RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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METRONEWS |
È
d’uso ormai vedere gente sui marciapiedi, in metropolitana, nei parchi,
insomma ovunque sorseggiare birre o alcolici, sola o in compagnia,
con grande aria di compiacimento. Ho vissuto nove anni a New York
e posso assicurare che lì, che pure di alcolisti ne hanno parecchi,
è proibito girare per strada mostrando di bere alcolici (è
d’obbligo coprirli con buste di carta) e non è permesso
usare mezzi pubblici in stato di ebbrezza. Perché in Italia
non si fa altrettanto, considerando che un ubriaco è una persona
potenzialmente dannosa per gli altri viaggiatori e fornisce la falsa
idea che bere è bello e socialmente accettabile? |
GIORNAL.IT |
“Bevono di piu’, fuori pasto e con l’intenzione di ubriacarsi, imitando, magari involontariamente, i protagonisti della fiction televisiva. E’ questa la fotografia dei giovani italiani consumatori di alcol scattata dall’Osservatorio su Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità. Combattere la piaga dell’alcol è uno dei più importanti investimenti sulla salute a medio e lungo termine. Il consumo di alcol tra i giovani, infatti, è un fenomeno preoccupante e in forte incremento a livello internazionale e nazionale. Oltre alla pubblicità diretta delle bevande alcoliche, la televisione e i media propongono il consumo di alcol associandolo frequentemente a situazioni di quotidiana convivialità e a protagonisti con personalità positive contribuendo a normalizzare la cultura del bere (è emerso che l’alcol è presente sullo schermo ogni 13 minuti, il doppio della sigaretta). Secondo i dati del monitoraggio Istat relativi all’anno 2000, il consumo di alcol è notevolmente aumentato tra le giovani generazioni, toccando picchi sorprendenti tra i quattordicenni e le ragazze. Inoltre, pur con le dovute cautele, è possibile stimare in cinquecentomila i maschi e le femmine di età compresa tra i quattordici ed i sedici anni che consumano amari e liquori ad alta gradazione alcolica. Di fronte a tale fenomeno, oltre ad auspicare una più incisiva opera massmediologica di prevenzione ed educazione, ci siamo posti il problema di capire come, dove e quando gli adolescenti si procurano la bottiglia visto che l’articolo 689 del codice penale punisce con multe, revoca della licenza e detenzione gli esercenti che somministrano bevande alcoliche ai minori di anni 16 e/o persone affette da malattie mentali o in stato di evidente stato di ebbrezza. A tal proposito abbiamo, nel mese di Luglio 2005, presentato un Ordine del Giorno in Consiglio Circoscrizione Centro (approvato all’unanimità) con il quale chiedevamo alla Sezione Polizia Giudiziarie della Polizia Municipale di Alessandria di conoscere numero, periodicità ed esito dei controlli effettuati sul territorio di competenza Sebbene siano trascorsi i 30 giorni entro i quali un apparato dell’Amministrazione comunale se interpellato da un organo consigliare deve rispondere, non abbiamo avuto nessun cenno. Tale comportamento ci ha lasciati profondamente amareggiati sia come genitori sia come cittadini. Di fronte ad un fenomeno ormai dilagante e preoccupante, qualche genitore alessandrino potrebbe già trovarsi a vivere senza aiuto un piccolo dramma famigliare. In questo senso continueremo nella nostra campagna di sensibilizzazione per quanto il nostro piccolo ruolo istituzionale ce lo consentirà, favorendo il dialogo, il dibattito e la prevenzione, senza però dimenticare che una legge dello Stato, ancorchè non gradita, deve essere accettata. E l’accettazione della Legge presuppone un controllo sul rispetto della stessa. Giovanni BAROSINI Gian Mario LOMBARDI Consiglieri Circoscrizione Centro. |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Taranto) |
In
tutta la Puglia non esiste un servizio così completo. Il Centro
d’ascolto «Karol», dedicato a Papa Giovanni Paolo II - del
quale si richiama la nota frase pronunciata all’inizio del suo lungo
pontificato: «Non abbiate paura» -, si occuperà,
a partire da oggi, dei problemi legati alle tossicodipendenze, al gioco
d’azzardo, all’alcool, ai disturbi dell’alimentazioni e alle videodipendente.
