RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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Firenze, 06 Giugno 2005 - LEGGE REGIONALE SULLA SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE ALL’APERTO, L’ASSESSORE GORI: "UN DIVIETO CHE PROVOCHERÀ MOLTI PROBLEMI ED ESTRANEO ALLA NOSTRA CULTURA ENOGASTRONOMICA". |
La
Toscana è una regione destinata a diventare astemia. Secondo
l’assessore alle attività produttive Silvano Gori potrebbe
essere questa la conseguenza ultima della nuova legge regionale che
vara il nuovo Testo unico del commercio. La nuova legge infatti vieta
la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione "negli
esercizi operanti nell’ambito di impianti sportivi, fiere, complessi
di attrazione dello spettacolo viaggiante installati con carattere
temporaneo, nonché nell’ambito di manifestazioni sportive o
musicali all’aperto" come recita l’articolo 42, comma 4 della
legge regionale 28 del 2005. |
Codice del Commercio. Testo Unico in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di stampa quotidiana e periodica e distribuzione di carburanti. |
(…)
ARTICOLO 42 (Esercizio dell`attivita`) 1) Gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande sono costituiti da un`unica tipologia cosi` definita: esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande. Tali esercizi possono somministrare anche le bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. 2) L`attivita` di somministrazione di alimenti e bevande e` esercitata nel rispetto delle vigenti norme in materia igienico- sanitaria, di edilizia, di urbanistica, di sicurezza e di destinazione d`uso dei locali. 3) Gli esercizi di cui al comma 1 hanno facolta` di vendere per asporto i prodotti che somministrano, senza necessita` di ulteriori titoli abilitativi. 4) La somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione non e` consentita negli esercizi operanti nell`ambito di impianti sportivi, fiere, complessi di attrazione dello spettacolo viaggiante installati con carattere temporaneo, nonche` nell`ambito di manifestazioni sportive o musicali all`aperto. (…). |
TGCOM
Vasco, incidenti e malori a Torino Oltre 300 interventi della Croce Verde. |
Non
è stata facile la gestione della sicurezza al concerto di Vasco
Rossi che si è tenuto allo stadio delle Alpi di Torino: ad un certo
punto, Croce Verde, Forze dell’ordine protezione civile hanno contato
più di 300 interventi per malori e traumi e, probabilmente più
di 10.000 "portoghesi" ovvero ragazzi che alla fine sono riusciti
ad entrare scavalcando i cancelli
Il momento più difficile è stato introno alle 21, poco prima dell’inizio del concerto. Ad ogni ambulanza che usciva (che sono stati almeno 50 ricoveri in ospedali soprattutto per traumi e fratture procurate scavalcando muro e cancelli) centinaia di ragazzi spingevano per entrare e sgattaiolavano dentro. Alcuni interventi sono stati richiesti anche per intossicazione probabilmente dovuta a cocktail di birra e spinelli. Anzi, ad un certo un punto, proprio per evitare che la situazione degenerasse, i cancelli sono stati tenuti aperti per alcuni minuti lasciando defluire un bel fiume di non paganti. Intorno alle 22, sul prato del Delle Alpi non c’era più un metro libero e il colpo d’occhio dall’alto era sbalorditivo delle tribune era impressionante. C’erano almeno 100.000 persone. E quando alla fine, sono cominciati i bis, "Bollicine", "Senza parole", "Vivere", "Vita spericolata" e l’immancabile "Albachiara", il Delle Alpi era tutto una ola, da una parte dall’altra dello stadio con decine di migliaia di accendini accesi. |
Festa della birra a raggi X: 14 persone denunciate Droga, alcol ed abusivismo commerciale nel mirino dei carabinieri . |
RIO
SALICETO - Pioggia di denunce dei carabinieri di Campagnola Emilia alla
festa della birra di Rio Saliceto, e i controlli continueranno fino al
termine della festa.
Dall’inizio della festa nove persone tra i 19 e i 40 anni sono state pescate a guidare in stato d’ebbrezza, tre giovani di 16 e 17 anni sono stati sorpresi con piccole quantità di droga e due ambulanti di Boretto e Brescello sono stati denunciati per la vendita di prodotti con marchi contraffatti. Fuori e dentro la festa sono state controllate oltre 600 persone sia per controllare il tasso alcolico dei guidatori e il possesso di stupefacenti. I carabinieri segnalano anche l’esempio positivo di numerosi giovani che hanno deciso di fare i turni di guida, in modo da avere un conducente sobrio. |
L’UNIONE
SARDA
Macomer. Giro di vite dei carabinieri contro i padroni della notte È guerra a vandali e ubriaconi. |
Dopo
i raid vandalici che hanno danneggiato negozi, bar e attività del
centro, i carabinieri della stazione di Macomer hanno intensificato l’attività
di prevenzione e controllo nelle ore notturne. Proprio nei giorni scorsi,
infatti, i militari hanno effettuato diverse operazioni all’esterno degli
esercizi pubblici cittadini: hanno atteso l’orario di chiusura dei locali
e quindi sottoposto ad accertamenti decine di giovani che sostavano oltre
le vetrine dei locali ben oltre gli orari imposti per la cessazione delle
attività e provveduto alla denuncia di undici nottambuli. Diversi
i reati che i carabinieri contestano loro: alcuni hanno dichiarato generalità
false o si sono opposti all’attività di controllo dei militari,
altri sono stati deferiti alla magistratura per ubriachezza molesta. Non
sono stati ancora assunti provvedimenti verso i titolari di alcuni esercizi
pubblici che sono stati trovati ancora aperti nonostante le disposizioni
fissate dalle normative che ne disciplinano l’attività in orario
notturno. Anche nei loro confronti i tutori dell’ordine pubblico potrebbero
tuttavia spiccare delle contravvenzioni per non aver rispettato quanto
imposto dalla disciplina amministrativa. Con questo deciso giro di vite
i carabinieri intendono dare immediata risposta all’ansia di sicurezza
e di tutela che gli esercenti cittadini hanno chiesto all’indomani dei
gravi danneggiamenti subiti e garantire maggiore sicurezza alla cittadinanza
anche durante le ore notturne. Manuela Arca.
