Emilia, scosse magnitudo 5
Cavezzo, una donna estratta viva dalle macerie
Alle 9 del mattino una nuova fortissima scossa di terremoto ha messo in ginocchio una regione già martoriata e ferita dal sisma del 20 maggio. La scossa è stata avvertita in Emilia e in tutto il Nord Italia - Bologna, Ravenna, Ferrara, ma anche in Lombardia, Veneto, Trentino, Toscana e persino Friuli Venezia Giulia. Magnitudo 5.8, epicentro nel Modenese. Nuovi violenti episodi alle 12.56 (magnitudo 5.3, epicentro fra le province di Mantova e Modena) e alle 13 (5.1, epicentro fra Mantova, Reggio E. e Modena). Evacuati Palazzo d'Accursio e l'università, chiusi gli uffici pubblici. Domani le scuole non apriranno. Il 4 giugno sarà lutto nazionale.
> FOTO CAVEZZO - MIRANDOLA - SAN FELICE SUL PANARO
Il terremoto di oggi ha provocato almeno 8mila sfollati, che si sommano a quelli delle scosse del 20 maggio per un totale di 14mila. Sedici i morti, un disperso, circa 350 feriti, secondo la nota diramata in serata dal Dipartimento della Protezione civile. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia avverte: "Ci saranno repliche forti" alle scosse di oggi.
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LE VITTIME E I DISPERSI. A Medolla nel pomeriggio sono stati trovati morti due dei tre operai dispersi nel crollo dell'azienda Haematronic. Sotto le macerie erano rimaste tre persone, due di queste sono state trovate senza vita. Una terza vittima era stata individuata questa mattina. Si cerca ancora il quarto operaio.
Il numero complessivo delle vittime salirebbe così a quota sedici: ecco la lista aggiornata.
A Cavezzo una donna è stata estratta viva dalle macerie poco fa. Lo si apprende dai Vigili del fuoco. Il palazzo di quattro piani in cui vive è crollato. La donna è cosciente e ha detto alcune parole ai pompieri che l'hanno soccorsa, prima di essere trasportata in ospedale dal 118. La donna è rimasta vittima di una premura: era infatti rientrata in casa in via Primo Maggio, nel centro storico distrutto di Cavezzo, per recuperare alcuni indumenti dopo la scossa delle 9 del mattino. Poi il crollo che l'ha travolta. Il palazzo, si apprende, si è interamente sbriciolato. La donna si è salvata perché protetta dalla spalliera del letto.
Il titolare della Haemotronic di Medolla Mattia Ravizza: "Siamo tornati a lavorare lunedì con il beneplacito delle autorità", dopo il controllo dei capannoni. Anche Giacomo Bisoli, figlio del titolare della Bbg di San Giacomo (3 i morti), conferma di aver depositato la perizia positiva alla riapertura della fabbrica dopo il sisma del 20 maggio e di aver coinvolto nei controlli anche la ditta costruttrice dei capannoni.
> La preghiera dei musulmani per le vittime alla Meta
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Assistenza agli sfollati. Si concentrerà negli alberghi l'assistenza per le persone sfollate nel modenese. A dirlo è Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, all'uscita dal vertice con il governatore Vasco Errani nel centro operativo della Protezione civile di Marzaglia, in provincia di Modena. "Vorrei fare un appello alla popolazione- afferma Gabrielli- tutti i terremoti sono stati gestiti in termini di emergenza anche e soprattutto con strutture alberghiere. Dobbiamo convincerci che un aumento in modo considerevole del numero di persone da assistere non puo' essere gestito solo con le tende". Dunque, afferma Gabrielli, le persone che hanno necessità saranno collocate "per il tempo necessario in condizioni da non subire ulteriori scosse. Ma per questo abbiamo bisogno dell'aiuto delle persone".
Cancellieri: vigilanza alle case. "I singoli prefetti con i comitati provinciali per la sicurezza e l'ordine pubblico disporranno di servizi di vigilanza alle persone e alle cose con agenti della Polizia di Stato e dei Carabinieri". Lo dice il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri al termine della riunione avuto a Modena con i prefetti delle Province colpite dal terremoto. Il ministro rende noto che nel vertice si è parlato "soprattutto degli aspetti connessi alla sicurezza delle popolazioni". E, contro il rischio di fenomeni di sciacallaggio precisa: "Dobbiamo garantire la presenza cospicua delle forze dell'ordine perche' la gente possa tranquillamente lasciare la propria casa con la consapevolezza che verra' tutelata". Infatti, conclude Cancellieri, "non tutti potranno dormire nelle loro case quindi e' importante che il territorio sia presidiato".