Il Centro, con sede a Taranto in via Laclos 36, nasce da un’idea della
cooperativa onlus «Carisma» e si avvale del patrocinio morale
dei comuni di Taranto e Ginosa. Un staff tecnico - composto da dodici
psicologi, due sociologi, psicoterapeuti, educatori, un medico generico
e uno psichiatra - presterà servizio in forma del tutto gratuita
ogni giorno dalle 16 alle 20. «Il sostegno offerto da Karol -
spiega Katia Cifrese, coordinatrice del centro di ascolto - consente
ai familiari di non trovarsi soli nella gestione della patologia del
proprio congiunto, di attenuare lo stato di angoscia, di sfiducia, i
dubbi e lo stress psicologico che queste patologie comportano».
Il primo contatto col centro avviene attraverso una telefonata allo
099.7362188. L’utente è invitato ad esporre la propria situazione
e, solo dopo aver analizzato i vari aspetti, si deciderà o meno
se fissare un incontro con uno degli esperti, il quale «gestirà»
il caso nella massima discrezione. Tra i servizi offerti c’è
anche quello di informare i richiedenti sulle modalità di accesso
alle strutture socio-sanitarie presenti sul territorio e di fornire
materiale informativo sulla malattia, sull’assistenza, sui diritti del
soggetto. La cooperativa sociale Carisma, prima di dar vita al progetto
«Karol», ha voluto condurre un’indagine nella provincia
ionica coinvolgendo vari comuni e raccogliendo le indicazioni di altre
associazioni di volontariato che operano nel settore dei viversi tipi
di dipendenze. Particolare preoccupazione destano il crescente fenomeno
dell’abuso di alcool tra gli adolescenti e la dipendenza dal gioco d’azzardo.
S.Esp. |
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Boom
di iscrizioni per il corso di “Auto-Mutuo-Aiuto”, promosso
dalla Asl n.2 di Perugia, in collaborazione con Cesvol, domani e sabato,
presso il Centro Formazione dell’Asl di Via del Giochetto. Oltre
100 partecipanti, su un tetto iniziale di 60 iscrizioni: di età
varia, uomini e donne, dal tirocinante al pensionato, il target è
estremamente variegato. Un’idea vincente, quella proposta da Asl
n.2 (referente della Formazione è Valeria Matteucci) e Centro
Servizi Volontariato; un’iniziativa partita con l’obiettivo
di rendere l’auto-aiuto una pratica usuale e utilizzabile da tutti.
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Roma,
21 set. - Si e’ conclusa la seconda edizione della campagna di sicurezza
stradale ’Guido con Prudenza - Zero alcol, tutta vita’ organizzata dalla
Fondazione ANIA (Associazione delle imprese di assicurazione) e dalla
Polizia di Stato, con la collaborazione dell’Associazione imprenditori
locali da ballo (SILB-FIPE) che ha interessato per sette weekend alcune
delle discoteche piu’ alla moda tra i giovani dei litorali di Lignano
e Jesolo, della Romagna, della maremma toscana, di Roma, di Napoli e Salerno.
L’iniziativa ha previsto una campagna di informazione sui rischi legati
alla guida in stato di ebbrezza, con la possibilità per i ragazzi
di provare alcool test, di vincere gadget e biglietti di ingresso omaggio
in discoteca. Un braccialetto di gomma blu e una t-shirt a fine serata
sono stati distribuiti ai giovani che hanno accettato di essere Bob, non
bevendo alcolici per riaccompagnare in sicurezza i propri amici a casa.
