RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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Nascita Ce.S.D.U.I.S. |
Nasce
presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia un
Centro di ricerca interdisciplinare per lo studio dei determinanti
umani degli incidenti stradali. E’ denominato Ce.S.D.U.I.S. e si propone
di approfondire con un approccio integrato i fattori di rischio umani
legati alle condizioni psicofisiche dei conducenti nella determinazione
degli incidenti stradali. Sarà coordinato dal prof. Gianfranco
Vivoli, Direttore del Dipartimento di Scienze Igienistiche, Microbiologiche
e Biostatistiche dell’Università di Modena e Reggio-Emilia.
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LA
SICILIA
Tamponamento fatale sulla 121 S. M. Licodia. Idraulico 59enne muore sul colpo dopo l’impatto con un’auto guidata da un giovane in stato d’ebbrezza. |
Erano circa le 13,30. Quasi l’ora di pranzo. Stava
rincasando. Rientrava nella propria abitazione, a Santa Maria di Licodia.
Ritornava dalla moglie e dai suoi due figli (una ventenne e un ragazzo
di qualche anno più piccolo), dopo una mattinata trascorsa lontano
da casa. Ma un altro destino attendeva Tindaro Sidoti, idraulico, 59 anni,
licodiese. L’uomo, alla guida della propria "Alfa Romeo", ha
perso la vita in un incidente lungo la Statale 121, poco prima dello svincolo
che da Catania si immette verso Paternò. La causa? Agghiacciante!
Sembra che un trentunenne biancavillese, Roberto Borzì, a bordo
della propria auto (una "Fiat Punto"), gli abbia tagliato la
strada e poi, tamponandolo nella fiancata sinistra del mezzo, lo abbia
indotto a girare su stesso come una trottola facendogli finire la corsa
contro il guard-rail centrale che divide la carreggiata della 121 con
lo svincolo per Paternò. Sidoti è morto sul colpo per le
profonde lesioni agli organi interni. Borzì, che, al momento della
disgrazia si sarebbe trovato in stato di ebbrezza per assunzione di sostanze
alcoliche, è rimasto ferito; per lui, dieci i giorni di prognosi
diagnosticati, per un trauma cranico minore, dai medici del Pronto Soccorso
del nosocomio paternese "SS. Salvatore". Immediate, da parte
dei carabinieri della Compagnia di Paternò, sono scattate le manette
ai polsi dell’uomo per guida in stato di alterazione psicofisica. Adesso
si trova agli arresti domiciliari. Sidoti, purtroppo, non ce l’ha fatta.
Per l’uomo è stato vano il tentativo di rianimarlo o, addirittura, di trasportarlo in ospedale con l’elisoccorso sopraggiunto sul luogo della disgrazia. Il suo battito cardiaco, purtroppo, è cessato sul posto dell’incidente, dopo che le forze dell’ordine intervenute lo hanno estratto dalle lamiere della propria auto che, in breve tempo, senza voler esagerare si è accartocciata. Qualche ombra in merito alla dinamica. Ogni minimo particolare, infatti, si trova al vaglio degli inquirenti che stanno tentando di fare maggiormente luce sulla tragica vicenda. A intervenire sul posto, oltre ai militari di piazza della Regione e il «118», i vigili del fuoco di Catania, gli agenti della polizia municipale di Paternò e gli uomini della polstrada di Randazzo. Il corpo esanime, prima di essere trasportato nella camera mortuaria del cimitero, è rimasto riverso per terra sino alle tre del pomeriggio. |
IL
MESSAGGERO (Umbria)
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Ha
minacciato il buttafuori di un locale notturno, che lo aveva invitato
ad allontanarsi, presentandosi con in una mano una bottiglia di plastica
riempita con della benzina e avvolta con uno straccio e nell’altra un
accendino acceso pronto a dare fuoco. L’episodio è accaduto
intorno alle quattro di ieri mattina a Perugia.
