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Rassegna stampa alcol e guida del10 giugno 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-Insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


 

IL GAZZETTINO (Belluno)

  

Oltre a quello della polvere bianca in crescita, nel Bellunese, anche il consumo di hashish. Stabile l’uso di eroina, ritorno dell’Lsd

 

Allarme cocaina: in aumento tra i giovani

 

La vera emergenza però è rappresentata dall’alcol: per ognuno che si droga dieci dipendono dalla bottiglia

In forte aumento il consumo di cocaina e di hashish, ritorno dell’Lsd: queste le principali novità, sul fronte stupefacenti, per quanto riguarda il Bellunese. Provincia nella quale il vero allarme resta però l’alcol. Per ogni persona che si droga ce ne sono, infatti, dieci che bevono. A fornire i dati è il responsabile del Dipartimento delle dipendenze dell’Ulss1, dottor Alfio De Sandre. Così, mentre in Italia scatta l’allarme perchè ormai il primo spinello arriva a soli 11 anni, a Belluno e dintorni a 11 anni i ragazzini hanno, invece, il primo contatto con l’alcol. Una dipendenza, quella dalla bottiglia, che sta purtroppo sempre più coinvolgendo le donne: in passato riguardava una donna ogni 7 uomini, adesso 1 ogni 2. E Belluno, per la dipendenza da alcol, è ai primi posti a livello europeo. GAVAZ

 

IL MESSAGGERO (Pesaro)

 

Una colletta per aiutare la famiglia di Amhed

 

Sarà rimpatriata oggi la salma del diciottenne pakistano investito da un automobilista ubriaco

URBANIA La tragedia di Amhed Nazir, 18 anni di origine pakistana, investito e ucciso da un automobilista ubriaco, ha commosso tutta Urbania dove il ragazzo lavorava da sei mesi come operaio alla ditta Tecnodigital, giocava nella squadra di volley e faceva volontariato nei centri estivi dell’oratorio. La salma sarà rimpatriata oggi: stamattina da Bologna arriverà la bara speciale per il trasporto in aereo, alle 10.30 la partenza per l’aeroporto. Sarà la ditta Tecnodigital ad accollarsi le spese dell’ultimo viaggio. Non solo. «Le due società sportive di Urbania e Sant’Angelo in Vado - spiega il presidente del volley di Urbania, Franco Passeri - i suoi amici e i ragazzi dell’oratorio stanno facendo una colletta per aiutare la famiglia che vive in Pakistan». Un ragazzo serio, segnato da una vita difficile, che si era appoggiato alla Caritas ma non aveva mai chiesto un soldo: voleva guadagnarsi da vivere lavorando. E distrarsi con la sua grande passione, il volley: accanto alla bara gli amici gli hanno messo la maglietta biancorossa con il numero 8.

 

QUOTIDIANO.NET

 

Coppia di anziani uccisa a botte dal figlio ubriaco: arrestato

 

(Pescara), 10 giugno 2005 - Sono stati uccisi, probabilmente, con percosse i due anziani coniugi di Roccamorice (Pescara), Donato Emidio Stella, di 90 anni, e la moglie Domenica D’Alimonte, di 85, trovati morti, stamane, nella loro villetta, ad un piano, in contrada «Pagliari» di Roccamorice, un paese dell’entroterra pescarese, alle pendici della Maiella. E nel pomeriggio è stato arrestato uno dei figli dei due anziani coniugi, il 41 enne Roberto, che viveva con loro dopo la separazione.

 

Nella casa a fianco ai corpi, trovati in camera da letto, non sono state trovate armi o bastoni; poche anche le tracce di sangue.
L’uomo ha ammesso in un primo momento di essere rientrato ubriaco e di avere avuto per questo una discussione coi genitori. Poi nel pomeriggio, ha ammesso anche di averli picchiati, sostenendo però di non essersi accorto che erano morti: una confessione che e’ bastata al sostituto procuratore Bellelli per firmare il provvedimento di arresto nei confronti di Roberto Stella. A quanto pare l’uomo, camionista disoccupato, assumeva dei farmaci. Sua moglie, da cui è separato, si trova in Belgio con un altro figlio.
Nel frattempo il magistrato ha disposto l’autopsia che si terrà domani. Subito dopo l’arresto Stella e’ stato trasferito nel carcere di Pescara a disposizione del magistrato. L’accusa e’ di duplice omicidio aggravato.
I due corpi senza vita sono stati trovati dalla nipote, figlia di Roberto Stella, che abita a pochi metri di distanza, nell’abitazione - in origine del padre - dove vive con il fidanzato. Preoccupata dal fatto di non avere visto i nonni, al contrario di quanto avveniva ogni mattina, ha raggiunto la loro casa e li ha trovati riversi sul letto.
Il comandante provinciale dei carabinieri di Pescara, Antonio Carideo, ha spiegato che l’omicidio avvenuto a Roccamorice, è un episodio ’avvenuto in ambito familiare e in una situazione di disagio psicologico’.

