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Rassegna stampa alcol e guida del 13 settembre 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


IL MESSAGGERO
E il Museo delle auto della Polizia si trasforma in discoteca: sabato sera "Musica per la legalità"

Per la terza edizione della "Notte bianca" che si svolgerà sabato, anche quest’anno la Polizia di Stato parteciperà tenendo aperto il Museo delle auto, in via dell’Arcadia 20 (fiera di Roma). In particolare quest’anno, l’idea è di organizzare una serata dal titolo "Musica per la Legalità" nella nuova ala del museo, che verrà per l’occasione inaugurata, dove i ragazzi ballando sulle note del DJ Stefano Capasso potranno seguire un percorso di legalità sulla sicurezza stradale e sui rischi derivanti dall’uso e dall’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti- "Pillole di sicurezza e di legalità".
L’ingresso previsto per le ore 20.00, è gratuito e verranno distribuiti per l’intera notte oltre a bevande analcoliche, anche gadget della Polizia di Stato e volantini. Durante la serata si potrà anche assistere a spettacolari esibizioni delle unità cinofile ed incontrare personaggi dello spettacolo.

ASAPS
SICUREZZA STRADALE.

A Teramo parte campagna "I colori della strada"

E’ partita la campagna di educazione stradale "I colori della strada", promossa dalla Polizia stradale di Teramo, finanziata dalla Provincia e realizzata insieme al Centro Servizi Amministrativi - ex Provveditorato agli studi di Teramo, per promuovere la cultura dell’educazione alla sicurezza stradale, ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali, sviluppare comportamenti responsabili, creare sinergie e reti di collaborazione tra istituzioni, favorire la conoscenza e l’applicazione del nuovo Codice della Strada insieme ai valori della convivenza civile e del rispetto della legalità sulla strada.
La prima parte del progetto, illustrato questa mattina, si è concretizzata in un corso di formazione a cui hanno partecipato circa 100 tra docenti e dirigenti delle scuole superiori di Teramo. Il corso, iniziato il 7 settembre, si concluderà questo pomeriggio. Tra i diversi aspetti trattati, il corretto comportamento di guida e l’uso di cinture e casco, la prevenzione ed il soccorso, i rischi derivanti dal consumo di alcol, il rispetto della segnaletica. Ora che il corso di formazione si è concluso, toccherà a dirigenti e docenti trasferire le conoscenze acquisite agli alunni.
"Consideriamo in termini estremamente positivi il successo di questi incontri - ha detto Fabio Santone, comandante della Polizia stradale di Teramo - poiché pensiamo che la sicurezza stradale passi soprattutto per l’accettazione di valori etici comuni, il primo dei quali è proprio il tollerare le infrazioni altrui. L’iniziativa è tanto più importante se si pensa che in provincia di Teramo sono gli incidenti la prima causa di mortalità giovanile".
"Il corso è stata un’esperienza innovativa - ha dichiarato Miriam Zippi, l’insegnante responsabile del progetto per conto del CSA - perché è riuscita a far entrare in contatto il mondo della scuola con quello delle forze dell’ordine proprio allo scopo di preparare cittadini più attenti e responsabili".
HC 2005 - redattore: VC

IL GAZZETTINO (Rovigo)

 PIOVE DI SACCO Ferrara (Fi) e Cipriotto (An) contestano al sindaco il valore educativo dell’iniziativa

Un "pozzo di spritz" pieno di polemiche (*)

Piove di Sacco

Sul "Pozzo di spritz", l’iniziativa dell’amministrazione comunale di Piove di Sacco, entrano in gioco anche le minoranze di palazzo Jappelli. Fabio Ferrara, segretario degli azzurri piovesi, a nome anche del presidente del circolo di Alleanza Nazionale Moreno Cipriotto non vede tutta la bontà della manifestazione che ha rilevato il sindaco Mario Crosta.

"Secondo il sindaco - afferma Ferrara - la manifestazione doveva sensibilizzare i giovani circa il consumo dell’alcol, ma dopo aver sentito vari cittadini e commercianti, credo di poter affermare che un’amministrazione comunale dovrebbe ricorrere ad iniziative più educative rispetto a questa, che ha in ogni caso invitato i giovani a consumare bevande alcoliche per poi misurare il loro tasso alcolico in piazza.

Ci risulta inoltre che, come per altro succede ogni fine settimana proprio davanti al municipio, i soliti ignoti, potremmo chiamarli anche i soliti vandali, abbiano messo sottosopra la piazza, spaccato bicchieri un po’ dappertutto e infastidito non poco i cittadini, mi chiedo dove siano andate a finire le azioni di repressione nei confronti di questi soggetti promesse dal sindaco, a nostro avviso il "Pozzo di spritz" ha in qualche maniera legittimato queste scorrerie.

