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Rassegna stampa alcol e guida del 17 luglio 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


BOLLETTINO UNIVERSITA & RICERCA
Nascita Ce.S.D.U.I.S.

Nasce presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia un Centro di ricerca interdisciplinare per lo studio dei determinanti umani degli incidenti stradali. E’ denominato Ce.S.D.U.I.S. e si propone di approfondire con un approccio integrato i fattori di rischio umani legati alle condizioni psicofisiche dei conducenti nella determinazione degli incidenti stradali. Sarà coordinato dal prof. Gianfranco Vivoli, Direttore del Dipartimento di Scienze Igienistiche, Microbiologiche e Biostatistiche dell’Università di Modena e Reggio-Emilia.
Modena si propone di diventare punto di riferimento in ambito nazionale per lo studio dei fattori umani degli incidenti stradali, che in Italia rappresentano la prima causa di morte nelle classi di età compresa tra i 15 ed i 30 anni e sono una delle maggiori cause di invalidità (oltre 20.000 invalidi permanenti all’anno).
Sulle responsabilità di questa vera e propria "emergenza sanitaria" esistono abbondanti rilevazioni statistiche ed un’ampia pubblicistica, ma pochi studi hanno adeguatamente approfondito il ruolo esercitato sulla performance di guida e sulla incidentalità stradale di sostanze psicotrope (alcol, droghe) e di farmaci che possono ridurre la vigilanza e/o favorire la comparsa del colpo di sonno. Diversi fattori di natura psicologica e comportamentale legati all’età, alla dieta, al diverso ritmo sonno-veglia ed alcune patologie cronico-degenerative possono, altresì, compromettere lo stato di vigilanza con possibili ripercussioni sugli infortuni stradali.
L’indagine e la rilevazione scientifica di questi fattori sarà affidata al Centro di ricerca interdisciplinare per lo studio dei determinanti umani degli incidenti stradali - Ce.S.D.U.I.S., istituito presso il Dipartimento di Scienze Igienistiche, Microbiologiche e Biostatistiche dell’Università di Modena e Reggio-Emilia.
"Da circa 20 anni presso il nostro Dipartimento - spiega il prof. Gianfranco Vivoli, ordinario di Igiene presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, responsabile del Ce.S.D.U.I.S. - vengono condotti studi sul grado di attivazione neuroendocrina e cardiovascolare generato, in vari gruppi di soggetti, da condizioni di stress psicofisico, presenti in diversi ambienti di vita e di lavoro. In tale contesto sono anche stati indagati gli effetti biologici, generati dalla guida su strada dei più comuni tipi di veicoli (automobili, autobus, autocarri), misurando alcuni marcatori biochimici di stress, quali catecolamine e cortisolo, oltre ad alcuni modulatori del tono vascolare e della funzione piastrinica (Prostacicline e Trombossano). In questi studi sono stati altresì indagati rilevanti parametri emodinamici, monitorando in continuo l’elettrocardiogramma (ECG secondo Holter), la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. In particolare, nell’ambito di uno studio condotto su autisti di mezzi pesanti è stato indagato il grado di vigilanza mediante appositi test psicometrici. In questo specifico caso si è osservato un peggioramento dei tempi di reazione e della capacità reattiva sotto stress in rapporto all’età anagrafica anche all’interno di una fascia di età molto circoscritta (34-53 anni). Degno di nota è il reperto, in alcuni soggetti, di un peggioramento della performance di guida in rapporto ai livelli di melatonina misurati al mattino. Tali risultati suggeriscono l’opportunità di adeguare le schedule di guida al cronotipo individuale serotino o mattutino. Si è, inoltre, osservato che la performance di guida, stimata tramite la misura dei tempi di reazione a stimoli visivi ed acustici, peggiora in rapporto ad alcuni tratti della personalità e in particolare con la stabilità emotiva (BFQ-S)".
