RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA" Note
a cura di Alessandro Sbarbada |
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Festival “chiuso” per rissa . |
PENNABILLI - Due carabinieri feriti, l’auto di servizio gravemente danneggiata da decine di “punk bestia” che in tutti i modi hanno cercato di liberare l’arrestato, un ubriaco, che dopo aver demolito il bar dove chiedeva ancora inutilmente da bere, si è avventato addosso ai militari ed ora è rinchiuso nel carcere di Pesaro con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltraggio e danneggiamento della “gazzella”. E’ stato l’ultimo exploit della Festa dei Buskers giunta, probabilmente, al suo capolinea a Pennabilli che quest’anno, sulla propria pelle - stando a quanto dicono molti cittadini - sta capendo perché gli artisti di strada per via della massa di sbandati che si trascinano dietro, sono stati cacciati a loro tempo da Santarcangelo. Se la situazione all’1,30 della notte tra sabato e domenica è stata riportata alla normalità dal massiccio intervento di carabinieri in borghese che da una settimana garantiscono l’ordine pubblico, a mettere una “toppa” alle intemperanze generate per lo più dalla mescita a fiumi di alcol e superalcolici, c’ha pensato il sindaco Stefano Paolucci. Presa carta e penna, dopo essersi consultato anche con la Prefettura di Pesaro, ha firmato un’ordinanza con effetto immediato in cui per tutta la giornata dai bar agli stand gastronomici è stata vietata la vendita e la mescita di vino, birra e qualsiasi tipo di superalcolico. Il primo cittadino ha quindi deciso di “ rimodellare” anche il programma dell’ultima giornata, vietando ogni forma di spettacolo nelle vie del centro storico a partire dalle 21. Altri show si sono potuti svolgere fino alle 23 attorno alle “mura” della cittadina, mentre il gran finale è stato concentrato esclusivamente al Palacirco, il tendone eretto fuori Pennabilli. Le misure prese sembra abbiano avuto il loro effetto. L’episodio di sabato, probabilmente, riscriverà i rapporti tra Pennabilli e gli artisti di strada. |
Più di trecento atleti ieri hanno partecipato alla tradizionale festa organizzata dal Coni. |
Doveva
essere la prima domenica d’estate, anche se all’inizio della stagione
meteorologica mancano ancora una decina di giorni, e invece è stata
una inutile corsa verso il mare di San Leone e una successiva fuga verso
casa per quanti avevano deciso di trascorrere la domenica a San Leone.
Il sole della città, infatti, non era giunto fino al mare dove
a farla da padrone erano nuvoloni minacciosi e la temperatura era tutt’altro
che estiva. Poi, a cavallo con il pranzo, ecco il cielo farsi minaccioso
per arrivare a un accenno di temporale, con tanto di rumorosi tuoni, nel
pomeriggio e fino a sera. Una domenica diversa, dunque, da quella che
ci si aspettava.
Avevamo parlato ieri di San Leone e delle condizioni in cui versa il quartiere a mare. Purtroppo la domenica ha peggiorato la situazione per un’improvvisa impennata di rifiuti. Una situazione che oggi sembra ingovernabile, che necessita di un intervento deciso per ridare una immagine turistica a San Leone. Perchè con la Valle dei templi e il Museo è proprio il mare di San Leone quello che visitano i turisti in estate, non certo la città, fuori dal flusso turistico di quei gruppi che vengono ad Agrigento con la formula «Mordi e fuggi». Così sarebbe opportuno dare un buon biglietto da visita nella speranza, magari, che qualcuno dei visitatori si senta invogliato a una sosta più lunga in un successivo viaggio. Un sopralluogo questa mattina lungo le principali arterie da parte di chi dovrebbe curare l’immagine del quartiere non sarebbe dunque male, darebbe la sensazione che si ha a cuore almeno uno dei fiori all’occhiello della città, un bene che interessa i turisti, ma anche i residenti che sono la stragrande maggioranza degli agrigentini. Da considerare pure l’ordinanza che vieta la vendita di alcolici ai minorenni dopo una certa ora e il divieto di vendere bevande in bottiglie di vetro. Decisione importante e necessaria che bisognerà seguire con la massima attenzione durante l’estate. |
IL
MESSAGGERO
Ventuno denunce Campo de’ Fiori, divieto di vetro. |
Un
pallone sequestrato, un denunciato e 21 multe per violazione del codice
della strada. È il bilancio della notte di controlli di polizia,
carabinieri e vigili urbani nella zona di Campo de’ Fiori. Un altro
sabato di passione per fortuna senza grossi danni. È il risultato
dell’ennesima notte di controlli da parte delle forze dell’ordine,
disposti di recente dal prefetto di Roma Achille Serra, ogni venerdì
e sabato. E resi necessari dopo i continui disordini ed episodi di teppismo
registrati nella piazza. Incidenti che hanno spinto il prefetto Serra
a prendere in considerazione anche l’eventualità di imporre
anche quest’anno il divieto di vendere alcol in bottiglie di vetro
dopo le 22. Provvedimento che verrà discusso oggi dal Prefetto
con i vertici di Confcommercio e Confesercenti durante un incontro in
Prefettura. Lo scorso primo giugno, infatti, il Comitato provinciale per
l’ordine e la sicurezza pubblica aveva espresso all’unanimità
parere favorevole alla riemissione dell’ordinanza contro la vendita
delle bottiglie di vetro. «Il consenso è stato unanime -
aveva detto Serra - vorrei sentire i commercianti ma sarà difficile
prescindere dall’emissione dell’ordinanza».