Napolitano. Il capo dello Stato Giorgio Napolitano da Udine ha espresso subito solidarietà alla popolazione colpita dal nuovo sisma e l'ha confortata: "Supereremo questo momento". In serata il presidente della Repubblica è tornato sul tema: "Dico agli emiliani: abbiate speranza, abbiate fiducia, abbiate certezza, che si potrà risanare il territorio dalle ferite'' del terremoto.
Sciame sismico. Nell'arco di 80 minuti questa mattina sono avvenute nel modenese quattro forti scosse di terremoto di magnitudo superiore a 4. Poi le nuove scosse di magnitudo 5.3 e 5.1.
Mirandola, crollano le chiese. Secondo quanto riferiscono alcuni soccorritori a Mirandola, nel Modenese, sarebbero crollati il duomo e la chiesa di San Francesco.
I danni in provincia di Bologna. A Crevalcore danni nel centro cittadino (calcinacci e cornicioni caduti) ma nessun ferito. Il castello in località Ronchi ha subito ulteriori crolli. Anche qui nessun ferito. Alle ore 11 circa per precauzione è stato evacuato il centro storico, circa 2000 persone. Non verra' allestita nessuna tendopoli, ma in stazione sta arrivando un treno della Protezione Civile con 450 posti disponibili. Polo sanitario evacuato, i 15 pazienti trasferiti alla casa di riposo Parco del navile di via Sostegnazzo a Bologna. Danni a Galliera. A San Matteo della Decima il castello Giovannina seriamente danneggiato. Verifiche in corso su case e capannoni. A Sant’Agata Bolognese: segnalati lievi danni alle strutture, caduta di calcinacci e cornicioni. Nessun danno nell'Imolese.
Ospedali, evacuazioni. Evacuato, in via precauzionale, l'ospedale di Carpi, nel modenese. I pazienti della Rianimazione saranno ospitati nelle strutture di Parma. Lo riferisce la Regione Emilia-Romagna in una nota, spiegando che sono in corso verifiche a tappeto in tutte le strutture ospedaliere e sanitarie della Regione. Sempre in via precauzionale, si legge nella nota, sono state effettuate alcune evacuazioni a Reggiolo, Correggio, nel reggiano, e a Cento nel ferrarese. Nel modenese sono stati evacuati gli ospiti delle strutture sanitarie di Concordia e Cavezzo.
Medolla. I circa 200 dipendenti dell' azienda biomedicale Gambro Dasco di Medolla (Modena) che erano al lavoro al momento del sisma sono tutti illesi. Lo ha riferito la stessa societa', precisando che i lavoratori sono stati evacuati dall'azienda senza conseguenze
Paura a Bologna. A Bologna popolazione in allarme, ma a quanto risulta alle 11 né feriti né crolli: molti sono scesi in strada appena avvertita la scossa, che è stata prolungata e che è stata del tutto simile, come intensità, a quella della notte del 20 maggio (allora la magnitudo fu di 5.9). Evacuato l'ospedale di Modena. Crolli nei comuni già colpiti dal terremoto. Nella notte altre cinque scosse, la più intensa di magnitudo 2.8.
Scuole evacuate a Bologna: domani saranno chiuse. L'assessore Luca Rizzo Nervo riferisce che sono stati evacuati tutti i plessi scolastici di Bologna pur mantenendo i servizi educativi. Questo significa che i bambini e i ragazzi si trovano in campi o nei cortili vicini agli istituti, in luoghi sicuri, sorvegliati da docenti e maestre, in attesa che i genitori li vadano a prendere. Mercoledì scuole chiuse, lo ha stabilito il sindaco con un'ordinanza. Verifiche strutturali saranno svolte all'Istituto storico Parri di via Sant'Isaia chiuso dopo il terremoto. In piazza Maggiore dipendenti di alcuni uffici usciti in attesa di verifiche; al Sant'Orsola attivata l'unità di crisi in attesa di notizie dagli altri ospedali della regione (ma per ora nessun trasferimento di feriti da altri ospedali).
> LEGGI - Scuole chiuse, parchi aperti
Università: chiuse in Emilia, aperte in Romagna. Aule universitarie chiuse mercoledì a Reggio Emilia, Modena e Bologna, mentre le sedi romagnole (Forlì, Cesena, Ravenna, Rimini) saranno regolarmente in funzione.