Invitiamo infine il sindaco Mario Crosta a un maggior controllo del centro storico per garantire la vivibilità della maggioranza di cittadini che vengono sulle piazza per trascorrere un’ora in santa pace ed invece sono costretti a convivere con elementi che dimostrano di non avere alcun rispetto per la gente".

G.P.

(*) Nota: iniziative come quella descritta dall’articolo si basano su due supposizioni sbagliate:

1) che le informazioni inducano ad un bere non rischioso. Le informazioni sono utili se proposte e usate per star lontano dall’alcol altrimenti diventano un fattore di rischio. (Le categorie con una più alta incidenza di problemi alcol correlati sono cuochi, camerieri e medici).

2) che la presenza dell’alcol sia ineluttabile. La vera alternativa è l’assenza di alcol. Accettarne e consigliarne il bere moderato avrà sempre come conseguenza che una minoranza avrà, o darà, dei problemi. Questa iniziativa ne è un buon esempio. I questo senso si puÚ affermare che i problemi correlati all’alcol sono sostenuti dal bere moderato. Esattamente il contrario di ciÚ che pensano gli amministratori di Piove di Sacco.

LA PROVINCIA DI CREMONA

 Crema. Il percorso in atto a Zappello riguarda anche le tossicodipendenze
Strappate allo sfruttamento
Scuole e case protette: progetti-aiuto contro la prostituzione

CREMA - Lotta alla prostituzione, soprattutto minorile. Tra le ultime iniziative in materia vi sono i percorsi didattici presentati alle scuole dal Comune di Crema e, in particolare, quello intitolato "La strada e il cammino". Elaborato dall’assessorato alle Pari opportunità in collaborazione con il Centro di accoglienza Segnavia e la Comunità Colbert (delle suore del Buon Pastore) prevede contatti diretti con prostitute per offrire loro alternative. Il centro di accoglienza di Zappello (Ripalta cremasca), retto da suor Letizia, è impegnato anche sul fronte delle tossicodipendenze e dell’alcolismo.

 

KATAWEB NEWS

 

CALCIO, PREFETTURA VIETA VENDITA DI ALCOLICI ALLO STADIO

La prefettura di Torino ha disposto il divieto di vendita di bevande alcoliche e superalcoliche allo stadio Delle Alpi per tutta la stagione agonistica. La decisione "per ragioni di tutela dell’ ordine e della sicurezza pubblica".

LA SICILIA
via galermo
Ubriaco travolge coniugi

Grave incidente stradale, nella tarda mattinata di ieri, in via Galermo. Un uomo di trentanove anni - del quale non sono state rese note le generalità, ma che sembra fosse in evidente stato di ebbrezza alla guida della sua "Fiat 126" - è andato a tamponare violentemente una "Ford Fiesta" su cui viaggiava una coppia di coniugi, rispettivamente di settanta e di sessantanove anni.
La peggio è toccata proprio alla donna, che è stata soccorsa e trasportata all’ospedale "Garibaldi", dove adesso si trova ricoverata in prognosi riservata. Lievi le ferite del marito, medicato al "Vittorio Emanuele" e dello stesso investitore, che adesso rischia di passare notevoli guai visto che si trovava al volante in quelle condizioni di scarsa lucidità.
L’incidente, che è stato rilevato dai vigili urbani, si è verificato all’incrocio col viale Tirreno, ovvero in un tratto che, già ad esser sobri, nasconde più di una insidia per gli automobilisti. Figurarsi in un caso del genere, in cui il trentanovenne non ha avuto la benché minima esitazione ad infilarsi in via Galermo, strada per la quale saliva la "Ford Fiesta" dei due coniugi, che abitano a Misterbianco.
In un primo momento, ad onor del vero, sembrava che la signora non stesse poi cosÏ male. Soltanto nel primo pomeriggio, dopo aver sottoposto la donna a una serie di controlli, i medici hanno optato per il ricovero in ospedale, riservandosi la prognosi.
C. M.

