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Rassegna stampa alcol e guida del 5 agosto 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-Insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


YAHOO SALUTE

 

 

L’alcol facilita lo sviluppo dei tumori
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
L’abuso di alcolici è associato ad un aumento del rischio di tumori dell’apparato gastrointestinale superiore e di altri tipi di tumori. Lo dimostra una ricerca pubblicata sulla rivista Nucleid Acids Research.

 

I ricercatori del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism (NIAAA) e del National Institute of Standards and Technology (NIST), cercando le basi biochimiche di questa evidenza epidemiologica hanno focalizzato l’attenzione sull’acetaldeide, una sostanza sospettata di essere carcinogena che si forma nel corpo durante il processo di metabolizzazione dell’alcol. È risultato che le poliamine, composti ubiquitari coinvolti nei processi di proliferazione e morte cellulare, reagiscono con l’acetaldeide scatenando una serie di eventi molecolari che portano a danni irreversibili nella catena del DNA cellulare, un evento che può causare lo sviluppo di tumori. 
“Sospettavamo da tempo che l’acetaldeide avesse un ruolo importante nel rischio di tumore legato al consumo di alcol, ma questo studio ci fornisce conferme importanti”, spiega Ting-Kai Li, direttore del NIAAA. “Questa ricerca fornisce un contributo essenziale per la comprensione della sequenza di reazioni chimiche che spiega l’associazione tra abuso di alcol e sviluppo dei tumori”.
Questo fenomeno era stato già osservato in precedenti studi, ma utilizzando dosi molto elevate di acetaldeide: “Noi siamo riusciti a dimostrare che queste reazioni hanno luogo anche con concentrazioni di acetaldeide equivalenti a quelle riscontrate nella saliva umana durante il consumo di alcol”, conclude Brooks.

 

Fonte: National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism press release 2005.

 

david frati

 

IL GAZZETTINO  (VENEZIA)

 

Venezia «Bevande alcoliche fino ...

«Bevande alcoliche fino alle 22? È una cosa assurda, che scatenerà le reazioni tutta la categoria». I titolari e i gestori dei numerosi bar e locali che gravitano nella zona di campo Santa Margherita sono sorpresi e perplessi di fronte alle restrittive disposizioni previste dall’ordinanza che il sindaco firmerà probabilmente oggi. «Bisogna tenere conto della fragilità della città e per questo l’unica strada percorribile è quella del dialogo tra le parti - ribatte l’assessore Bortolussi -. Gli abitanti hanno tutti i diritti di vivere in pace. Per come la vedo io, il vero problema non sono certo i plateatici o il vociare della gente fino a sera tarda, ma la musica alta che esce dagli amplificatori o i gruppi come i "bonghisti" notturni».

 

L GAZZETINO (Nordest)

 

Due francesi ubriachi in moto per le calli

 

Venezia, sorpresi in piena notte dai poliziotti avvertiti dagli abitanti svegliati dall’inusuale rombo del motore

 

 

 

Venezia. Che l’alcol possa fare "miracoli" è risaputo. Ma trovare una moto che gira tranquillamente nel cuore della notte, in una città come Venezia, non è proprio così frequente. Eppure è quello che è accaduto poco prima dell’una in fondamenta del Gaffaro, a due ponti di distanza da piazzale Roma. Un veneziano che abita lì ha sentito un rumore decisamente strano per una città d’acqua. Si è affacciato alla finestra della sua casa e ha visto una moto da enduro che correva sulla fondamenta e che saliva e scendeva sui ponti. In questo preciso istante è scattato l’allarme e della vicina Questura è arrivata una pattuglia della Volante. La moto in questione, una Suzuki gialla 200 R, è stata notata e velocemente fermata proprio nei pressi di piazzale Roma. Che non si trattasse di un’ingenuità o di un errore gli agenti lo hanno capito subito. I due giovani turisti francesi che erano in sella all’enduro, P.E.N. 24 anni e H.Q.J.E., anche lui di 24 anni, erano profondamente ubriachi.

