Accattonaggio. Indagine della Polizia locale di Milano, tolte dalla strada 32 persone vittime del racket: 12 arresti
MILANO, 25 settembre 2012 – La Polizia locale di Milano ha sgominato una banda di criminali che aveva ridotto in schiavitù un centinaio di persone reclutate in Romania e portate a Milano per fare accattonaggio e furti. L’indagine, coordinata dal PM della DDA Antonio Sangermano, sotto la direzione del Comandante Tullio Mastrangelo, è stata condotta dagli agenti del Nucleo Tutela Donne e Minori della Polizia Locale di Milano.
Ieri mattina, durante un blitz, sono state liberate 32 delle vittime ridotte in schiavitù.
In seguito all’indagine condotta dagli agenti del Nucleo tutela donne e minori sono stati emessi dal GIP Simone Luerti 12 ordini di custodia cautelare per tratta e riduzione in schiavitù, associazione a delinquere, aggravata dalla transnazionalità, dall'essere più di 10 persone e nei confronti di persone portatrici di handicap.
L’operazione Ade (il mondo degli inferi), è il nome in codice utilizzato per l’indagine che descrive quanto accadeva a persone inermi che non solo erano tratte in schiavitù, ma sottoposte a ogni tipo di violenze e sevizie.
“Da circa un anno avevamo iniziato l’attività di accertamento e pedinamento di alcuni mendicanti. A seguito dell’attività investigativa (intercettazioni, riprese, pedinamenti) abbiamo accertato che i mendicanti erano costantemente seguiti e controllati dai propri aguzzini che risultavano essere alcuni nomadi segnalati nel campo/dormitorio in zona Bisceglie. Dalle indagini è emerso che il giro d’affari dell’organizzazione criminale era di qualche milione di euro l’anno” dichiara il Comandante della Polizia locale di Milano Tullio Mastrangelo.
Le 32 vittime liberate dalla Polizia Locale di Milano sono state accolte dalla struttura di emergenza sociale della Protezione Civile del Comune di Milano, che sta provvedendo a fornire la necessaria assistenza anche in collaborazione con i servizi sociali del Comune di Milano.
“La Polizia locale ha neutralizzato una banda che esercitava un crimine inumano. Da tempo sapevamo che dietro i mendicanti dei semafori e della metropolitana si nascondeva un racket importante. Era necessario permettere all’indagine di fare il suo corso per arrivare ai veri colpevoli e salvare le vittime dai propri aguzzini. Ora queste persone, tutte con forti disabilità, portate in Italia in modo coercitivo che in molti casi non hanno un nucleo familiare in Romania che li possa accogliere perché sono i loro parenti ad averle vendute al racket saranno prese sotto la tutela dell’Amministrazione”, dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale e Volontariato.
da mi-lorenteggio.com