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Rassegna stampa alcol e guida del 24 giugno 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-Insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


L’Adige
Gli organizzatori tirano le somme della festa di fine anno scolastico a Cles
Il divertimento è analcolico
«Duecento ragazzi sono un segnale forte»

CLES - Certo fosse stata proposta una festa con «happy hour» e birra a un euro la risposta sarebbe stata diversa.
Ma la festa analcolica promossa a Cles per la fine delle scuole ha attirato comunque 200 studenti degli istituti superiori che - con un po´ di rock, la presenza di un attore di «Zelig» (Enzo Cortese, che ha affrontato le problematiche legate all´uso di alcol) ed un paio di dj - si sono divertiti alla grande.
«Comunque vada, sarà un successo, avevo detto ai ragazzi che si sono impegnati mentre organizzavamo la cosa», dice Cristiano Conte, coordinatore di Spazio Giovani, che ha curato l´organizzazione sociale della festa, promossa all´interno del progetto per la prevenzione dalla dipendenza da alcol condotto dal Comprensorio. «Visto come è andata, credo che l´iniziativa abbia un futuro».
Tesi condivisa da Daniela Arnoldo, rappresentante d´istituto al Liceo scientifico di Cles, elemento trainante del gruppo organizzatore. «È questa la via da seguire», commenta decisa, anche se ammette che l´affluenza non è stata proprio massiccia. Ma che venti studenti si siano impegnati per organizzare una festa simile - anacronistica di questi tempi dove i «sangria party», le «fes...tazze», le «happy hour», le «feste della birra» si sprecano - e che 200 vi abbiano partecipato, è visto come segnale assolutamente positivo.
L´iniziativa, organizzata all´insegna dello slogan «Se guido non bevo», è stata appunto promossa dall´assessorato comprensoriale guidato da Tomaso Bergamo.
«Obiettivo dell´incontro con la stampa, che abbiamo voluto convocare a evento concluso, è stato proprio quello di valorizzare l´impegno dei ragazzi che si sono rimboccati le maniche per organizzare la festa», commenta Cristiano Conte, affiancato da Marika Cavalli ed Elisa Paternoster, operatrici di Spazio Giovani. «Una iniziativa che fra l´altro fa seguito alla ricerca sul consumo di alcol compiuta dalla nostra cooperativa nei mesi scorsi», continua Conte. «Basandoci sul lavoro svolto abbiamo sentito il professor Pietro Callovi (insegnante al liceo Russell) e i rappresentanti degli studenti. Abbiamo poi dialogato con gli adulti coinvolti nella ricerca, che ci hanno aiutato a diffondere la voce sull´organizzazione della festa. Ora che tutto è finito, possiamo affermare che simili iniziative impongono un cambiamento culturale forte, ed era pertanto chiaro che non avremmo avuto il tendone stracolmo di gente. L´importante è però che i ragazzi abbiano vissuto questo momento non in modo strumentale, cioè per dare risonanza ad un lavoro condotto sul tema dell´alcol, ma come momento di "cittadinanza attiva" di estrema importanza».
Certo, non tutti gli studenti hanno aderito, com´era peraltro prevedibile, ma il dado è tratto.
«Partiamo da questo gruppo di 20 ragazzi, ed andiamo avanti. Sicuramente promuoveremo iniziative analoghe in futuro», viene annunciato. Perché, come ha detto Daniela: «È questa la via da seguire».
E se 20 ne sono convinti, altri ne seguiranno...
G.S

 

TIN.IT

 

Maxi show con le stelle del pop per dire no all’alcol

 

Luca Testoni

 