Sono mesi che in piazza Campo de’ Fiori i residenti la sera devono tenere le finestre chiuse, che i commercianti non ne possono più. Ogni sera è un sabato sera. E’ diventato con il passa parola un appuntamento fisso anche per comitive di giovani turisti. E allora eccoli: americani, inglesi, tedeschi, spagnoli... “Cotti” al punto giusto puntuali per scendere in campo. I ragazzi arrivano, il tempo di bere una, due, tre birre e l’atmosfera si riscalda. La partita a “vaiolance” sta per cominciare. Sembra lo scenario di un film di Stanley Kubrick ma è quello che accade quasi ogni sera a Campo de’ Fiori. El.Pan. |
Alcuni giovani al ritorno da Mesiano hanno lasciato traccia del loro passaggio Semaforo divelto e cocci di vetro: in via Grazioli l´eredità della festa Birra e gioco della morra alla festa di Mesiano. |
Un
semaforo divelto, biciclette rovesciate, cocci di bottiglia sparsi lungo
il marciapiede, bidoni dell´immondizia spostati. Ieri mattina chi
passeggiava per via Grazioli non poteva non accorgersi del disastro commesso
da alcuni giovani incivili domenica all´alba. Forse ancora inebriati
dalle birre bevute alla festa di Mesiano, un gruppetto di vandali ubriachi
ha cercato di farsi passare la noia distruggendo ciò che trovavano
sul loro passo.
Se la festa è andata benone dal punto di vista dell´ordine pubblico, senza incidenti o problemi particolari fra gli oltre 5.000 giovani che hanno partecipato alla kermesse universitaria, per la polizia municipale i problemi si sono avuti ieri mattina con il semaforo semidistrutto in via Grazioli, gli impianti non funzionanti all´incrocio con piazza Venezia e via S. Francesco d´Assisi e le lamentele di chi si è ritrovato con la bici rovesciata o danneggiata. I vandali sarebbero scesi a piedi da Mesiano al centro città, lasciando traccia del loro passaggio. |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Capitanata)
Salvate la movida e anche la quiete del centro storico. |
Chi
si ricorda com’era il centro storico dieci anni fa? Via Arpi, piazza Federico
II, il prolungamento di Corso Vittorio Emanuele, di sera erano dominati
dal buio. Roba che già alle nove e mezza faceva tristezza camminare.
E trattenersi in piazza Del Lago, piazza De Sanctis? Impossibile: non
c’era nessuno, mancavano le panchine, i muri grigi e i pochi lampioni
raccontavano di una zona in declino, avviata allo spopolamento e al degrado.
Qualche anno dopo, complici la parziale chiusura al traffico e alcune
manifestazioni (sfilate di moda, Festival del jazz) è nata la «piazzetta»
con la sua movida e il centro storico è come esploso. Degrado e
spopolamento non si sono arrestati, ma di sera quella parte di città
ha cominciato a vivere e, per molta gente (pub, bar, ristoranti, pizzerie
ecc) a produrre. Molti «bassi» dei vicoli sono diventati negozi
di abbigliamento e oggettistica ricercati, sono state aperte persino delle
librerie. Certo, con gli avventori dei locali sono arrivati, graduali
ma inesorabili, il chiasso, la confusione, i rifiuti lasciati ovunque.