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ASAPS
ATTIVITA’ DI CONTRASTO ALLA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA CRESCONO DEL 40% I CONTROLLI E DEL 21% LE VIOLAZIONI CONTESTATE. CI SI UBRIACA PERCENTUALMENTE MENO IN PARTICOLARE IN AUTOSTRADA. |
Forte
incremento dei controlli con l’etilometro o con precursori nel 2004 per
verificare l’assunzione di alcol alla guida, rispetto al 2003.
Le verifiche dell’alcolemia per i conducenti effettuate dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri sono state 148.118 nel 2004, ben 41.830 in più rispetto alle 106.288 del 2003, pari a un incremento del 39,35%. I controlli nella rete autostradale, effettuati dalla sola Polizia Stradale, sono cresciuti addirittura del 48,67% nel 2004 quando sono stati controllati 36.814 conducenti rispetto ai 24.761 del 2003. Sulla viabilità ordinaria con 111.304 controlli nel 2004, rispetto agli 81.527 l’incremento è stato del 36,52%. E’ vero, anche tenendo conto che si devono aggiungere i controlli svolti delle Polizie Municipali, i controlli sono ancora pochi rispetto a quelli effettuati negli altri paesi europei, in particolare Francia, Inghilterra e Spagna. Va considerato però che nel nostro Paese la normativa sulla possibilità di controlli generalizzati è diversa. Ma si segnala una significativa inversione di tendenza. Incrementi sensibili anche nei conducenti risultati positivi. Nel 2004 sono stati 39.641, con un aumento di 6.915 pari a + 21,12%. Nella rete autostradale, a fronte di un maggiore incremento dei controlli si è passati da 4.847 positivi nel 2003 a 5.384 nel 2004, un aumento dell’11,1%, mentre nella viabilità ordinaria si è passati da 27.879 positivi nel 2003 a 34.257 nel 2004. L’incremento in questo caso è stato del 22,87%. I dati dimostrano un calo percentuale delle positività. Mentre nel 2003 risultò infatti positivo il 30,78% dei controllati, nel 2004 è risultato positivo il 26,76% dei controllati. In particolare si segnala il calo della percentuale dei conducenti positivi nella rete autostradale. Nel 2003 i positivi furono il 19,57%. Nel 2004 la percentuale degli ebbri alla guida lungo la rete autostradale s’è fermata al 14,62%. Un risultato molto incoraggiante. |
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Guida
in stato di ebbrezza ed eccesso di velocità: nel mirino dei "pattuglioni"
notturni della Polizia municipale finiranno non solo gli automobilisti,
ma anche i motociclisti. Con giugno è cominciato il periodo in
cui gli agenti della Polizia municipale organizzano pattuglie di controllo
nel fine settimana estivi, nei giorni che vanno dal giovedì alla
domenica, a partire dalle 22 fino all’alba, con lo scopo di tenere sotto
controllo il popolo della notte in maniera da evitare che gli eccessi
possano portare a conseguenze gravi. Sei vigili divisi tra due auto e
due moto presidieranno il territorio effettuando controlli. La lettura
degli ultimi dati relativi agli incidenti in territorio nazionale nel
mese di maggio ha portato il Comando ad una riflessione e alla decisione
di rivolgere una maggiore attenzione ai motociclisti. Su 189 incidenti
mortali nei fine settimana, infatti, circa l’80 per cento riguarda giovani
che hanno meno di 35 anni; il 53 per cento di questi guidava un motociclo.
Di qui l’esigenza di diversificare i controlli e comprendere anche chi
guida una due ruote.
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CORRIERE
ADRIATICO
Progetto di educazione alla salute delle Medie “Luciani” e “D’Azeglio” Gli studenti parlano dell’alcool. |
ASCOLI
- Il tema dei giovani e l’alcool viene affrontato dalle scuole medie Luciani
e D’Azeglio con un interessante progetto di educazione alla salute rivolto
agli insegnanti e agli studenti di queste scuole e che si avvale della
“peer-education” o educazione tra pari: un approccio educativo
che punta a fare dei ragazzi i soggetti attivi della propria formazione,
coinvolgendoli in un modo di operare completamente diverso rispetto ai
tradizionali metodi di formazione. Con la “peer-education”,
infatti, non sono più gli adulti a trasferire contenuti, valori,
esperienze: sono i giovani stessi a confrontarsi fra loro, scambiandosi
punti di vista, ricostruendo problemi ed immaginando soluzioni, pur sapendo
di poter contare sulla collaborazione di adulti esperti.