Un’agguerrita pattuglia di stelle e stelline del pop tricolore in concerto (gratuito) in corso Como, a partire dalle 20.30 di domani, per la seconda edizione di «Sms. Solo musica sicura». Da Le Vibrazioni a Povia, da Max De Angelis a Luca Dirisio. E, ancora, Marina Rei, Sugarfree, L’Aura, Negroamaro, Rio, Pago, Simone, Il Nucleo, Zero Positivo e Flaminio Maphia.
Tutti insieme melodicamente, insomma - presentati da Ringo, dj di Radio 105, nonché testimonial dell’evento -, per supportare l’iniziativa, promossa da Tim e creata da City Laser con il patrocinio del comune di Milano. Obiettivo: sensibilizzare i giovani a divertirsi usando la testa. Soprattutto nel fine settimana. «Bevendo senza eccessi e senza innescare comportamenti che possano compromettere la salute propria e quella degli altri», parafrasando le parole di Giovanni Bozzetti, l’assessore milanese alla Moda, Turismo e Tempo libero.
L’idea alla base della kermesse itinerante (giunta ormai alla sua tappa conclusiva) coinvolge uno tra i più preziosi amici dei giovani: il cellulare. Proprio il telefonino è in grado di trasformarsi all’occorrenza in un vero e proprio strumento di prevenzione, capace di suggerire a chi ha alzato un po’ troppo il gomito di non mettersi alla guida. Per farlo bisogna però scaricare da Internet e installare sul portatile dotato di versione wap «Sobrio Mobile» (Internet: www.sobriomonile.it), un software ad hoc che permette di stabilire se si è ubriachi o meno. Il programma consente infatti di elaborare scientificamente una stima del proprio tasso alcolemico. (*)

 

 

 

(*) Nota: queste iniziative hanno il vantaggio di porre l’attenzione al problema alcol, ma sarebbe meglio ribadire che la sicurezza non è avere l’alcolemia a 0,49, ma nel non bere. In ogni caso le stime dell’alcolemia sia pure sopportate da software sono sempre approssimative.

 

IL MESSAGGERO (Viterbo)

 

Una giornata per ribellarsi alla normalità della droga 

 

di ANNABELLA MORELLI

Non più emergenza droga, ma normalità droga. E i numeri impressionanti sciorinati dalle ricerche scientifiche, che parlano di bambini assuntori di sostanze stupefacenti a 11 anni e bevitori di alcol anche prima, sembrano non avere più presa sull’opinione pubblica.
Ecco allora che la Giornata mondiale contro l’uso di droghe prende un significato speciale e le manifestazioni organizzate dal Ceis S. Crispino, insieme all’associazione famiglie e alla polisportiva di Vitorchiano, invitano a una scelta di vita sana. E non con noiose tavole rotonde, bensì con un concerto (sabato ore 21, chiostro di Santa Maria della Quercia) diretto dal maestro Ferdinando Bastianini, con i pianisti Matteo Biscetti, francesco Achilli e Luisa Piovani che accompagneranno il soprano Luisa Stella. Nella stessa suggestiva cornice Dancerostudio propone dei balletti con la coreografia di Cinzia Ana Cortejosa e Rita Proietti Gretti. Lunedì 27, almeno 500 ragazzi daranno vita a un’allegra passeggiata contro la droga partendo alle 16 da La Quercia per arrivare a piazza del Comune dove, con la colonna sonora di una musica revival, dei campioni dello sport, tra cui Trapé e Nicosia, saranno testimonial di lusso della giornata che terminerà a Prato Giardino dove ci sarà il concerto del Camarillo band.
«E’ diventato normale drogarsi – dice don Alberto Canuzzi, direttore del Ceis che ha presentato la Giornata insieme a Nicolò Pisanu dell’istituto Progetto Uomo e alla dottoressa Anna Rita Giaccone, responsabile del Sert della Asl – bere e sbattere contro un albero, siamo diventati indifferenti. E invece bisogna lottare, insegnare una cultura della vita sana perché i giovani abbiano un nuovo concetto di vita sana».
Al Ceis in 24 anni di attività sono “passati” circa 2000 giovani, 450 dei quali sono stati graduati ovvero inseriti nella società, anche se un 8 per cento è tornato poi a farsi.
«La dipendenza può essere dal gioco d’azzardo in grande aumento come da internet, dall’alcol e dalla droga: è sempre la stessa – afferma la dottoressa Giaccone -. Sembra sia causata da un fattore genetico, da una predisposizione che il disagio sociale, una fragilità di carattere e un contesto particolare risvegliano. Nel 2004, ai cinque Sert della Asl sono affluiti 1.796 utenti dei quali 240 sono detenuti a Mammagialla, con 699 dipendenti da oppiacei, 130 da alcol, 32 da cocaina, 126 politossicodipendenti. La prevenzione nelle scuole resta l’arma migliore contro la droga e infatti, dopo una campagna divulgativa, quest’anno abbiamo avuto un 10 per cento di utenti in più sotto i 24 anni. In declino l’eroina, si fa ricorso a più sostanze, oltre che all’alcol, per cui il medico si trova in difficoltà ad individuare un trattamento e c’è un aumento di drogati con problemi psichiatrici per cui, prima di inserirli in comunità, è necessaria una doppia diagnosi e poi un programma specifico per ogni nuovo entrato».
Eppure, Stato e Regione hanno stretto i cordoni della borsa e diverse comunità si trovano in grosse difficoltà finanziarie e in odore di chiusura. E la normalità droga dilaga, sommersa e incontenibile.

