Michele Mantello, consigliere nazionale ASAPS e già primo referente di Firenze, ci ha lasciato
Dopo una lunga e implacabile malattia l'8 giugno alle 19,30 è deceduto il Consigliere Nazionale ASAPS Michele Mantello.
Michele era parte dell'ASAPS fin dalla sua nascita nel 1991, Ispettore Superiore, era referente presso la Polizia Stradale di Firenze, ed è stato anche membro dell'esecutivo nazionale dell'associazione. 69 anni, sposato con la signora Marisa e residente a Rufina (FI), Michele non mancava mai ad una riunione dell'esecutivo o del consiglio nazionale.
Anche per l'assemblea generale ASAPS del 27 maggio scorso, ricoverato in ospedale e alla fine del suo percorso, si preoccupò di mandare la sua delega tramite il suo amico Giancarlo Lippi.
A nome dell'ASAPS il presidente ha già espresso la partecipazione al dolore della famiglia alla vedova e al figlio Mirko.
I funerali si terranno a Rufina (FI), domenica 10 giugno, alle ore 15, presso la Chiesa S. Martino piazza Umberto I°.
Per eventuali messaggi:
Famiglia Mantello via Della Costituzione, 14
50068 Rufina (FI)
Il mio ricordo di Michele
Caro Michele, mio fidatissimo e antico amico e compagno di lavoro,
oggi ricordo quando, usciti dalla scuola sottufficiali di Nettuno nel 1974, ci trovammo insieme alla Polizia Stradale di Firenze, entrambi assegnati alla Squadra compartimentale di PG, insieme a tanti mitici amici del tempo, Grotti, Mazzetti, Caposciutti, Felici e altri.
Tutta la Squadra dipendeva da un giovane capitano di belle speranze: Nicola Izzo. E che speranze visto che è diventato Vice Capo della Polizia Vicario! La stoffa già si vedeva...
Tempi felicissimi Michele, di grande passione per il nostro lavoro. Quanti ricordi! Ne rispolvero solo 2 perché sarebbero tanti,
Ricordi di quella volta che Caposciutti per avere una dritta giusta su un giro di revisioni false alla MCTC di Firenze regalò il suo giubbotto di pelle a uno squattrinato informatore? Altri tempi.
E quella volta che in piazza Santo Spirito, durante una operazione antidroga, io ebbi una colluttazione con uno spacciatore e - come dire - stavo avendo la peggio, quando arrivaste tu e il Capitano Nicola Izzo e mi toglieste energicamente un po' dai guai. Riportai un trauma cranico e fui ricoverato. Che risate dopo, quando mi dicevi che da allora con la testa non mi ero più ripreso...
Grazie Michele fedele compagno di viaggio. Grazie anche per quella cassetta di arance siciliane che mi mandasti appena sapesti che mia moglie era in dolce attesa di nostra figlia. Ci tenevi a dire che venivano dal tuo "giardino". E lì ti prendevo in giro io. Giardino? Ma nei giardini da noi nascono i fiori, mica le arance!
Ciao Michele ora spero tu sia in quel "giardino" fioritissimo a cui tenevi tanto.
Un abbraccio.
Giordano