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VIRGILIONOTIZIE
Gb: troppi alcolizzati a vent’anni, allarme esperti Giovani rischiano danni permanenti alla salute. |
LONDRA
- E’ allarme alcol tra i giovani britannici tra i venti ed i trent’anni
che rischiano danni permanenti alla salute. Hugh Kennedy, un medico dell’ospedale
di Norfolk, ha dichiarato al Tabloid Daily Mail che l’anno scorso i ricoveri
presso la sua struttura ospedaliera per problemi legati all’alcol sono
aumentati del 44% e un paziente su dieci era minorenne. Secondo il medico
il fenomeno e’ legato alla cultura della sbornia ed incolpa le offerte
promozionali dei pub.
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L’ADIGE
Il fenomeno delle tossicodipendenze Di MATTIA PELLI. |
Il
fenomeno delle tossicodipendenze è in continuo mutamento e gli
strumenti della prevenzione – numerosi in Trentino – non sempre
sono in grado di intercettare i segnali di disagio manifestati dai giovani
che, per parte loro, mostrano di sottovalutare gli effetti della dipendenza
da sostanze, siano esse droghe o alcool.
E´ quanto emerge dalla «Seconda relazione annuale sulle dipendenze patologiche in Trentino» per il periodo 2003 – 2004, tutta incentrata sulla prevenzione, presentata ieri presso l´Itc. Il testo contiene in particolare due ricerche condotte su studenti trentini: la prima illustra i risultati di un monitoraggio compiuto su 446 studenti di 11 tra scuole superiori e centri di formazione professionale del comune di Trento. Si tratta di ragazzi che si sono rivolti – da soli o in gruppi – ai Centri informazione e consulenza, nell´anno scolastico 2002 – 2003. I Cic sono uno spazio di iniziativa e ascolto nei quali gli studenti hanno a disposizione personale – scolastico o esterno – pronto ad ascoltare i loro malesseri. Dai questionari compilati emergono moltissimi dati interessanti sui principali disagi dei giovani del capoluogo: ai primi posti c´è la difficoltà di rendimento scolastico (37,1%), situazioni di crisi affettiva, conflittualità tra genitori e figli (24,9%). L´abuso di alcool (7,5%) e l´uso di droghe (7,1%) non sono invece considerati una importante fonte di disagio dalla stragrande maggioranza degli studenti intervistati. Carlo Buzzi, professore di sociologia presso l´università di Trento e curatore della ricerca, vede in questo dato un problema serio nell´attività di prevenzione contro le tossicodipendenze. «Significa – ha spiegato ieri – che al Cic non si accede, se non in pochi casi, per problemi di abuso di droghe o alcool. Questo vuol dire che la struttura riesce solo marginalmente a toccare la questione. Ma dall´altra parte indica il fatto che i giovani spesso non sono in grado di riconoscere il disagio, perchè non considerano il consumo come comportamento negativo». A che cosa è dovuto questa sottovalutazione della questione droga? «Non certo alla carenza di informazione», ha sostenuto ieri Buzzi. Anche i messaggi lanciati a scopo di prevenzione spesso non funzionano, perchè costruiti con la mentalità degli adulti. Il classico «il fumo porta alla morte» si riferisce a un fatto – il decesso – che è di là da venire, ha spiegato ieri Buzzi, mentre il giovane vive nel presente. Secondo Bruno Bertelli – docente di Sociologia della devianza all´Università di Trento – il nuovo fenomeno delle «droghe ricreative» (come l´ecstasy) impone un cambio di prospettiva nello studio del fenomeno delle dipendenze. Mentre l´abuso di droghe pesanti poteva essere fatto risalire a una situazione sociale o famigliare difficile, le nuove droghe vengono assunte invece per «sentirsi normali». Questo in una società che secondo Bertelli «Tende a normalizzare l´utilizzo delle droghe». «La pasticca presa in discoteca – ha spiegato ieri – diventa il corrispettivo dell´ansiolitico preso dall´adulto». Da una ricerca condotta presso l´archivio del Ser.T di Trento su 376 questionari psicologici e 1.176 questionari medici, compilati da altrettanti studenti istituti superiori di Trento e periferia tra il ´99 e il 2000, «Emerge – ha detto ieri lo studioso - che un terzo di loro crede di poter controllare l´uso della sostanza». Dunque una forte sottovalutazione del rischio. Un rilievo critico è stato mosso ieri all´ente pubblico, per la frammentarietà dei numerosi interventi di prevenzione presenti in Trentino, senza una regia unica. Critica accolta dall´assessore provinciale alle Politiche per la Salute Remo Andreolli, che ha promesso di dedicare la sua attenzione al problema. IL FENOMENO DATI E ANALISI Il dato emerge da una relazione che sintetizza due ricerche sugli studenti trentini QUESTIONARI Le motivazioni Dall´indagine compiuta su 376 questionari psicologici e 1.176 sugli aspetti medici compilati da studenti delle superiori alla domanda su quali le motivazioni prevalenti per l´uso delle droghe, il 30,5% dei ragazzi ha risposto «per provare sensazioni nuove» contro il 26,5% delle ragazze. Al secondo posto i maschi indicano problemi di timidezza (22,2%), il 22,9% delle ragazze.DROGHE Facile trovarle Dai test emerge che il 62,6% degli intervistati non considera l´alcol una droga, cifra che scende al 20,5% in seguito a un incontro con un esperto. Inoltre il 71% dei ragazzi intervistati ritiene di potersi procurare con facilità hashish (71,4%), ecstasy (63,2%), Lsd (44,3%), cocaina (31,4%) e eroina (26,2%).GIOVANI «No» solo il 5,5% Il 12,6% dei ragazzi intervistati pensa che nei coetanei la reazione più comune nei confronti delle sostanze stupefacenti sia la paura, mentre il 45,7% pensa che i giovani siano incuriositi, il 30,3% siano attratti e solamente il 5,5% rifiuti il fenomeno delle tossicodipendenze, quando negli stessi intervistati, il 37,8% pensa che il mondo degli adulti abbia paura e il 38,9% rifiuti il fenomeno. |
IL
GAZZETTINO (Vicenza)
Ai 2.900 ragazzi che stanno frequentando .... |
Ai
2.900 ragazzi che stanno frequentando l’ultimo anno delle scuole superiori
sarà inviato il "regolo etilometro", un cartoncino che
a seconda delle caratteristiche delle persona e delle unità di
grammi di alcol che vengono assunte, permette una migliore conoscenza
dei riflessi e dei tempi di reazione. Lo strumento è stato realizzato
per il progetto "Voglio una vita ResponsABILE" curato dall’assessorato
alle Politiche Giovanili del Comune, in collaborazione con l’Agenzia del
Centro Alcologico e il Dipartimento per le dipendenze.
