Impresa corresponsabile per violazioni tempi di guida
Il ministero degli Interni ha diramato un parere col quale ribadisce che l'impresa di autotrasporto è sempre corresponsabile delle violazioni effettuate dai suoi autisti ai tempi di guida e di riposo. L'unica alternativa è presentare un ricorso contro la sanzione, dimostrando di avere adempiuto tutti gli obblighi per prevenire o sanzionare le violazioni.
L'impresa titolare del veicolo è sempre e comunque corresponsabile delle violazioni effettuate dai suoi autisti alla disciplina dei tempi di guida e di riposo? Una nota del ministero degli Interni conferma la risposta positiva questa domanda, sostenendo che questo tipo di violazione deriva comunque da un'assenza o un'insufficienza di formazione o di controllo. Il fondamento normativo di quest'affermazione è l'articolo 10 del Regolamento comunitario 561/2006, che impone all'impresa di seguire la formazione dei conducenti, di organizzare il loro lavoro e di svolgere un costante controllo anche sul rispetto delle normative.
Quindi, la Polizia Stradale continuerà ad sanzionare anche l'impresa, oltre che l'autista, quando riscontra una violazione dei tempi di guida e di riposo. Resta la facoltà, da parte dell'azienda, di presentare un ricorso contro la multa, però deve dimostrare di avere adempiuto tutti gli obblighi sulla formazione e sui controlli. A tale proposito, il Regolamento comunitario prevede la partecipazione a corsi sull'uso del cronotachigrafo e sulla normativa dei tempi di guida e di lavoro, il controllo costante delle registrazioni del cronotachigrafo e la somministrazione di sanzioni interne agli autisti che abbiano violato le norme di sicurezza, anche se non sono stati multati dagli organi di controllo pubblici.
> Parere Ministero Interno corresponsabilità impresa violazione tempi di guida
trasportoeuropa.it