(ASAPS) CASSINO
– Sono da poco passate le 17 del pomeriggio sulla A1. Intorno al
km 640, in carreggiata sud, quel che resta di un autoarticolato viene
imbracato dalla scarpata per essere rimosso, quando dalla lunga curva
a destra che segue pochi chilometri dopo, al 648e 800, una nuvola di fumo
denso si leva al cielo. Un’autocisterna è uscita di strada,
si è arrampicata sul muretto di ripa e si ribalta, pesantemente.
L’autista, che viaggia con moglie e figlioletto, fa appena in tempo
ad uscire ed a salvare i familiari. Poi le fiamme avvolgono il semirimorchio
e bucano l’asfalto. Un’auto della Polizia Giudiziaria in transito
chiude la strada e lancia l’allarme, dopo aver chiuso la carreggiata.
Sono attimi di terrore, perché da dietro non si capisce se a bordo
della cabina ormai avvolta dalle fiamme c’è ancora qualcuno.
Si tenta una sortita per avvicinarsi, ma i pneumatici esplodono e lingue
di fuoco lambiscono il guardrail centrale. Arrivano le pattuglie di Cassino.
Una imbarca una squadra di soccorritori e si lancia nel fumo nero, per
attraversare l’incendio e raggiungere le vittime. Un omone ferito,
è il camionista, non ha più nemmeno le scarpe. Guarda terrorizzato
il rogo del suo camion, mentre l’olio defluisce nel sistema fognario.
Poi è la volta dei Vigili del Fuoco, che intervengono con una squadra
che stende una massiccia coltre di schiumogeno sulle fiamme, domandole.
Alla fine, solo tanta paura e tre feriti lievi. Ma sono stati attimi di
terrore, perché una cisterna fa sempre troppa paura. Ed ai colleghi
di Cassino, a quelli del COA, i complimenti dell’Asaps, che era presente
per caso, come tutta la gente che si trovava a passare di là. (ASAPS).
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