RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
|
Lite al bar, accoltellato un ragazzo: è grave Cormano, il giovane, 24 anni, colpito vicino al cuore. Arrestato l’aggressore. |
CORMANO
- Un giovane fabbro di 24 anni è in fin di vita, in un letto
d’ospedale, dopo essere stato accoltellato al petto da un albanese,
arrestato dai carabinieri. L’episodio è accaduto l’altro
ieri sera, poco dopo mezzanotte, in piazza Pertini. R.F., sposato,
un bimbo di pochi mesi, era insieme ad alcuni amici sotto i portici
di un palazzo. Qualche minuto prima avevano festeggiato le prossime
nozze di un ragazzo del gruppo, in un bar gelateria poco distante.
A.R., 27 anni si è avvicinato al gruppetto e ha scambiato qualche
parola con uno dei giovani. Poi, forse perché ubriaco, è
passato alle minacce. Il ragazzo gli ha chiesto di calmarsi, ma per
tutta risposta lo straniero ha fatto vedere un coltello che subito
dopo si è rimesso in tasca. Sembrava che la faccenda fosse
risolta, ma all’improvviso l’albanese ha estratto un altro
coltello e ha tentato di colpire il giovane che gli aveva parlato.
Ha sbagliato mira, centrando R. F. La lama è penetrata nel
petto, tra spalla e cuore, provocando una profonda ferita che ha lesionato
anche il cuore. Soccorso dagli amici, il fabbro ha perso i sensi,
mentre A.R., che vive di lavori saltuari, è scappato, buttando
il coltello in un cespuglio. Il ferito è stato trasportato
d’urgenza all’ospedale San Raffaele e sottoposto nella notte
ad un delicato intervento chirurgico. |
Alle 3 di ieri notte vicino Borgo Loreto. Piedi amputati e fratture multiple alle vertebre cervicali Lo scooter contro il guardrail, clandestino gravissimo. |
CASTELPLANIO
- Gli hanno amputato totalmente il piede destro, parzialmente il sinistro
e le vertebre cervicale fratturate, tanto che i medici si sono riservati
strettamente la prognosi. E’ il risultato di un incidente stradale
che ha dell’inverosimile, e sul quale i carabinieri stanno indagando
senza escludere nessuna ipotesi. Sfortunato protagonista un extracomunitario
clandestino di 35 anni, giunto da poco dal Marocco e ospitato provvisoriamente
dai fratelli che abitano a Castelplanio in regola con i permessi di soggiorno
e che sono stimati lavoratori in aziende del luogo. Poco dopo le 3 di
ieri, il giovane straniero del quale non sano state rese note le generalità,
stava percorrendo la provinciale 76 da Moie in direzione di Castelplanio
- vicino a Borgo Loreto - alla guida dello scooter del fratello. Il giovane
ha perso il controllo dello scooter, ha sbandato vistosamente finendo
contro il guardrail dall’altra parte della carreggiata. Un impatto
disastroso visti i risultati, pare causato da alcuni ferri che sporgerebbero
dal guardrail stesso, ma la circostanza è tutta da verificare.
Alcuni automobilisti che viaggiavano dietro lo scooter hanno detto ai
carabinieri che il giovane avrebbe fatto tutto da solo. Lui, che non ha
mai perso i sensi, sostiene di essere stato toccato da un camion. Verificheranno
i carabinieri.
Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale, dopo i primi aiuti dagli stessi automobilisti, i medici hanno constatato la gravità delle fratture, risolte con le amputazioni di cui all’inizio. Le analisi avrebbero rivelato un’eccessiva presenza di alcol nel sangue. Sarà trasferito a Torrette. |
IL
MESSAGGERO (Abruzzo)
Il presunto assassino: scena muta e mezze ammissioni. |
L’omicidio
di Roccamorice risale alla mezzanotte di giovedì. Roberto Stella
torna a casa. E’ ubriaco, i genitori lo rimproverano. Lui, dicono
i carabinieri, comincia a picchiare e non si ferma più. All’una,
come conferma l’autopsia, i coniugi muoiono. Roberto Stella non ha,
sinora, confessato l’omicidio. Mezze ammissioni, sì. Per gli
investigatori però non c’è dubbio, è lui l’assassino.
Come prova i graffi, i segni e vari segni sul viso: gli anziani, prima
di morire, hanno tentato di difendersi.
|
REGGIO EMILIA Ferito un 22enne. Denunciati i 3 aggressori Suona per uscire da parcheggio automobilista preso a martellate. |
REGGIO
EMILIA Ha suonato il clacson perché un’altra vettura ostruiva l’uscita
dal parcheggio, ma il gesto gli è costato un pestaggio e anche
alcune martellate da parte di due dei tre occupanti dell’auto. È
accaduto venerdì notte a Baiso, località dell’Appennino
reggiano, poco dopo le 4. Gli aggressori - tre muratori di Cutro (Crotone),
due 21enni e un 18enne - sono stati poi individuati e denunciati dai carabinieri
per violenza privata, lesioni personali aggravate, danneggiamento e porto
abusivo di strumenti atti ad offendere. L’aggredito - un modenese di 22
anni - si è fatto medicare al Policlinico di Modena, dove è
stato giudicato guaribile in un paio di settimane. Il giovane era appena
uscito da un locale della zona dove era stato in compagnia di alcuni amici
(che lo attendevano sulla strada) ed era andato nel parcheggio a prendere
la propria auto. Ma l’uscita era ostruita da una Lancia Thema con a bordo
tre giovani. Due di questi, quando hanno udito il colpo di clacson, si
sono avvicinati al modenese e, armati di cacciavite e martello, lo hanno
riempito di botte. Il ragazzo è stato anche colpito alle spalle
e alla schiena con il martello, ma per fortuna non ha riportato fratture.
