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Notizie brevi 24/12/2005

RAPINE IN VILLA, SFERRATO UN COLPO DECISIVO ALLE BANDE SPECIALIZZATE. LE STESSE INDAGINI PERMISERO LA CATTURA DEGLI ASSASSINI DI PANCRAZIO MUSCOLINO

RAPINE IN VILLA, SFERRATO UN COLPO DECISIVO ALLE BANDE SPECIALIZZATE. LE STESSE INDAGINI PERMISERO LA CATTURA DEGLI ASSASSINI DI PANCRAZIO MUSCOLINO

(ASAPS) ROMA – 112 arrestati, di cui 91 tutti i origine slava, albanese e romena: è questo il bilancio di una maxioperazione della Polizia di Stato, ribattezzata “Vesta”, cominciata molti mesi fa e che ha portato complessivamente in carcere, nel solo 2005, 304 persone, quasi tutte di nazionalità albanese, slava o romena. Gli stessi investigatori, coordinati dal Servizio Centrale Operativo e dalla Divisione Centrale Anticrimine, avevano consentito alla Polizia Stradale di arrestare, nello scorso mese di settembre, i killer di Pancrazio Muscolino, il commerciante ucciso a fucilate davanti ai suoi figli, nel corso di un tragico assalto alla sua abitazione di Taormina. Nelle ultime ore sono state effettuate circa 200 perquisizioni, molte delle quali contestuali agli arresti, che hanno consentito il rinvenimento di refurtiva, armi e droga, soprattutto cocaina. Secondo i vertici del coordinamento istituito presso lo SCO, non si tratterebbe di un’organizzazione criminale vera e propria, ma piuttosto di una miriade di gruppuscoli (forse anche più pericolosi, perché sbandati e privi di una direzione operativa) spesso costituitisi per un colpo solo. “Aggregazioni temporanee”, secondo il gergo usato dagli inquirenti, molto difficili da individuare e da prevedere. Di certo, le forze dell’ordine hanno negli ultimi anni incentrato molti dei propri sforzi per contrastare e reprimere il fenomeno, tornato recentemente alla ribalta coi tragici fatti di Taormina, dove un gruppo di nomadi aveva assaltato la villa di Muscolino, che reagì per difendere la famiglia dalla minaccia dei rapinatori, armati di fucile e pistole. La doppietta brandita da uno dei componenti il commando sparò senza esitazione, quando fu chiaro che il coraggioso imprenditore non avrebbe sottostato alle angherie della banda, e che nonostante il colpo mortale appena ricevuto riuscì a rispondere al fuoco, uccidendo con la propria arma uno dei banditi. Le indagini, nel giro di poche ore, consentirono agli uomini della Squadra Mobile e dello SCO di individuare l’intero gruppo mentre cercava di abbandonare l’Italia. Due pattuglie della Sottosezione Polizia Stradale di Firenze Nord – lo ricorderete – riuscì a catturarli tutti con una magistrale operazione: 5 persone finirono in carcere per omicidio volontario, rapina, ricettazione e favoreggiamento. Nelle ultime ore, con tempi diversi, è scattata una fase cruciale dell’Operazione Vesta: Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche, Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Sicilia, sono state interessate dal lavoro dei poliziotti, molti dei quali anche della Polizia Scientifica con esperti in esame tecnico della scena del crimine e analisti di delitti di tipo predatorio. In carcere sono stati rinchiusi anche i membri di una batteria che nella provincia di Brescia aveva seviziato per ore un’intera famiglia, mentre altri sono accusati di aver ferito due donne a Padova. Sembra che molti dei rapinatori facessero uso di cocaina prima di colpire, fatto questo che la dice lunga sulla personalità dei delinquenti, pronti a tutto e ancora più violenti dopo aver sniffato: i brutali pestaggi dei proprietari delle abitazioni sono infatti all’ordine del giorno. I proventi delle rapine venivano in alcuni casi utilizzati per acquistare sostanze stupefacenti da mettere poi sul mercato, guadagnando così cifre maggiori in minor tempo. Per far fronte a questa nuova emergenza, la Polizia ha costituito in seno ad ogni regione, delle task force di pronto intervento, coordinate appunto dallo SCO e dalla DAC. (ASAPS)




 

Sabato, 24 Dicembre 2005
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