«Stiamo sensibilizzando i ragazzi all’interno delle scuole sui rischi del consumo improprio di bevande alcoliche e sui gravi pericoli che si possono correre guidando in stato di ebbrezza. Il regolo etilometro vuole essere uno strumento di prevenzione per auto-regolarsi prima di salire in macchina - ha spiegato l’assessore Claudio Piron - Recentemente sono accaduti eventi drammatici che hanno scosso la nostra comunità e vogliamo insegnare ai giovani che ci si può divertire anche in maniera responsabile verso se stessi e gli altri». La principale causa di morte e di disabilità permanente nella fascia di età compresa fra i 14 e i 29 anni sono gli incidenti stradali, oltre il 50\% dei quali è imputabile al consumo di alcolici. «Analizzando i resoconti dei 19 Comuni dell’USLL 16 abbiamo riscontrato il triplicarsi delle multe per guida in stato di ebbrezza e delle conseguenti visite imposte dalla legge - ha raccontato Tiziana Codenotti, responsabile del progetto - Nel 2003 abbiamo visitato 90 persone, mentre quest’anno le stime arrivano a 300 ragazzi visitati, la maggior parte dei quali ha un età compresa tra i venti e i trent’anni». L’aumento del numero delle sanzioni è imputabile ad alcuni fattori quali l’abbassamento del limite del tasso alcolico tollerato dalla legge e l’aumento dei controlli della polizia stradale, intensificati durante la notte in prossimità di locali e discoteche dove è più facile che alla guida ci sia gente giovane. La campagna di sensibilizzazione è indirizzata soprattutto agli studenti, che hanno maggiormente bisogno di essere istruiti su specifiche iniziative volte a favorire la conoscenza sui pericoli della strada. Il materiale informativo è inviato ai ragazzi anche nella speranza che sia motivo di dialogo e di informazione all’interno della famiglia in modo tale da sensibilizzare tutti. |
IL
GAZZETTINO (Rovigo)
PER QUATTRO GIOVANI Guida in stato di ebbrezza e resistenza. Confermati gli arresti. |
Tutti
confermati gli arresti effettuati sabato dalla Polizia di Chioggia. Gli
agenti in mattinata, avevano inseguito e fermato quattro chioggiotti che,
a bordo di una Fiat Bravo, stavano mettendo a serio repentaglio l’incolumità
dei pedoni in transito a Isola dell’Unione e a Chioggia. I giovani, J.P.
26 anni e D.B., C.V. e D.V: tutti quanti di 28 anni, erano passati sul
ponte ad alta velocità procedendo a zig zag e costringendo ad una
rapida fuga una comitiva di turisti che in quel momento stava attraversando
la strada per imbarcarsi su un battello che li avrebbe portati a Venezia.
Le prodezze dei quattro avevano attirato l’attenzione di una Volante della
Polizia che si è subito lanciata all’inseguimento dell’auto. I
quattro hanno finito la loro folle corsa davanti al commissariato di Chioggia
dopo aver rischiato di investire sulle strisce una bambina di 4 anni.
Una volta arrivati in Commissariato hanno continuato il loro show inveendo
contro i poliziotti e radendo al suolo molti degli uffici. I poliziotti
hanno impiegato parecchio tempo per riuscire a calmare i giovani, visibilmente
sotto l’effetto di sostanze alcoliche. Visti anche i loro precedenti penali
era inevitabile che venissero arrestati per guida in stato di ebbrezza
e violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo un paio di notti passate
in guardina, ieri si è tenuto il processo per direttissima con
la condanna di tutti e quattro e l’obbligo di firma presso la stazione
dei Carabinieri di Chioggia.
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IL
GAZZETTINO (Rovigo)
PIOVE DI SACCO Migliora il bimbo investito in centro. |
(G.P.)