 

Quando i poliziotti hanno iniziato a chiedere spiegazioni hanno ricevuto risposte tutt’altro che precise e determinate. I due giovani francesi hanno fatto fatica a scendere della moto, non riuscivano a parlare regolarmente e per giunta non erano nemmeno in grado di stare in piedi. Come se non bastasse al posto della targa c’era un pezzo di gomma nero con scritti i numeri della targa originale. Chiedere spiegazioni del perchè mancasse quella parte fondamentale della moto è stata un’impresa ardua per gli agenti veneziani che alla fine hanno preferito rinunciare. Inutile chiedere anche il perchè di quell’improvvisato giro per calli e campielli. Per i due turisti francesi è così scattata la multa per guida in stato di ebbrezza, pari a 102 euro, mentre la moto è stata immediatamente posta sotto sequestro in attesa del pagamento di una cauzione di 142 euro. Difficilmente i ragazzi salderanno il conto, visto che ai poliziotti della Volante i due hanno subito detto di non avere i soldi sufficienti a pagare tutte quelle spese. Probabilmente dovranno intervenire le autorità diplomatiche.

 

Per quanto curiosa, quella di ieri notte non è l’unica stranezza che ha come protagonisti i turisti che arrivano in una città senza traffico automobilistico. La tipica domanda in piazzale Roma, ormai un vero e proprio classico, "Scusi, posso parcheggiare in piazza San Marco?" in un’ipotetica classifica rischia di essere insidiata da altre stranezze. Prima di percorrere il ponte della Libertà c’è infatti chi chiede alle agenzie o al Comune se a Venezia si può camminare o se ci sono solo i canali, oppure domanda se ci sono ambulanze. Poi viene l’aspetto psicologico, sicuramente determinante. Il fatto di vedere che in centro non ci sono autovetture scatena reazioni di tutti i tipi. C’è chi si azzarda a passare in bicicletta o chi decide di tuffarsi dai ponti sul Canal Grande per non parlare di quelli che attendono la notte per farsi una nuotata in laguna. Non manca poi chi si distende a terra per prendere il sole, anche in piazza San Marco, come se fosse in una spiaggia della Grecia. Ma suscita curiosità, in questo caso tra gli stranieri, anche il veneziano che deve correre a un appuntamento di lavoro e quindi non può fermarsi sui ponti in attesa che i turisti scattino le classiche foto di gruppo.

 

Gianpaolo Bonzio

 

EMILIANET

 

Ubriaco a fari spenti per la strada
Individuato in via Pavia dalla Polizia Municipale. Già 70 dall’inizio dell’anno le denunce presentate

 


MODENA  - Viaggiava al volante di un quadriciclo leggero, piccola vettura che si guida senza patente, sbandando paurosamente da una parte all’altra della carreggiata e con i fari spenti. Lo hanno notato martedì sera, verso le 22,30, in via Pavia operatori della Polizia Municipale in servizio di controllo del territorio. S. B. 32enne di nazionalità yugoslava, ma residente a Modena, è stato sottoposto al test con l’etilometro. Il responso è stato 2,25/2,27 milligrammi litro di alcol nel sangue quando il limite di legge è 0,5.
Per questo motivo il quadriciclo è stato trainato in un garage mentre S.B. è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Dall’inizio dell’anno, sino alla fine di luglio, sono state 70 le denunce elevate ad automobilisti sorpresi da pattuglie della Polizia Municipale alla guida in stato di ebbrezza (articolo 186 del Codice della Strada). Mentre nello stesso periodo sono state 15 le denunce presentate ad automobilisti scoperti al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

 

LA REPUBBLICA

 

 

 

Personale e passeggeri esasperati sul volo notturno da Santiago
Il comandante decide una fermata imprevista e li fa sbarcare
Cile, soldati ubriachi in aereo è atterraggio di emergenza
Il ministro della difesa: "Merito del miglioramento della leva"
di CRISTINA NADOTTI

 

 

 