IL MATTINO
I medici ubriachi: "Non dobbiamo pentirci"

DANIELA DE CRESCENZO "Non ho niente da farmi rimproverare, sono a posto con la mia coscienza": P.M., uno dei tre professionisti trovati ubriachi mentre era di turno al 118 di Ercolano, si è difeso cosÏ davanti alla commissione dell’Ordine dei medici incaricata di preparare l’istruttoria in vista della convocazione della commissione disciplinare. Ma davanti a Mario Donisi e Salvatore Cicale, designati dall’ordine presieduto da Giuseppe Del Barone a seguire la vicenda, si sono presentati solo due dei tre "imputati". Ha inviato, invece, un certificato medico E.A. Il primo ad arrivare, in anticipo sull’orario fissato, è stato G.G. Teso, tremante, si è subito detto pronto a inviare una memoria scritta per esporre le sue ragioni. E ai giornalisti ha sottolineato: "Io con questa storia non c’entro niente, la sera del blitz non ero nemmeno di turno". Ed effettivamente quella di G.G. sembra essere la posizione meno grave: i carabinieri che sono intervenuti il 26 agosto a Ercolano non lo hanno denunciato e agli esami fatti al Maresca è risultato quello con il tasso alcoolico meno alto: 27 (il limite massimo consentito è dieci). Roba da poco al confronto dei 157 milligrammi fatti segnare da P.M., l’altro dei medici ascoltati ieri. Atteggiamento sicuro, P.M. è arrivato leggermente in ritardo: ai colleghi dell’Ordine ha ripetuto di non sentirsi responsabile di niente e ai giornalisti non ha rivolto la parola. L’Ordine nelle prossime ore riconvocherà E.A. "Se non si presenterà - spiega il presidente Del Barone - procederemo in contumacia. Entro l’anno il consiglio di disciplina si pronuncerà sulla vicenda". I tre, se riconosciuti responsabili, potranno essere condannati alla sospensione o alla radiazione. Il 20, poi, i tre dovranno difendersi davanti alla commissione regionale: rischiano il licenziamento. E la Asl 5 procede nell’indagine sull’intera struttura del 118, a partire, naturalmente, dal presidio di Ercolano. Il responsabile delle verifiche ha chiesto una proroga di dieci giorni per approfondire alcuni aspetti dell’organizzazione. Ma qualcosa è già venuta alla luce. A cominciare dal servizio di ambulanze: la Paf (Pubblica assistenza flegrea) non risulterebbe affidataria del servizio, in sostanza avrebbe agito con una sorta di subappalto. Le credenziali dei lavoratori che prestano opera sono, quindi, ovviamente sconosciute alla Asl. I turni di ventiquattro ore, invece, erano stati chiesti dagli stessi medici in base a un accordo firmato con i sindacati. Una prassi, dunque, perfettamente legale e generalizzata anche se, forse, un po’ rischiosa per i pazienti. Soprattutto per quelli che si affidano alle cure dei professionisti nelle ultime ore del turno. Buone notizie, per concludere, sul fronte della nuova sede di via Winckelmann: secondo il sindaco sarà pronta prima di Natale.

CORRIERE ROMAGNA
"Mi picchiano", ma è un falso

Ravenna - Il diritto alla difesa è legittimo, quello alla calunnia no. E’ quello che devono aver pensato due agenti in servizio sulle volanti di polizia nella tarda serata di lunedÏ, quando - dopo aver fermato un marocchino completamente ubriaco nelle vicinanze di largo Speyer - lo hanno visto estrarre il cellulare e chiamare quello che lui stesso ha definito: "il mio avvocato di fiducia". "Avvocato, i poliziotti mi stanno picchiando - ha detto con voce soffocata - la prego faccia qualcosa".Gli agenti non si sono scomposti più di tanto, anche perché una persona se viene realmente malmenata, difficilmente riuscirebbe a comporre un numero telefonico, seppur già registrato in rubrica alla lettera "A". I poliziotti, dopo aver assistito allo sfogo, prima hanno rassicurato l’avvocato - una penalista del foro di Ravenna - poi hanno provveduto a caricare il giovane marocchino sulla volante e a denunciarlo per violenza, minacce, resistenza a pubblico ufficiale e soprattutto calunnia. A questo dovrà ora rispondere Kedir Abdel Moumen, 21enne in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, con precedenti specifici per calunnia. Alla scena, avvenuta in via Carducci, ha assistito anche un secondo protagonista: Kamal Abdoul, 23 anni, anche lui marocchino in Italia con un regolare permesso di soggiorno. La coppia stava litigando animatamente nel parco vicino la stazione, quando alla vista della volante ha cominciato a scappare. Per questo sono stati fermati dai poliziotti che volevano sincerarsi del perché di quella fuga all’apparenza senza motivo.