 

L’ADIGE

 

«Perli correva a 100 orari»

Secondo il perito della procura, Mauro Perli - l´autista della Alfa 166 che il giorno di capodanno investì uccidendoli Marco Orazi e Roberto Carotta, correva ben oltre i limiti. Il perito ha stimato che il mezzo viaggiava intorno ai 100 chilometri orari. Perli si trova nei guai anche perché risultò essere in stato di ebbrezza.

 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Bari)

 

Programma triennale incentrato sullo studio e sulla prevenzione dei comportamenti pericolosi

 

Giovani protagonisti della lotta alla droga

 

Ieri confronto fra gli operatori del progetto «Risch’io» coordinato dalla Prefettura

 

Il punto d’arrivo è la «peer education», l’educazione fra pari. Saranno i giovani a incontrare i coetanei per informarli sugli effetti devastanti che comporta l’assunzione di droghe e di alcol. Un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni, di esperienze da parte di alcuni componenti di un gruppo ad altri di pari status. Un intervento che mette in moto un processo di comunicazione globale e che ha l’obiettivo di fare dei ragazzi i soggetti attivi della propria formazione. La peer education è uno step, un punto nodale del progetto «Risch’io», un’iniziativa promossa dalla Prefettura e che vede il coinvolgimento del mondo della scuola, del terzo settore, delle forze dell’ordine, del volontariato, dei servizi sociali per i minori, delle comunità terapeutiche, dei Comuni e degli enti locali in genere. Ieri mattina a Palazzo del Governo il prefetto Tommaso Blonda ha dato l’avvio alla giornata di confronto fra gli operatori. E’ stata presentata la prima sintesi delle attività dei «focus groups» previsti dal programma triennale incentrato sullo studio e sulla prevenzione dei comportamenti a rischio. Il progetto finanziato dal fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga si è finora sviluppato attraverso il lavoro dei «focus groups» formati da 130 persone fra insegnanti, studenti, dipendenti di enti pubblici e associazioni del terzo settore. Si sta indagando sulle motivazioni che portano i giovani a esporsi a comportamenti pericolosi sia sotto il profilo psicologico che sociologico (guida spericolata, abuso di alcol, uso di sostanze stupefacenti). Dalla ricerca è emerso che il nuovo allarme è rappresentato dalle droghe sintetiche, dalle pasticche che circolano nei luoghi frequentati dagli adolescenti. Consumo che sta dando vita alla nuova malattia definita «doppia diagnosi», che colpisce il cervello e dà dipendenza. Gli operatori hanno quindi deciso di affrontare i problemi con raziocinio e lungimiranza, senza stupirsi dell’abbassamento dell’età per le assunzioni di droga (undici anni) che dovranno essere trattate con interventi di lunga durata. Luigi Pannarale, docente di sociologia del diritto, ha sostenuto che «vanno messi in discussione i metodi di lotta alla droga finora messi in atto dal momento che il fenomeno si conferma in crescita». L’assessore regionale alle politiche giovanili Guglielmo Minervini annuncia: «La Regione intende impegnarsi su due fronti, e cioé sviluppare i diritti di integrazione sociale e promuovere un patto che aiuti i ragazzi a realizzare i diversi progetti di vita». Il nuovo cammino è tracciato. Fra settembre e dicembre verranno elaborati micro progetti di prevenzione con più partner decentrando le attività nei rispettivi ambiti territoriali. Tra gennaio e dicembre 2006 i progetti saranno attuati in concorso con altre agenzie del territorio e saranno divulgati i risultati della sperimentazione e della ricerca sulla percezione del rischio. Dati elaborati in collaborazione con l’associazione «Oasi 2» che ha curato la ricerca e il questionario rivolto agli adolescenti.