SCHIAMAZZI a bordo, soldati ubriachi che spadroneggiano sull’aereo e il comandante che decide di fare un atterraggio di emergenza. In Cile, un volo di linea che dalla capitale Santiago era diretto a Punta Arenas, nella Patagonia cilena, ha dovuto cambiare rotta e programmi per far fronte alla incredibile situazione creata da un gruppo di coscritti che rientravano a casa in permesso.
I passeggeri e il personale non ne potevano proprio più degli schiamazzi e della tracotanza di 4 dei 46 coscritti in licenza. Si viaggiava di notte e nelle quattro ore e mezzo di trasvolata la gente sperava di schiacciare un sonnellino, ma niente da fare, l’aereo era in balìa dell’allegria esuberante dei militari. Finché il comandante Ernesto Garrìdo ha detto basta, ha chiesto un atterraggio di emergenza a Puerto Montt e ha ordinato ai quattro ubriachi di scendere. A quel punto anche gli altri 42 del reggimento "Lanceros" hanno deciso di essere solidali con i compagni e si sono fermati lì.
La vicenda ha scatenato molte polemiche in Cile, dove la progressiva democratizzazione, dopo la dittatura militare di Augusto Pinochet, sta passando anche alcune riforme nell’esercito. "Il comandante del volo ha applicato il regolamento d’obbligo in questi casi", ha chiarito la compagnia, ma le prime dichiarazioni dell’esercito hanno irritato molti.
I militari hanno confermato l’episodio, sostenendo che si trattava però di due soli soldati ubriachi e non quattro, e il ministero della Difesa ha minimizzato l’episodio. "Cose da ragazzi" ha tagliato corto il titolare del dicastero, Jaime Ravinet, che ha poi invitato a "considerare il lato positivo della vicenda" e cioè che "grazie ai miglioramenti introdotti nel servizio militare, i coscritti in licenza hanno passaggi aerei gratuiti".
Il comandante del reggimento di fanteria di Puerto Varas, cui appartengono i soldati indisciplinati, ha dato la sua versione dei fatti affermando che "alcuni tra i soldati erano in stato di ebrezza e purtroppo hanno provocato disordini all’interno dell’aereo". Il comandante ha anche annunciato l’apertura di un’inchiesta.
Quello cileno è l’ultimo di una serie di episodi che hanno aperto un dibattito sulla sicurezza all’interno degli aerei, durante i voli a lunga percorrenza. Alcune compagnie hanno ridotto drasticamente la vendita di alcolici a bordo, e fece scalpore in passato la vicenda di una hostess di un volo belga che, esasperata dai palpeggiamenti di un passeggero, lo ammanettò al sedile, usando il kit di emergenza fornito dalla compagnia.

 

IL GAZZETTINO (Udine)

 

Poteva assumere dei contorni tragici ...

 

Poteva assumere dei contorni tragici l’incidente che ieri sera, verso le 22, ha visto coinvolte tre ragazze all’uscita del Parco del Cormor. Le giovani sono state improvvisamente travolte da un autovettura Mazda Mx5 di colore rosso. In un primo momento si era temuto il peggio, ma fortunatamente nessuna di loro è in pericolo di vita. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che, dopo averle stabilizzate, le hanno trasportate all’ospedale. Due di loro hanno riportato diverse fratture, mentre la terza è risultata essere meno grave. Alla guida dell’auto c’era un trentacinquenne residente a Martignacco - C.S. le sue iniziali - il quale stava percorrendo via Alfredo Foni in direzione Udine, quando in prossimità della rotatoria che porta alla tangenziale, ha investito le ragazze che hanno sbattuto violentemente sul parabrezza del mezzo infrangendolo. Dai primi accertamenti sembra che non ci siano testimoni oculari, ma in molti sono accorsi in strada attirati dal tonfo provocato dall’incidente. All’arrivo degli agenti della Squadra volanti il giovane è stato sottoposto al test dell’etilometro che ha riscontrato valori di alcol elevati. Gli agenti hanno proceduto con il sequestro della vettura e il ritiro della patente. Sull’asfalto nessun segno di frenata. Infatti, dalle dichiarazioni rilasciate ai poliziotti, il giovane non avrebbe affatto visto le tre ragazze che attraversavano il tratto di strada per arrivare ai parcheggi di fronte al parco. Una zona poco illuminata quella limitrofa alla zona verde, dove a causa della scarsa visibilità più volte si sono verificati degli incidenti simili.

 

IL GAZZETTINI (Belluno)

 

 

 

PATENTI RITIRATE

 

Ubriachi al volante due quarantenni pizzicati dai vigili

 

 

 

Vittorio Veneto. (L. A.) Ubriaco al volante in piena mattina viene fermato da una pattuglia della Polizia Locale che gli ritira la patente. Con l’arrivo in dotazione del furgone blu polivalente si è fatta ancora più intensa l’attività di prevenzione degli incidenti stradali da parte dei vigili urbani, che negli ultimi giorni hanno identificato e denunciato due automobilisti sorpresi alla guida con un tasso alcolemico oltre tre volte superiore al limite consentito (0,50 g/l), come registrato dall’etilometro attivato.

