Stati Uniti, le dimissioni veloci del segretario di Stato
Coinvolto in due incidenti stradali consecutivi, uno con fuga, era stato denunciato dalla Polizia Stradale
Paese che vai, limiti che incontri, dimissioni che trovi
(ASAPS) Washington (USA), 27 giugno 2012 – Paese che vai, limiti che incontri, dimissioni che trovi. Negli Stati Uniti il segretario americano al commercio John Bryson, fidatissimo di Obama, si è dimesso giovedì scorso dopo essere stato denunciato dalla Polizia Stradale per essersi allontanato dalla scena di un incidente stradale ed averne provocato un secondo. Proprio dopo il secondo impatto, Bryson sarebbe stato ritrovato in stato d’incoscienza, circostanza questa che ha alimentato l’ipotesi di un malore o di una crisi epilettica. Nel dubbio, però, il segretario ha rassegnato le dimissioni, lasciando il posto alla sua vice, Rebecca Blank, al quale il presidente americano ha rivolto gli auguri di buon lavoro dopo aver accettato le dimissioni del suo predecessore ed averlo ringraziato per il lavoro svolto. Non sono le prime dimissioni eccellenti per illeciti stradali, quest’anno. Lo scorso 3 febbraio il ministro britannico all’ambiente, Chris Huhne, era stato incriminato dalla polizia stradale per avere mentito alle Autorità riguardo una multa per eccesso di velocità nel 2003: secondo l’accusa al volante ci sarebbe stato Huhne ma il politico avrebbe convinto la moglie, dalla quale si è poi separato e che è stata incriminata insieme a lui, ad assumersi la colpa e subire la decurtazione dei punti sulla patente. Tutto è nato dall’intervista che l’ex moglie, l’economista Vicky Pryce, aveva rilasciato a un settimanale inglese, nel corso della quale aveva raccontato la vicenda, facendo scattare l’inchiesta. Entrambi rischiano due anni di carcere. Incredibile, vero?
E in Italia? Nel 2007, l’allora vicepresidente della regione Veneto Luca Zaia venne multato per eccesso di velocità da una pattuglia della Stradale, mentre percorreva a 193 km orari l’Autostrada A27. Per par condicio citiamo anche l’episodio – altrettanto grave – di cui si rese responsabile, sempre nel 2007, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, che imboccò contromano uno svincolo autostradale, rischiando lo scontro frontale. La Stradale intervenne sul posto e sanzionò il politico, già ministro dei trasporti del governo Prodi, al quale la patente è stata poi sospesa per un anno. Nel più lontano 2004, Le Iene sorpresero l’allora ministro dei Trasporti Pietro Lunardi senza cintura di sicurezza, proprio mentre stava arrivando alla presentazione dei dati sulla sinistrosità stradale; qualche anno prima, nel 1999, era toccato al ministro dell’Interno, Rosa Russo Jervolino, giustificarsi. Ma, nessuno, da noi si dimetterebbe con la velocità cui ci abituano i politici esteri… Da noi, in genere, si va solo veloci! (ASAPS)