All’informazione e alla prevenzione attuata con posti di controllo rinforzati sono corrisposti servizi potenziati, che, nelle sei località interessate, hanno portato al ritiro di 2.441 patenti, di cui 1.800 per guida in stato di ebbrezza e la decurtazione di 28.000 punti patente. Sono stati, comunque, distribuiti 4.265 biglietti omaggio di ingresso in discoteca ai giovani conducenti sobri. Rispetto all’estate del 2004, quando la campagna ha interessato tre aree territoriali per sei fine settimana, sono state impiegate il 45% in piu’ di pattuglie - per complessivi 1824 operatori di Polizia - e si e’ registrato un incremento del 21% delle patenti ritirate e del 24% delle infrazioni accertate. Analizzando più da vicino i dati, si osserva che la fascia d’età giovanile più a rischio - dove è piu’ alta la percentuale di conducenti positivi all’alcool test rispetto al numero di conducenti controllati - è quella che va dai 23 ai 27 anni. Il momento in cui si sono ritirate piu’ patenti per guida in stato di ebbrezza e’ stato nella fascia oraria compresa dalle 4.00 alle 6.00 del mattino. La guida in stato di ebbrezza rimane ancora un fenomeno prevalentemente maschile: 11 conducenti maschi su 100 controllati sono risultati con un livello di alcolemia nel sangue superiore alla soglia massima consentita dalla legge a fronte di una percentuale del 3% rispetto alle conducenti di sesso femminile. Il Prefetto Pasquale Piscitelli, Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, traccia un bilancio piu’ che positivo dell’operazione: ’’L’aver ritirato in sei località di vacanza quasi 2.500 patenti in sette fine settimana significa aver salvato tante vite umane ed aver evitato tante brutte telefonate alle famiglie nel cuore della notte. D’altra parte, il fatto che la Polizia Stradale abbia regalato 4.265 biglietti omaggio di ingresso in discoteca ai conducenti risultati negativi alla prova dell’etilometro (il 181% in piu’ dello scorso anno), ci ha consentito di superare abbondantemente l’obiettivo, definito all’inizio della campagna e gia’ di per se’ ambizioso, di distribuire piu’ di 3.000 ingressi ai giovani conducenti sobri. Il Presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale Fabio Cerchiai commenta con soddisfazione l’iniziativa: ’’Abbiamo voluto ripetere la campagna ’’ Guido con Prudenza - Zero alcool, tutta vita’’ per parlare ai ragazzi nel loro linguaggio e nei luoghi in cui si incontrano. I risultati positivi ottenuti ci invitano a proseguire nel nostro obiettivo: infondere nei giovani la cultura della sicurezza e la ricerca di un divertimento sano. La Fondazione ANIA , voluta dalle compagnie di assicurazione che operano nel settore rc auto, si impegna con interventi concreti per contribuire all’obiettivo prefissato da tutti Paesi Europei di ridurre del 50% le vittime della circolazione stradale entro il 2010. In questo anno e mezzo gli assicuratori e la Polizia si sono alleati per sensibilizzare i ragazzi al rispetto del codice della strada sulla base della condivisione del valore della vita e della loro importanza nella societa’ civile. Se grazie a queste iniziative avremo salvato anche solo una vita, il nostro sforzo non sara’ andato perduto’’. |
SICUREZZA
STRADALE. |
A
distanza di una settimana dalla prima giornata di "Guido Sobrio",
la campagna d’informazione per combattere l’abuso di alcol alla guida,
l’Assessorato alla Polizia Locale della Regione Piemonte, che ha curato
l’intero progetto, comunica i primi risultati.
Nella giornata di venerdì 16 settembre i 26 enti che hanno aderito all’iniziativa hanno dato il via ad una serie di interventi di informazione e prevenzione, con la distribuzione da parte della polizia municipale di materiale informativo, come pieghevoli ed etilotest, per verificare da sé il proprio tasso di alcool prima di mettersi alla guida. Più di quattrocento i controlli effettuati con l’etilometro su tutto il territorio regionale e 49 le violazioni per guida in stato di ebbrezza. L’iniziativa piemontese proseguirà nelle giornate di sabato 5 novembre e giovedì 15 dicembre quando, nei Comuni coinvolti dal progetto, sarà più intensa l’azione della polizia municipale in tutte le direzioni promosse dalla campagna "Guido Sobrio". "Guido Sobrio" nasce con l’intento di informare i cittadini sulla pericolosità della guida dopo l’assunzione di alcol, in particolare cercando di diffondere una cultura dell’autocontrollo e della prevenzione finora poco applicata dagli automobilisti. |
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REGGIO
EMILIA - L’assunzione di alcolici e l’uso di sostanze stupefacenti è
sempre più diffuso tra i giovani e giovanissimi. Da questa premessa
prende avvio una mozione sottoscritta dal Presidente del Gruppo di Forza
Italia Giorgio Dragotto, nella quale si evidenzia come non ci sia una
approfondita conoscenza tra gli adolescenti delle conseguenze derivanti
dall’abuso di queste sostanze, spesso mischiate in "cocktail micidiali".