L’aggressore, un cittadino albanese, K.T., 23 anni, sprovvisto di documenti, aveva iniziato ad infastidire i clienti del locale, situato nella zona di Ponte San Giovanni a Perugia. Il buttafuori, quindi, notando che l’uomo era in evidente stato di alterazione alcolica, lo ha allontanato scatenando la reazione dello straniero. Alcuni militari delle Stazioni di Ponte San Giovanni e Perugia, liberi dal servizio e che si trovavano nel locale, sono intervenuti immobilizzando l’albanese che è stato denunciato per minaccia aggravata. Sempre l’altra notte, intorno alle due, in via Caprera a Perugia, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del Nor di Perugia, ha notato un giovane extracomunitario che, alla vista dei militari, si dirigeva verso un altro ragazzo cercando di raggiungere un motorino parcheggiato lì vicino. A questo punto i carabinieri sono intervenuti e a seguito di un controllo è emerso che l’extracomunitario, un tunisino del ’72, senza fissa dimora e irregolare, deteneva 25 grammi di cocaina, sequestrata dai militari assieme al motorino e a due telefoni cellulari. |
BRESCIA
OGGI
Alcol e stupefacenti patenti «congelate» Verifiche sulla viabilità e contravvenzioni a non finire. |
Le stragi del sabato sera angosciano i genitori
e allertano le forze dell’ordine. E quasi in ogni fine settimana
le forze dell’ordine effettuano posti di blocco sulle principali
arterie, anche nella Bassa per mettere un freno, attraverso la prevenzione,
a un fenomeno che si misura in morti e feriti.
In queste ultime ore, sotto la lente dei carabinieri della Compagnia di Verolanuova comandata dal tenente Paolo Floris c’è stata la viabilità che rientra nel Comune di Bagnolo Mella. Un’area spesso monitorata nelle notti di week end. I militari dell’arma hanno utilizzato gli strumenti per la misurazione del tasso alcolico, una delle cause più diffuse degli incidenti stradali, e il controllo dei documenti è stato capillare anche per fare emergere eventuali irregolarità sul fronte della normativa sull’immigrazione. Il bilancio dell’intervento? 54 persone controllate delle quali 12 straniere; 41 i veicoli fermati. 15 le contravvenzioni elevate e complessivamente 5 le patenti ritirate. Tre persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza, e una per essersi messa al volante sotto l’effetto di stupefacenti. In tutto, dalle patenti se ne sono andati 60 punti. |
CORRIERE ROMAGNA
Esame etilometro, 120 i promossi. Ma 31 patenti finiscono nella rete. |
RIMINI - “Guido con Prudenza - Zero Alcol tutta
vita” - campagna di sicurezza stradale contro le stragi del sabato
sera - ha già fatto le sue prime vittime. In questo caso si può
dire che è stata una fortuna, visto che l’unica strage registrata
venerdì sera riguarda i punti decurtati e le patenti ritirate.
Le pattuglie della polizia stradale, impegnate a controllare con l’etilometro
i ragazzi che uscivano dalle discoteche, hanno ritirato 31 patenti e sottratto
complessivamente 330 punti: 37 sono, invece, le infrazioni contestate.
Dai controlli però c’è anche qualche automobilista
che ha avuto la meglio. Infatti, come prevede la campagna “Guido
con prudenza” chi sulla strada di ritorno dalla discoteca dimostra
di essere sobrio vince un biglietto omaggio per tornarsene in pista la
settimana successiva. I ragazzi che hanno passato l’esame dell’etilometro
sono ben 120.
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IL
GAZZETTINO (Treviso)
IN QUATTRO ORE RITIRATE 21 PATENTI. |
Record
di 21 patenti ritirate nel quinto pattuglione della polizia municipale,
venerdì sera. L’altra notte in quattro ore gli agenti, sotto la
guida del comandante Danilo Salmaso in persona, hanno rilevato eccessi
di velocità superiori di 40 km/ora rispetto al limite dei 90. Oltre
ad una elevatissima sanzione amministrativa, secondo l’articolo 142 del
codice della strada, gli automobilisti si sono visti ritirare la patente
e una decurtazione di ulteriori 10 punti. Nessun problema di ’ordine pubblico’
per i vigili: i conducenti delle auto fuori regola hanno ammesso di aver
spinto un po’ troppo sul pedale dell’acceleratore.
Numerose anche le contravvenzioni per eccesso di velocità entro i limiti del 40 km/ora, che comportano una decurtazione di 2 punti dalla patente. La maggior parte delle multe è stata elevata in tangenziale, all’altezza della rotonda dell’ospedale, dove dalla velocità di 90 km all’ora è obbligatorio rallentare fino ai 50. Fortunatamente nessun verbale per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. (*) Rimandato alla prossima settimana, probabilmente, l’utilizzo delle ’vigilesse esca’ per controllare zone della città di maggior rischio in orari notturni. Le 21 patenti ritirate arrivano proprio alla vigilia del ripristino del funzionamento degli autovelox lungo l’anello esterno del Put. Può darsi che gli automobilisti abbiano voluto inconsciamente approfittare dell’ultima occasione di correre un po’ di più lungo l’anello esterno. Infatti dalla mezzanotte di oggi mezzanotte torneranno in funzione gli apparecchi elettronici al ponte della Gobba, all’altezza di viale Luzzatti, in viale Orleans prima di porta Calvi e in viale Trento Trieste di fronte all’edifico Inps. Ma prestissimo a questi autovelox, già in funzione mesi fa e poi sospesi in attesa della sentenza che ne comprovasse la regolarità, se ne affiancheranno altri in tangenziale e nelle principali direttrici del traffico, sia in centro che in periferia. |
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(S.M.)