Gli obiettivi che il Centro Ce.S.D.U.I.S. intende sviluppare, avvalendosi di svariate competenze presenti nell’Ateneo nelle discipline che si occupano di Sanità Pubblica, Fisiologia, Psicologia, Farmacologia, Medicina legale, Alimentazione e Nutrizione umana, riguardano le seguenti aree tematiche:
· studio del profilo cognitivo e di personalità del guidatore a rischio, quale strumento per delineare l’eventuale adozione di percorsi formativi e riabilitativi specifici per ripetute condotte di guida rischiose;
· studio del debito di sonno e del sovraccarico lavorativo sul rischio di incidenti stradali;
· studio del diverso ritmo sonno-veglia, tramite appositi marcatori biochimici del ritmo circadiano, che può influire sui livelli di performance alla guida;
· valutazione dell’influenza di farmaci di largo impiego sui livelli di vigilanza e sull’eventuale comparsa di uno stato di sonnolenza che può compromettere la sicurezza nella guida di un autoveicolo;
· studio dei comportamenti alimentari e delle migliori combinazioni quali-quantitative dei nutrienti che meglio garantiscano lo stato di attenzione durante la guida;
· valutazione del ruolo che hanno alcune patologie cronico-degenerative, sia di natura fisica che mentale, nel compromettere la performance di guida.
L’insieme di questi studi permetterà di esplorare le basi biologiche di alcune condizioni di rischio, suscettibili o meno di modifica, al fine di identificare appropriate misure di prevenzione degli incidenti da traffico, su cui le autorità sanitarie ed amministrative potranno proporre l’adozione di efficaci interventi di controllo.
"E’ stato ipotizzato - chiarisce il prof. Gianfranco Vivoli - come alcuni tratti della personalità, quali aggressività, impulsività e <sensation seeking>, possano rivestire un importante ruolo come fattori predittivi degli incidenti stradali. Il tratto della personalità denominato <sensation seeking>, che consiste nella continua ricerca di sensazioni forti e dal desiderio di vivere una vita avventurosa e correre rischi di natura fisica, sociale e finanziaria per il piacere di partecipare a tali esperienze, si accompagna a comportamenti di guida spericolata, i quali sembrano essere a loro volta correlati ad un apporto eccessivo di bevande alcoliche. Grazie al contributo erogato al Centro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena stiamo già esplorando i correlati biochimici e comportamentali di tale aspetto della personalità, onde approfondire le basi biologiche di tale condizione di rischio quale strumento conoscitivo per l’eventuale adozione di misure correttive".
L’iniziativa incoraggiata dal Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Gian Carlo Pellacani è stata così commentata "Da tempo siamo scossi da tragiche immagini di giovani vite banalmente spezzate. E’ un preciso dovere di tutti, particolarmente nostro, indagare e comprendere come si può condurre un’efficace azione di prevenzione della infortunistica ed incidentistica stradale, elaborare linee guida che riducano i comportamenti a rischio, ed avanzare proposte ed iniziative, scientificamente fondate, per contenere un fenomeno sociale, oltre che sanitario che, purtroppo non conosce interruzioni. Modena, all’avanguardia mondiale nel settore motoristico, oggi si vuole porre all’avanguardia anche nella sicurezza e sono soddisfatto che alla crescita della sensibilità e dell’attenzione attorno a queste tematiche contribuisca, in primis, la nostra Università, dove trovano sede riconosciute competenze professionali che concorreranno sicuramente.

LA SICILIA
Tamponamento fatale sulla 121
S. M. Licodia. Idraulico 59enne muore sul colpo dopo l’impatto con un’auto guidata da un giovane in stato d’ebbrezza.
Erano circa le 13,30. Quasi l’ora di pranzo. Stava rincasando. Rientrava nella propria abitazione, a Santa Maria di Licodia. Ritornava dalla moglie e dai suoi due figli (una ventenne e un ragazzo di qualche anno più piccolo), dopo una mattinata trascorsa lontano da casa. Ma un altro destino attendeva Tindaro Sidoti, idraulico, 59 anni, licodiese. L’uomo, alla guida della propria "Alfa Romeo", ha perso la vita in un incidente lungo la Statale 121, poco prima dello svincolo che da Catania si immette verso Paternò. La causa? Agghiacciante! Sembra che un trentunenne biancavillese, Roberto Borzì, a bordo della propria auto (una "Fiat Punto"), gli abbia tagliato la strada e poi, tamponandolo nella fiancata sinistra del mezzo, lo abbia indotto a girare su stesso come una trottola facendogli finire la corsa contro il guard-rail centrale che divide la carreggiata della 121 con lo svincolo per Paternò. Sidoti è morto sul colpo per le profonde lesioni agli organi interni. Borzì, che, al momento della disgrazia si sarebbe trovato in stato di ebbrezza per assunzione di sostanze alcoliche, è rimasto ferito; per lui, dieci i giorni di prognosi diagnosticati, per un trauma cranico minore, dai medici del Pronto Soccorso del nosocomio paternese "SS. Salvatore". Immediate, da parte dei carabinieri della Compagnia di Paternò, sono scattate le manette ai polsi dell’uomo per guida in stato di alterazione psicofisica. Adesso si trova agli arresti domiciliari. Sidoti, purtroppo, non ce l’ha fatta.