La vittima ha pure cercato di fuggire ma inutilmente, perché il
terzo aggressore, che era rimasto a bordo della Lancia (e che è
poi risultato ubriaco), ha cercato di investirlo più volte con
la vettura. A salvare il giovane sono stati gli amici che, non vedendolo
arrivare, sono andati a cercarlo al parcheggio. Alla loro vista i tre
calabresi sono fuggiti, ma sono poi stati rintracciati dai carabinieri..
|
CORRIERE
ROMAGNA (Rimini)
Devastano una gelateria poi picchiano un carabiniere. |
RIMINI
- Alzano troppo il gomito e scaricano alcol e rabbia contro gli arredi
e i clienti di una gelateria. Fermati dai carabinieri non trovano niente
di meglio che scagliarsi contro i militari.
Il ventenne Daniele Carlucci, il ventunenne Gennaro Vitucci e il diciannovenne Giuseppe Selvaggiuolo, tutti e tre di Gravina di Puglia (Ba), sono stati arrestati per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Le accuse arrivano dopo una notte brava passata a bere e gironzolare per i locali di Rimini. Tappa finale, un bar gelateria di viale Vespucci dove verso le 3.40 i tre amici, in evidente stato di ebrezza alcolica, avevano iniziato a rovinare gli arredi e a importunare i clienti. Di lì passava anche un sottufficiale di Cesenatico, libero dal servizio, in compagnia di un collega di Rimini in congedo. I due militari hanno cercato di calmare i ragazzi in attesa dei carabinieri del Radiomobile. I pugliesi, quando hanno capito che stavano per essere identificati, hanno dato in escandescenza scagliandosi contro il maresciallo di Cesenatico. La loro notte brava è però ugualmente finita con l’arresto e il militare aggredito se l’è cavata con traumi giudicati guaribili in quattro giorni. |
L’UNIONE
SARDA
Città del Vino Terralba, Comune nella bufera. |
Ha
suscitato un coro di proteste la decisione della Giunta comunale di non
aderire all’associazione delle Città del vino. «Eppure si
erano mosse le associazioni di categoria Uci e Coldiretti, l’associazione
culturale "Selas", il comitato del bovale "Terralba doc",
il club "Amici del vino", la cantina di Terralba e tanti piccoli
produttori - rimarca amareggiato Andrea Tocco, direttore provinciale dell’Unione
coltivatori italiani - Tutti speravano in una maggiore attenzione da parte
della maggioranza che invece ha bocciato in consiglio la proposta di adesione.
Si sperava in un sostegno coraggioso ad un settore che per tanti anni
è stato di traino all’economia terralbese». Da notare che
anche la Sardegna ormai non riesce a soddisfare il suo fabbisogno vinicolo.
In particolare sono le quote di produzione che condizionano l’impianto
di nuovi vigneti. Terralba, per esempio, ha espiantato oltre 80 ettari
di vigneti prima del 1997 senza che i proprietari ottenessero i diritti
di reimpianto. Va anche ricordato che il bovale terralbese nel 1975 è
stato insignito con decreto del presidente della Repubblica del riconoscimento
di origine controllata. «Tutti questi elementi sarebbero stati sufficienti
a convincere chiunque, invece non sono bastati a questa maggioranza»
dice Tocco. Intanto la mobilitazione continua: i produttori, le associazioni
e gli appassionati della viticoltura hanno organizzato per sabato 25 e
domenica 26 la "Festa del bovale" nella cantina sociale. Nell’occasione
verranno raccolte firme per una petizione popolare che ribadisca al comune
il desiderio di aderire all’associazione delle Città del Vino.
:«E’ un’occasione da non perdere: con soli 2 mila euro di quota
di adesione si potrebbe dare un’ulteriore possibilità di sviluppo
al turismo enogastronomico locale», conclude il direttore provinciale
Tocco. Antonello Loi.
|
|
Un
carabiniere all’ospedale e un operaio denunciato per guida in stato di
ebbrezza. È l’epilogo dell’incidente stradale avvenuto nella notte
di venerdì sulla strada statale 130, poco dopo il bivio per Vallermosa,
in direzione Iglesias. Tre le macchine coinvolte, di cui due Fiat Bravo
con a bordo militari della caserma Trieste, dove ha sede la Scuola allievi
carabinieri di via Indipendenza. Secondo la ricostruzione dei fatti compiuta
dagli agenti della Polizia stradale di Carbonia, a provocare l’incidente
è stato il conducente di un fuoristrada (un giovane di Iglesias)
che, quando erano circa le 2 del mattino, ha tamponato l’auto condotta
dai militari. La vettura, a causa dell’impatto, ha a sua volta raggiunto
l’altra auto militare che si trovava poco più avanti nella stessa
direzione di marcia. Nell’urto, ad avere la peggio è stato un brigadiere
della Scuola allievi che ha rimediato lesioni, per fortuna lievi, e ha
dovuto fare ricorso alle cure dei medici. Il militare è stato subito
soccorso e accompagnato all’ospedale Cto, dove è stato sottoposto
ad accertamenti e, ieri mattina, è potuto ritornare a casa. Un
tamponamento a catena che, per fortuna, non ha avuto conseguenze serie.