Dovrà rispondere di aver investito domenica notte il piccolo Marco
B. di tre anni in piena isola pedonale e sulle strisce e l’essere stato
trovato con un tasso alcolico oltre il limite consentito. B.M. di Piove,
insomma, si ricorderà per molto tempo di quella bravata. Intanto,
gli hanno ritirato la patente, tolto dieci punti e dovrà sorbirsi
l’onere pecuniario per essere entrato in zona a traffico limitato senza
permesso.Marco, dopo una breve degenza nel reparto di Pediatria dell’ospedale
di Piove, è stato dichiarato fuori pericolo e rimandato a casa.
Il bambino si era allontanato dal tavolino del bar-gelateria "Notte
e dì" che si trova proprio sotto la Torre Carrarese sulla
centralissima piazza Incoronata. Erica la mamma e il papà Gianni
stavano trascorrendo la serata domenicale in piazza sorseggiando una bibita,
Marco aveva appena finito di sorbire un gelato e ha lasciato il tavolino
dei genitori per raggiungere alcuni coetanei che giocavano davanti al
Duomo. Nella foga del gioco il piccolo si è trovato sulle strisce
zebrate proprio nel momento in cui arrivava la Peugeot 206 cabrio del
piovese. L’autista forse non ha avuto il tempo di mettere piede sul freno
ed ha investito il piccolo che è stato caricato sul cofano per
poi cadere sull’asfalto. Subito soccorso è stato accompagnato al
Pronto Soccorso e poi affidato ai medici della Pediatria. Ore d’angoscia
per i genitori che hanno temuto per eventuali complicanze che per fortuna
non si sono verificate.
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IL
GIORNALE DI VICENZA
L’IRAQ SENZA PACE. Attentati a raffica Pochi soldati Usa? «Tenere i drogati» . |
L’esercito
americano: non licenziare obesi e alcolizzati
Baghdad. Manifestazioni antiamericane, attentati, omicidi: la cronaca irachena non cambia, ormai a quasi sei mesi dalle elezioni che a gennaio suscitarono tante speranze. Un clima che mette paura anche agli Stati Uniti. La prospettiva di andare a combattere (e morire) in Iraq spaventa i giovani americani, ora che il numero delle vittime sta per raggiungere la soglia dei 1.700, e i reclutamenti stanno diminuendo in modo significativo. L’Us Army ha così chiesto ai comandanti dei battaglioni di non escludere dal servizio i militari che in passato hanno avuto problemi di alcol o di droga, di tenersi i soldati sovrappeso o dalle capacità fisiche giudicate insoddisfacenti in tempi normali, e di lasciare a riposo le donne incinte soltanto all’ultimo momento. E secondo una ricerca del Dipartimento della Difesa, citata dal New York Times, solo il 25% dei genitori americani consiglia ai propri figli di arruolarsi, una percentuale che era del 42% nell’agosto del 2003. Intanto ieri i sunniti sono scesi in piazza a Baghdad, ieri, per chiedere a gran voce la fine dell’occupazione americana. Irriducibili, decisi a non accontentarsi del ruolo di minoranza cui li condanna la nuova democrazia uscita dalle urne di gennaio, hanno preso ieri l’occasione dell’arresto per errore di un loro leader moderato, Mohsen Abdel Hamid, per manifestare a centinaia, in piena Baghdad, contro le truppe Usa: «Americani, tornatevene a casa», gridavano. Le forze Usa stanno cercando in questi giorni di garantire la sicurezza dela capitale e di «bonificare» la provincia ribelle di Al Anbar, con le più estese operazioni militari da due anni a questa parte. Il bersaglio sono quasi sempre elementi sunniti, attivi nella guerriglia e nel terrorismo. Ma ieri un attentato suicida a Balad, a nord della capitale, ha fatto 10 morti e 12 feriti. A Bassora è stato invece assassinato Ali Abdul Hussein, secondo imam sciita del capoluogo meridionale, crivellato da colpi da un commando di due persone. A Kirkuk due bombe sono state invece fatte esplodere al passaggio di una pattuglia americana ed è stato assassinato un generale della polizia irachen. A Samarra guerriglieri hanno attaccato un’unità antissommossa della polizia irachena: nella sparatoria sono morti due civili, un uomo e un bambino. Infine a Tikrit un kamikaze si è lanciato con la sua auto imbottita di esplosivo contro un posto di blocco della polizia: nove persone ferite. E l’Iraq fa parlare di sè anche in Francia. L’ex segretario delle Nazioni Unite Boutros Boutros-Ghali, un ex ministro degli Interni Charles Pasqua, e con loro politici gollisti, mediatori e il gigante petrolifero Total sono tra gli indagati nel filone francese dell’inchiesta sullo scandalo delle tangenti nel quadro del programma dell’Onu per l’Iraq «Oil for food». |
IL
GAZZETTINO (Treviso)
A CODOGNE’ . |
(a.pe.)
Nella sua dinamica l’incidente è stato piuttosto banale, ma con
tutta probabilità sarà carico di guai per un giovane soldato
americano. Un dipendente della base Usaf di Aviano è finito all’ospedale,
l’altra notte, in conseguenza di un sinistro stradale sulla Pontebbana.
