Il mio ultimo saluto a Maurizio Zanella Assistente capo della sottosezione Polizia Stradale di Vasto
Caro Maurizio,
sono partito alle 6 sabato mattina per essere presente al tuo ultimo saluto. Mi sentivo di essere vicino alla tua famiglia e ai tuoi meravigliosi colleghi. Ho visto una fiumana di dolore e una piena di affetto. La tua figliola più piccola che abbracciava la tua bara silenziosa composta, dignitosa, l'altra tua figlia, tua moglie Anna i tuoi cari distrutti dal dolore. Il tuo collega Nicola, compagno nell'ultima pattuglia che non si dava pace.
Tante autorità. tanta gente comune. Ma ti era tutto dovuto perché tu hai fatto più del tuo dovere, come ha spiegato bene in Chiesa il dirigente del Compartimento Abruzzo Piero Caramelli. Non lo avevo saputo, ma tu e Nicola vi eravate già adoperati con successo con l'estintore di bordo per spegnere quel maledetto primo incendio nella scarpata (magari causato dal lancio di una sigaretta di uno stolto in transito), poi l'incendio è ripartito nella divisione della carreggiata e lì sono dovuti intervenire i VF. Il pericolo per il fumo e le fiamme era imminente. Tu allora ti sei messo in coda per fermare il traffico e consentire ai pompieri di finire il lavoro e mettere tutto in sicurezza, quando... quando dopo che tre vetture si erano già fermate è arrivato quel "bolide" (lo ha chiamato proprio così il dr. Caramelli), conducente con famiglia a bordo e lì la tua storia terrena è finita.
Lo sappiano tanti automobilisti dal piede pesante perché e come hai dovuto lasciare la tua famiglia i tuoi cari, i tuoi colleghi. Penso con speranza che tu li abbia lasciati però solo momentaneamente e sono sicuro che da lassù continuerai a vigilare sulle tue figlie, tua moglie, i tuoi cari.
A volte mi domando se ne vale la pena esporsi così generosamente in una società che qui spesso ci vuol male. Tu avresti detto SI'. Sono sicuro. Perché tu sai che la tua missione ora si è compiuta completamente dandoci una lezione. Grazie Maurizio.
Giordano Biserni
Presidente ASAPS