 

IL GAZZETTINO (Vicenza)

 

LA SOCIETÀ CHE CAMBIA Domenica è la Giornata mondiale di lotta contro gli abusi di stupefacenti

 

Droga, un "buco" per il successo

 

I giovani vogliono tutto e si aggrappano anche alla "dose". Spettacolo sui disagi e le problematiche in famiglia

 

Sono sempre di più i giovani che si avvicinano alle droghe per vivere la propria vita al massimo, per arrivare primi e competere con il mondo mirando al consumismo ed alla cura esasperata della propria immagine. Se ne parla in questi giorni perché domenica 26 giugno verrà celebrata la Giornata mondiale di lotta all’abuso di droga. «Commemorare questa giornata serve a poco», ha commentato ieri Piera Moro, direttore dei Servizi sociali di Vicenza, «mentre bisogna portare avanti, in rete con gli altri servizi del territorio, dei progetti di informazione e prevenzione, che conducano le famiglie a stabilire con i figli un rapporto diverso, non dominato dalla logica punitiva. Con le iniziative attuate dal Comune e dalle altre organizzazioni si vuole entrare nelle famiglie e far sì che i genitori arrivino ad identificare il disagio che porta i figli alla dipendenza da sostanze come alcol e droga, per aiutarli a uscirne». Proprio in quest’ottica è stato studiato lo spettacolo "Tutta colpa di Baudelaire", con Edo Polidori e Roberto Pagliata, promosso dal Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) del Veneto e 33 Associazioni vicentine, che avrà luogo alle 20.30 al Cinema Teatro Primavera di via Ozanam n. 3, ad ingresso libero, per sollecitare a riflettere sulle modalità comunicative che gli adulti adottano nei confronti di adolescenti e giovani. «I due conduttori», hanno spiegato Giordana Bertoldi e Giorgio Zebele, rispettivamente presidente e responsabile del gruppo dipendenze del Cnca del Veneto, «mescoleranno stasera sapere e sapore, ovvero riferimenti culturali, scientifici ed esperienziali. Lo spettacolo, della durata di circa due ore, proporrà una riflessione leggera su temi pesanti, a partire dalla considerazione che la complessità attuale non può essere letta sempre in termini di patologia e che la ricerca di equilibri difficili forse può trovare risposta soltanto in equilibri nuovi».

 

La Giornata di domenica mira a far riflettere sul nuovo consumo di sostanze psicotrope e sui rischi che possono comportare. «Nella società opulenta in cui viviamo», ha osservato Vincenzo Balestra, coordinatore del Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 6 di Vicenza, «il consumo di droghe è sempre più frequente, specie tra i giovani, sempre in competizione ed in corsa verso successo, consumismo, edonismo ed un’esasperata cura dell’immagine. Il quadro delle dipendenze vicentino è presto fatto: gli utenti del Sert hanno in media dai 23 ai 28 anni, con picchi che toccano i 15 ed oltre i 35 anni. Rispetto agli anni ’70-’80 i tossicodipendenti sono più difficili da riconoscere e spesso hanno un normale lavoro, come avviene per i 120 pazienti in trattamento con il metadone. È importante rilevare che tra i nuovi assuntori di droghe l’incidenza dell’infezione da HIV si attesta attorno all’uno per cento, quindi è un problema che riguarda sempre meno i tossicodipendenti, che oggi raramente si scambiano le siringhe».

 

Dell’attuale situazione delle dipendenze a Vicenza, dei progetti in corso e delle prossime iniziative si discuterà domani mattina alle 10 al Parco Retrone, nell’ambito di Festambiente, in una tavola rotonda intitolata "La strada che cambia", che vedrà protagonisti Piera Moro, Edoardo Polidori (Sert di Faenza), Giuseppe Longo (Caritas diocesana di Vicenza) e Vincenzo Balestra.