Il militare era però ubriaco, per questo sarà rimpatriato e forse anche riformato. (*) Intorno all’1.40 di ieri mattina, l’auto condotta dal 22enne statunitense è finita fuori strada lungo la strada provinciale 41, per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Conegliano. Tuttavia è probabile che sull’episodio abbiano pesato le condizioni psicofisiche del conducente: gli accertamenti sanitari hanno infatti verificato un tasso alcolimetrico superiore a 2 grammi di alcool per litro di sangue, quando il limite di legge è di 0,50. Un dato che riporterà il ragazzo dritto negli States, se non addirittura a casa, data la severità con cui questo tipo di comportamenti viene trattata dall’esercito americano. Sul posto sono intervenuti pure i vigili del fuoco. Nel frattempo il militare ha passato qualche ora al Pronto Soccorso, con vari traumi ed escoriazioni ed un’esotossicosi etilica. (*) Nota: o forse mandato in Iraq (vedi articolo precedente). |
CORRIERE
ROMAGNA
Ubriaco si schianta contro la casa. |
Dovadola
- E’ uscito di strada finendo la sua corsa contro una casa. Quando
gli agenti della Polizia stradale di Rocca San Casciano lo ha identificato,
aveva un tasso di alcol nel sangue pari a 2,82, ben superiore al limite
consentito. Solo una fortuna quindi, che nè lui, nè altri
automobilisti, abbiano subito gravi conseguenze. Protagonista un 38enne
forlivese che ieri mattina intorno alle 9.30 si trovava a percorrere la
Strada Statale 67 all’altezza di Dovadola. L’uomo, operaio,
alla guida di una Citroen Saxo, era appena uscito dal tunnel a ridosso
del paese quando, per cause ancora al vagli della Polizia stradale di
Rocca San Casciano, ha perso il controllo della sua automobile che, uscita
di carreggiata, è andata a schiantarsi contro il muro di una casa.
Nessuna grave conseguenza per l’uomo, ma numerosi danni e grande
paura. Gli agenti della Stradale hanno provveduto al controllo del 38enne
che è risultato dal controllo con l’etilometro in stato di
ebbrezza. Per questo gli è stata ritirata la patente ed è
stato denunciato.
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CORRIERE
ROMAGNA
Minacce di morte ai poliziotti Marocchino finisce nei guai. |
forlì
- Ha minacciato di morte gli agenti di Polizia, cercando anche di aggredirli.
Un marocchino di 34 anni è stato denunciato dall’Ufficio Volanti
per minaccia aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Durante un normale
controllo nella zona dei giardini Orselli, la pattuglia dell’Ufficio
Volanti, è stata avvicinata dall’uomo che ha iniziato a proferire
frasi minacciose. Dapprima gli agenti hanno cercato di allontanare l’uomo,
visibilmente in stato di ebbrezza. Poi alle sue insistenze a aggressività,
visto che cercava di colpire con pugni e calci i poliziotti, lo hanno
portato in Questura per l’identificazione e la denuncia.
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CORRIERE
ROMAGNA
Pestato per uno sguardo di troppo. |
Ravenna
- A volte ritornano e in genere ci scappa il ferito. Luca Felletti, 32
anni, era agli arresti domiciliari per una condanna a 39 mesi di carcere
per lesioni volontarie aggravate. L’altro ieri in un bar di via Santucci,
alle 17,30, ha pestato a sangue un pregiudicato ravennate di 40 anni che
ha avuto il torto di guardarlo male, di “urtarlo a pelle” come
lui stesso ha detto, secondo quanto riferito da testimoni alla polizia.Felletti
è stato nuovamente arrestato, questa volta pochi minuti dopo i
fatti, dagli agenti di una “volante” arrivata nel bar di via
Santucci subito dopo la lite. E’ stato lui stesso ad avvicinare i
poliziotti forse memore di quanto successo appena un anno fa: quando senza
nessun motivo apparente mandò in coma con un pugno al volto un
operaio bolognese di 27 anni durante un happy hour. (*) Era il 20 giugno
dello scorso anno. Felletti venne arrestato dopo pochi giorni dalla Squadra
Mobile di Ravenna dopo indagini serrate.Anche in quel caso - e le analogie
sono davvero tante, forse troppe - Felletti era “sottoposto a misure
restrittive della libertà personale”. In pratica non poteva
frequentare pregiudicati e andare in locali pubblici dopo le 20 di sera.
Una misura decisa dal tribunale di Ravenna che Felletti ignorò,
era stato da poco arrestato per una storia di droga. Questa volta però
il giovane ravennate torna in carcere. Ieri, difeso dall’avvocato
Vecchi, ha patteggiato una pena a un anno e due mesi dopo il processo
celebrato con rito direttissimo di frontre al giudice Piero Messini D’Agostini
(pm Stefano Stargiotti). Li sconterà a Port’Aurea. Sulla vicenda
è intervenuto ieri anche il questore Della Rocca: “Episodio
gravissimo come quello che l’anno scorso condizionò l’estate.
Ci troviamo di fronte a un personaggio pericoloso” ha detto il questore
poche ore dopo l’arresto. Lunedì il 32enne ravennate che usufruiva
dei domiciliari concessi dal tribunale di sorveglianza per poter lavorare,
alle 17,30 si trovava dentro un bar con due pregiudicati. Stando alle
testimonianze rilasciate dagli avventori alla polizia, il tutto sarebbe
cominciato per una serie di presunti sguardi incrociati. Veri o falsi
che siano è il pretesto che fa scattare la lite e l’aggressione.