Qualche strascico giudiziario ci sarà, invece, per il conducente
del fuoristrada che ha tamponato la prima vettura dei carabinieri. Gli
accertamenti cui è stato sottoposto avrebbero evidenziato un tasso
alcolico superiore a quanto consentito dalla legge. Dovrà rispondere
di guida in stato di ebbrezza e rischia la patente. (c.s.).
|
CORRIERE
ADRIATICO
Movimentato episodio in corso Stamira Ubriaco semina il panico. |
ANCONA
- Un rumeno ubriaco ha seminato il panico ieri pomeriggio alle 15 in corso
Stamira. L’uomo, alterato dall’alcol, ha dapprima inveito contro
alcuni automobilisti tentando di prendere a calci alcune macchine in transito.
Poi ha tentato una goffa fuga rubando un motorino. Le sue condizioni erano
talmente precarie che dopo qualche metro è caduto rovinosamente
a terra. S’è rialzato e ha continuato a inveire contro le
auto. A placarne i bollori, sono stati i carabinieri del nucleo radiomobile
che sono riusciti a fermarlo. L’uomo tuttavia ha preso a calci anche
la “pantera” dei carabinieri abbozzandone la portiera.
|
CORRIERE
ADRIATICO
Distrutta l’illuminazione pubblica sotto i portici, danni all’arredo urbano: la città è scossa I vandali hanno le mani su Fossombrone. |
FOSSOMBRONE
- La città è scossa. Poco dopo le due di ieri ignoti hanno
mandato in frantumi tutto quello che c’era da distruggere. Una serie di
globi dell’illuminazione pubblica appesi sotto i portici. Seggiole di
plastica, i vasi ornamentali scaraventati ovunque. Fino a far sembrare
alcuni tratti del selciato una sorta di orto improvvisato per quanto stranamente
manomesso. Altri lampadari sono rimasti in bilico legati ad un sottile
filo elettrico.
Una cosa del genere non si era mai vista. Per quanto in altre occasioni qualche bravata c’era stata soprattutto ai danni dei vasi. Dalle sette del mattino comincia una sequela di lagnanze. Qualcuno si è affaccia alla finestra e si chiede se non ci sia stata la guerra. Ma che guerra è mai stata così violenta e impietosa. Contro chi? Perché danneggiare la cosa pubblica. Per quanto vecchia o obsoleta potessero essere quelle vecchie sfere di vetro bianco. Raccontano nei negozi appena aperti che qualcuno ha sentito un gran baccano. Si è precipitato al telefono. Ha dato l’allarme al 112. Una pattuglia dei carabinieri si è portata sul posto per i primi rilievi. La squadra degli operai del Comune si mette subito al lavoro. Prima di tutto per sostituire le lampadine. Poi per raccogliere e pulire. Dicono sia il venerdì notte il momento più critico. Bottiglie di vetro erano state lanciato nella ex piazza del mercato. Qualcuno da dietro i vetri della finestra di casa avrebbe visto qualcosa. Nessuno conferma. Con ogni probabilità si tratta di ragazzi, se non proprio di giovanissimi. Quasi certamente rimasti vittime di un uso eccessivo di birra. Numerose le bottiglie ritrovate in giro. La gente passa e commenta malamente. Chi scuote il capo. E chi si raccomanda che bisogna pensare ad una sorveglianza più attenta. Anche se poi alla fine dei conti per tamponare certi tristissimi fenomeni l’unica arma da usare è quella del convincimento e della buona impostazione educativa. Quella che un tempo, sempre più lontano, si chiamava educazione civica. Tutti si chiedono cosa possa aver generato quella gigantesca onda d’urto. Alcune pianticelle sono state addirittura lanciate sul selciato. Strappate dalla loro sede naturale. Arrivano altre notizie e segnalazioni da più parti. Qualche atto vandalico si è registrato anche ai danni del cimitero. Non nella stessa notte. Qualche tempo addietro. La gente racconta con gli occhi sbarrati e tanta amarezza nel cuore. Non è possibile che si ripetano simili gesti clamorosi in forma sempre più imprevedibile. Senza alcun limite. Senza capire che certe cose non vanno fatte per il rispetto di tutti. Perché quelle cose a tutti appartengono. Purtroppo i fumi dell’alcol possono trasformare anche la più banale delle monellerie in eventi gravissimi. Passano le ore. Quel campo di battaglia torna normalmente alla normalità. Le ferite restano dentro in tutti coloro che desidererebbero notti più tranquille per giovani che hanno solo bisogno di maturare e diventare adulti. E’ stata una notte carica di dolore. Un tempo si cantava "tutta mia la città". Come non provare emozione per quei sentimenti che sembrano scomparsi per sempre. Adesso la città non è più luogo di poesia. Purtroppo. ROBERTO GIUNGI. |
LA
PROVINCIA DI CREMONA
Prosegue a Pizzighettone l’estate della birra. |
Pizzighettone
— Prosegue questa sera nel palatenda di piazza Porta Crema l’iniziativa
‘Le birre dell’estate’, proposta dal Birrificio Lodigiano
di Casalpusterlengo (Lo) in collaborazione con Pizzighettone Fiere dell’Adda.
Durante la serata, musica dal vivo, giochi e animazione e la possibilità
di degustare le birre naturali non pastorizzate e senza conservanti offerte
al prezzo promozionale di 1 euro al bicchiere medio. ‘Le birre dell’estate’,
aperta lo scorso weekend, tornerà anche nel prossimo fine settimana.
|
IL
SECOLO XIX
Carcare, studenti ubriachi spaccano vasi e fioriere in centro Dopo la festa di fine anno prese di mira via Barrili e piazza Genta. |
Carcare
Atti vandalici, vasi divelti, fioriere sradicate e riversate in mezzo
alla strada, grida e schiamazzi. È questo il sintetico riassunto
delle devastazioni che sono avvenute l’altra notte nel centro di Carcare.