 

Matteo Crestani

 

IL MESSAGGERO (Frosinone)

 

FERENTINO 

 

Disagio giovanile e sicurezza: oggi consiglio comunale aperto 

 

Disagio giovanile e sicurezza. Sono i due temi che verranno discussi questa mattina alle 9,30 dal consiglio comunale aperto di Ferentino. Due punti fortemente voluti dalla minoranza di centrodestra dopo il grave episodio verificatosi un mese fa quando un ragazzo del luogo ha tentato di bruciare due motociclisti in località Vascello ustionandoli. Da allora il sindaco Piergianni Fiorletta ha emanato un’ordinanza con la quale vieta di prendere alcolici al di fuori dei luoghi pubblici dopo le 21.30. Ordinanza che finora non ha portato ancora a nessun verbale. Qualcuno dall’opposizione reclama maggiori controlli. «L’ordinanza va molto bene, ma per quale motivo è stata fatta se i vigili urbani finiscono il loro turno alle 20?» si chiede Leonida Zaccari. In effetti il sindaco ieri ha assicurato che finora era un periodo di prova, ma dal 1 luglio i controlli saranno serrati. I vigili urbani da quella data infatti inizieranno anche a svolgere i turni di notte.

 

IL GAZZETTINO (Venezia)

 

ANTA MARGHERITA Il vicesindaco Vianello e l’assessore Bortolussi hanno annunciato una serie di misure per riportare la pace notturna in campo

 

Telecamere e un’ordinanza per lo spritz

 

L’area dei locali sarà più controllata e d’ora in poi non si potranno aprire altri pubblici esercizi

Telecamere in campo Santa Margherita, nuove regole per la somministrazione di bevande, stop all’apertura di nuovi locali, più vigili e servizi igienici anche di notte. Sono queste le misure annunciate dall’amministrazione comunale per risolvere quella che comunemente viene definita "guerra dello spritz". Le hanno preannunciate ieri il vicesindaco Michele Vianello e l’assessore al commercio, Giuseppe Bortolussi, a residenti e titolari di pubblici esercizi di una zona divenuta simbolo di una difficile convivenza. Lo scopo è cercare di rendere vivibile il campo e al tempo stesso salvaguardare le attività dei locali e le esigenze di quanti, a Santa Margherita, vanno soprattutto a divertirsi la sera. Tra le varie iniziative, il vicesindaco ha annunciato un’ordinanza per evitare l’uso di contenitori di vetro e dettare misure di prevenzione nella vendita e nel consumo di bibite e alcolici.

 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

 

Nell’occasione sarà disputata anche la quinta prova del trofeo turistico nazionale Motodonna
Torna il motoraduno «Terre dell’Aglianico»
La manifestazione, organizzata dal moto club «Giacinto Cerviere», è alla dodicesima edizione

 

RIONERO IN VULTURE Il calore della gente, la genuinità del vino, la magia del paesaggio, la passione per la moto. Questi gli ingredienti della dodicesima edizione del motoraduno «Terra dell’Aglianico Doc del Vulture» (*). Per la seconda manifestazione a carattere internazionale il motoclub «Giacinto Cerviere» di Rionero in Vulture organizza un evento speciale: la quinta prova del Trofeo Turistico Nazionale Motodonna, assegnata dalla Federazione Motociclistica Italiana dopo il successo ottenuto nella città lucana, per due anni consecutivi, dal T.T.N. (Trofeo Turistico Nazionale). Solo lo scorso anno quasi mille centauri sono approdati nel centro vulturino per partecipare ad una manifestazione consolidata nel panorama mototuristico. L’evento, che porterà a Rionero motociclisti da ogni parte d’Italia e dalle vicine nazioni estere, apre oggi i battenti per concludersi domenica prossima a Monticchio Laghi con la cerimonia di premiazione. Il programma prevede visite nei luoghi di produzione del «rosso» Doc e delle acque minerali, nonché un itinerario teso a svelare la magia dei Laghi di Monticchio, la storia dei castelli federiciani (Melfi, Lagopesole), la suggestione della Cattedrale e del centro storico di Acerenza. A partire da questo pomeriggio, con l’apertura delle iscrizioni, il cortile di Fontana Grande sarà invaso dai motociclisti. In serata cena all’aperto per i partecipanti, accompagnata dalle note della musica live di Renato Pezzano per «A tribute to Pink Floyd». Domani visite libere e guidate nei comuni lucani, sfilata per le vie cittadine, degustazioni di Aglianico e concerto del gruppo «Ethnos» di antica musica etnica della Basilicata nel cortile del Palazzo Fortunato. «Abbiamo preparato l’evento con grande impegno e spirito di sacrificio - commenta Giuseppe Di Palma, presidente del motoclub «Giacinto Cerviere» - per essere sicuri della buona riuscita della manifestazione. Le strutture convenzionate ci hanno già dato conferma del tutto esaurito. Siamo convinti che arriveranno a Rionero centinaia di motociclisti, desiderosi di condividere una tregiorni di cultura e divertimento».

