Reggio Emilia
Ricettazione di automobili scattano le prime denunce della Polizia Stradale
Auto di lusso ritrovate e restituite ai legittimi proprietari: non si trattava semplicemente di furti ma, a quanto pare, di uno dei purtroppo numerosi casi di ricettazione internazionale.
Dopo il recupero e la riconsegna, nei giorni scorsi, di veicoli rubati, giovedì si è infatti conclusa con una ennesima restituzione al legittimo originario proprietario di una autovettura Bmw X3 recentemente sequestrata, un’articolata attività di Polizia giudiziaria condotta dalla Squadra investigativa della Polizia Stradale di Reggio guidata dal vice questore aggiunto Antonio Colantuono. Attività che potrebbe riservarci nuove operazioni in questo stesso delicatissimo e fiorente ambito.
In particolare, l’ultima automobile recuperata era stata precedentemente sequestrata dagli agenti del Comando di viale Timavo ad un reggiano, residente in città, che dalla documentazione esibita non avrebbe alcuna responsabilità nella vicenda in quanto risulterebbe aver regolarmente pagato il veicolo da un concessionario d’auto della zona.
Quest’ultimo acquirente, pertanto sembrerebbe essere lui stesso vittima di un raggiro che si struttura con un complesso ed articolato schema di compravendite, concatenate senza soluzione di continuità.
Un’autorivendita infatti, avente sede operativa e legale in questa provincia, risulta aver venduto la potente e accessoriatissima auto, ad un prezzo di oltre 30.000 euro, cifra allettante perché sicuramente di molto inferiore al valore originario ed alle condizioni del veicolo.
L’auto, però, era già stata segnalata in passato per essere stata oggetto di una truffa mossa ai danni di una finanziaria con sede legale in Romania, che aveva sporto denuncia. All’epoca, infatti, la società straniera era stata oggetto di diversi raggiri e relativi reati, tra i quali l’ appropriazione indebita. Con una serie di artifizi, consistenti verosimilmente in diversi passaggi di proprietà, il Suv, appena acquistato con allestimenti di lusso ed originaria targa romena, scompariva improvvisamente dal parco circolante, già nello scorso aprile 2011 insieme con il suo primo acquirente, beneficiario di un ingente finanziamento.
Le indagini portate avanti in questi mesi dagli agenti della Polstrada di Reggio hanno portato alla ricostruzione della mappa seguita in questi mesi dal veicolo, passato più volte di mano grazie a numerose compravendite e reimmatricolazioni, agevolate dalle norme vigenti in altri paesi. Il macchina è stata infine importato in Italia dalla Germania, tramite un’altra concessionaria con sede nel Bolognese, prima di essere acquistata dal concessionario reggiano, che lo ha venduto all’ignaro cliente.
Gli ultimi passaggi, almeno quelli sul territorio nazionale, sono risultati ben chiari però agli investigatori, al punto da poter identificare, configurandone una prima responsabilità penale, un primo mediatore nell’importazione dell’autovettura: un sessantenne originario di Napoli, il quale, insieme ad un cittadino albanese trentenne residente a Calderaia di Reno, è stato denunciato per ricettazione all’Autorità giudiziaria. Due denunciati che potrebbero essere solo i primi di una lunga serie considerando le reti intrecciate, naturalmente illegali, a livello internazionale.