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Notizie brevi 20/08/2012

Polizia Penitenziaria di Varese
Smascherato uno spacciatore internazionale già in carcere sotto falso nome e cittadinanza

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Una brillante intuizione degli uomini della Polizia Penitenziaria di Varese ha permesso l’arresto in carcere di uno spacciatore internazionale di origini albanesi.
L’uomo era già in carcere in regime di semilibertà ma le sue generalità erano state falsificate fino a farlo diventare un cittadino greco. Su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale emanato dalle autorità di Tirana per reati di droga, doveva scontare ben sei anni di carcere in Albania.
Invece Gjon Kola, 45 anni, stava scontando in Italia la pena di due anni sempre per reati di droga ma era già in stato di semilibertà, aveva anche trovato un lavoro che doveva iniziare nel giro di pochi giorni.
Questa possibilità lavorativa nei pressi di Varese aveva permesso a Gjon Kola di trasferirsi al carcere dei Miogni dove avrebbe goduto della libertà durante il giorno per recarsi sul posto di lavoro, salvo rientrare per dormire in carcere.
In questa maniera avrebbe scontato i restanti due anni di detenzione al posto dei sei da scontare in Albania.
Ma qualcosa non è apparsa chiara all’agente della Polizia Penitenziaria di Varese che, al momento della registrazione del detenuto, ha pensato bene di fare alcune ricerche che hanno dato l’esito immaginato: il cittadino greco Georgios Mirtilidis altri non era che il cittadino albanese Gjon Kola.
Il detenuto era intanto uscito dal carcere beneficiando dello stato di semilibertà ma, una volta rientrato puntuale in carcere, ha ricevuto la notizia della scoperta della falsa identità.
Gli uomini della Polizia Penitenziaria di Varese, Ispettore Rosario ARCIDIACONO, Vice Comandante del Reparto di Varese, Sovrintendente BARONE Antonio, componente del Nucleo di PG,  coordinati dal commissario Alessandro Croci, hanno trovato tre documenti falsi, una patente, un passaporto e una carta d’identità: ora il cittadino albanese sconterà la pena residua in Italia con la revoca della semilibertà, poi verrà estradato a Tirana per scontare la pena per i reati commessi in Albania. (ASAPS)

 

 



 

Lunedì, 20 Agosto 2012
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