Altre quattro patenti sono state ritirate nel corso dei controlli predisposti
dai carabinieri di Conselve nell’ambito della festa della birra di Arre
che si tiene da due settimane nella zona industriale tra Arre e Conselve.
Gli uomini dell’Arma si appostano con la stazione mobile all’uscita di
via Sorgaglia, unica strada che permette alla gente di raggiungere gli
stand della festa della birra, e controllano i conducenti delle vetture
che escono dalla festa. Solitamente viene usato l’etilometro per fare
il test dell’alcolemia e in base al risultato i carabinieri decidono se
il guidatore è in grado o meno di rimettersi al volante. In tutto
le patenti ritirate i queste due settimane di festa sono state sei.
Oltre all’etilometro, le forze dell’ordine, compresa anche la Polizia municipale di Conselve, hanno effettuato controlli sulla velocità. Il sistema ha funzionato, visto che, nonostante la pericolosità dell’incrocio di accesso alla festa che si trova sulla Monselice-Mare, non è mai successo nulla. Anche gli organizzatori della festa, il gruppo "Carpediem", ha dato una mano affinchè tutto andasse per il meglio: durante le serate di festa, sul megaschermo, c’era sempre scritto "Chi beve non guida". Un messaggio importante, che deve essere ascoltato e messo in pratica. I giovani devono capire che con la vita non si scherza. Guidare ubriachi vuol dire mettere a repentaglio la propria vita, ma anche quella degli altri. |
SANREMO NEWS
Imperia: controlli dei Carabinieri, in 4 alla guida ubriachi. |
Controlli
a tappeto ieri mattina e questa notte, da parte dei Carabinieri di Imperia
nell’ambito di un servizio di controllo straordinario del territorio
disposto dal Comando regionale. I controlli sono stati effettuati nel
capoluogo, nel golfo dianese e nei comuni dell’entroterra.
Sono stati impiegati: 11 autovetture, 2 moto e 24 militari che hanno controllato 150 veicoli ed identificato 130 persone, impiegando anche l’etilometro. Quattro le persone deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria in quanto sorprese alla guida di autoveicoli sotto l’effetto dell’alcol, ritirate altrettante patenti e decurtati un totale di 40 punti. Si tratta di 3 uomini ed una donna, di età compresa tra i 20 ed i 35 anni, residenti in provincia di Torino, Imperia e Genova. Le professioni sono le più disparate: rappresentante, operaio, studente, impiegato. Sono state inoltre elevate 20 contravvenzioni, decurtando un totale di 80 punti. Le violazioni più ricorrenti sono sempre quelle per le cinture e per l’uso del cellulare. |
IL
GAZZETTINO (Nordest)
Per la bella moglie, botte da orbi tra soldati Usa e un albanese. |
Pordenone
(S.S.) Botte da orbi nella notte tra venerdì e sabato al Quarantaseiesimo parallelo, locale notturno di Fontanafredda già assurto alle cronache per un’altra rissa tra italiani, statunitensi ed extracomunitari. Un diciannovenne albanese residente a Roveredo in Piano è rimasto colpito dall’avvenenza della partner di un militare americano, che era in compagnia di tre commilitoni tutti tra i 36 e i 23 anni, e ha esternato il suo apprezzamento sia gestualmente sia verbalmente, esagerando in entrambi i casi. Il marito non ha ovviamente gradito i pesanti complimenti e ha cominciato ad apostrofare a sua volta l’albanese che non se ne è rimasto zitto. Dopo pochi minuti alla litigiosità verbale si sono aggiunti pugni e calci e si è scatenato il putiferio prima dentro e poi fuori il locale. Una parte da protagonista, in questa storia di botte e pugni, l’hanno avuta le bibite ad alta gradazione alcolica che americani, albanesi e italiani avevano ingurgitato in grandi quantità. Il tutto è durato circa mezz’ora e alla fine per terra è rimasto un militare americano, ricoverato a Pordenone per la sospetta frattura di un’orbita. I carabinieri sono giunti sul posto quando la situazione si era tranquillizzata. Hanno interrogato i quattro americani e l’albanese i quali hanno sostenuto di essere stati gli unici protagonisti della rissa (probabilmente sapendo che se il numero di "partecipanti" fosse stato più alto sarebbe scattato l’arresto). I cinque sono stati denunciati per rissa e ubriachezza molesta. |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Taranto)
Tenta suicidio da ponte, salvo un 25enne. |
Aggrappato
alla ringhiera del ponte girevole, stava per lanciarsi nel vuoto quando
lo hanno strappato ad una brutta fine. L’episodio si è verificato
l’altra notte a Taranto. Un giovane disoccupato di 25 anni, dopo aver
alzato un po’ troppo il gomito, si è arrampicato alla rete di protezione
che circonda il ponte girevole e stava per lanciarsi di sotto. Sono stati
alcuni passanti ad avvertire i carabinieri della Marina e il personale
civile in servizio di guardia a palazzo Ammiragliato di corso Due Mari.