Le zone prese di mira dai teppisti? Soprattutto via Barrili, davanti al
liceo Calasanzio, e poi l’area dei giardini di piazza Genta, dove sono
stati rovinati anche alcuni giochi per bambini. Doveva essere la festa
degli studenti per la conclusione dell’anno scolastico, è stata
"macchiata" da gesti di vandalismo, realizzati da alcuni ragazzini,
in preda ai fumi dell’alcool. Atti teppistici che hanno scatenato all’indomani
la rabbia e le proteste di residenti e commercianti. Numerose le segnalazioni
in merito arrivate al comando della stazione dei carabinieri. I militari
hanno avviato una serie di indagini per risalire agli autori. Nessun problema
di ordine pubblico invece nei locali e nelle feste all’aperto, come la
sagra della birra, prese d’assalto dai gruppi di studenti itineranti,
in giro per il paese, a festeggiare la fine delle fatiche scolastiche.
|
IL
GAZZETTINO (Venezia)
Jesolo "Zona d’ombra" oggi apre l’estate. |
(f.c.)
Un modo originale per festeggiare l’inizio della nuova stagione estiva.
Con un calice di buon vino, ad accompagnare i prodotti tipici locali e
in generale del Nordest. Ed ancora con 26 tipi di champagne diversi e
l’esibizione di Marchesin, che presenterà la sua ultima fatica
musicale. Oggi, dalle 19, la vineria goloseria "Zona d’ombra"
di piazza I Maggio, nel centro storico, punto d’incontro per gli amanti
del buon vivere, in occasione dell’inaugurazione della nuova terrazza
estiva ha organizzato la festa di inizio estate. I gestori del locale,
a ragione riconosciuto come l’angolo più vivace del Centro Storico
di Jesolo, hanno invitato amici ristoratori e produttori di vino come
Specogna, Canevel, Santo Stefano, Due santi, Valle Reale e Toros per una
festa di sapori, profumi e piaceri per il palato. Durante la serata saranno
proposte degustazioni di prosciutto di San Daniele, porchetta, formaggi
salsicce, costicine, il maiale essiccato di Sappada, ostriche e altre
gustose sorprese. All’interno dell’enoteca, invece, per l’occasione saranno
assaggiati vini e i migliori champagne della ricchissima cantina del locale
che conta 26 tipi di champagne diversi e oltre 80 bottiglie di vino in
mescita. In piazza I maggio si svolgerà l’attesa esibizione live
di Moreno Marchesin che, per la prima volta a Jesolo, presenterà
i pezzi del suo ultimo album di grande successo ’Canzoni in ombra’.
|
IL
GAZZETTINO (Venezia)
SAN DONÀ La manifestazione musicale della settimana prossima "Rock and Doc", finanziata con 35 mila euro dal Comune, ha sollevato un vespaio di polemiche «Il rock non cura la gente, dateci ’ambulanza». |
L’assessore
Melchiori difende l’iniziativa: «Nessuno ha avuto altre idee,
e i soldi raccolti andranno in beneficenza»
San Donà di Piave Un’ondata di polemiche si abbatte su "Rock and doc", la manifestazione di musica dedicata ai giovani per la quale il comune di San Donà ha stanziato 35 mila euro (*). Si è levato un coro di no, infatti, da parte di cittadini e di alcune associazioni sandonatesi, ai tre giorni di musica in golena, a partire dal prossimo venerdì 24, organizzati dall’associazione Venetic. Nel forum cittadino on-line, al sito www.piave.info/forum, la discussione imperversa. Finora, in totale, sono 90 gli interventi contrari e il sito dedicato all’argomento ha ricevuto più di mille visite. Al centro della contestazione è la spesa, ritenuta eccessiva, visto l’esito di un evento simile finanziato lo scorso anno, a cura di un’altro gruppo, dai più giudicato un flop. Sul punto è concorde anche Attilio Rinaldin, presidente dell’associazione "Amici del cuore", che conta duecento iscritti, sostenitori di una battaglia per l’acquisto di alcuni defibrillatori da collocare nei punti strategici della città. "Con 35 mila euro - sostiene Rinaldin - si possono acquistare due defibrillatori e metà ambulanza, fondi che la Croce Rossa, con mille difficoltà, cerca da dicembre e non riesce a trovare. Si tratta di strumenti utili a tutta la cittadinanza. Non voglio negare il valore di questo appuntamento, ma lo scorso anno una manifestazione analoga si è rivelata un insuccesso. Almeno i ragazzi del Venetic hanno pensato di coinvolgerci, ospitando un nostro stand nell’area del concerto e forse, con il ricavato dell’evento, potremo acquistare un defibrillatore". Critiche anche da parte di "Music Wall", gruppo che da 7 anni collabora con l’Asl 10 a molti progetti ed iniziative dedicate ai giovani: "Siamo sbalorditi della facilità con la quale sono usciti tanti soldi dalle casse comunali - - hanno detto i vertici del gruppo. - Quattro mesi fa la giunta ha dimezzato i fondi per il progetto "Musica Teatro e Graffiti", pensato per i giovani, approvato da una legge regionale e che vede coinvolti anche i comuni di Jesolo, Eraclea, Musile, Ceggia e Noventa. Inoltre contestiamo la volontà di far passare come una