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Notizie brevi 23/08/2012

«Fuggire è un atto di vigliaccheria»
Intervista a L'Avvenire del presidente dell'ASAPS Giordano Biserni

«Mi creda e lo scriva: non serve. Non serve a nulla fuggire dopo aver investito una persona. Anzi, forse a qualcosa sì: servirà a pagare un conto salatissimo quando le forze dell’ordine, prima o poi, riusciranno a identificarti». Più un messaggio è chiaro più penetra. E in questo caso le parole di Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori amici polizia stradale, lasciano pochi spazi a "soluzioni alternative".


Presidente, non basterebbero le attuali norme a scoraggiare certi gesti?
E’ così. L’articolo 189 del Codice della strada, infatti, ci mette in guardia, obbligandoci, come utenti della strada, in casi di incidenti ricollegabili al nostro comportamento, a fermarci e a prestare l’assistenza occorrente nei confronti di chi abbia subito danni alla persona. Chi non soccorre i feriti è punito con la reclusione da uno a tre anni.
Questa è la più grave delle sanzioni ma non l’unica
C’è una sanzione amministrativa accessoria: si tratta della sospensione della patente di guida per un periodo non inferiore ad un anno e sei mesi. E sono detratti 10 punti dalla patente.


Il termine non è forse dei più appropriati ma c’è anche una "convenienza" a soccorrere i feriti?
Il termine glielo passo. Il conducente che si ferma e presta assistenza ai feriti mettendosi immediatamente a disposizione degli organi di polizia giudiziaria quando dall’incidente derivi il delitto di omicidio colposo o di lesioni personali colpose, non può essere arrestato. Anche se, come tutti sanno, normalmente l’arresto scatta ogni qualvolta si verifica un caso di flagranza. Inoltre è utile aggiungere che quei conducenti che, entro le 24 ore successive al mancato soccorso ai feriti, si presentano alle forze dell’ordine, non verranno arrestati.


Eppure, c’è chi sceglie di non fermarsi. E anche in quelle 24 ore successive non si pente
Fa malissimo. E non sono ammesse scusanti. Si ricordino, quei fuggitivi, che il 73% dei pirati della strada che causano la morte o lesioni gravi, viene identificato e denunciato o arrestato. Ma poi mi lasci dire una cosa che campeggia nelle nostre campagne informative.
 

Prego
Con quale coraggio queste persone, quando tornano a casa, guardano negli occhi figli o familiari? E se ad essere travolto fosse una persona a te cara? Questo maledetto reato, la pirateria stradale, non è compatibile con una società civile. È una vigliaccheria stradale.


Cosa fate per chi vuole pentirsi e ha bisogno di chiedere consigli?
La nostra associazione mette a disposizione di quei pirati che vogliono ripensare al gesto che hanno compiuto l’indirizzo mail pirateriastradale@asaps.it e due numeri telefonici: 0543.704015 e 346.7553350. Sono gli stessi recapiti a disposizione di chi vuole avere informazioni sulla pirateria stradale, sulle conseguenze e su come attivare le modalità per i rimborsi dei danni alle persone e ai veicoli.

 

da avvenire.it

 

 

Giovedì, 23 Agosto 2012
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