Polizia Stradale Ravenna
Esame per la patente: candidato scoperto ad utilizzare una microcamera. Aveva pagato 3mila euro
RAVENNA 18.07.2012 La Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Ravenna, in stretta collaborazione con l'Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile di Ravenna, durante una sessione d'esame teorico per il conseguimento della patente di guida di categoria "B", ha sorpreso in flagranza di reato un candidato che stava utilizzando un sistema audio-visivo idoneo a falsare il medesimo esame a suo favore. Nei giorni scorsi si è presentato agli uffici della Motorizzazione, un cittadino Pakistano, munito di regolare permesso di soggiorno e residente nel comune di Soliera (MO) richiedendo di poter essere ammesso all'esame teorico per il conseguimento della patente "B" che si svolge attraverso la somministrazione di quiz. L'operatore dello sportello riferiva che tale cittadino, (S.N. di anni 26) ha mostrato gravi difficoltà a capire la lingua italiana scritta il che ha destato i primi sospetti, informandone il responsabile della struttura. Il Direttore dell'Ufficio provinciale della motorizzazione, già preventivamente allertato dalla Squadra di P.G. della Polstrada di Ravenna che tale sistema era stato in precedenza utilizzato durante esami di patente a Modena, Reggio Emilia e Parma, aveva sensibilizzato i propri funzionari della possibilità che persone di etnia indiana o pakistana potessero sostenere esami di guida a Ravenna provenienti da altre province (vistisi scoperti in precedenza). Quindi il 17 luglio, giorno in cui si è tenuto l'esame, S.N. si è regolarmente presentato prendendo posto nella sua postazione informatica. Il funzionario addetto agli esami, insospettito dall'atteggiamento del candidato stesso (che teneva costantemente il braccio sinistro rivolto al monitor che utilizzava per l'esame) ha chiamato la Polizia Stradale che ha provveduto a perquisire il candidato rinvenendo una microcamera digitale a forma di bottone, piazzata nel polsino della camicia e collegata ad un ricetrasmettitore che aveva assicurato con nastro adesivo al torace, in collegamento con complici esterni alla Motorizzazione che gli fornivano le risposte esatte tramite un cellulare in tasca collegato con un invisibile auricolare. Il giovane ha riferito spontaneamente agli investigatori di avere pagato la somma di euro 3.000,00 ad un suo concittadino ed un italiano che gli avevano proposto tale sistema, in quanto aveva gravi difficoltà a capire la lingua italiana scritta. Lo stesso è stato denunciato in concorso con altri da identificare per truffa aggravata e tutto il materiale rice-trasmittente è stato sequestrato. Le indagini ora sono rivolte alla provincia di appartenenza, in collaborazione con la Polizia Stradale di Modena e finalizzate all'identificazione dell'organizzazione che ha fornito al ragazzo l'attrezzatura utilizzata.
da ravennanotizie.it