manifestazione "veneta" un concerto che sul palco vede un gruppo proveniente da Bologna (Gem Boy), uno da Forlì (Goodfellas), uno da Genova (Meganoidi) e che mette insieme birra tedesca con i piatti tipici della zona". Secca la risposta di Mario Melchiori, assessore ad Eventi e Manifestazioni: "Nessuno si è presentato con delle idee interessanti; i ragazzi del Venetic sono gli unici che hanno proposto dei progetti concreti, inoltre il ricavato dell’evento andrà in beneficenza a favore delle associazioni Amici del cuore e Vip clown". Solo un dubbio: ma non era più semplice finanziare direttamente i loro progetti? Davide De Bortoli (*) Nota: se ciccate sul link http://www.rockanddoc.com/loca.htm potete trovare il manifesto della manifestazione. Vi segnalo “la piantina con le tappe del percorso birra-gastronomico”. |
IL
GAZZETTINO (Padova)
IL VESCOVO MATTIAZZO HA SCELTO QUEST’ANNO DI INDIRIZZARE IL MESSAGGIO DEL 13 GIUGNO AI GIOVANI «Ragazzi, cercate di dare un senso pieno alla vostra vita» . |
Questo
il messaggio che il vescovo Antonio Mattiazzo rivolge ai giovani in occasione
della festa di Sant’Antonio
Giovanni Paolo II ha definito i giovani con una bella immagine: le "sentinelle del mattino", coloro che annunciano come sarà il giorno. Milioni di giovani del mondo intero l’hanno incontrato nelle Giornate mondiali della gioventù. Ha impressionato non poco il fatto che quando il papa è morto, molti giovani sono andati a Roma e hanno sopportato il disagio di lunghe ore d’attesa per rendergli omaggio. Che cosa avevano visto in quell’uomo vestito di bianco? Certo, uno che voleva loro bene, che si muoveva per incontrarli, ma anche e soprattutto un testimone, uno che apriva orizzonti, uno che additava un senso grande alla vita e spronava a scelte coraggiose. Per voi giovani è un’esigenza fondamentale dare un senso pieno alla vita. Gli adulti hanno già fatto, bene o male, le loro scelte vivendo magari nel compromesso. Voi, sentinelle del mattino, siete nella possibilità di scegliere. È bello, ma richiede saggezza e responsabilità. La vita è un dono prezioso, ma si può anche renderla banale. La società pluralistica e consumistica di oggi vi offre molte possibilità, attrattive e seduzioni. Un’esistenza senza un ideale lascia nel vuoto e nella noia. Alcuni cercano di uscirvi con scelte che in realtà sono alienanti: ecco la droga, lo "sballo", l’alcol Non riempiono il cuore, non danno senso alla vita, ma sono una fuga dalla vita. Voi pensate e siete talora anche preoccupati per trovare un lavoro, formarvi una famiglia Tutto questo è certamente un bisogno e un diritto. Ma vorrei dirvi che non basta per una realizzazione piena della vostra esistenza. Tante persone hanno tutto questo, possiedono anche tanti soldi; ma non per questo sono felici. Io vorrei comunicarvi con fiducia la mia esperienza, che è anche quella di sant’Antonio e di innumerevoli giovani. Seguendo Gesù Cristo e affidandomi a Lui ho trovato la sorgente d’acqua viva che disseta e mi infonde pace, amore, speranza, entusiasmo per donare la mia vita al servizio di tutti. Gesù non è lontano; è vivo e presente. Lo potete incontrare passando da una religiosità scialba e superficiale a una fede profonda. Fare consapevolmente questa scelta interiore è necessario, ma non basta. Molti l’hanno fatta con la cresima, ma poi l’hanno abbandonata. La cultura egemone, i modelli e stili di vita prevalenti non aiutano, anzi allontanano. Per mantenerla e svilupparla è normalmente necessario scegliere di far parte di una comunità, di un’associazione, di un gruppo che si propone un ideale di vita e un impegno nella società. Alcuni sono refrattari, pensando che sarebbero ingabbiati, e preferiscono aderire ai "ragazzi del muretto" o ad altri gruppi informali. Riflettete, tuttavia, che la vita è spontaneità, ma ha pure un carattere organico. Se voi volete dare una "forma" consistente, armoniosa e irradiante alla vostra personalità, dovete scegliere anche la formazione. A volte, cari giovani, vi rendete conto che la società odierna è complessa e il futuro incerto; peggio ancora, vedete corruzione, slealtà, manipolazioni, vedete i buoni, miti e onesti emarginati, i ricchi e potenti trionfanti. Non invidiate questi ultimi; non scoraggiatevi, ma abbiate fiducia e speranza. Non cedete all’errore stupido di chi ricorre ai maghi, consulta gli indovini, si illude con l’oroscopo. Fatevi consigliare e aiutare da chi vi vuole bene sinceramente e disinteressatamente. mons. Antonio Mattiazzo . |
IL
GAZZETTINO (Treviso)
A CODOGNE’ . |
(a.pe.)
Nella sua dinamica l’incidente è stato piuttosto banale, ma con
tutta probabilità sarà carico di guai per un giovane soldato
americano. Un dipendente della base Usaf di Aviano è finito all’ospedale,
l’altra notte, in conseguenza di un sinistro stradale sulla Pontebbana.
