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Editoriali 22/06/2012

Tre domande 
sui positivi dati ACI e ISTAT: in Italia 205.000 incidenti stradali verbalizzati dalle Forze dell’Ordine nel 2011 (-3% rispetto al 2010), con 3.800 morti (-7,1%) e 292.000 feriti (-3,5%)

Foto Coraggio - archivio Asaps

(ASAPS) I dati degli incidenti stradali del 2011, anticipati nei giorni scorsi da ACI  e ISTAT, sono positivi -3% gli incidenti, -3,5% i feriti e -7,1% i morti. Soprattutto nel calo del numero delle vittime ci staremmo allineando al nuovo compito in classe che ci ha assegnato l'Europa da svolgere dal 2011 al 2020: - 50% gli incidenti, i morti e i feriti rispetto al 2010. Siamo però sempre molto distanti dai primi della classe (in Inghilterra muoiono la metà delle persone che in Italia) per cui non ci manca da lavorare
Di fronte a questi dati positivi, ma provvisori, poniamo però subito tre legittime domande.

 

1) E' alta la probabilità che questo dato tondo tondo di 3.800 vittime sia poi confermato a novembre 2012 quando saranno resi noti i dati definitivi del 2011? Quando verranno pubblicati i dati rettificati del 2010 alla luce delle almeno 22 vittime non rilevate in 4 province ?

 

2) Ma questi dati sono da considerare veramente attendibili o sugli stessi si proietta l'ombra dell'approssimazione svelata da Stefano Guarnieri (papà di Lorenzo)  quando nell'aprile scorso denunciò che i dati Istat 2010 per diverse province come Firenze, Forlì e poi anche Bergamo, erano da considerarsi assolutamente sottostimati nell'ordine del 15%? Con la sua denuncia l'ing. Guarnieri scatenò una forte reazione nei media e nel mondo delle vittime della strada, ottenendo istituzionali rassicurazioni che  però vanno e andranno verificate sul campo.

 

3) Nel conteggio definitivo degli incidenti e delle vittime della strada del 2011 torneranno ad essere leggibili i (reali) dati della sinistrosità e mortalità legata all'abuso di alcol e droga? Quanto dovremo attendere ancora per capire quanti sono gli "omicidi stradali" alcol/narco correlati e che conto pagano con la giustizia quei conducenti?

 

Ecco queste sono tre domande alle quali se qualcuno dell'ACI e dell'ISTAT volesse darci una risposta ci sentiremmo più tranquilli. Per questo noi con l'associazione Lorenzo Guarnieri, l'AIFVS e le altre in prima linea rimarremo attenti e con la calcolatrice sempre pronta, ma non per mero calcolo, solo per fare chiarezza su un terreno su cui non si può essere più approssimativi. La rilevazione dei morti non deve essere una “variabile statistica” ma una conta precisa.

Forlì 22 giugno 2012



Giordano Biserni
Presidente ASAPS
 

Venerdì, 22 Giugno 2012
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