IL GAZZETTINO (Pordenone)
IL PERSONAGGIO

L’albanese che fuggÏ dall’incidente mortale

(Su.Sal.) Lo conoscevano, gli investigatori lo conoscevano già bene quel nome. Andi Vezuli, 32 anni, albanese residente a Cordenons, nullafacente (per campare, secondo quanto emerso dall’operazione "lume", spacciava cocaina) era assurto alle cronache per un incidente mortale.

Nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2004 a Bannia di Fiume Veneto morÏ in un incidente stradale una 35enne, Enrica Cipriani che, assieme alla sorella, gestiva il bar Alle streghe. Alla guida dell’auto c’era Vezuli che subito dopo l’incidente era fuggito pur essendosi reso conto che la sua amica era morta. La vettura era finita contro un palo della luce, poi aveva compiuto alcuni giri su se stessa per finire la corsa contro una centralina della luce. Uno schianto terribile. La polizia si era messa alla ricerca dell’autista e, dopo qualche giorno, era stato lo stesso Vezuli a consegnarsi agli inquirenti.

Vezuli era ritornato in possesso della patente sette giorni prima del tragico incidente: gli era stata tolta perchè era stato sorpreso completamente ubriaco alla guida di un’auto.

E ieri il suo nome è riapparso, questa volta all’interno di un’operazione contro il traffico di cocaina. Lui la spacciava.

IL MESSAGGERO
A Napoli il proprietario di un mezzo confiscato è andato a riprenderselo: denunciato anche per furto, non era più suo

di ANTONIO DE FLORIO

ROMA - Sulla confisca del motorino nel caso di mancato uso del casco e di trasporto irregolare (a partire dall’utilizzo in due del mezzo) il ministro Lunardi si mostra più morbido. Rispondendo a una lettera del presidente della Federazione motociclistica italiana, Paolo Sesti, che lamentava una fortissima discriminazione nei confronti del popolo a due ruote con la legge "168", entrata in vigore il 23 agosto, Lunardi ha assicurato che da parte del governo non c’è nessuna volontà punitiva nei confronti dei motociclisti.
"Le norme sono perfettibili - scrive il ministro - e non escludo che proprio il Parlamento possa valutare a brevissimo termine correttivi alle sanzioni. Fra alcuni giorni (venerdÏ n.d.r), infatti, il Governo presenterà un decreto-legge sulla sanatoria per la patente a punti. In sede di conversione di questo decreto, in Parlamento sarà possibile introdurre norme che razionalizzino il sistema delle sanzioni. In quella sede sarà pertanto possibile affrontare un riassetto complessivo delle norme, a cominciare da quelle che riguardano i motociclisti".
Il presidente Sesti apprezza a nome dei centomila associati "la sensibilità del ministro" con "la concreta speranza che, grazie anche ad una auspicata prossima azione del Governo, si arrivi al più presto ad una nuova formulazione della legge 168, evitando discriminazioni inconcepibili tra utenti a due e quattro ruote, oltre che sanzioni di inaudita "pesantezza" a fronte di alcune infrazioni che si fatica addirittura a ritenere tali".
I primi giorni di applicazione della norma della confisca della moto hanno provocato una valanga di reazioni. Da quella pacata dell’associazione dei vigili urbani, che in una lettera ha definito eccessiva la misura, alla violenza fisica di un motociclista romano che ha preso a botte un poliziotto municipale dopo il sequestro del mezzo (ha anche rimediato una condanna a sei mesi di reclusione). Nel napoletano un altro motociclista, dopo la confisca per il mancato uso del casco, ha fatto irruzione nel garage dove era in custodia la moto, riprendendosela con la forza e rimediando una denuncia per violenza e furto, perché il mezzo non era più suo.
Il ministro dei Trasporti ora frena e rinvia la patata bollente al Parlamento. Ma quale atteggiamento avranno le Camere su un provvedimento che è stato votato anche da una parte dell’opposizione? Il presidente della Commissione Trasporti di Montecitorio Angelo Sanza si mostra prudente. "Volevamo mandare - dice - un segnale forte ai motociclisti per una maggiore sicurezza sulle strade. Prima di procedere a qualsiasi modifica vediamo quali saranno i risultati nei primi due mesi di applicazione della norma. Se la confisca sembrerà eccessiva si potrà ricorrere a un’attenuazione".
In cosa consisterà? Si tornerà al fermo amministrativo di un mese del mezzo e a una semplice sanzione economica? "La confisca - risponde Sanza - è un esproprio di proprietà. PuÚ giustificarsi di fronte a un reato, ma dinanzi a un’infrazione stradale forse è troppo. Fermiamoci a questa considerazione: il ritorno al fermo amministrativo è presto per proporlo".
Dal fronte dell’opposizione nessuna disponibilità per una linea più soft . Il vicepresidente della commissione Trasporti del Senato Mauro Fabris (Popolari-Udeur) dice: "Da Lunardi mi sarei aspettato un inasprimento delle sanzioni anche per le auto. In Francia e in Inghilterra hanno seguito questa strada. In Francia, in particolare, in un anno hanno ridotto del 50% gli incidenti stradali: in caso di ubriachezza, ad esempio, l’auto viene sequestrata. E se ci scappa il morto, le pene sono molto più severe delle nostre. Io dico al governo di essere più coerente: Lunardi non puÚ mostrare un giorno la faccia truce e quello successivo la faccia buona. Ogni anni ci sono 9.000 vittime sulle nostre strade e l’unico modo per ridurle è ricorrere a sanzioni severe".