 

Il caso più recente risale a mercoledì mattina, quando un 40enne è stato notato dai vigili mentre conduceva un fuoristrada che procedeva ad andatura irregolare. Fermato e sottoposto al test alcolimetrico, l’uomo ha fatto registrare un valore superiore a 1,50 g/l. Nei suoi confronti sono scattati il ritiro della patente e la denuncia penale per violazione dell’art. 186 del Codice della Strada. Pochi giorni prima era stata invece una donna, anch’essa quarantenne, a venire sorpresa dagli agenti di Terrazza Concordia (impegnati in un pattugliamento serale del Progetto Sicurezza) a bordo di un’auto mentre procedeva contromano tra via del Lavoro e via Rizzera, a fare registrare un tasso fuori norma. Anche per lei patente ritirata, punti decurtati e denuncia per guida in stato di ebbrezza.

IL RESTO DEL CARLINO

AGGREDITO 

 

Non gli dà da bere barista preso a pugni da un cliente

Bologna, 4 agosto 2005 - Quando si è presentato al bar del centro sociale di Villa Torchi di via Colombarola a Bologna era già ubriaco. Ha chiesto di poter bere ma il barista non gliel’ha concesso e per questo si è beccato un pugno in fronte.
a vittima ha così chiamato il 113 che ha denunciato l’aggressore per lesioni personali e per minacce e resistenza a pubblico ufficiale dato che l’uomo ha cercato di colpire anche gli agenti.
Il protagonista di questa vicenda si chiama Mirko Panzacchi, un bolognese di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine, che lo scorso 26 luglio si era reso protagonista di un episodio più o meno analogo sempre nello stesso sociale.
In quell’occasione, inoltre, aveva minacciato i presenti con un coltello costringendoli a chiudersi in uno sgabuzzino per sfuggire alla sua furia. Quel giorno era stato arrestato dai carabinieri per violenza privata e minacce gravi.

 

LA PROVINCIA DI CREMONA

 

 

 

Intervento. Nei guai cremonese di 52 anni. Deve anche rispondere di resistenza
La polizia gli sequestra lo scooter Il proprietario tenta di ‘rubarlo’
Incursione dell’uomo al ricovero Aci sulla Castelleonese. Denunciato

 

di Francesca Morandi

 

Tre giorni fa dava fastidio alla gente davanti alle Poste di via Brescia. Franco C., 52 anni, residente a Cremona, c’era arrivato in motorino, ubriaco e senza casco. Gli agenti della volante, chiamati dall’ufficio postale, gli avevano sequestrato il mezzo, lo avevano multato e denunciato per guida in stato di ebbrezza e anche per resistenza a pubblico ufficiale. Sì, perché il cremonese aveva afferrato un poliziotto per il braccio. Tutto qui? Niente affatto. Il giorno dopo, il cinquantaduenne l’ha combinata ancora più grossa, stavolta all’interno del deposito Aci sulla Castelleonese, dove il motorino era stato messo sotto sigillo. Ne sa qualcosa il titolare Franco Visioli, nominato custode giudiziale del mezzo. Guariranno in sette giorni (è la prognosi emessa al pronto soccorso) le escoriazioni e le contusioni che Visioli si è procurato. Come? Attaccato al motorino sul quale il cinquantaduenne stava tornandosene a casa. Tutto è accaduto due giorni fa. «Sono Franco C. Mi hanno sequestrato il motorino, so che è custodito qui. Purtroppo ho un problema. Dentro ci sono le chiavi di casa, dovrei recuperarle». Questa la scusa accampata dal 52enne. Ma Visioli aveva capito l’antifona. Non ha tentennato neanche un attimo, si è precipitato al telefono e ha composto il «113». Franco C. ne ha approfittato. Veloce come un lampo, è saltato in sella, ha inserito la chiave di scorta ed ha ‘sgommato’. Mai avrebbe immaginato di avere a che fare con il coraggioso Visioli, il quale si è ‘tuffato’ sul motorino e non ha più mollato la presa. Aveva tutti i motivi, Visioli, per tentare di bloccare la fuga del ‘cliente’. Era stato nominato custode giudiziale del mezzo posto sotto sequestro. Sarebbe forse finito in guai seri, guai giudiziari. Tra i due Franco c’è stato uno scambio di battute. Si sa che Franco C. ha accelerato nel tentativo di sbarazzarsi dell’altro, scomodo, Franco. Visioli non ha desistito, ma la sua impresa coraggiosa gli è costata varie ferite. Intanto, è arrivata la squadra volante. Il cinquantaduenne ha collezionato un’altra denuncia per lesioni e per aver tentato di sottrarre il motorino sigillato. Impresa fallita.