Dal lavoro di prevenzione proposto da alcuni Comuni sarebbe infatti emerso
che i giovani non considerano "attività rischiosa" la
profusa assunzione di alcol il sabato sera, né reputano le sostanze
alcoliche un rischio per la salute. Alla luce degli incidenti stradali,
spesso mortali, causati dalla guida in stato di ebbrezza e/o sotto l’effetto
di droghe, e degli scarsi risultati delle campagne informative finora
messe in atto, Dragotto intende impegnare la Giunta regionale: a predisporre,
di concerto con l’Osservatorio per l’educazione stradale, le scuole, le
Ausl, i Comitati dei genitori, gli Enti locali, le Prefetture, l’ACI,
ecc., una campagna di informazione e di prevenzione sulle conseguenze
dell’uso di alcol e delle sostanze stupefacenti specificatamente rivolta
ai giovani, a "rafforzare in tale senso il ’sistema a rete’ di soggetti
pubblici e privati che fa capo all’Osservatorio", a creare una sinergia
con le scuole con l’ausilio di personale specializzato nell’attività
di educazione/informazione e a destinare a questo progetto adeguate risorse
economiche.
FRANCESCO AURIEMMA. |
IL
GAZZETTINO (Padova) |
Era
sul ponte di Chiesanuova con un pezzo di marciapiede. Denunciato uno studente
ventiseienne di Sarmeola |
IL
MESSAGGERO (Abruzzo) |
«Si,
sono stato io ad investirla, ma ero ubriaco. Non mi sono accorto di esserle
passato sopra facendo retromarcia». Massimo Chiarieri, il diciottenne
arrestato dopo aver investito e ucciso Florina Jascu (deceduta all’alba
in ospedale), una rumena di 19 anni, nella notte tra domenica e lunedì
scorsi in corso Vittorio Emanuele, non regge alla tensione dell’interrogatorio
e scoppia a piangere. Confessa e torna subito in libertà. Ammette
l’investimento, ma spiega anche al gip che tornava da una serata
passata prima in un ristorante, dove aveva mangiato e bevuto, e poi da
un dopo cena al pub dove aveva aggiunto un’altra buona dose di alcol.
«Dopo l’investimento - avrebbe in sintesi raccontato tra un pianto e l’altro - mi sono fatto prendere dal panico ed ho ingranato la retromarcia per andar via: non mi sono reso conto che la ragazza era per terra e che l’avevo agganciata». Avrebbe anche ammesso, davanti al giudice Campli e al suo legale, di essersi inventata completamente la storia del sequestro di persona. In un primo momento aveva infatti riferito alla polizia che era stato sequestrato da due nomadi e che uno di essi, alla guida della sua autovettura, aveva investito la ragazza. Ma fortunatamente al momento dell’incidente c’erano dei testimoni che hanno spiegato agli investigatori che sulla Lancia Y c’era soltanto un uomo con una maglia bianca ed erano riusciti anche a prendere una parte della targa. Ed è per questo motivo che il giovane, raggiunto al telefono cellulare dalla madre, veniva avvertito che a casa c’erano già i poliziotti ad attenderlo, ed è per questo che, preso dal panico, Massimo avrebbe tirato fuori la storia del sequestro. Tornando a casa a Spoltore, il giovane avrebbe poi avuto l’incidente con la sua autovettura. Secondo il gip non si può parlare altro che di omicidio colposo. |
BRESCIA
OGGI |
Si
erano azzuffati poco prima con alcuni clienti di un bar. Per vendicare lo
«sgarbo» hanno organizzato una missione punitiva che ha coinvolto
anche persone estranee. Ovvero i titolari e i clienti di un bar di Cologne
che hanno avuto l’unico torto di trovarsi al posto sbagliato nel momento
sbagliato. Il gruppo di albanesi gli ha aggrediti senza farsi scrupolo che