Per l’uomo è stato vano il tentativo di rianimarlo o, addirittura, di trasportarlo in ospedale con l’elisoccorso sopraggiunto sul luogo della disgrazia. Il suo battito cardiaco, purtroppo, è cessato sul posto dell’incidente, dopo che le forze dell’ordine intervenute lo hanno estratto dalle lamiere della propria auto che, in breve tempo, senza voler esagerare si è accartocciata.
Qualche ombra in merito alla dinamica. Ogni minimo particolare, infatti, si trova al vaglio degli inquirenti che stanno tentando di fare maggiormente luce sulla tragica vicenda. A intervenire sul posto, oltre ai militari di piazza della Regione e il «118», i vigili del fuoco di Catania, gli agenti della polizia municipale di Paternò e gli uomini della polstrada di Randazzo. Il corpo esanime, prima di essere trasportato nella camera mortuaria del cimitero, è rimasto riverso per terra sino alle tre del pomeriggio.

IL MESSAGGERO (Umbria) 
PONTE SAN GIOVANNI
Minaccia il buttafuori di dar fuoco al locale.

Ha minacciato il buttafuori di un locale notturno, che lo aveva invitato ad allontanarsi, presentandosi con in una mano una bottiglia di plastica riempita con della benzina e avvolta con uno straccio e nell’altra un accendino acceso pronto a dare fuoco. L’episodio è accaduto intorno alle quattro di ieri mattina a Perugia.
L’aggressore, un cittadino albanese, K.T., 23 anni, sprovvisto di documenti, aveva iniziato ad infastidire i clienti del locale, situato nella zona di Ponte San Giovanni a Perugia. Il buttafuori, quindi, notando che l’uomo era in evidente stato di alterazione alcolica, lo ha allontanato scatenando la reazione dello straniero.
Alcuni militari delle Stazioni di Ponte San Giovanni e Perugia, liberi dal servizio e che si trovavano nel locale, sono intervenuti immobilizzando l’albanese che è stato denunciato per minaccia aggravata. Sempre l’altra notte, intorno alle due, in via Caprera a Perugia, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del Nor di Perugia, ha notato un giovane extracomunitario che, alla vista dei militari, si dirigeva verso un altro ragazzo cercando di raggiungere un motorino parcheggiato lì vicino.
A questo punto i carabinieri sono intervenuti e a seguito di un controllo è emerso che l’extracomunitario, un tunisino del ’72, senza fissa dimora e irregolare, deteneva 25 grammi di cocaina, sequestrata dai militari assieme al motorino e a due telefoni cellulari.
BRESCIA OGGI
Alcol e stupefacenti patenti «congelate»
Verifiche sulla viabilità e contravvenzioni a non finire.
Le stragi del sabato sera angosciano i genitori e allertano le forze dell’ordine. E quasi in ogni fine settimana le forze dell’ordine effettuano posti di blocco sulle principali arterie, anche nella Bassa per mettere un freno, attraverso la prevenzione, a un fenomeno che si misura in morti e feriti.
In queste ultime ore, sotto la lente dei carabinieri della Compagnia di Verolanuova comandata dal tenente Paolo Floris c’è stata la viabilità che rientra nel Comune di Bagnolo Mella. Un’area spesso monitorata nelle notti di week end.
I militari dell’arma hanno utilizzato gli strumenti per la misurazione del tasso alcolico, una delle cause più diffuse degli incidenti stradali, e il controllo dei documenti è stato capillare anche per fare emergere eventuali irregolarità sul fronte della normativa sull’immigrazione.
