Sequestrati in autostrada 400 cuccioli
Sette trovati morti
PORPETTO. Trecentonovantanove cuccioli di razza, dai 2 ai 2 mesi e mezzo di vita, destinati al mercato nero degli animali, sono stati intercettati, ieri all’alba, a bordo di due furgoni che transitavano lungo l’autostrada A4. Cuccioli estremamente debilitati, non solo per la fame e la disidratazione, ma anche a causa di sostanze dopanti somministrate alle bestiole per fronteggiare il viaggio. Un cucciolo ieri mattina era già deceduto, ma altri sono poi morti per le pessime condizioni di salute. Fino alla tarda mattinata si contavano almeno 7 decessi.
Gli uomini del Corpo forestale regionale ieri alle 4 del mattino hanno fermato i due mezzi pesanti “sospetti” e, dopo aver eseguito i controlli, appurata la presenza delle bestiole stipate all’interno dei furgoni e rinchiuse in gabbiette, le hanno recuperate ponendole sotto sequestro. Sono scattate le denunce a piede libero per traffico illecito e maltrattamento di animali nei confronti di tre napoletani e uno slovacco, gli stessi che, nel febbraio scorso, erano stati sorpresi dalla Guardia di Finanza, sempre sull’A4, con un carico di 270 cuccioli. Pesanti anche le sanzioni amministrative. I due furgoni provenivano da Pecs, in Ungheria, diretti a Napoli per la commercializzazione. Il consistente carico di cuccioli, per il quale peraltro è vietata l’importazione al di sotto dei 3 mesi, non era giustificato dall’opportuna documentazione, mancante dei requisiti anche in ordine all’aspetto sanitario, come le vaccinazioni. Le bestiole erano “ingabbiate” all’interno dei due mezzi, 235 a bordo di un furgone e gli altri 164 nel secondo. Cuccioli delle più svariate specie di pregio, dai Beagle ai Chihuahua, ai Bulldog, ai Chow-Chow, ma anche Labrador, Rottweiler, Cavalier King, solo per fare alcuni esempi. Gli uomini della Forestale li hanno affidati alle cure veterinarie, cui seguirà una specifica relazione.
Un altro trasporto illecito, dunque, bloccato sull’autostrada A4 diventato l’asse principale dei trasferimenti illeciti dall’estero. Il contingente ieri mattina è stato prima ospitato nell’area di pertinenza di Autovie Venete, all’uscita del casello autostradale di Palmanova, dove poi si è proceduto all’organizzazione delle destinazioni nei centri regionali, tra cui il canile di Udine, e, per il Monfalconese, “La Cuccia”, i cui volontari hanno preso in carico 53 bestiole ed il Centro di recupero della fauna selvatica di Terranova a San Canzian d’Isonzo, dove sono stati ospitati oltre un centinaio di cuccioli. I cagnolini sono stati controllati e sottoposti alle cure, molti versano in condizioni molto critiche, tanto che non si escludono ulteriori decessi. Al momento i cuccioli restano in affidamento alle strutture, non avendo disposto ancora alcuna indicazione successiva. Si attende infatti l’autorizzazione dalla Procura per eventuali affidi.
da amicipolstrada.blogspot.it