 

Antonella Fanizzi

 

IL GAZZETTINO (Udine)

 

PORTOGRUARO. PROIETTATO AL "DA VINCI" IL FILMATO "KATEDROMOS"

 

Studenti a scuola di sicurezza stradale

Catechismo di sicurezza stradale all’Itis "Da Vinci" di Portogruaro. Accademia Italia autoscuole, società che si occupa da anni di sicurezza stradale, ha presentato ai quasi 200 ragazzi di alcune scuole superiori di Portogruaro invitati nell’Aula Magna, il progetto di sensibilizzazione alla sicurezza stradale "Katedromos", spettacolo che viene proposto agli studenti di tutta Italia. 75 minuti di video, che alternano immagini-shock con drammatici incidenti stradali e momenti più rilassanti e divertenti, nei quali i "pirla", così come sono stati chiamati, vengono messi in ridicolo per gli esiti delle loro bravate al volante di auto e moto. Ma non c’era solo questo. C’era la musica, quella che i ragazzi ascoltano abitualmente, quella che non manca mai nelle occasioni più importanti. "Perché è proprio così che si riesce a comunicare con loro in maniera più diretta ed esplicita"- hanno detto gli organizzatori. I commenti alle immagini, realizzati da Leonardo Indiveri, hanno accompagnato gli studenti nei momenti di riflessione. Obiettivo: far comprendere ai ragazzi la necessità di mantenere un comportamento responsabile quando si è alla guida di un veicolo. Il video proiettato era diviso in quattro principali momenti, che davano informazioni sull’importanza del lavoro delle Forze dell’Ordine, sull’effetto dell’alcool e delle droghe nel corpo umano e sulle leggi della fisica che governano gli impatti ad alta velocità. L’ultimo momento è stato invece dedicato alla testimonianza di una mamma che ha perso il figlio in un incidente stradale. Gli studenti hanno prestato molta attenzione al filmato, dimostrando di apprezzare l’iniziativa, che è stata patrocinata dalla Regione Veneto, dal Comune di Portogruaro e realizzata in collaborazione con il Comando di Polizia Municipale della Città del Lemene.

 

IL GAZZETTINO (Udine)

 

BRUGNERA -Il problema della sicurezza ...

BRUGNERA -Il problema della sicurezza stradale ha caratterizzato la fine dell’anno per gli alunni delle classi quarta e quinta della scuola elementare Sacilotto di Tamai, che hanno partecipato a una serie di incontri con gli agenti della Polizia stradale di Pordenone sul tema "Il legame tra sicurezza stradale e alcolismo".  

Nel corso degli incontri agli alunni sono state proposte diverse situazioni di incidenti stradali legate sia alla mancata osservanza del Codice della strada sia all’abuso di sostanze alcoliche, e le conseguenze che ne derivano. Gli agenti hanno cercato di far capire con parole chiare i rischi che si corrono ad usare la autovettura in condizioni fisiche non ottimali. I poliziotti hanno spiegato le norme fondamentali del Codice della strada e hanno anche sottolineato come sia importante già da giovanissimi iniziare a formarsi una coscienza civile per essere pronti poi a diventare utenti rispettosi.

 

A completamento degli incontri, la Polizia stradale ha fatto pervenire alla scuola una videocassetta sul tema della sicurezza stradale che conteneva delle immagini riproducenti giovani impegnati in prove automobilistiche prima e dopo l’assunzione di sostanze alcoliche, che hanno suscitato molto interesse negli alunni. Mi.Sca.

CORRIERE ADRIATICO
Per il festival “Artisti in Piazza” di Pennabilli
“Nessuna maxirissa e nessun disordine”

 

PENNABILLI - Nessuna maxirissa, nessun bar danneggiato, nessun disordine, ma un solo e isolato momento di tensione, che i carabinieri sono riusciti a risolvere nella maniera migliore. Lo ribadiscono gli organizzatori del festival “Artisti in Piazza” e il Comune , in relazione ad alcune notizie diffuse all’indomani dell’appuntamento che ha fatto del centro dell’alta Valmarechia, il punto d’incontro per un folto pubblico.

“L’episodio di sabato sera - sottolineano organizzatori e Comune in una nota congiunta - un ubriaco che prima molestava gli astanti del bar e poi opponendo resistenza all’arresto , ha causato momenti di tensione e purtroppo danni fisici ai carabinieri, ci ha fatto capire che nelle future edizioni del festival dovremo meglio valutare insieme alle forze dell’ordine, alcuni aspetti relativi alla sicurezza e alle vie di fuga e di accesso per i mezzi di soccorso. L’ordinanza di divieto di somministrazione di bevande alcoliche e la riduzione degli orari di spettacolo è stata decisa di comune accordo tra carabinieri, sindaco di Pennabilli e organizzatori”.

