesta hanno portato quell’aria di novità nella navigazione non solo rivolta al divertimento o alla ricerca di amicizie più o meno virtuali, è indubbio che l’informatizzazione è uno strumento all’avanguardia ed è impensabile essere fuori da questo contesto.
Cinque ragazzi di Firenze hanno cercato di ottimizzare questo mondo virtuale per renderlo disponibile nei casi di reale necessità, di concreta difficoltà come potrebbe essere il coinvolgimento in un incidente stradale o, peggio ancora, di pirateria stradale.


E’ indubbio che il fenomeno sia di grande portata. Gli incidenti stradali, piccoli o grandi che siano, con il coinvolgimento di persone o solo di mezzi, rappresentano la piaga sia per l’utente della strada che per le forze dell’ordine e le compagnie di assicurazione che troppo spesso non hanno i dati necessari per istruire un seppur minima pratica o verbale.
E i numeri parlano da soli: dei 250mila incidenti che avvengono annualmente nel nostro Paese, sono veramente tanti quelli che rimangono senza un responsabile e senza un indennizzo da parte delle compagnie assicurative.
Così come il fenomeno della pirateria stradale, che l’Asaps già monitora da tempo con il proprio Osservatorio e con una propria consulenza sul portale (https://www.asaps.it/35850-Nasce_la_consulenza_contro_la_Pirateria_Basta_con_), ha visto il 2011 come anno record.   Il numero di episodi segnalati (pirateria grave) è aumentato del 45% con 852 fughe dopo l’incidente rispetto ai 585 del 2010.  Molte si riferiscono a scontri gravissimi che hanno causato l’assurda cifra di 127 decessi, aumentati anche questi del 29% rispetto alle 98 vittime del 2010, come del resto il numero dei feriti, 995 nel 2011 (+33%) a confronto dei 746 ingressi in ospedale dell’anno prima.


I cinque ragazzi di Firenze, quindi, spinti dall’onda del social network hanno ideato un portale al servizio delle istituzioni e della comunità.
 www.vittimaetestimone.com - questo è il nome del portale - é in grado di monitorare i dati che ogni persona, vittima o testimone di incidenti stradali o fenomeni di pirateria, immetterà in maniera anonima sul sito creando una sorta di database.
I dati immessi, orario, luogo, ecc, saranno incrociati alle informazioni che altre vittime o testimoni immetteranno per avere risposte e il sistema, successivamente e in tempi quasi immediati, verificherà l’esistenza di fenomeni concomitanti con gli elementi inseriti e stabilità un contatto anonimo con scambio di indirizzi mail fra le persone che risulteranno avere dati compatibili tra di loro.
Il progetto è interessante e accende la curiosità di chi si occupa di sicurezza stradale. Gli incidenti senza colpevoli, il fenomeno della pirateria devono e possono essere sconfitti dalla coscienza sociale e questa, nell’epoca dell’informatizzazione, non può non transitare attraverso la rete che ormai ha avvicinato tutte le distanze.
Un utilizzo diverso del social network al servizio della sicurezza stradale e, soprattutto, della giustizia per chi rimane vittima di incidente stradale, può davvero rappresentare il futuro meno buio per la mobilità minata dal virus della fretta e dell’indifferenza. (ASAPS)

 

 


 

Mercoledì, 23 Maggio 2012
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