 

LA STAMPA

 

 

 

Per evitare di far apparire piacevole una serata insieme

 

parlare sommessamente e ogni tanto sbadigliare

 

Fabrizio Dondolino

 

 

 

Nuovi particolari trapelano sull’edizione speciale ferragostana del “Foglio”. Oltre al rosario disegnato personalmente da Antonio Socci, il prezioso numero unico conterrà un’ampia inchiesta sui “neo-crom” i fans di Oliver Cromwell di cui ha già parlato il “Financial Times” e, in Italia, il “Corriere”. I neopuritani vogliono vietare a tutti di fumare, vogliono drasticamente ridurre il consumo di alcol, detestano i fuoristrada perché consumano ed inquinano. La tendenza, spiega il ricercatore inglese, è quella di “restringere i piaceri degli altri”. I neocom cromati infatti s’indispettiscono quando vedono qualcun altro che se la spassa, e agiscono rigorosamente di conseguenza. Anche la sfera affettiva, naturalmente, è coinvolta dal fenomeno, scordatevi dunque di offrire una birra o, peggio ancora, una sigaretta all’oggetto delle vostre attenzioni; in generale evitate di far apparire piacevole una serata assieme, e proibitevi fin d’ora ogni locale in cui la musica impedisca la conversazione. Parlate invece sommessamente e a lungo, e di tanto intento sbadigliate. (*)

 

 

 

(*) Nota: c’è una cosa che accomuna “viziosi” e “salutisti”: entrambi sono convinti che il “loro” sia il modo migliore di stare al mondo. Esiste una quasi insormontabile incomunicabilità tra chi vive il piacere in modo diverso. Chi piace fumare o bere fatica a capire chi non ama queste cose, e nello stesso tempo questi guardano i primi con altrettanta commiserazione.

 

Tuttavia, al presente, l’errore prevalente e credere che il piacere si trovi solo tra i modelli di consumo che attualmente ci vengono offerti.

 

I consumatori abituali di sigarette o alcolici sono una minoranza, non si può ritenere che siano tutte persone che reprimano la loro ricerca del piacere, semplicemente lo trovano altrove. Esiste un piacere anche nell’essere astemi o nel non fumare. È facile verificarlo: basta chiederlo a chi ha provato entrambe le situazioni. Le persone che hanno smesso di bere o di fumare, anche moderatamente, tranne poche eccezioni, trovano tutti piacevole la loro nuova condizione.

 

IL GAZZETTINO (Treviso)

 

 

 

Una pioggia di lacrime in compagnia del vino (*)

 

 

 

Puntuale, la notte di San Lorenzo, ritorna "Calici di stelle", il tradizionale appuntamento estivo ideato dal "Movimento turismo del vino" che, inneggiando a Bacco, in una delle notti più suggestive dell’anno offre ai turisti e agli amanti del buon bere la possibilità di godersi "la pioggia di lacrime di San Lorenzo" in compagnia del vino. Il 10 agosto in tutta Italia e anche nella Marca, nei centri storici, nelle piazze e in luoghi comunque caratteristici, gli appassionati del buon bere potranno degustare i vini delle cantine abbinati a prodotti tipici di qualità del territorio, ma anche assistere a spettacoli musicali o di teatro o rievocazioni storiche. Sei gli appuntamenti di spicco nella Marca in altrettante "Città del vino" che sono Asolo, Valdobbiadene, Ormelle, San Polo, Vazzola e Conegliano che però anticipa la festa a oggi e domani.

 

 

 

(*) nota: a chi si occupa di problemi correlati all’uso di alcolici l’associazione lacrime e vino fa venire in mente altro. Non solo la tanta sofferenza causata dal vino, a anche uno slogan di alcuni anni fa che diceva che se si potesse mettere assieme le lacrime versate a causa dell’alcol si potrebbe formare un mare.