Questi sono riusciti a dissuadere il ragazzo dai suoi propositi suicidi.
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IL MESSAGGERO (Ancona)
Alcol e hashish: due ragazzi nei guai . |
CIVITANOVA
L’altra sera, durante un “pattuglione”, in corso Vittorio Emanuele,
agenti della Polizia hanno inseguito e bloccato una Volkswagen “Golf”
che non si era fermata all’alt intimato. A bordo si trovavano tre ragazzi
di Corridonia. Quello al volante, un 22 anni, era visibilmente alticcio.
Una ragazza di 18 aveva dell’hashish nella borsetta. Il terzo era soltanto
un po’ su di giri. Denunciato il primo e segnalata alla Prefettura la
seconda.
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TOSCANA
OGGI ONLINE
L’invecchiamento? In Chianti si scoprono tutti i segreti. |
«Qui
ci ribaltano come calzini», sorride Giuliano, 73 anni, di Greve in
Chianti, mentre è in coda per una Tac che valuti la densità
ossea delle sue gambe. E ha ragione: questo è infatti uno dei tanti
esami cui viene sottoposto un gruppo di oltre 1600 ultra 65enni di Greve
e Bagno a Ripoli per uno dei più importanti studi al mondo sui meccanismi
dell’invecchiamento. Il progetto di ricerca si chiama proprio «InChianti»
ed è portato avanti da un gruppo di ricercatori finanziati inizialmente
dall’Inrca, Istituto nazionale di riposo e cura per anziani, e dall’Azienda
sanitaria di Firenze. A partire dal 2001 i fondi arrivano dal Nia, il National Institute on Aging, l’ente federale americano che si occupa di terza età, che, subentrando all’Inrca e appoggiandosi all’Ars, l’Agenzia regionale toscana di sanità, ha investito sul progetto oltre 5 milioni di dollari, una cifra consistente che testimonia il valore della ricerca. «Il principio è che vengono finanziati solo progetti che hanno caratteristiche tali che non possono essere svolti negli Stati Uniti», spiega da Baltimora, da dove lavora, il gerontologo Luigi Ferrucci, che ha dato il via a questa ricerca. Un po’ affascinati dal Chiantishire, un po’ attratti dallo stile di vita sano della popolazione chiantigiana, gli americani hanno deciso di studiare qui come si invecchia. La particolarità dello studio è quella di esaminare l’evoluzione in dieci anni delle stesse persone. La raccolta dati è cominciata nel ’98 ed è stata ripetuta una prima volta nel 2001. Attualmente è di nuovo in corso, mentre l’ultimo screening è previsto tra tre anni. «Fino ad oggi – racconta Ferrucci – molti studi sull’invecchiamento sono stati limitati a una unica valutazione condotta su persone di diversa età che venivano successivamente confrontate. Un metodo che ha però vari limiti. Ad esempio, come confrontare soggetti che hanno vissuto l’infanzia durante il periodo bellico con coloro che sono nati nel dopoguerra? La risposta viene dagli studi longitudinali come il progetto “InChianti” che segue e valuta gli stessi soggetti per un lungo periodo di tempo». «Gli anziani di qui – sottolinea il dottor Fulvio Lauretani, uno dei ricercatori – hanno risposto con entusiasmo, anche grazie ai medici curanti e alle amministrazioni comunali». Gli esami sono di ogni genere: si va dalle valutazioni del cammino – i partecipanti vengono cronometrati mentre compiono percorsi di varia lunghezza e complessità, o salgono gradini – lo studio «InChianti» si compone anche di visita medica e prelievo del sangue, valutazioni vascolari con l’esame Doppler, Tac, esame neurolettrico per misurare la funzionalità dei nervi periferici, elettrocardiogramma e un’intervista a casa su abitudini alimentari e stili di vita. Proprio da quest’ultima sta emergendo che tre bicchieri di vino rosso al giorno sono un toccasana per il fisico. (*) «Al centro del nostro progetto c’è un modello interpretativo di come interagiscano i vari sistemi fisiologici, dalle ossa al sistema nervoso centrale e periferico, che permettono all’individuo di camminare, uno dei fattori che condizionano maggiormente la qualità della