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Salvataggi , Notizie brevi 29/08/2012

Bimbo di otto anni in bici in autostrada
E’ uscito dalla sua casa di Azzano Decimo e voleva andare dai nonni
E’ stato recuperato da Polizia Stradale e personale di Autovie

AZZANO DECIMO -  E’ uscito di casa, ha inforcato la bicicletta, deciso ad andare a trovare i suoi nonni a tutti i costi. Peccato che il ragazzino, otto anni, conoscesse una sola via per arrivare da loro: l’autostrada. E così, senza pensare ai pericoli, ma ben attento a correre ai margini della strada evitando le automobili, un bambino residente ad Azzano Decimo ieri mattina ha percorso la A 28 (direzione Pordenone) per diversi chilometri. Una fuga in solitaria sulla sua bici dopo una discussione con i genitori, un banale litigio di quelli che avvengono quotidianamente in tutte le famiglie, ma ai quali i bambini sanno spesso reagire spiazzando gli adulti. E a volte sfidandoli.

 

Certo i famigliari non potevano immaginare che la sua reazione potesse essere quella, che di lì a poco entrasse in autostrada e iniziasse a pedalare lungo il tragitto che deve aver percorso tante volte in auto proprio con i genitori. A intercettare il giovane ciclista, con comprensibile meraviglia e preoccupazione, un cantoniere di Autovie Venete che stava lavorando in zona e che ha subito chiamato la polizia stradale di Pordenone. La bici è stata fermata nel tratto tra Cimpello e l’uscita Pordenone sud (centro commerciale). Il caso vuole che a quell’ora passasse anche un furgone della protezione civile, che si è fermato per prestare aiuto e ha caricato la bici del bambino. Gli uomini della stradale hanno preso in carico il bambino e lo hanno accompagnato a Pordenone, provvedendo ad avvisare i genitori senza farli morire di paura.

 

Il bambino è apparso ai primi soccorritori sereno e convinto di raggiungere la propria meta. A otto anni, si sa, il senso del pericolo è molto diverso da quello di un adulto. Per lui l’avventura si è conclusa con un viaggio nell’auto della polizia stradale mentre per genitori e nonni con un grande spavento. Ma come ha fatto il ragazzino a entrare in autostrada senza dare nell’occhio? Piuttosto facile. Non va, infatti, dimenticato che la A 28 è – nel tratto che ricade in provincia di Pordenone – un sistema aperto e quindi senza caselli o barriere di esazione. Questo fa sì che l’ingresso sia accessibile a tutti. Probabilmente anche questo deve aver fatto credere al ragazzino che quella strada non fosse diversa da quelle che percorre in sella alla sua bicicletta.
 


da  messaggeroveneto.gelocal.it
 

Mercoledì, 29 Agosto 2012
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