 

ANSA

 

 

 

BIRRA NON E’ PIU’ BEVANDA D’ESTATE, -9% CONSUMI LUGLIO
CALO VENDITE 58 MLN LITRI SU 2003; ASSOBIRRA, COLPA DELL’ACCISA

 


ROMA - Estate calda, da sempre il clima più favorevole per i consumi di birra. Il boccale di fresca bionda e’ quasi una tradizione. Ma, nonostante l’ afa, lo scorso luglio e’ stato negativo per le vendite: rispetto allo stesso mese del 2004, infatti, le vendite di birra in Italia hanno registrato un calo del 9%, pari a 14 milioni di litri. Se poi si fa un confronto con luglio 2003, il dato e’ ancor piu’ consistente: la contrazione e’ stata di 35 milioni di litri (-19%).
A metterlo in luce sono le stime di Assobirra (Confindustria), dalle quali emerge che non e’ solo luglio, mese solitamente favorevole ai consumi di birra, a registrare un decremento significativo. Anche nella prima parte dell’anno la situazione e’ stata negativa. Rispetto allo stesso periodo del
2004, da gennaio a luglio le vendite sono diminuite del 2,2% (17 milioni di litri in meno). E, Rispetto al 2003, la discesa dei consumi nei primi sette mesi dell’ anno e’ stata del 7%, pari a
oltre 58 milioni di litri.
’’Si tratta di un andamento preoccupante - afferma Piero Perron, presidente di Assobirra - in netta controtendenza con quanto sta avvenendo, in estate, negli altri settori del beverage’’. E la colpa? Per Perron non e’ dell’immagine della birra presso gli italiani, che rimane molto positiva. Secondo l’
indagine Makno 2005, infatti, due intervistati su tre (68%) dichiarano di bere birra, dimostrando di essere consumatori consapevoli e informati relativamente a questo prodotto. Ne apprezzano il sapore e le qualita’ gastronomiche e nutrizionali, tanto e’ vero che il 38% del campione la inserisce a pieno diritto, come bevanda poco calorica, all’interno della dieta mediterranea.
La causa della contrazione dei consumi, secondo il presidente di Assobirra, ’’va individuata nel costante aumento dell’accisa, (*) che si e’ trasferito sul costo della birra, proprio durante una difficile congiuntura economica che vede gli italiani molto sensibili al tema caro-prezzi’’. Il primo gennaio 2004 l’ accisa ha subito un aumento del 14% e, dal marzo di quest’anno, il provvedimento sulla competitivita’ ha stabilito un ulteriore incremento del 24%, una percentuale cinque volte superiore all’aumento fissato per i superalcolici. Inoltre, dal primo gennaio del 2006 e’ prevista una ulteriore crescita del 24%.
’’In poche parole - afferma Perron - in due anni l’aumento delle tasse sulla birra (accisa più Iva gravante sull’accisa stessa) dovrebbe essere di circa il 90%’’. Ma, secondo Assobirra, vantaggi non ce ne sono stati neppure per l’ erario, poiché il calo delle vendite ha vanificato l’atteso aumento di entrate per le casse dello Stato. Anzi, prendendo in considerazione anche i gettiti Iva, Irap, Irpeg e
le imposte sul reddito dei lavoratori, secondo l’ organizzazione confindustriale si e’ verificata già nel 2004 una perdita netta per l’erario. ’’Questa situazione ha chiaramente danneggiato l’industria birraria italiana - aggiunge Perron – che rappresenta il 73% della birra consumata nel nostro Paese’’. Il comparto della birra e del malto con le sue 17 fabbriche dislocate sul territorio nazionale, di cui 8 nel Centro-Sud dell’Italia, da’ lavoro a 20.000 persone, fra occupati diretti e indiretti, e utilizza per la produzione granturco e orzo prevalentemente italiani coltivati su 42.000 ettari di superficie agricola. ’’Ecco perche’ - conclude Perron – va revocato un ulteriore aumento dell’accisa, che rischia di creare un contesto sempre più sfavorevole agli investimenti industriali italiani e di mettere a repentaglio la sopravvivenza dell’intero settore’’.

 

 

 

(*) nota: questo articolo conferma che l’aumento dei prezzi degli alcolici è un facile ed utile strumento per ridurne il consumo.

 

 

LA STAMPA

 

Nelle sagre i controlli anti-alcol

 

 

 

IL SOLE 24ORE (Nordest)

 

Bagni alcolici come terapia

 

 

 

L’UNITA’

 

Ubriaco prende a pugni il barista

 

 

 

LA NUOVA VENEZIA

 

ubriaco, inventa un sequestro




 

 

Sabato, 06 Agosto 2005
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