Il militare era però ubriaco, per questo sarà rimpatriato e forse anche riformato. (*) Intorno all’1.40 di ieri mattina, l’auto condotta dal 22enne statunitense è finita fuori strada lungo la strada provinciale 41, per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Conegliano. Tuttavia è probabile che sull’episodio abbiano pesato le condizioni psicofisiche del conducente: gli accertamenti sanitari hanno infatti verificato un tasso alcolimetrico superiore a 2 grammi di alcool per litro di sangue, quando il limite di legge è di 0,50. Un dato che riporterà il ragazzo dritto negli States, se non addirittura a casa, data la severità con cui questo tipo di comportamenti viene trattata dall’esercito americano. Sul posto sono intervenuti pure i vigili del fuoco. Nel frattempo il militare ha passato qualche ora al Pronto Soccorso, con vari traumi ed escoriazioni ed un’esotossicosi etilica. (*) Nota: o forse mandato in Iraq (vedi articolo precedente). |
CORRIERE
ROMAGNA
Ubriaco si schianta contro la casa. |
Dovadola
- E’ uscito di strada finendo la sua corsa contro una casa. Quando
gli agenti della Polizia stradale di Rocca San Casciano lo ha identificato,
aveva un tasso di alcol nel sangue pari a 2,82, ben superiore al limite
consentito. Solo una fortuna quindi, che nè lui, nè altri
automobilisti, abbiano subito gravi conseguenze. Protagonista un 38enne
forlivese che ieri mattina intorno alle 9.30 si trovava a percorrere la
Strada Statale 67 all’altezza di Dovadola. L’uomo, operaio,
alla guida di una Citroen Saxo, era appena uscito dal tunnel a ridosso
del paese quando, per cause ancora al vagli della Polizia stradale di
Rocca San Casciano, ha perso il controllo della sua automobile che, uscita
di carreggiata, è andata a schiantarsi contro il muro di una casa.
Nessuna grave conseguenza per l’uomo, ma numerosi danni e grande
paura. Gli agenti della Stradale hanno provveduto al controllo del 38enne
che è risultato dal controllo con l’etilometro in stato di
ebbrezza. Per questo gli è stata ritirata la patente ed è
stato denunciato.
|
CORRIERE
ROMAGNA
Minacce di morte ai poliziotti Marocchino finisce nei guai. |
forlì
- Ha minacciato di morte gli agenti di Polizia, cercando anche di aggredirli.
Un marocchino di 34 anni è stato denunciato dall’Ufficio Volanti
per minaccia aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Durante un normale
controllo nella zona dei giardini Orselli, la pattuglia dell’Ufficio
Volanti, è stata avvicinata dall’uomo che ha iniziato a proferire
frasi minacciose. Dapprima gli agenti hanno cercato di allontanare l’uomo,
visibilmente in stato di ebbrezza. Poi alle sue insistenze a aggressività,
visto che cercava di colpire con pugni e calci i poliziotti, lo hanno
portato in Questura per l’identificazione e la denuncia.
|
CORRIERE
ROMAGNA
Pestato per uno sguardo di troppo. |
Ravenna
- A volte ritornano e in genere ci scappa il ferito. Luca Felletti, 32
anni, era agli arresti domiciliari per una condanna a 39 mesi di carcere
per lesioni volontarie aggravate. L’altro ieri in un bar di via Santucci,
alle 17,30, ha pestato a sangue un pregiudicato ravennate di 40 anni che
ha avuto il torto di guardarlo male, di “urtarlo a pelle” come
lui stesso ha detto, secondo quanto riferito da testimoni alla polizia.Felletti
è stato nuovamente arrestato, questa volta pochi minuti dopo i
fatti, dagli agenti di una “volante” arrivata nel bar di via
Santucci subito dopo la lite. E’ stato lui stesso ad avvicinare i
poliziotti forse memore di quanto successo appena un anno fa: quando senza
nessun motivo apparente mandò in coma con un pugno al volto un
operaio bolognese di 27 anni durante un happy hour. (*) Era il 20 giugno
dello scorso anno. Felletti venne arrestato dopo pochi giorni dalla Squadra
Mobile di Ravenna dopo indagini serrate.Anche in quel caso - e le analogie
sono davvero tante, forse troppe - Felletti era “sottoposto a misure
restrittive della libertà personale”. In pratica non poteva
frequentare pregiudicati e andare in locali pubblici dopo le 20 di sera.
Una misura decisa dal tribunale di Ravenna che Felletti ignorò,
era stato da poco arrestato per una storia di droga. Questa volta però
il giovane ravennate torna in carcere. Ieri, difeso dall’avvocato
Vecchi, ha patteggiato una pena a un anno e due mesi dopo il processo
celebrato con rito direttissimo di frontre al giudice Piero Messini D’Agostini
(pm Stefano Stargiotti). Li sconterà a Port’Aurea. Sulla vicenda
è intervenuto ieri anche il questore Della Rocca: “Episodio
gravissimo come quello che l’anno scorso condizionò l’estate.
Ci troviamo di fronte a un personaggio pericoloso” ha detto il questore
poche ore dopo l’arresto. Lunedì il 32enne ravennate che usufruiva
dei domiciliari concessi dal tribunale di sorveglianza per poter lavorare,
alle 17,30 si trovava dentro un bar con due pregiudicati. Stando alle
testimonianze rilasciate dagli avventori alla polizia, il tutto sarebbe
cominciato per una serie di presunti sguardi incrociati. Veri o falsi
che siano è il pretesto che fa scattare la lite e l’aggressione.