nel gruppo ci fosse anche la titolare del bar in attesa di un figlio. Il suo compagno, un 36enne del paese, ha preso le sue difese ed è stato accoltelato. Ora è ricoverato all’ospedale di Chiari in prognosi riservata: il fendente gli ha lesionato l’intestino. In fuga il feritore già identificato dai carabinieri. Scenario suo malgradodi una serata di follia il «New Caledonia», un tranquillo bar al centro di Cologne. Tutto, stando alle testimonianze raccolte dai carabinieri, è iniziato alle 18.30. Il gruppo di immigrati provenienti da Chiari si è seduto al tavolino di fronte a quello di tre ragazzi di Cologne. A un certo punto gli albanesi, forse «caricati» da un paio di birre di troppo, hanno cominciato a litigare con i clienti: la discussione è degenerata e i due gruppi si sono picchiati. La zuffa è durata poco: gli stranieri sono fuggiti. Attorno alle 20 però sono tornati in forze, scatenando una rissa violenta con avventori che nulla avevano a che fare con la precedente rissa. Il fratello della titolare del bar, ieri chiuso per turno, racconta ancora sotto shock l’accaduto mostrando i segni dell’aggressione sul volto e il braccio: «Il nostro bar è frequentato da tutti, ma a Cologne un episodio simile non era mai successo - spiega aggiungendo -: l’aggressione non cambierà comunque i miei rapporti con gli albanesi di Cologne, alcuni sono amici. Ad innescare la rissa è stato un italiano, che ha detto di essere di Palermo, e credo abiti a Pontoglio. Verso le 18.30 è arrivato con due albanesi. C’è stata qualche battuta a cui abbiamo replicato senza scomporci e continuando a chiacchierare. I tre, pagato il conto, stavano per andarsene, quando uno degli albanesi è tornato sui suoi passi e mi ha rifilato un pugno dando il via ad una rissa finita in alcuna minuti». Poi, dopo un’ora, è arrivata un’auto da Chiari guidata da uno dei due albanesi, con 6-7 stranieri decisi a lavare l’affronto. Il gruppo avrebbe quindi aggredito a freddo i tre rimasti all’esterno. «Non ci aspettavamo ritornassero - racconta ancora il fratello della titolare - e sono stato preso alla sprovvista quando uno ha fatto volare i tavolini e mi ha rifilato una sediata che ho parato con il braccio, ma prima che potessi reagire ne ha tirato una seconda che io ho schivato ma il mio amico è stato colpito alla testa». Il gruppo per vendicarsi non ha badato a nulla, colpendo clienti appena arrivati, e la stessa titolare, in attesa di un bambino, sfiorata da una sedia è stata ferita di striscio e con una coltellata micidiale il suo convivente. Quando sono arrivati i carabinieri i feriti si erano già rivolti al pronto soccorso di Chiari. Il bilancio parla di altri quattro feriti, compresa la ragazza incinta, oltre al 36enne accoltellato. I carabinieri intanto hanno identificato alcuni degli aggressori: si tratta di Escura Illi, albanese di 24 anni, residente a Chiari. È lui che avrebbe originato la rissa: per questo è stato denunciato per lesioni e concorso in tentato omicidio, mentre ancora nessuna traccia della persona che ha sferrato la coltellata. La sua posizione giudiziaria potrebbe alleggerirsi se si presentasse spontaneamente alle forze dell’ordine. |
WINENEWS |
(…)
I due terzi del bilancio europeo per il settore vitivinicolo sono destinati
al governo delle eccedenze di produzione. La sola distillazione e il relativo
stoccaggio dell’alcool assorbono 700 milioni di euro, su un bilancio
complessivo di 1,3 miliardi di euro. La spesa europea per i programmi
di riconversione e ristrutturazione, invece, ammonta a 450 milioni di
euro all’anno: circa il 36% del budget. “Questi dati - spiega
Confagricoltura - dimostrano in modo inequivocabile che si spende più
per distillare che per migliorare e valorizzare la produzione”. (…)
I dati di mercato non sono assolutamente buoni. Il consumo di vino in Italia, Francia e Spagna è diminuito di circa il 50% dagli inizi degli anni ’80 ad oggi e negli ultimi anni il trend discendente non si è arrestato. Secondo gli ultimi dati disponibili, la domanda di vino a livello europeo (Unione Europea a 15) è scesa da 127 milioni di ettolitri nel 2002-2003 a 121 milioni di ettolitri nel 2004-2005. (…) Spesa media in % (2001-2003) Distillazione, 48% Premio per l’abbandono definitivo, 1% Aiuti per l’arricchimento, 12% Magazzinaggio, 5% Restituzioni all’esportazioni, 2% Ristrutturazione e riconversione, 33% Fonte: Confagricoltura. |
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