Ma è il normale rovescio della medaglia. In un centralissimo quartiere
di Roma, per via di un’offerta stracciata che i pub fanno sulla birra,
ogni sera c’è tanta confusione che si pensa di vietare la zona
ai minorenni: si può vincere soltanto con la repressione? A Milano,
per dimostrare che davanti alla basilica di S. Lorenzo non ci sono soltanto
degrado e vita notturna, discutono di filosofia in piazza: può
essere un esempio da imitare. La movida nel centro storico di Foggia è
cresciuta sotto gli occhi di tutti, ma non significa che non sia giusto
arginare gli schiamazzi, il rumore, l’elusione del divieto di traffico
notturno da cui nasce la maggior parte dei problemi. Da questo a voler
«ingabbiare» all’improvviso in una selva di divieti e di controlli
la vita notturna ce ne corre. Perchè non si può recuperare
in un solo colpo anni di lassismo e perchè i proprietari dei locali
e i loro collaboratori fanno il proprio lavoro, sono commercianti e non
possono trasformarsi in vigili urbani con il blocchetto delle multe se
un avventore arriva con la moto proprio accanto ai tavolini. Spetta ad
altri (appunto a vigili urbani e forze dell’ordine) fare vigilanza e prevenzione,
costanti nel tempo. a.lang.
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LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Alcol e droghe un progetto coinvolge l’Asl. |
STIGLIANO
L’Asl n.5 comparteciperà ad un progetto del Sert di Policoro e
del Comune per l’individuazione dei soggetti tossicodipendenti ed alcoldipendenti,
l’incentivazione dell’accesso al servizio, e per agevolare l’emergenza
dal sommerso, la riabilitazione e il reinserimento sociale. L’Asl, del
resto, da tempo ha attivato qui il Cedip, Centro delle dipendenze patologiche,
per occuparsi anche di alcolismo. Il progetto in questione prevede 4 fasi:
individuare i potenziali fruitori del servizio, inviarli presso il Sert
di Policoro o il Cedip di Stigliano, incentivare il numero di accessi
e sostenere la continuità terapeutica, verificare i risultati.
Saranno coinvolti gli operatori del servizio sociale del Comune di Stigliano
e l’infermiere professionale. I risultati del progetto, che durerà
un anno, verranno divulgati con un convegno pubblico rivolto all’intero
contesto sociale. fi.me.
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Un
apporto costante di vitamina B diminuisce il rischio di sviluppare il
tumore al colon nelle donne, in particolare in coloro che abusano di alcool.
Lo sostiene una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori del Karolinska
Insitutet di Stoccolma in collaborazione con la Harvard School of Public
Health che sarà pubblicato sulla rivista Gastroenetrology.
Non è un caso che i ricercatori svedesi si siano concentrati sull’estrapolazione di dati riguardanti la vitamina B6; questa vitamina è stata riscoperta negli ultimi anni perché coinvolta in molti processi fisiologici; in particolare è stata ribattezzata la “vitamina della donna” perché può curare un numero elevato di sintomi indotti dalla sindrome premestruale. Il campione del Swedisch Mammography Cohort, reclutato evidentemente non per uno specifico scopo ma per poter avere dei dati su cui fare degli studi osservazionali, in questo senso era costituito da donne che come prassi tendono ad integrare la loro dieta con alimenti ad alto contenuto di vitamina B6. Le fonti più sane di questa vitamina sono i cereali integrali, i fagioli, le banane e le noci. I cereali raffinati perdono la gran parte della Vitamina B6 assieme alle fibre. I soggetti che seguono tipiche diete Europee e Nord-Americane sono più a rischio di carenza di Vitamina B6, perché il loro elevato consumo di proteine provenienti da carne, derivati del latte ed uova richiede di essere integrato con Vitamina B6. Il fabbisogno di vitamina B6, infatti, dipende dal metabolismo delle proteine, quindi quanto più alta la quantità di proteine consumate, maggiore sarà il fabbisogno di vitamina B6. La dose dietetica raccomandata di vitamina B6 è basata su un consumo proteico di 100 g al giorno. La dose consigliata per i maschi dai 15 anni in su è di 2 mg al giorno, ma questa dose potrebbe essere troppo bassa. I ragazzi dagli 11 ai 17 anni dovrebbero assumerne 1,7 mg. Le femmine dagli 11 ai 14 anni 1,4 mg, dai 15 ai 18 anni il fabbisogno è di 1,5 mg, e dai 19 in su 1,6 mg. Le gestanti dovrebbero assumerne 2,2 mg e quelle che allattano 2,1 mg. Per i bambini da 1 a 3 anni il fabbisogno è di 1 mg, da 4 a 6 anni 1,1 mg e da 7 a 10 anni 1,4 mg. I neonati sino a sei mesi hanno un fabbisogno di 0,3 mg e da 6 mesi a un anno 0,6 mg. Attenzione però ad attenersi alle dosi consigliate e sempre sotto il consiglio e il controllo medico. |
CORRIERE
ADRIATICO
Gabicce Mare, finlandese va al night e si sveglia in un campo Turista si ubriaca e viene derubato. |
GABICCE
MARE - Alla faccia del buon nome dell’Italia turistica. Sembra questa,
in due parole, la sintesi dell’ennesimo episodio che ha coinvolto
un cittadino straniero in visita alle nostre belle spiagge, e alle nostre
bellissime contrade. Anche se il turista si era lasciato coinvolgere dalle
suggestioni di una autentica “notte brava” da trascorrere in
uno dei locali più “in” della costa che va da Gabicce
Mare a Riccione, in pieno “Paese dei balocchi”.
