Rientra la salma di Manuele Braj
Napolitano sarà alla camera ardente
CIAMPINO - E' rientrata in Italia la salma di Manuele Braj, il carabiniere rimasto ucciso in un attentato avvenuto il 25 Giugno in un campo per l'addestramento della polizia afghana, ad Adraskan, nella provincia occidentale di Herat.
L'aereo che trasportava il corpo di Braj è atterrato all'aeroporto di Ciampino. La bara avvolta nel tricolore è stata fatta scendere dall'aereo a spalla dai commilitoni e, davanti al picchetto d'onore, c'è stata la benedizione da parte del cappellano militare del comando generale dell'Arma, Mons. Ugo Borlenghi e l'omaggio del presidente del Senato Schifani che ha sostato davanti al feretro.
Un dolore composto quello dei familiari del 30enne militare salentino, dalla moglie Federica con in braccio il figlioletto Manuel, ai genitori Santo ed Annamaria. Poi, alle 10.50, il carro funebre ha lasciato l'aeroporto diretto all'istituto di medicina legale.
Schierati sotto l'aereo a omaggiare il feretro, oltre al presidente del Senato Renato Schifani, al presidente della Camera, Gianfranco Fini, e ai familiari di Manuele Braj, anche il sottosegretario alla Difesa, Filippo Milone, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. di Corpo d'Armata Biagio Abrate, il Comandante Generale dell'Arma dei carabinieri, Generale di Corpo D'Armata, Leonardo Gallitelli, l'ambasciatore dell'Afghanistan a Roma con l'addetto militare.
Alla camera ardente allestitaall'ospedale militare del Celio è atteso anche il presidente della Repubblica Napolitano. I funerali si svolgeranno alle ore 19 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.
da repubblica.it