Felletti colpisce il 40enne con un schiaffo al volto facendolo cadere
al suolo, pensando che quest’ultimo volesse colpirlo con una bottiglia
di birra. L’uomo va in bagno per vedere allo specchio la gravità
della ferita. Quando torna arriva il peggio. Si indica il volto dicendo
a Felletti: “Hai visto cosa hai combinato, io non ti avevo fatto
nulla”. La risposta sono ancora pugni e calci. Il 40enne cade a terra
e viene colpito con dei calci, un testimone dichiara di aver visto l’aggressore
prendere addirittura la rincorsa. E’ l’ultimo colpo prima di
allontanarsi dal locale. Per capire l’intensità del pestaggio
basta leggere la prognosi: 25 giorni per un trauma cranico facciale, frattura
delle ossa nasali e trauma distorsivo del rachide cervicale e altre contusioni
più lievi. Ma persino Felletti ha avuto bisogno del medico: 4 giorni
di prognosi per una ferita al dorso della mano sinistra.
(*) Nota: happy?. |
CORRIERE
ROMAGNA
Alcol a minorenni, denunciato . |
Forlì
- Le feste di ragazzini, di età compresa tra 13 e i 16 anni, annaffiate
da alcolici e superalcolici. Tanto che una ragazza di 14 anni di Forlimpopoli
si era sentita male, era caduta e aveva sbattuto la testa, finendo ricoverata
in ospedale con dieci giorni di prognosi. Non un episodio isolato, visto
l’allarme che si era creato tra i genitori. Qualcuno si è
rivolto ai Carabinieri, che hanno fatto partire le indagini sfociate nella
denuncia di uno dei titolari di una discoteca cittadina. Somministrazione
di sostanze alcoliche a minorenni, questa l’accusa della quale dovrà
rispondere un forlivese. Il risultato è arrivato dopo una serie
di servizi per la repressione della somministrazione ai giovani di sostanze
alcoliche nei locali pubblici. Un fenomeno molto grave quello dell’uso
di sostanze alcooliche e dei commercianti senza scrupoli che danno ai
minorenni alcolici, non solo nei supermercati. I Carabinieri della stazione
di San Martino in Strada, oltre a denunciare il titolare, stanno svolgendo
attività di accertamento per vari suoi collaboratori. In definitiva
gli uomini dell’Arma hanno potuto appurare come in alcune feste tenute
in una discoteca di San Martino in Strada, fosse emersa la totale violazione,
in quanto somministravano ai tavoli del locale, coca-rum, vodka, whisky
e ghiaccio, degli articoli 688 e 689 del Codice penale. Le violazioni
sarebbero avvenute durante feste di minorenni che vedevano protagonisti
ragazzini di terza media, prima e seconda superiore, ai quali erano somministrati,
come bevanda, alcolici. E questo senza che i giovani avventori ne avessero
fatto richiesta. Le prime lamentele di alcuni genitori hanno trovato conferma
quando una ragazza di 14 anni di Forlimpopoli si è sentita male
per eccesso di alcol, ed è stata ricoverata per dieci giorni dopo
essere scivolata per lo stato confusionale e aver battuto la testa. Stessa
cosa, con alcuni malori, per altri giovanissimi. I Carabinieri di San
Martino avevano sentito diversi giovanissimi testimoniare di aver trovato
già gli alcolici sui tavoli. Per questo è scattata la denuncia
per il reato di somministrazione di sostanze alcoliche a minorenni. Ora
il servizio proseguirà con controlli nei locali. Intanto è
scattata la segnalazione dell’esercente alla Questura.
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IL
GAZZETTINO (Udine)
MEDUNO Sabato la manifestazione degli alcolisti in trattamento che coinvolgerà i rappresentanti di una decina di gruppi Sedici diplomi per i vent’anni dell’Acat. |
Meduno
l Club Alcolisti in Trattamento di Meduno (operante secondo secondo il metodo ideato dal professor Hudolin, per condividere e superare assieme i drammi personali e famigliari causati dall’alcolismo attraverso la terapia psicologica di gruppo (*) ) festeggerà - sabato 11 giugno al centro comunitario parrocchiale con inizio alle ore 15 - il ventesimo anniversario di attività. L’attuale presidente presidente del sodalizio, Giovanni Santini, preannuncia per l’occasione la consegna di 16 attestati di "sobrietà e astinenza" ad altrettanti aderenti all’ACAT che stanno avendo successo nell’assoluta rinuncia al consumo di bevande alcoliche. Alla manifestazione parteciperanno le rappresentanze della decina di gruppi ACAT compresi dell’Interclub dello Spilimberghese presieduto dallo stesso Santini e di altrettanti di quello del Maniaghese, guidati da Olimpio Biasoni. Fra le personalità invitate ad intervenire per la parte celebrativa del ventennale dell’ACAT medunese, sono preannunciati i sindaci di Meduno Lino Canderan e di Tramonti di Sotto Arturo Cappello e gli operatori sanitari che assecondano l’attività dei Club, Pier Lucio Zanussi e Silvia Sciamanda. La festosa giornata degli alcolisti in trattamento del Maniaghese e dello Spilimberghese, si concluderà con una Messa celebrata dal parroco don Fabrizio De Toni alle 18,30 nella Chiesa parrocchiale. (*) Nota: in questo caso la terminologia adoperata è completamente sbagliata. |
IL
GAZZETTINO (Udine)
MORUZZO. L’oggetto verrà presentato durante le serate dedicate ai pericoli dell’alcol durante la guida Ecco l’etilometro grande come un accendino. |
Alcol
e guida" è il tema prescelto per la serata di venerdì
che si terrà nell’auditorium comunale "Riedo Puppo" di
Moruzzo, alle ore 20.30. Organizzato dall’Amministrazione comunale, l’incontro
con gli esperti Furio Misdaris dell’Automobile club di Udine e Gaetano
Gigliotti medico del Sert, chiarirà l’argomento dei pericoli legati
all’alcol in relazione alla guida. I relatori si avvarranno di filmati
che riportano esperimenti fatti in autodromo, in cui alcuni giovani guidano
prima e dopo aver fatto uso di sostanze alcoliche, pur senza giungere
all’ebbrezza. In tal modo si dimostrerà che anche senza essere
ubriachi si è comunque meno vigili al volante dopo aver bevuto.