Comune: tre aree accoglienza e 200 posti letto. Il Comune di Bologna ha messo a disposizione della Protezione civile regionale tre aree per la gestione dell'emergenza terremoto: Parco Nord, area Mercato della Scarpa (via Saliceto, nei pressi dello svincolo della A13), ed eventualmente il parcheggio della Fiera. Oltre alle tre aree, sempre in termini opzionali, il Comune di Bologna ha verificato la disponibilità di circa 200 posti letto in appartamento e case protette, ove servissero, per dare accoglienza.
Comune: "Chiameremo 11mila anziani". Il Comune si appresta a chiamare telefonicamente 10699 anziani soli o in difficoltà di Bologna per informarli di come comportarsi nel caso di scosse di terremoto. Ovviamente l'operazione avrà bisogno di parecchie ore per essere portata a termine. LEGGI
Carcere di Bologna "agibile". Il ministero della Giustizia sta "monitorando con particolare attenzione la situazione carceraria" nelle zone colpite dal terremoto. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Paola Severino, conversando con i giornalisti a Montecitorio. "C'è stato - ha precisato la guardasigilli Paola Severino- un immediato sopralluogo dei Vigili del fuoco sul carcere di Bologna e ne hanno constatato l'agibilità. Come accade sempre in queste situazioni le celle sono momentaneamente aperte e tutto il personale è in una situazione di grande lavoro e attenzione".
> ERRANI E MONTI: NON VI LASCEREMO SOLI
La Curia: chiudere le chiese. la curia di Bologna con una nota scritta ordina ai parroci di Persiceto-Castelfranco, Cento, Budrio, galliera alla chiusura anche solo precauzionale dei luoghi di culto e a trovare luoghi decorosi all'aperto dove celebrare le funzioni.
"Annullate il Bologna pride". ''Io penso che sarebbe un'ottima idea cancellare il corteo del Gay Pride a Bologna, previsto per il 9 giugno''. Lo propone su Twitter Ivan Scalfarotto, a proposito del sisma che ha colpito l'Emilia. ''Penso che sarebbe un'ottima idea - aggiunge Scalfarotto - se la comunità GLBT italiana, invece di sfilare, andasse sui luoghi del terremoto a dare una mano''.
Sant'Agostino. Il terremoto ''ha arrecato qualche danno alle cose ma niente di particolare: non abbiamo alcuna segnalazione di feriti o vittime''. E' quanto ha raccontato Fabrizio Toselli, sindaco di Sant'Agostino, nel Ferrarese.
Parmigiano-Reggiano. Con i danni alle aziende di oggi salirebbero a un milione le forme di Parmigiano-Reggiano e Grana padano danneggiate dai terremoti in Emilia. Coldiretti stima il danno delle scosse degli ultimi giorni al comparto agroalimentare della regione in mezzo miliardo di euro
> VIDEO Il terremoto scuote Finale E.
Disagi. Linee telefoniche in tilt e sovraccariche. Ripresa la circolazione sulle linee Padova-Bologna, Verona-Bologna, Milano-Bologna, Verona-Mantova-Modena) sospesa per accertamenti causa terremoto. Caos in stazione: ritardi fino a 150 minuti per i treni in partenza dalla stazione di Bologna, a causa delle ripercussioni dovute al sisma. L'atrio dell'importante nodo ferroviario è affollatissimo di viaggiatori in attesa sotto il tabellone luminoso. I primi dodici convogli segnalati hanno minimo 40 minuti di ritardo, sia per quanto riguarda i treni dell'Alta velocità che per gli Intercity e i regionali.
Numeri utili. 059/200200 è il numero verde della Protezione civile di Modena. A Cento non funziona il numero verde dell'amministrazione, per aiuti chiamare 3332602730. Per il Ferrarese i numeri per segnalare le emergenze sono 0532-771546 e 771585, 418756 e 418738. Polizia municipale di Mirandola: 0535/611039; Comune di San Felice sul Panaro: 800/210644.
> LA SCOSSA DEL 20 MAGGIO
Danni a S.Luca. Il terremoto che ha scosso il cuore dell'Emilia, e che ancora oggi fa tremare i suoi abitanti, non ha risparmiato neppure uno dei simboli più importanti di Bologna, il Santuario della Madonna di San Luca. Nei giorni scorsi, infatti, si è formata una crepa sulla cupola del monumento. Sia dalla soprintendenza regionale ai beni culturali sia dalla Curia arrivano però rassicurazioni: "Non c'è nessun allarme per la tenuta del santuario, è stabile", precisa Monsignor Arturo Testi, rettore della Basilica e vicario arcivescovile. "Potrebbe trattarsi di vecchie lesioni riaperte", ipotizza Paola Grifoni, soprintendente di Bologna.
> REPORTAGE Viaggio a Mirandola
da repubblica.it