 


(*) Nota: questa rassegna stampa  ha più volte testimoniato come, in tutta Italia, i motoraduni e gli autoraduni siano quasi sempre all’insegna del vino e della birra.

 

L’alcol nel nostro paese è presente in quasi la metà degli incidenti stradali.

 

IL MATTINO (Caserta)

 

Un goccio di limoncello e poi via (*)

 

Limoncello, sì, ma solo un goccio. Lo assicurano gli organizzatori. Tra le produzioni tipiche offerte ai motociclisti ci sarà il Limoncello. Ma non si potrà esagerare. Appena un goccio, quindi. del gustoso liquore, un po’ di pausa e via di nuovo in sella. Il tutto per conservare sempre alti gli standard di sicurezza alla guida. Ed anche per non incappare in qualche brutta sorpresa al test con etilometro di qualche pattuglia della Polizia Stradale che sosteranno alla stazione di partenza di Meta.
 

 

(*) Nota: chi ha avuto l’idea di organizzare questa stupida iniziativa dimostra di non essere competente né di alcol né di moto.

 

IL GAZZETTINO (Udine)

 

Sutrio aspetta trentamila bikers

 

Le avanguardie sono arrivate e anche le polemiche su sicurezza e accoglienza

 

(pt) È sicurezza la parola d’ordine per il 2° raduno motociclistico Biker fest organizzato sul monte Zoncolan. L’edizione 2005 ha preso avvio ieri, all’insegna della solidarietà nei confronti dei disabili e a quella della salvaguardia personale. Tantissimi i cartelli che invitano all’attenzione sulla tortuosa strada che conduce al pianoro: Non guidare in stato d’ebbrezza, Attenzione alla banchina stradale, Attenzione: controlli radar. Altri tabelloni con ce ne sono. Solo quello all’uscita dall’autostrada e quello che da Sutrio capoluogo porta allo Zoncolan.

 

«Chi risiede in Friuli - dice l’organizzatore Moreno Persello - conosce la via d’accesso. Per i bikers d’oltre confine invece l’arrivo in Carnia è naturalmente quello dell’autostrada». Sull’altura, per questo fine settimana, è previsto l’arrivo di trenta mila motociclisti. L’area della festa si estende per 130 mila metri quadrati. Campeggio, palchi, locali e uffici sono incorniciati da un paesaggio montano di incantevole bellezza. «Qui si sta bene - dice Persello, editore delle riviste Cruisin e Bikers - ma i problemi non mancano. Questo spazio, ad esempio, ci costa duemila euro per pochi giorni. Auspichiamo una maggiore collaborazione: del resto l’evento crea un indotto positivo per tutta la zona. Gli alberghi, ad esempio, sono pieni». Qualche tiratina d’orecchie anche ai commercianti e agli esercenti. Per loro un invito a collaborare. «Nelle edizioni che seguiranno vorremmo essere appoggiati con più efficacia dalle agenzie di promozione turistica».

 

Sul fronte sicurezza, Persello chiede sorveglianza soprattutto sulla via di accesso, non solo schieramenti di forze di polizia sul piazzale della festa. A controllare che tutto vada per il meglio, ieri ha stazionato una pattuglia della Guardia di finanza di Tolmezzo. Tutto ok. E a smorzare le tensioni preorganizzative, il timore che qualcosa possa andar storto, ci sono le ragazze dell’Etoile models agency. Lisa, Michela, Sonia, Marzia, Nadia, Genny, affascinanti giovani venete e trentine, si sono esibite in anteprima in una schiumatura wash-show su una fiammante due ruote.

