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Notizie brevi 27/07/2012

Sicurezza stradale, 100 mila vite salvate grazie alle campagne

31 mila incidenti stradali mortali nel 2010 tra i giovani di 18-25 anni: sono la prima causa di morte e disabilità. In occasione della quarta Giornata europea della sicurezza stradale, l'allarme della Commissione europea. Kallas: "Preoccupato per incidenti provocati da droghe o alcol"
Foto Blaco - Archivio ASAPS

ROMA - "Nel 2010 31 mila incidenti stradali mortali hanno riguardato giovani di età tra i 18 e i 25 anni. Gli incidenti stradali continuano ad essere la principale causa di morti e disabilità permanenti per i giovani, sia nel mondo che in Europa", nonostante le campagne di sensibilizzazione dal 2001 ad oggi abbiano "salvato" la vita a circa 100 mila persone. In occasione della quarta Giornata europea della sicurezza stradale, celebrata ieri a Cipro, la Commissione europea torna a sottolineare la gravità dei dati sugli incidenti stradali in Europa, soprattutto a discapito dei giovani. Secondo la Commissione, infatti, il 19% dei morti a causa di incidenti stradali nell'Ue nel 2010 ha riguardato giovani di età tra i 18 e i 25 anni, sebbene questa fascia di età comprenda solo il 10% della popolazione totale. Sono maggiormente gli uomini ad esserne coinvolti, l'80%, rispetto alle donne. È l'automobile il mezzo che fa registrare percentuali più alte di giovani morti in incidenti stradali col 66%, seguono le moto al 20%, l'8% in bicicletta, il 4% in altri mezzi e il 2% sono pedoni. Dati che "mostrano chiaramente come i giovani siano doppiamente esposti al rischio di morire in incidenti stradali".

"La tragica perdita di giovani vite sulle strade europee è inaccettabile - ha affermato Siim Kallas, il vicepresidente della Commissione europea -. Sono estremamente preoccupato per gli incidenti provocati dal consumo di droghe o alcol, in particolare tra i giovani di entrambi i sessi. Sono però anche fiducioso che potremo progredire verso l'obiettivo "zero vittime" in materia di sicurezza stradale esattamente come abbiamo potuto compiere buoni progressi negli ultimi 10 anni. La strada da percorrere, tuttavia, è ancora lunga. Solo cambiando l'atteggiamento dei giovani alla guida sarà possibile continuare a salvare delle vite". Nonostante queste percentuali, le morti a causa di incidenti stradali tra i giovani non sono inevitabili, spiega la Commissione europea. "I morti in incidenti stradali nella fascia di età tra 18 e 25 anni sono diminuiti del 49% dal 2001 al 2010 - aggiunge -, più del calo complessivo registrato (43%). I giovani alla guida sono particolarmente vulnerabili, tuttavia, anche per questo gruppo i morti a causa di incidenti stradali sono diminuiti del 55% durante lo stesso periodo".

Obiettivo della quarta Giornata europea della sicurezza stradale, quello di "aumentare la consapevolezza dei decisori e della pubblica opinione in merito alle sfide connesse alla sicurezza stradale e dall'altro, cambiare il comportamento degli utenti della strada in modo da rendere la mobilità sicura e accessibile a tutti". La celebrazione della Giornata europea è stata anche l'occasione per lanciare la nuova pagina Facebook del nuovo Forum europeo dei giovani sulla sicurezza stradale per promuovere il dibattito sulla sicurezza stradale e un nuovo video sulla sicurezza stradale per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla reale possibilità di invertire la rotta. "Circa 100mila vite sono state salvate tra il 2001 e il 2010 - spiega la Commissione -. Agendo assieme, potremo continuare a salvare altre vite entro il 2020".

 

da superabile.it

 


 

Venerdì, 27 Luglio 2012
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