Super cintura di sicurezza
Mercedes lancia la sfida
Il corretto utilizzo delle cinture di sicurezza può contribuire a salvare tante vite umane e limitare la gravità delle ferite in caso di incidente. Sembra una banalità ma ancora oggi molti dimenticano l'importanza del dispositivo brevettato nel lontano 1903 dal francese Gustave Desirè Lebeau. L'utilità della cintura di sicurezza è riconosciuta universalmente e in Italia il loro uso divenne obbligatorio nel 1988, vincolo esteso poi ai passeggeri dei sedili posteriori, con colpevole ritardo, solo nel 2006 (è bene ricordare che il guidatore risponde in toto dell'inosservanza di tale obbligo da parte di tutti i passeggeri del veicolo).
Il sistema originale si è ovviamente evoluto negli anni e anche se il concetto delle "bretelle" di ritenuta è rimasto invariato la loro efficacia è aumentata in maniera esponenziale fino ai nostri giorni con i dispositivi di sicurezza capaci di "allertare" le cinture in vista di un possibile urto. L'ultima evoluzione della cintura di sicurezza arriva dalla Mercedes-Benz e si chiama "beltbag" e presto farà il suo debutto, come equipaggiamento di serie, su un modello della casa di Stoccarda di alta gamma (inizialmente è una scelta pressoché obbligata). In poche parole, i passeggeri dei sedili posteriori (a loro è riservata), in caso di impatto frontale delle vettura, vedranno il nastro della cintura gonfiarsi così come avviene per gli airbag riducendo in questo modo i possibili traumi a carico della gabbia
toracica.
All'atto pratico il funzionamento è molto semplice, come sottolinea Rodolfo Schöneburg, responsabile Passive Safety and Vehicle Functions di Mercedes-Benz Cars: "Ogni qual volta i sensori di crash riconoscono un impatto frontale di notevole entità, la centralina di comando airbag attiva l'apertura ed il gonfiaggio del beltbag. A questo punto l'immissione di gas all'interno della cintura gonfia il beltbag, realizzato in più strati e dotato di giunti di strappo, triplicandone la larghezza. La maggiore superficie che si viene a creare assicura una migliore ripartizione delle sollecitazioni a carico dei passeggeri della vettura, riducendo il rischio di lesioni. Con il beltbag Mercedes-Benz prosegue la propria offensiva in termini di sicurezza per i passeggeri che occupano i sedili posteriori".
Insomma un nuovo passo in avanti per la sicurezza dei passeggeri che si aggiunge a quelli già presenti nelle cinture di sicurezza della seconda fila di sedili come i pretensionatori e limitatori della forza di ritenuta (per i sedili anteriori il beltbag non è previsto, in quanto il sistema Mercedes-Benz Srs comprende già gli airbag).
Rispetto all'utilizzo delle cinture di sicurezza tradizionali il beltbag non presenta differenze particolari, le variazioni sono nel nastro che, tra l'altro, nei test di collaudo ha ottenuto valutazioni migliori per quanto riguarda il comfort (morbidezza delle estremità).
Da segnalare infine che le rilevazioni nei test con i classici manichini non erano in grado di rilevare i vantaggi della ridotta sollecitazione operata dal dispositivo, motivo per cui i tecnici Mercedes-Benz hanno utilizzato dummy di ultima generazione, definiti modelli umani virtuali che grazie a sofisticate simulazioni computerizzate permettono di rilevare in modo dettagliato le sollecitazioni biomeccaniche derivate dagli impatti negli incidenti stradali.
di Maurilio Rigo
da repubblica.it/motori