 

IL GAZZETTINO (Padova)

 

PONTELONGO L’incidente sulla strada provinciale per Candiana. Dopo l’urto l’uomo prima si ferma e poi inspiegabilmente si allontana

 

Ubriaco si scontra con un carabiniere

 

Individuato poco dopo. Sottoposto al test alcolimetrico è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza

 

Uno scontro tra due automobili, nessun ferito e danni di poco conto alle vetture. Un piccolo incidente che assume rilievo perché i due protagonisti sono un maresciallo dei carabinieri di 31 anni in servizio alla stazione di Codevigo e un uomo di Camponogara di 61 anni, risultato in preda ai fumi dell’alcool a seguito dei controlli con l’etilometro effettuati dai carabinieri.

 

L’incidente è successo martedì scorso, intorno alle 15.50, lungo la strada provinciale 65, che collega Pontelongo a Candiana.

 

Il maresciallo aveva da poco terminato il turno alla stazione di Codevigo e stava percorrendo la provinciale a bordo della sua Ford Focus. Per cause che sono ancora al vaglio dei carabinieri di Codevigo, la Peugeot 206, condotta da E.S. di Camponogara, ha urtato la vettura del maresciallo. A questo punto il carabiniere è uscito dall’automobile per accertarsi che anche l’altro autista stesse bene e per i chiarimenti del caso. Lo stesso avrebbe fatto E.S. ma, nel giro di pochi istanti, sarebbe risalito sulla Peugeot con l’intento di andarsene.

 

Avvisati i colleghi di Codevigo, il maresciallo ha atteso sul posto l’arrivo della pattuglia per fornire le prime indicazioni. Nel giro di pochi minuti i carabinieri hanno individuato E.S. a qualche centinaio di metri dal luogo esatto dello scontro. Insospettiti dallo strano comportamento dell’uomo, hanno proceduto ad effettuare il test con l’etilometro. Dai risultati dell’esame E.S. ha dimostrato di avere nel sangue un tasso alcolico superiore alla norma. Per lui è scattata immediatamente la denuncia per guida in stato di ebbrezza e per omissione di soccorso. Le indagini dei carabinieri atte a fare maggiore chiarezza sul caso sono tuttora in corso.

 

Fe.Be

 

IL MESSAGGERO (Umbria)

 

Albanesi fanno cadere ragazzo in motorino e lo prendono a botte 

 

di LUGINA MICCIO

CASTIGLIONE DEL LAGO - Ubriachi, alla guida di un’auto fanno cadere un ragazzo in motorino e, anzichè soccorrerlo, lo prendono a pugni. Non è stato un episodio isolato quello accaduto a Punta Navaccia, dove un anziano è stato picchiato da quattro albanesi. Sabato scorso si è verificato un altro episodio grave, a testimonianza di come i rapporti con la popolazione immigrata non siano sempre facili. L’aggressione si è verificata intorno alle 17, ai danni di un giovane di Castiglione del Lago. L’uomo, molto conosciuto e benvoluto nella cittadina lacustre, viaggiava molto piano con il suo scooter lungo via Roma quando, per motivi che non si conoscono, è stato affiancato da una Nissan nuova con a bordo due extracomunitari in evidente stato di ebbrezza che hanno fatto cadere il conducente. I due sono quindi scesi dalla macchina, hanno preso il ragazzo e mentre uno lo teneva fermo l’altro lo ha colpito al viso con un pugno. Sul posto è intervenuto un altro ragazzo per capire quello che stava accadendo. Al suo arrivo i due, dopo aver minacciato il giovane intervenuto, sono saliti in macchina fuggendo. Per il giovane castiglionese qualche escoriazione. A Ferro di Cavallo, Perugia, invece, un albanese è finito in carcere con le accuse di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Ha preso a calci e pugni gli agenti che cercavano di bloccarlo, danneggiato l’auto della squadra volante e la camera di sicurezza della questura dov’è stato rinchiuso dopo l’arresto. L’uomo ha 30 anni, ed è in regola con il permesso di soggiorno. L’episodio è avvenuto l’altro ieri alle 15, a Ferro di Cavallo. Qualcuno ha telefonato al 113, dicendo che un albanese in evidente stato di ubriachezza stava importunando i clienti di un bar di quel quartiere.
Alla pattuglia della volante che cercava di bloccarlo, l’uomo ha rivolto insulti e minacce, per poi scagliarsi contro gli agenti, facendoli cadere (uno dei due ha riportato lievi escoriazioni). I poliziotti hanno reagito e, seppure a fatica, lo hanno fatto salire nella loro auto, dopo avergli bloccato mani e piedi. All’arrivo in questura l’uomo ha prima danneggiato una portiera della vettura della polizia e poi la camera di sicurezza in cui è stato rinchiuso.