Felletti colpisce il 40enne con un schiaffo al volto facendolo cadere
al suolo, pensando che quest’ultimo volesse colpirlo con una bottiglia
di birra. L’uomo va in bagno per vedere allo specchio la gravità
della ferita. Quando torna arriva il peggio. Si indica il volto dicendo
a Felletti: “Hai visto cosa hai combinato, io non ti avevo fatto
nulla”. La risposta sono ancora pugni e calci. Il 40enne cade a terra
e viene colpito con dei calci, un testimone dichiara di aver visto l’aggressore
prendere addirittura la rincorsa. E’ l’ultimo colpo prima di
allontanarsi dal locale. Per capire l’intensità del pestaggio
basta leggere la prognosi: 25 giorni per un trauma cranico facciale, frattura
delle ossa nasali e trauma distorsivo del rachide cervicale e altre contusioni
più lievi. Ma persino Felletti ha avuto bisogno del medico: 4 giorni
di prognosi per una ferita al dorso della mano sinistra.
(*) Nota: happy?. |
CORRIERE
ROMAGNA
Alcol a minorenni, denunciato . |
Forlì
- Le feste di ragazzini, di età compresa tra 13 e i 16 anni, annaffiate
da alcolici e superalcolici. Tanto che una ragazza di 14 anni di Forlimpopoli
si era sentita male, era caduta e aveva sbattuto la testa, finendo ricoverata
in ospedale con dieci giorni di prognosi. Non un episodio isolato, visto
l’allarme che si era creato tra i genitori. Qualcuno si è
rivolto ai Carabinieri, che hanno fatto partire le indagini sfociate nella
denuncia di uno dei titolari di una discoteca cittadina. Somministrazione
di sostanze alcoliche a minorenni, questa l’accusa della quale dovrà
rispondere un forlivese. Il risultato è arrivato dopo una serie
di servizi per la repressione della somministrazione ai giovani di sostanze
alcoliche nei locali pubblici. Un fenomeno molto grave quello dell’uso
di sostanze alcooliche e dei commercianti senza scrupoli che danno ai
minorenni alcolici, non solo nei supermercati. I Carabinieri della stazione
di San Martino in Strada, oltre a denunciare il titolare, stanno svolgendo
attività di accertamento per vari suoi collaboratori. In definitiva
gli uomini dell’Arma hanno potuto appurare come in alcune feste tenute
in una discoteca di San Martino in Strada, fosse emersa la totale violazione,
in quanto somministravano ai tavoli del locale, coca-rum, vodka, whisky
e ghiaccio, degli articoli 688 e 689 del Codice penale. Le violazioni
sarebbero avvenute durante feste di minorenni che vedevano protagonisti
ragazzini di terza media, prima e seconda superiore, ai quali erano somministrati,
come bevanda, alcolici. E questo senza che i giovani avventori ne avessero
fatto richiesta. Le prime lamentele di alcuni genitori hanno trovato conferma
quando una ragazza di 14 anni di Forlimpopoli si è sentita male
per eccesso di alcol, ed è stata ricoverata per dieci giorni dopo
essere scivolata per lo stato confusionale e aver battuto la testa. Stessa
cosa, con alcuni malori, per altri giovanissimi. I Carabinieri di San
Martino avevano sentito diversi giovanissimi testimoniare di aver trovato
già gli alcolici sui tavoli. Per questo è scattata la denuncia
per il reato di somministrazione di sostanze alcoliche a minorenni. Ora
il servizio proseguirà con controlli nei locali. Intanto è
scattata la segnalazione dell’esercente alla Questura.
|
IL
MESSAGGERO (Umbria)
Guida ubriaco e picchia gli agenti. . |
Un
perugino di 38 anni è stato arrestato l’altra notte dalla
polizia per resistenza aggravata e denunciato per guida in stato di ebbrezza.
Aveva aggredito gli agenti che gli avevano chiesto di abbassare il volume
dell’autoradio. L’episodio la notte scorsa, in Piazza Matteotti.
La pattuglia della squadra Volante ha seguito fino in centro un’auto
che aveva una strana andatura. Arrivata in piazza Matteotti, ha visto
che la vettura si fermava e scendeva un uomo che, a piedi nudi, si è
messo a ballare, al ritmo della musica che veniva dallo stereo.
Alla richiesta di abbassare il volume dello stereo l’uomo ha reagito scagliandosi contro gli agenti, che però non hanno riportato lesioni nella colluttazione. Sottoposto all’alcoltest è risultato avere un tasso alcolemico pari a 2,11, contro lo 0,5 del livello consentito. L’anno scorso lo stesso perugino venne denunciato per aver accoltellato, sempre in centro, un giovane durante una lite per motivi di traffico. |
IL
MESSAGGERO (Frosinone)
ISOLA LIRI. |
Una
macchina danneggiata e abitanti del centro storico inviperiti. Accade
tutte le sere ad Isola Liri nel cuore della città. “Gruppi
di ragazzi ubriachi possono fare quello che vogliono qui – sottolineano
i residenti – tanto non c’è controllo, non c’è
tutela. Hanno parlato i vigilantes e telecamere i nostri amministratori,
ma loro dove sono la notte quanto accadono queste cose? Invieremo al sindaco
Quadrini una raccolta di firme, perché qui non dorme più
nessuno ed il bello che sono anni che questi fenomeni accadono sotto gli
occhi di tutti, ma soprattutto tra l’indifferenza dei nostri amministratori”.