Il team organizzatore del festival comunque ringrazi tutti coloro che hanno partecipato ai cinque giorni della manifestazione, confermando in questa maniera la validità di una idea e di una formula, che ha permesso di far scoprire a centinaia di persone provenienti da tutta Italia un territorio affascinante come Pennabilli, la Valmarecchia, il Montefeltro, le Marche.

 

CORRIERE ROMAGNA

 

Festa migliore in 6 punti

PENNABILLI - Un vademecum in 6 punti per accrescere la bellezza e la sicurezza di “Artisti in piazza”. Il vicepresidente della Comunità Montana Alta Valmarecchia con delega al Turismo e alle Attività produttive non si risparmia in suggerimenti per migliorare il festival internazionale “Artisti in piazza”. L’antefatto alle dichiarazioni di Valenti, infatti, non è solo l’indubbio successo della manifestazione, ma anche lo spiacevole incidente che ha molestato la festa, con il ferimento di due carabinieri della Compagnia di Novafeltria da parte di alcuni esagitati tra il pubblico, mentre allontanavano da un bar un ubriaco che davano fastidio. Ma, facendo eco alle dichiarazioni del comitato organizzatore della festa, anche Valenti afferma: “Succede che un evento rivolto prevalentemente alle famiglie sia divenuto meta di tanti giovani. Tra quest’ultimi esiste una esigua minoranza numericamente disprezzabile (qualche decina) che partecipa cercando solo di "sballarsi", considerando la festa il contesto ideale per trasgredire, magari cercando lo scontro con chiunque esiga un minimo di disciplina (dal barista, alla cassiera, agli uomini della sicurezza, ai Carabinieri). La presenza di questi bulletti, ancorché minima, è estremamente dannosa”. E per correre ai ripari, ecco la formula a 6 proposta da Valenti: “Riorganizzare gli spazi della festa, evitando situazioni pericolose di forte assembramento; fare più prevenzione agli ingressi, controllando anche il contenuto delle borse ed evitando l’introduzione di bottiglie in vetro e alcolici in gran quantità; impedire l’ingresso ai cani, che vengono trascinati o abbandonati quasi sempre senza museruola (nonostante quest’anno sia stata fornita dall’organizzazione) in mezzo ad una folla che li rende aggressivi; limitare l’uso degli alcolici riducendo gli orari di distribuzione; impedire il campeggio libero, convogliando tende e camper in una zona attrezzata e vigilata allo scopo; richiedere l’intervento dei gruppi di protezione civile della vallata”. Del resto, Valenti sottolinea il valore culturale della kermesse pennese, cresciuta costantemente con la partecipazione, quest’anno, di ben 173 artisti da tutto il mondo e impostasi come uno degli appuntamenti interculturali più riusciti della valle. Ed anche il significativo rendiconto turistico ed economico prodotto dall’evento in favore delle realtà commerciali e di ospitalità della zona.

 

CORRIERE ROMAGNA

 

Aggredisce i carabinieri condannato a 4 mesi

 

RIMINI - Violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Questi i reati che ieri sera hanno spalancato le porte della cella di sicurezza al romano Giancarlo Cavaterra, 31 anni. Erano le 22 quando l’uomo, in evidente stato di ebbrezza, ha dato vita ad un corpo a corpo con i militari di un equipaggio del Radiomobile ieri sera verso le 22.00, intervenuti nell’albergo di via Derna dove il giovane alloggiava e stava importunando, complice qualche bicchiere di troppo, altri clienti. Poco prima Cavaterra aveva cercato di aggredire il portiere di un hotel nelle vicinanze a quello dove aveva preso una stanza. Quando i carabinieri gli hanno chiesto i documenti, anziché tranquillizzarsi è andato su tutte le furie, aggredendoli prima verbalmente e poi facendo di tutto per evitare di essere caricato sulla gazzella. Processato ieri mattina per direttissima, ha patteggiato 4 mesi di reclusione (pena sospesa). Il giudice ha anche disposto per il romano il divieto di dimora nel comune di Rimini.

 

IL MESSAGGERO (Abruzzo)

 

Aggrediscono i CC arrestati in due

 

VASTO - Con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, i Carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Vasto hanno arrestato ieri notte alla Marina Dario Torricella, 21 anni, commerciante, e Carmine Di Rocco, 22 anni, disoccupato, entrambi residenti a San Salvo. I due giovani si trovavano in un bar delle riviera quando, ubriachi, hanno cominciato a infastidire gestore e avventori del locale pubblico. All’arrivo dei militari i due hanno dato in escandescenze e, fermati dopo che invano i Carabinieri avevano tentato di riportarli alla ragione, sono stati condotti nel carcere di Torre Sinello.