 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Lecce)

 

Una serata movimentata
Marinaio ubriaco ferisce poliziotto e fugge: arrestato (*)

 
 

Un marittimo di Gallipoli, Gabriele Solidoro, di 45 anni, è stato arrestato l’altra sera dai poliziotti del Commissariato con le accuse di lesioni, violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Nel caso specifico, un agente di 40 anni di Bari, aggregato al Reparto prevenzione crimine di stanza proprio a Gallipoli che, per la frattura dell’avambraccio destro, è finito in ospedale, dove è stato ingessato e dimesso con trenta giorni di prognosi. I fatti. Alla guida della sua Renault Clio, all’altezza dell’incrocio fra Corso Roma e via Ravenna, il marinaio si era scontrato con la Fiat Uno guidata da un uomo del posto. Nessuno dei due aveva riportato ferite, ma anche se in maniera non grave, le due vetture erano rimaste ammaccate. Senonché, quando l’autista della Uno è sceso per regolare i termini dell’incidente, chi si trovava alla guida della Clio ha ingranato la marcia e si è allontanato. A quel punto, qualcuno ha dato l’allarme e sulle tracce dei fuggitivi si è portato l’equipaggio di una pattuglia del Reparto anticrimine. All’imbocco del lungomare Marconi, la Renault è stata bloccata, ma di scendere dall’auto Gabriele Solidoro non ne ha voluto sapere. Anzi, quando uno degli agenti stava per aprire lo sportello, il marinaio glielo ha sbattuto contro con violenza e ha poi tentato di proseguire la fuga a piedi. Nel frattempo richiamati, sul posto sono giunti anche altri poliziotti, e il 45enne è stato finalmente bloccato. Prima di finire negli uffici del Commissariato, ha però preso a male parole gli uomini in divisa, senza neppure curarsi di averne ferito uno. Dai successivi accertamenti, sarebbe emerso che il marittimo aveva alzato il gomito.

 

 

 

(*) Nota: a molte persone l’alcol fa l’effetto di renderle insofferenti alle regole. Sulla strada questo  spesso ha delle conseguenze tragiche. Ne vanno di mezzo a volte gli uomini in divisa che le regole rappresentano.

 

IL GAZZETTINO (Vicenza)

 

SAN PIETRO DI FELETTO

 

Sisto Benedetti, il 58enne protagonista lunedì della notte di follia, è stato sentito dal Gip Castagna

 

«Sentivo le voci: hanno ucciso tuo figlio»

 

Ricordi scarsi e confusi delle minacce e dei colpi sparati. Resta in ospedale agli arresti domiciliari

 

Sisto Benedetti, 58enne pensionato ex operaio alla Sarom, si trova ricoverato in ospedale a Conegliano e vi resterà, agli arresti domiciliari. Il giudice dell’indagine preliminare Valeria Castagna si è recata ieri a interrogarlo per convalidare il fermo operato dai Carabinieri nella prima mattina di lunedì, dopo quasi dieci ore da quando l’uomo si era chiuso in casa con i suoi fucili da caccia, solo con tutti i fantasmi che gli erano rimasti nella mente dopo una difficile conclusione del matrimonio, dal quale la moglie era uscita dopo essersi più volte rifugiata dai vicini per il carattere difficile di lui. Era rimasto solo, nella casa di via Salera, a San Pietro di Feletto, con i due figli - un maschio e una femmina - che lo andavano a trovare. I vicini lo descrivono come schivo, taciturno, dal carattere difficile. Domenica sera - ha ricostruito l’uomo con il giudice ieri, alla presenza dell’avvocato Bellot - è uscito di casa con in mano una mannaia: la memoria di quelle ore è confusa ma a Benedetti sembra di ricordare delle "voci", attorno alla casa, nella sua testa... voci che gli dicevano che suo figlio era stato ucciso. Per questo avrebbe preso la mannaia, per questo si sarebbe recato dal vicino, a chiedere chi aveva ucciso suo figlio.