Il bilancio dell’intervento? 54 persone controllate delle quali 12 straniere; 41 i veicoli fermati. 15 le contravvenzioni elevate e complessivamente 5 le patenti ritirate.
Tre persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza, e una per essersi messa al volante sotto l’effetto di stupefacenti. In tutto, dalle patenti se ne sono andati 60 punti.
CORRIERE ROMAGNA
Esame etilometro, 120 i promossi. Ma 31 patenti finiscono nella rete.
RIMINI - “Guido con Prudenza - Zero Alcol tutta vita” - campagna di sicurezza stradale contro le stragi del sabato sera - ha già fatto le sue prime vittime. In questo caso si può dire che è stata una fortuna, visto che l’unica strage registrata venerdì sera riguarda i punti decurtati e le patenti ritirate. Le pattuglie della polizia stradale, impegnate a controllare con l’etilometro i ragazzi che uscivano dalle discoteche, hanno ritirato 31 patenti e sottratto complessivamente 330 punti: 37 sono, invece, le infrazioni contestate. Dai controlli però c’è anche qualche automobilista che ha avuto la meglio. Infatti, come prevede la campagna “Guido con prudenza” chi sulla strada di ritorno dalla discoteca dimostra di essere sobrio vince un biglietto omaggio per tornarsene in pista la settimana successiva. I ragazzi che hanno passato l’esame dell’etilometro sono ben 120.
IL GAZZETTINO (Treviso)
IN QUATTRO ORE RITIRATE 21 PATENTI.
Record di 21 patenti ritirate nel quinto pattuglione della polizia municipale, venerdì sera. L’altra notte in quattro ore gli agenti, sotto la guida del comandante Danilo Salmaso in persona, hanno rilevato eccessi di velocità superiori di 40 km/ora rispetto al limite dei 90. Oltre ad una elevatissima sanzione amministrativa, secondo l’articolo 142 del codice della strada, gli automobilisti si sono visti ritirare la patente e una decurtazione di ulteriori 10 punti. Nessun problema di ’ordine pubblico’ per i vigili: i conducenti delle auto fuori regola hanno ammesso di aver spinto un po’ troppo sul pedale dell’acceleratore.
Numerose anche le contravvenzioni per eccesso di velocità entro i limiti del 40 km/ora, che comportano una decurtazione di 2 punti dalla patente. La maggior parte delle multe è stata elevata in tangenziale, all’altezza della rotonda dell’ospedale, dove dalla velocità di 90 km all’ora è obbligatorio rallentare fino ai 50. Fortunatamente nessun verbale per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. (*) Rimandato alla prossima settimana, probabilmente, l’utilizzo delle ’vigilesse esca’ per controllare zone della città di maggior rischio in orari notturni.
Le 21 patenti ritirate arrivano proprio alla vigilia del ripristino del funzionamento degli autovelox lungo l’anello esterno del Put. Può darsi che gli automobilisti abbiano voluto inconsciamente approfittare dell’ultima occasione di correre un po’ di più lungo l’anello esterno. Infatti dalla mezzanotte di oggi mezzanotte torneranno in funzione gli apparecchi elettronici al ponte della Gobba, all’altezza di viale Luzzatti, in viale Orleans prima di porta Calvi e in viale Trento Trieste di fronte all’edifico Inps. Ma prestissimo a questi autovelox, già in funzione mesi fa e poi sospesi in attesa della sentenza che ne comprovasse la regolarità, se ne affiancheranno altri in tangenziale e nelle principali direttrici del traffico, sia in centro che in periferia.

IL GAZZETTINO (Padova)
ARRE
Altre quattro patenti ritirate alla festa della birra.

(S.M.) Altre quattro patenti sono state ritirate nel corso dei controlli predisposti dai carabinieri di Conselve nell’ambito della festa della birra di Arre che si tiene da due settimane nella zona industriale tra Arre e Conselve. Gli uomini dell’Arma si appostano con la stazione mobile all’uscita di via Sorgaglia, unica strada che permette alla gente di raggiungere gli stand della festa della birra, e controllano i conducenti delle vetture che escono dalla festa. Solitamente viene usato l’etilometro per fare il test dell’alcolemia e in base al risultato i carabinieri decidono se il guidatore è in grado o meno di rimettersi al volante. In tutto le patenti ritirate i queste due settimane di festa sono state sei.