vita in età avanzata», spiega Stefania Bandinelli, responsabile scientifico del progetto. Dalla ricerca – che sta raccogliendo la banca dati biologica più grande d’Italia e fra le maggiori al mondo – sta emergendo un volto nuovo della vecchiaia. «Tante cose date per scontate non lo sono», sottolinea Ferrucci. «Se di certi sintomi, come l’anemia o certi piccoli danni neurologici, si diceva: “È l’età”, noi possiamo dire che non è vero. Osservando le stesse persone per dieci anni, tracciamo infatti il vero confine tra normalità e patologia e questo sarà fondamentale per porre le basi ai successivi interventi. In geriatria mancava questo background. Si tratta ora di tradurre i risultati di questo importante studio in interventi di prevenzione da parte del sistema sanitario. La strada della ricerca sull’invecchiamento è ancora lunga ma la Toscana ha fatto il primo passo». |
LA
VOCE DI MANTOVA
Pippo Pollina ospite del Festival Musicale Analcolico 2005 ai Giardini Gina Bianchi Da oggi a Suzzara si fa festa ma senz’alcool. |
Sarà
Pippo Pollina l’ospite d’onore del "Festival Musicale Analcolico
2005", che si terrà oggi a Suzzara presso i giardini
"Gina Bianchi".
Oltre a brani storici del suo repertorio, l’artista siciliano, applauditissimo al recente "Mantova Musica Festival", presenterà il suo splendido lavoro "Bar Casablanca", che sta ottenendo grande consenso di critica e di pubblico in mezza Europa. Come sovente avviene nei concerti italiani di Pollina, è probabile che arrivino a Suzzara, per l’occasione, numerosi appassionati da Svizzera, Austria e Germania, i paesi dove l’artista, che da anni vive a Zurigo, vanta il maggior seguito. L’esibizione, ad ingresso libero, sarà impreziosita della presenza del "Palermo Acoustic Quartet", i musicisti che da diversi anni accompagnano Pollina nei suoi concerti in giro per il mondo. Il Festival Musicale Analcolico è organizzato dall’Associazione Provinciale dei Club degli Alcolisti in Trattamento (APCAT) di Mantova e dall’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada. Famiglie con un grande fardello di sofferenza sulle spalle hanno deciso di unirsi, per organizzare insieme una grande festa in musica, promuovendo un’occasione di divertimento nel nome della salute e del benessere. Si tratta di una provocazione culturale, che vorrebbe far riflettere sui pericoli del bere, in particolar modo quando ci si mette al volante. Il Festival Musicale Analcolico inizierà alle ore 18; prima di Pollina si esibiranno "Prime Impressioni", "Choolers", "Stinchi di Santo", "Daniele Goldoni Trio". L’iniziativa si avvale della collaborazione della Provincia di Mantova, Assessorato Politiche Sociali, dell’Associazione Culturale "Irrugiadati" di Mantova e della Cooperativa CHV di Suzzara, ed è patrocinata dal Comune di Suzzara. Per informazioni o chiarimenti, potete contattare Alessandro Sbarbada, all’indirizzo e-mail a.sbarbada1@tin.it, o telefonando al n° 0376/329571 (ore serali). |
A GAZZETTA DI MANTOVA festa analcolica con Pollina. |
Accompagnato
dal Palermo Acustic Quartet, oggi il cantautore Pippo Pollina sarà
l’ospite d’onore del Festival Musicale Analcolico di Suzzara, organizzato
dall’Associazione Provinciale dei Club degli Alcolisti in Trattamento di
Mantova e dall’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada. L’appuntamento
è nello spazio Sconfinart-Festival Tabù allestito nei giardini
Gina Bianchi. Al pubblico di Suzzara il cantautore, che ha mossi i primi
passi con gli Agricantus, proporrà dal vivo i brani del nuovo album
"Bar Casablanca", il dodicesimo della sua discografia e il primo
interamente prodotto in Italia. Ad animare il Festival Musicale Analcolico,
tra gli altri, saranno anche i Choolers, il Daniele Goldoni Trio e
gli Stinchi di Santo. La festa comincerà alle 18. L’ingresso al concerto
è libero. |
LA STAMPA Picchia
la moglie: denunciato |
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