 

Il figlio era lì, e l’aveva subito tranquillizzato, poi gli aveva detto che lo riaccompagnava a casa e da questo momento in poi l’uomo non ricorda quasi più niente, nè dei fucili nè dei carabinieri chiamati il figlio. Benedetti sembra desolato, per quello che è accaduto, e ieri avrebbe voluto rivedere la dott.ssa Sanzari, il Pubblico ministero che nella notte di domenica, alle 6, ha intavolato con lui un dialogo, portandolo a dimenticare le armi e consentendo ai Carabinieri di immobilizzarlo e infine soccorrerlo con il ricovero e il supporto medico.

 

Del fatto di aver minacciato con il fucile il figlio Pierluigi - che ha ventidue anni - di tutta la diatriba con i Cc non ricorda nulla. Cosa è accaduto nella casa in cui era solo con le sue armi non si saprà forse mai; al magistrato quella notte Benvenuti ha detto che i carabinieri gli erano entrati in casa, che gli avevano bevuto il suo vino... di tutto questo non c’è memoria. Verso le 4 e 40 del mattino l’uomo era uscito su un balcone e aveva sparato due volte ad altezza d’uomo, con il rischio di uccidere qualcuno; poi un’ora di vuoto, poi i carabinieri lo hanno visto spazzare il balcone e poi è arrivato il magistrato, che ha evitato il ricorso ai reparti speciali. Il prossimo passo sarà di disporre una perizia psichiatrica che spieghi il tentato omicidio.

 

Antonella Federici

 

IL MESSAGGERO

 

Crollano birra e burro, meglio latte e olio d’oliva 

 

ROMA - Il consumo di frutta e verdura è destinato a scendere fino al 20%, è la previsione degli esperti. Un tracollo, comprare le ciliegie e le zucchine diventerà un lusso. Già nei primi tre mesi del 2005, secondo i dati Ismea, gli acquisti di ortofrutta erano calati del 12,5%. E non solo quelli. Meno pesce fresco e surgelato (un calo del 2%), troppo caro, meglio il pollo, o la carne, il cui consumo è aumentato del 2,5%. Della birra si può fare a meno, tanto è vero che è quasi sparita dai carrelli della spesa (calo delle vendite pari al 13%), per far largo ad acqua (+6,5 %) e latte (+3,8%). Crolla il consumo dei grassi, burro, margarina (-10%) e olio di semi (-12%). In compenso, riferisce la Coldiretti, aumenta quello dell’olio di oliva e con questa tendenza più che i prezzi c’entrano le nuove abitudini alimentari.
Si mangia meno pane (-25% nel 2004) un po’ per dieta e un po’ per evitare sprechi. Qualche consiglio per risparmiare ancora di più. «Girare tanto e confrontare i prezzi, approfittare delle offerte per fare le scorte - suggerisce Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc - rinunciare all’acqua minerale, che costa circa 20 centesimi al litro, e bere quella del rubinetto che costa l’equivalente delle vecchie 2 lire al litro. Quella di Roma è buonissima». (*)

 

M.Lo

 

(*) Nota: la convenienza (non solo economica) dell’acqua del rubinetto rispetto a vino e birra è ancora maggiore.

 

YAHOO NOTIZIE

 

Finlandia: Proposto Boicottaggio Prodotti Italiani Dopo Frasi Berlusconi

Asca-Afp) - Una confederazione che rappresenta circa 170 mila produttori agricoli e forestali finlandesi ha proposto il boicottaggio dei prodotti italiani dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio Berlusconi sulla cucina finlandese. La Central Union of Agricultural Producers and Forest Owners (MTK) ha invitato a non comprare cibo italiano, compresi il vino e l’olio d’oliva, come riferisce il quotidiano Helsingin Sanomat.

 

WINENEWS

 

WINE INTERNATIONAL

Sabato, 25 Giugno 2005
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