IL GIORNALE.IT
Undici bimbi disabili tenuti in gabbia come conigli

di Mariuccia Chiantaretto
da Washington

In gabbia, a schiera, come se fossero stati conigli. Undici bambini disabili di età variabile fra uno e quattordici anni sono stati liberati venerdÏ scorso dagli assistenti sociali. Erano rinchiusi in nove gabbie di circa un metro quadrato ciascuna di base e alte meno di 80 centimetri dove erano costretti a rimanere ogni notte dalla coppia che li aveva ottenuti in affidamento. Il fatto è avvenuto a Clarksfield Township alle porte di Wakeman a circa 80 chilometri da Le gabbie, poste l’una sull’altra in quattro colonne, erano collegate ad un sistema di allarme. Quelle posate sul pavimento avevano davanti agli sportelli una pesante cassapanca, probabilmente per impedire che i bambini tentassero di uscire durante la notte. Nelle gabbie non c’erano né coperte, né cuscini. I ragazzini non presentano segni di percosse e in apparenza sembrano ben nutriti. I coniugi che li avevano ottenuti in affidamento, Mike e Sharon Gravelle, lunedÏ mattina hanno negato davanti al giudice d’averli mai maltrattati.

I bambini hanno tutti un handicap più o meno grave, dall’autismo alla sindrome fetale provocata dall’alcolismo dei genitori.A raccomandare l’uso delle gabbie, hanno sostenuto lunedÏ i coniugi Gravelle davanti al giudice del tribunale dei minori, sarebbe stato lo psichiatra che aveva in cura i bambini. "La mia impressione - ha confermato lo sceriffo Randy Sommers - è che la coppia fosse davvero convinta di fare il bene dei ragazzi, pensasse che non ci fosse assolutamente nulla di male nel metterli in gabbia".

SANIHELP.IT
Nonni italiani ultimi in Europa, mangiano poco e male

saniNews -Frigoriferi vuoti nelle case dei nonni italiani, che mangiano poco e male. Nel menu degli over 65 scarseggiano, infatti, frutta e verdura fresche, ma anche cibi ricchi di calcio e vitamina D, fondamentali contro l’osteoporosi.
Non solo, ma gli anziani di casa nostra bevono poca acqua e troppo alcol e, in generale, mangiano come uccellini: il loro introito energetico quotidiano è il piu basso d’Europa.
Il triste quadro è quanto emerge da un vasto studio realizzato da Gaetano Crepaldi e Stefania Maggi del Cnr-Sezione Invecchiamento di Padova, presentato oggi a Milano in occasione del debutto ufficiale della Fondazione Socialità e Ricerche Onlus e finanziato dalla Comunità europea.
La ricerca, battezzata Nutrage, ha fotografato le abitudini alimentari e la presenza di malnutrizione negli anziani in sei Paesi europei, rappresentativi di diversi modelli dietetici: Olanda, Svezia e Finlandia per il nord Europa, e Italia, Spagna e Grecia per il sud.
Ecco, secondo i ricercatori, l’identikit degli anziani italiani a tavola: poche calorie giornaliere(appena 2.084 per gli uomini e 1.611 per le donne), pochissimi carboidrati (250 grammi al giorno per gli uomini e 220 per le donne), e poche proteine. Unico fiore all’occhiello del menu over 65 italiano il consumo di grassi: siamo il Paese con il più basso introito di lipidi e possiamo vantare anche una bassa assunzione di colesterolo.
Gli esperti, perÚ, lanciano un monito: un’alimentazione simile puÚ essere considerata causa primaria dell’insorgere di molte malattie

LIBERTA’

Alcol e incidenti stradali Facciamo qualcosa per salvare i giovani

 

LA STAMPA

Ubriaco spara due colpi di pistola dalla finestra



Mercoledì, 14 Settembre 2005
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