Icaro vola a Firenze
Si è tenuta ieri 23 maggio, presso l’Aula Magna del Polo Universitario di Firenze la tappa fiorentina di Icaro, quest’anno alla sua dodicesima edizione. Il Progetto Icaro, la parte italiana del Progetto Europeo Icarus, è una campagna di sicurezza stradale nata nel 2001 e promossa dalla Polizia Stradale insieme ai ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Istruzione e alla Fondazione ANIA delle compagnie di assicurazione per la sicurezza stradale, con il coordinamento scientifico del dipartimento di psicologia della Sapienza, Università di Roma, e del Movimento Italiano Genitori (moige) che nelle undici edizioni passate ha coinvolto oltre 100.000 studenti di 161 città italiane.
Dopo aver riscosso grande successo ed aver ricevuto numerosi consensi nelle edizioni passate dedicate alle scuole primarie e secondarie, quest’anno Icaro si trova davanti ad una nuova scommessa, cambiando target di riferimento, per rivolgersi per la prima volta agli studenti universitari. Per questo motivo si è resa necessaria l’adozione di canali di comunicazione alternativi, che meglio si adattassero ad un pubblico del genere. Nasce da questa esigenza il film Young Europe, Prodotto dal Ministero dell’Interno e scritto e diretto da Matteo Vicino, per la prima volta presente alla proiezione a Firenze. Il film è girato in Italia, Francia, Irlanda e Slovenia e i protagonisti sono dei giovani. Josephine in Francia è una ragazza di 19 anni dedita all’ uso sporadico di droghe, ossessionata da Facebook e da ogni tentazione che la sua natura ribelle possa gestire. Julian è un diciassettenne di Dublino: ha una storia con una coetanea ma subisce il fascino della sua lettrice di spagnolo, avvenente ma pericolosa. Federico in Italia, 18 anni, è diviso tra il modello di un padre poliziotto e un amico trentacinquenne che non è cresciuto. Storie di ragazzi normali, di vite comuni, che vengono inaspettatamente trasformate dalla tragica esperienza dell’incidente stradale.
L’incontro è stato aperto con i saluti del preside della facoltà di Psicologia di Firenze, prof. Andrea Smorti, e dal Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Firenze, Primo Dirigente Pio Russo che hanno entrambi sottolineato l’importanza della sinergia tra Istituzioni, per il raggiungimento di un intento comune. Sono seguiti gli interventi del Vice Questore Aggiunto Elisabetta Mancini del Servizio Polizia Stradale, che ha presentato il Progetto, e del Sostituto Commissario Andrea Borghi, comandante della Sottosezione Polizia Stradale di Firenze, il quale ha portato l’attenzione sui fattori di rischio per l’incidente stradale, come la stanchezza, l’abuso di alcol, l’eccesso di velocità, mostrando le animazioni di ricostruzioni in 3D di incidenti stradali.
Alla proiezione del film sono seguiti gli interventi di Laura Fristà della Direzione Generale per la Sicurezza Stradale, che ha parlato del rischio di incidenti per quegli utenti della strada che vengono comunemente chiamate “le fasce deboli”, vale a dire pedoni, ciclisti, motociclisti.
Sandro Vedovi, della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale ha sviscerato invece il concetto di responsabilità civile verso terzi.
Infine la prof. Giannini dell’Università di Roma La Sapienza, facoltà di Psicologia, ha messo in evidenza gli aspetti psicologici che entrano in gioco nel processo di sensibilizzazione, che è poi l’obiettivo che si è posto il Progetto Icaro in tutti questi anni. In particolare, oltre all’utilizzo del canale di comunicazione di tipo cognitivo, l’utilizzo del canale emotivo (come quello attivato appunto dal film) si è reso indispensabile per far sì che i vissuti soggettivi legati all’incidente stradale permanessero per un tempo maggiore “all’interno” dell’individuo.
Il tour del Progetto Icaro dedicato all’università continuerà in altri prestigiosi atenei italiani, come l’università di Chieti, Catania, Trieste, Cattolica di Milano, Bari, per concludersi in autunno alla Sapienza di Roma.