Oltre all’etilometro, le forze dell’ordine, compresa anche la Polizia municipale di Conselve, hanno effettuato controlli sulla velocità. Il sistema ha funzionato, visto che, nonostante la pericolosità dell’incrocio di accesso alla festa che si trova sulla Monselice-Mare, non è mai successo nulla. Anche gli organizzatori della festa, il gruppo "Carpediem", ha dato una mano affinchè tutto andasse per il meglio: durante le serate di festa, sul megaschermo, c’era sempre scritto "Chi beve non guida". Un messaggio importante, che deve essere ascoltato e messo in pratica. I giovani devono capire che con la vita non si scherza. Guidare ubriachi vuol dire mettere a repentaglio la propria vita, ma anche quella degli altri.
SANREMO NEWS
Imperia: controlli dei Carabinieri, in 4 alla guida ubriachi.
Controlli a tappeto ieri mattina e questa notte, da parte dei Carabinieri di Imperia nell’ambito di un servizio di controllo straordinario del territorio disposto dal Comando regionale. I controlli sono stati effettuati nel capoluogo, nel golfo dianese e nei comuni dell’entroterra.
Sono stati impiegati: 11 autovetture, 2 moto e 24 militari che hanno controllato 150 veicoli ed identificato 130 persone, impiegando anche l’etilometro. Quattro le persone deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria in quanto sorprese alla guida di autoveicoli sotto l’effetto dell’alcol, ritirate altrettante patenti e decurtati un totale di 40 punti. Si tratta di 3 uomini ed una donna, di età compresa tra i 20 ed i 35 anni, residenti in provincia di Torino, Imperia e Genova. Le professioni sono le più disparate: rappresentante, operaio, studente, impiegato. Sono state inoltre elevate 20 contravvenzioni, decurtando un totale di 80 punti. Le violazioni più ricorrenti sono sempre quelle per le cinture e per l’uso del cellulare.
IL GAZZETTINO (Nordest)
Per la bella moglie, botte da orbi tra soldati Usa e un albanese.
Pordenone
(S.S.) Botte da orbi nella notte tra venerdì e sabato al Quarantaseiesimo parallelo, locale notturno di Fontanafredda già assurto alle cronache per un’altra rissa tra italiani, statunitensi ed extracomunitari. Un diciannovenne albanese residente a Roveredo in Piano è rimasto colpito dall’avvenenza della partner di un militare americano, che era in compagnia di tre commilitoni tutti tra i 36 e i 23 anni, e ha esternato il suo apprezzamento sia gestualmente sia verbalmente, esagerando in entrambi i casi. Il marito non ha ovviamente gradito i pesanti complimenti e ha cominciato ad apostrofare a sua volta l’albanese che non se ne è rimasto zitto. Dopo pochi minuti alla litigiosità verbale si sono aggiunti pugni e calci e si è scatenato il putiferio prima dentro e poi fuori il locale. Una parte da protagonista, in questa storia di botte e pugni, l’hanno avuta le bibite ad alta gradazione alcolica che americani, albanesi e italiani avevano ingurgitato in grandi quantità. Il tutto è durato circa mezz’ora e alla fine per terra è rimasto un militare americano, ricoverato a Pordenone per la sospetta frattura di un’orbita. I carabinieri sono giunti sul posto quando la situazione si era tranquillizzata. Hanno interrogato i quattro americani e l’albanese i quali hanno sostenuto di essere stati gli unici protagonisti della rissa (probabilmente sapendo che se il numero di "partecipanti" fosse stato più alto sarebbe scattato l’arresto). I cinque sono stati denunciati per rissa e ubriachezza molesta.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Taranto)
Tenta suicidio da ponte, salvo un 25enne.
 Aggrappato alla ringhiera del ponte girevole, stava per lanciarsi nel vuoto quando lo hanno strappato ad una brutta fine. L’episodio si è verificato l’altra notte a Taranto. Un giovane disoccupato di 25 anni, dopo aver alzato un po’ troppo il gomito, si è arrampicato alla rete di protezione che circonda il ponte girevole e stava per lanciarsi di sotto. Sono stati alcuni passanti ad avvertire i carabinieri della Marina e il personale civile in servizio di guardia a palazzo Ammiragliato di corso Due Mari. Questi sono riusciti a dissuadere il ragazzo dai suoi propositi suicidi.