”Ho deciso di vendere la casa – sottolinea Loreto pensionato
abitante a pochi passi dalla chiesa di san Lorenzo – non si dorme
più ed abbiamo paura. Dalle 11 alle 3 del mattino ci vorrebbe il
coprifuoco, non ci sono regole la città nella notte è in
mano ai delinquenti”.
|
IL
MESSAGGERO (Ancona)
Sabato nero Strade come ring: pugni schiaffi e aggressioni. |
Ubriaco,
tenta di fuggire su un motorino rubato. I carabinieri lo inseguono e lui,
una volta raggiunto, si scaglia contro gli agenti con calci e pugni. L’episodio
si è verificato ieri pomeriggio in corso Stamira, l’uomo,
che ha anche danneggiato la portiera dell’auto dell’Arma, è
stato arrestato.
Nervi tesi per motivi di traffico anche alla Baraccola. Verso le 18,30 tre persone, per via di un banale tamponamento tra due auto che percorrevano la rotatoria, si sono affrontate a muso duro. Nel parapiglia è volato un pugno che ha steso uno dei contendenti, M.A., portato all’ospedale da un’ambulanza del 118. Un altro boxeur si è allontanato invece sulla sua auto ed è stato intercettato più tardi da una volante della Polizia. Terzo ring ieri mattina nel parcheggio della Coop della Montagnola. Uno straniero che guidava un furgoncino ha speronato un automobilista: anche qui violento litigio, ma invece dei pugni sono volati sonori schiaffi. Davvero un torrido inizio di estate sulle strade. |
IL MESSAGGERO PALIDORO/ROMENI SCATENATI Ubriachi danneggiano bar e automobili poi picchiano i carabinieri: 4 in manette. |
Prima
hanno scatenato il parapiglia dentro un bar di Palidoro, poi hanno aggredito
alcuni clienti, infine si sono scagliati contro i carabinieri. Protagonisti
di una serata di follia sono stati quattro romeni, in regola col permesso
di soggiorno, arrestati per minacce, violenza, resistenza e lesioni a
pubblico ufficiale. In manette sono finiti Remus Dumitru di 41 anni, Petre
Raducu di 32, Florian Vasile e Tiberiu Sanaru, entrambi di 30, condannati
per direttissima dal tribunale di Civitavecchia a quattro mesi con i benefici
di legge.
Il gruppo, sotto l’effetto di una abbondante bevuta di birra, ha iniziato a infastidire i clienti del bar, lanciando seggiole e tavoli. Poi, ormai senza controllo, hanno preso a calci e pugni alcune auto parcheggiate davanti al bar, rischiando la rissa con i passanti. A placare la furia degli ubriaconi sono dovute intervenire due pattuglie dei carabinieri di Torrimpietra e Passoscuro che, dopo una furiosa colluttazione, li hanno ammanettati. Per tre militari dell’Arma è stato necessario ricorrere alle cure del pronto soccorso di Fregene per traumi contusivi ed escoriazioni agli arti: prognosi di 8 giorni. G.Pal. |
L’ADIGE
Al Mart quattro giorni di forum internazionale con scienziati da tutto il mondo Cinque sensi per una scienza Di ELISA SORRENTINO. |
Cosa
rispondereste a chi vi dicesse che le vostre orecchie sono in grado di
vedere, che le vostre mani possono ascoltare o ancora che i vostri occhi
possono addirittura annusare?
Forse pensereste che il vostro interlocutore non sa quello che dice. In realtà si tratta di percezione multisensoriale, ovvero dell´interazione tra i cinque organi di senso. Per capire meglio di cosa si tratta provate a pensare ai sommelier: essi sono talmente influenzati dal colore di un vino, nel giudicarne la corposità, che alcuni ricercatori sono riusciti ad ingannare sommelier esperti tingendo di rosso un vino bianco. Chiunque sia andato al cinema ha provato l´esperienza della multisensorialità: guardiamo un film e siamo certi che la voce degli attori provenga dalla loro bocca. Non ci rendiamo conto che in realtà arriva da altoparlanti lontani dallo schermo. Proprio al tema della multisensorialità è stato dedicato il sesto forum internazionale dell´Imrf (International multisensory research forum), svoltosi in città nei giorni scorsi. Per la prima volta in Italia, il convegno ha riunito al Mart, psicologi cognitivi, neurofisiologi, esperti di modelli computazionali, ingegneri e tanti altri studiosi e ricercatori provenienti da tutto il mondo. «Siamo molto soddisfatti della riuscita della manifestazione - commenta il professor Francesco Pavani, che, insieme alla Dottoressa Claudia Bonfiglioli, è stato l´organizzatore del convegno per Rovereto - la partecipazione è stata numerosa e gli interventi decisamente interessanti». In effetti il convegno ha fatto confluire a Rovereto più di 200 persone provenienti per il tre quarti da paesi europei e per il restante da Nord America e Giappone. Tra gli altri è intervenuto anche, con la presentazione di una particolare ricerca sui “neuroni-specchio”, Giacomo Rizzolatti, scenziato di fama, ricercatore e docente insigne nell´Istituto di Fisiologia dell´Università di Parma oltre che collaboratore di numerosi istituti universitari e centri di ricerca ai massimi livelli internazionali. L´aver ospitato questa importante manifestazione può essere sicuramente motivo d´orgoglio per la città. E lo è sicuramente per il Dipartimento di Scienze della Cognizione e della Formazione dell´Università di Trento, che da anni è impegnato nello studio di queste tematiche e che è stato promotore dell´iniziativa con la collaborazione della Facoltà di Scienze cognitive e del Laboratorio di Scienze cognitive dell´Ateneo. |
|