Gli esperti porteranno anche un etilometro con il quale i presenti all’incontro
potranno verificare il proprio tasso alcolemico. L’apparecchio in questione
non è quello in dotazione alla polizia municipale, ma è
piccolo come un accendino e dà risultati assai simili a quelli
dell’etilometro ufficiale. In questo modo ciascuno può verificare
in proprio i valori. Furio Misdaris tratterà in particolare l’aspetto
giuridico e Gaetano Gigliotti quello medico in relazione al problema dell’abuso
di alcol quando si guida.
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VIRGILIONOTIZIE
Vino, Federvini: nel 2004 sceso consumo, riprende l’export ’Alleanze per battere la concorrenza’ dichiara Montezemolo. |
ROMA
- Nel 2004 sono scesi del 2,8% i consumi interni di vino mentre e’ in
ripresa l’export, con la Cina che raddoppia le importazioni. Il settore
del vino e’ ’una delle colonne portanti del made in Italy’ ha sottolineato
Montezemolo nel corso dell’assemblea di Federvini. Il Presidente di Confindustria
ha ricordato gli ottimi risultati delle imprese nel sud e di come le aziende
-per vincere la concorrenza- ’devono puntare ad alleanze, fusioni e concentrazioni’.
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HELPCONSUMATORI
Ortofrutta dalla Cina: più 250% l’import in un anno I mercati italiani invasi da mele, pere, agli, cipolle e pinoli. Dopo la "pummarola" made in China, è boom di altri prodotti alimentari provenienti dal paese asiatico. La Cia sottolinea anche che nei prossimi mesi potrà verificarsi una massiccia importazione di vino cinese. |
Negli
ultimi dodici mesi è stata una vera invasione di ortofrutta "made
in China". Le importazioni sono cresciute del 250 per cento e la
tendenza sembra sempre più consolidarsi. Così i nostri mercati,
oltre che di "pummarola", sono pieni di mele, pere, agli, cipolle
e pinoli provenienti dal grande paese asiatico. E ora spunta anche il
vino cinese, le cui esportazioni ancora non si sono riversate in quantità
massicce, ma nei prossimi mesi potrebbero assumere dimensioni rilevanti.
Un grande afflusso di prodotti che rischia di aggravare la situazione
di tantissimi produttori che già vendono a prezzi stracciati e
hanno visto un costante calo dei consumi di ortofrutticoli.
E’ quanto annunciato dalla Cia -Confederazione italiana agricoltori. "I nostri mercati ortofrutticoli - avverte la Cia - hanno visto in questi ultimi mesi una vera e propria "calata cinese" e non solo. Alla Cina si sono, infatti, affiancati paesi non tradizionali esportatori di frutta e verdura, come il Cile, l’Argentina, l’Uruguay, il Brasile, l’Africa del Sud. Così dobbiamo fare i conti con importazioni sempre più massicce di pomodori, cicorie, cipolle, zucchine, carciofi, kiwi, mele, pere, ciliegie, nocciole, mandorle. Tutti prodotti per i quali abbiamo mantenuto per anni la leadership non solo in Europa". Ma la minaccia cinese, secondo gli agricoltori, incombe pericolosa. Si stima -sottolinea la Cia- che la Cina attualmente, tra l’altro, possieda, per la produzione di ortofrutta, circa 350.000 ettari di serre ed 850.000 ettari di coltivazioni protette, mentre è stato avviato e sostenuto lo sviluppo di liberi mercati all’ingrosso. Ci sono, inoltre, altri programmi che prevedono l’ammodernamento della rete infrastrutturale tra province, in modo da migliorare le possibilità di commercio tra aree produttive ed aree di consumo, queste ultime localizzate prevalentemente nel Nord. Un altro comparto -conclude la Cia- che è destinato ad un futuro successo è la produzione vitivinicola cinese. Le prime avvisaglie già si sono avute, ma in autunno si potranno sentire i primi pesanti effetti delle importazioni di vino "made in China". |
IL
SECOLO XIX
Gli esercenti al prefetto «No a un nuovo stop della vendita di alcolici» LA RICHIESTA Sabato per Genoa-Venezia. |
Domenica
erano infuriati, ora sono preoccupati. Preoccupati che il divieto di vendere
bevande alcoliche (tra le 18,30 e le 6 del mattino) nel centro di Genova
in concomitanza con l’eventuale festa per la promozione del Genoa, possa
essere ripetuto anche per la pa
Giovedì, 09 Giugno 2005
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