IL MESSAGGERO (Ancona)
 
Alcol e hashish: due ragazzi nei guai .
CIVITANOVA L’altra sera, durante un “pattuglione”, in corso Vittorio Emanuele, agenti della Polizia hanno inseguito e bloccato una Volkswagen “Golf” che non si era fermata all’alt intimato. A bordo si trovavano tre ragazzi di Corridonia. Quello al volante, un 22 anni, era visibilmente alticcio. Una ragazza di 18 aveva dell’hashish nella borsetta. Il terzo era soltanto un po’ su di giri. Denunciato il primo e segnalata alla Prefettura la seconda.
TOSCANA OGGI ONLINE
L’invecchiamento? In Chianti si scoprono tutti i segreti.
«Qui ci ribaltano come calzini», sorride Giuliano, 73 anni, di Greve in Chianti, mentre è in coda per una Tac che valuti la densità ossea delle sue gambe. E ha ragione: questo è infatti uno dei tanti esami cui viene sottoposto un gruppo di oltre 1600 ultra 65enni di Greve e Bagno a Ripoli per uno dei più importanti studi al mondo sui meccanismi dell’invecchiamento. Il progetto di ricerca si chiama proprio «InChianti» ed è portato avanti da un gruppo di ricercatori finanziati inizialmente dall’Inrca, Istituto nazionale di riposo e cura per anziani, e dall’Azienda sanitaria di Firenze.
A partire dal 2001 i fondi arrivano dal Nia, il National Institute on Aging, l’ente federale americano che si occupa di terza età, che, subentrando all’Inrca e appoggiandosi all’Ars, l’Agenzia regionale toscana di sanità, ha investito sul progetto oltre 5 milioni di dollari, una cifra consistente che testimonia il valore della ricerca. «Il principio è che vengono finanziati solo progetti che hanno caratteristiche tali che non possono essere svolti negli Stati Uniti», spiega da Baltimora, da dove lavora, il gerontologo Luigi Ferrucci, che ha dato il via a questa ricerca. Un po’ affascinati dal Chiantishire, un po’ attratti dallo stile di vita sano della popolazione chiantigiana, gli americani hanno deciso di studiare qui come si invecchia.
La particolarità dello studio è quella di esaminare l’evoluzione in dieci anni delle stesse persone. La raccolta dati è cominciata nel ’98 ed è stata ripetuta una prima volta nel 2001. Attualmente è di nuovo in corso, mentre l’ultimo screening è previsto tra tre anni. «Fino ad oggi – racconta Ferrucci – molti studi sull’invecchiamento sono stati limitati a una unica valutazione condotta su persone di diversa età che venivano successivamente confrontate. Un metodo che ha però vari limiti. Ad esempio, come confrontare soggetti che hanno vissuto l’infanzia durante il periodo bellico con coloro che sono nati nel dopoguerra? La risposta viene dagli studi longitudinali come il progetto “InChianti” che segue e valuta gli stessi soggetti per un lungo periodo di tempo».
«Gli anziani di qui – sottolinea il dottor Fulvio Lauretani, uno dei ricercatori – hanno risposto con entusiasmo, anche grazie ai medici curanti e alle amministrazioni comunali». Gli esami sono di ogni genere: si va dalle valutazioni del cammino – i partecipanti vengono cronometrati mentre compiono percorsi di varia lunghezza e complessità, o salgono gradini – lo studio «InChianti» si compone anche di visita medica e prelievo del sangue, valutazioni vascolari con l’esame Doppler, Tac, esame neurolettrico per misurare la funzionalità dei nervi periferici, elettrocardiogramma e un’intervista a casa su abitudini alimentari e stili di vita. Proprio da quest’ultima sta emergendo che tre bicchieri di vino rosso al giorno sono un toccasana per il fisico. (*) «Al centro del nostro progetto c’è un modello interpretativo di come interagiscano i vari sistemi fisiologici, dalle ossa al sistema nervoso centrale e periferico, che permettono all’individuo di camminare, uno dei fattori che condizionano maggiormente la qualità della vita in età avanzata», spiega Stefania Bandinelli, responsabile scientifico del progetto.