 

CORRIERE ROMAGNA

 

Droga e alcol Maggiori controlli della Stradale in val Bidente

MELDOLA - Sono stati intesificati anche ultimamente i controlli della Polizia Stradale su tutta la valle del Bidente, in particolar modo nel centro abitato di Cusercoli, Galeata e Meldola.L’altra sera una pattuglia della Polizia Stradale di Rocca San Casciano, durante un normale posto di controllo, ha sorpreso alla guida un 38enne completamente ubriaco con un tasso alcolemico molto alto.Per l’automobilista è scattata immediato il ritiro della patente e la denuncia per guida in stato di ebbrezza. Un 23enne, invece, guidava l’auto sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Per lui i guai saranno parecchi.

 

EMILIANET

 

Saltano le patenti nei controlli stradali dei Cc 
Castelnovo Monti. Droga ed alcol ancora nel mirino dell’Arma: 6 persone nei guai

CASTELNOVO MONTI (RE, 9 giu. 2005) - Prosegue senza soste l’attività di prevenzione stradale effettuata anche dai Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti che continua a segnare la presenza di conducenti che si mettono alla guida di auto in condizioni psico-fisiche alterate dall’abuso di bevande alcoliche e di stupefacenti.
Quattro persone, tra i 26 e i 30 anni, sono state denunciate per guida in stato d’ebbrezza con relativo ritiro delle patenti. Nei guai anche due conducenti di 29 e 40 anni entrambi di Reggio Emilia che sono stati trovati in possesso di un grammo di cocaina ciascuno la cui detenzione ricondotta all’uso personale non terapeutico comportava la loro segnalazione quali assuntori di stupefacenti

 

ASAPS

 

L’Italia? È il paese delle multe più salate: lo rivela un’inchiesta del quotidiano “Dolomiten” di Bolzano, ripresa dall’Ansa. peccato però, che molti la facciano franca

 

 

 

BOLZANO – L’Italia sarebbe il paese in cui le multe del codice della strada sono le più care. Lo rivela il risultato di un’inchiesta del quotidiano Dolomiten, di Bolzano, che ha svolto la ricerca in ambito continentale ed ha accertato che infrazioni come la guida in stato di ebbrezza costa mediamente in Italia 1.128 euro, mentre in Svezia la multa ammonta a 30 euro: non si dimentichi però, che in quello stato il limite è ancora più basso che nel resto dell’unione (0.20 g/l) e che in caso di accertamento la patente viene ritirata a tempo indeterminato, almeno fino a quando non sia comprovata la casualità di quell’evento o la disintossicazione ovviamente, per lo stato di ebbrezza. C’è poi da considerare, che in Italia si tratta di una fattispecie penale, su cui incidono costi processuali e di spese legali, mentre in Svezia non c’è alcun conto da saldare, se non l’allontanamento dal traffico. In Francia e in Svizzera, violare questa norma può costare fino a 750 euro, ma anche in questo caso si deve fare i conto con sanzioni accessorie completamente diverse, mentre in Danimarca sono stati calcolati 540 euro. Il quotidiano porta anche l’esempio del telefonino alla guida, che in Italia costa al trasgressore 71 euro, contro i 15 della Croazia e l’impunità della Svezia, dove il fatto non costituisce illecito. C’è comunque da stare attenti a non farsi fuorviare: a vedere la tabella, infatti, sembrerebbe che la Gran Bretagna sia il paese del Bengodi stradale. Niente di più falso, ovviamente: le carceri di sua maestà sono piene di recidivi della Road Law. E anche in Svezia, non sono i soldi che fanno la differenza, ma una più matura coscienza civica. Almeno secondo noi. (ASAPS).

 

 

 
 
 

Nazione 

Eccesso velocità 

Ebbrezza 

Cellulare alla guida 

Danimarca 

70 

540 

67 

Germania 

37 

250 

40 

Francia

90 

750 

22 

Grecia 

35 

155 

59 

Gran Bretagna 

90 

360 

45 

Italia 

143 

1.128 

71 

Croazia 

15 

70 

- 

Austria 

30 

220 

25 

Polonia 

25 

150 

45 

Portogallo 

60 

Sabato, 11 Giugno 2005
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