Dalla ricerca – che sta raccogliendo la banca dati biologica più grande d’Italia e fra le maggiori al mondo – sta emergendo un volto nuovo della vecchiaia. «Tante cose date per scontate non lo sono», sottolinea Ferrucci. «Se di certi sintomi, come l’anemia o certi piccoli danni neurologici, si diceva: “È l’età”, noi possiamo dire che non è vero. Osservando le stesse persone per dieci anni, tracciamo infatti il vero confine tra normalità e patologia e questo sarà fondamentale per porre le basi ai successivi interventi. In geriatria mancava questo background. Si tratta ora di tradurre i risultati di questo importante studio in interventi di prevenzione da parte del sistema sanitario. La strada della ricerca sull’invecchiamento è ancora lunga ma la Toscana ha fatto il primo passo».
LA VOCE DI MANTOVA
Pippo Pollina ospite del Festival Musicale Analcolico 2005 ai Giardini Gina Bianchi
Da oggi a Suzzara si fa festa ma senz’alcool.
Sarà Pippo Pollina l’ospite d’onore del "Festival Musicale Analcolico 2005", che si terrà oggi a Suzzara presso i giardini "Gina Bianchi".
Oltre a brani storici del suo repertorio, l’artista siciliano, applauditissimo al recente "Mantova Musica Festival", presenterà il suo splendido lavoro "Bar Casablanca", che sta ottenendo grande consenso di critica e di pubblico in mezza Europa.
Come sovente avviene nei concerti italiani di Pollina, è probabile che arrivino a Suzzara, per l’occasione, numerosi appassionati da Svizzera, Austria e Germania, i paesi dove l’artista, che da anni vive a Zurigo, vanta il maggior seguito.
L’esibizione, ad ingresso libero, sarà impreziosita della presenza del "Palermo Acoustic Quartet", i musicisti che da diversi anni accompagnano Pollina nei suoi concerti in giro per il mondo.
Il Festival Musicale Analcolico è organizzato dall’Associazione Provinciale dei Club degli Alcolisti in Trattamento (APCAT) di Mantova e dall’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada.
Famiglie con un grande fardello di sofferenza sulle spalle hanno deciso di unirsi, per organizzare insieme una grande festa in musica, promuovendo un’occasione di divertimento nel nome della salute e del benessere.
Si tratta di una provocazione culturale, che vorrebbe far riflettere sui pericoli del bere, in particolar modo quando ci si mette al volante.
Il Festival Musicale Analcolico inizierà alle ore 18; prima di Pollina si esibiranno "Prime Impressioni", "Choolers", "Stinchi di Santo", "Daniele Goldoni Trio".
L’iniziativa si avvale della collaborazione della Provincia di Mantova, Assessorato Politiche Sociali, dell’Associazione Culturale "Irrugiadati" di Mantova e della Cooperativa CHV di Suzzara, ed è patrocinata dal Comune di Suzzara.
Per informazioni o chiarimenti, potete contattare Alessandro Sbarbada, all’indirizzo e-mail a.sbarbada1@tin.it, o telefonando al n° 0376/329571 (ore serali).
A GAZZETTA DI MANTOVA
festa analcolica con Pollina.
Accompagnato dal Palermo Acustic Quartet, oggi il cantautore Pippo Pollina sarà l’ospite d’onore del Festival Musicale Analcolico di Suzzara, organizzato dall’Associazione Provinciale dei Club degli Alcolisti in Trattamento di Mantova e dall’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada. L’appuntamento è nello spazio Sconfinart-Festival Tabù allestito nei giardini Gina Bianchi. Al pubblico di Suzzara il cantautore, che ha mossi i primi passi con gli Agricantus, proporrà dal vivo i brani del nuovo album "Bar Casablanca", il dodicesimo della sua discografia e il primo interamente prodotto in Italia. Ad animare il Festival Musicale Analcolico, tra gli altri, saranno anche i Choolers,  il Daniele Goldoni Trio e gli Stinchi di Santo. La festa comincerà alle 18. L’ingresso al concerto è libero.
LA STAMPA Nell’Alessandrino si torna a parlare di eno cardiologia Incidente e un tasso alcolico record  

Picchia la moglie: denunciato    
IL TIRRENO
centro storico assediato da spacciatori e ubriachi




Lunedì, 18 Luglio 2005
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