Una notte brava, dunque, finita male, anzi malissimo per il giovane turista di cui parliamo, un cittadino finlandese che, in vacanza da qualche giorno sulla spiaggia romagnola di Cattolica (che come si sa è proprio al confine con le Marche) l’altra sera era andato a ballare in una delle discoteche più famose della riviera, a Gabicce Mare, appunto. Abbiamo parlato di “notte brava”, che è il termine giusto: perchè il giovane finnico, dopo essersi coscenziosamente ubriacato a forza di libagioni e ripetute consumazioni, si è risvegliato alle 5 del mattino disteso bocconi in un campo di grano nelle campagne di Babbucce, nell’entroterra, con poca o nessuna memoria di quanto era avvenuto nella notte. Non solo: era senza più il telefono cellulare e la videocamera che aveva con sè. Dopo essersi riavuto e rinfrancato, il giovane ha bussato alla porta di una casa lì vicino, ma, parlando solo inglese, non è riuscito a spiegare granchè a chi lo ha soccorso. Alla fine, chiamati dagli improvvisati e sconcertati soccorritori, sono arrivati i carabinieri e un’ambulanza (il finlandese aveva anche qualche graffio ai polsi) e ai militari il giovane ha raccontato di ricordarsi solo di aver chiesto un passaggio per tornare in albergo, nient’altro. Con tutta probabilità le persone che lo hanno fatto salire in auto e poi abbandonato fra le spighe sono le stesse che lo hanno derubato. I carabinieri hanno subito intrapreso le indagini per scoprire gli autori di una simile impresa, ma per il momento è buio fitto. |
CORRIERE
ROMAGNA
Schianto in moto, gravi due fratelli. |
FAENZA
- Senza dire nulla al fratello maggiore gli avevano preso la sua Honda
600 dal garage di casa. Erano usciti a divertirsi e a bere. Senza patente,
senza permesso, senza un limite negli eccessi. Poi alle 3,50 di ieri sulla
via Emilia, la tragedia sulla strada del ritorno a casa. La moto che vola
nei campi, loro che schizzano via come proiettili sulla terra a pochi
km da Castel Bolognese e rimangono sull’erba incoscienti. L’Honda
distrutta e i due fratelli che adesso lottano tra la vita e la morte in
due ospedali distinti. G.M.B, 25enne di origine rumena, è ricoverato
all’ospedale di Faenza. Suo fratello F. di 20 anni è invece
in prognosi riservata all’ospedale Bufalini . E’ stato trasportato
a Cesena in un secondo momento, dopo un primo ricovero a Lugo. Le sue
condizioni sono considerate dai medici gravissime. Entrambi abitano e
lavorano a Faenza con un terzo fratello, tutti hanno un regolare permesso
di soggiorno. Stando a una prima ricostruzione, fatta dai carabinieri
della stazione di Castelbolognese giunti sul posto per effettuare i rilievi
di legge, sembra che la loro moto abbia perso improvvisamente aderenza
con l’asfalto all’altezza della chiesa della Pace. Le cause
della perdita di controllo del mezzo sono ancora al vaglio dei carabinieri,
di sicuro non ci sono altri veicoli coinvolti nell’incidente. Difficile
anche stabilire la velocità dell’Honda.Gli esami del sangue
fatti a G.M.B., il ragazzo alla guida, hanno confermato un tasso alcolico
superiore a quello consentito dal codice della strada. Il 25enne rumeno
non aveva nè patente né assicurazione. Aveva preso la moto
del fratello senza dire nulla. Appena 24 ore prima, nella notte tra il
3 e il 4 giugno, era già stato denunciato dai carabinieri per un
motivo analogo. Era stato fermato a bordo di una Bmw 530 - intestata a
una donna di Jesi - alle 3,30 senza patente. Il documento, infatti, non
lo aveva mai ottenuto: né in patria nè in Italia aveva mai
fatto l’esame di guida. L’auto era stata sequestrata dai carabinieri
in attesa che la proprietaria passasse a ritirarla. Appena 24 ore dopo
quella bravata, la decisione di uscire nuovamente di casa, l’unica
alternativa per farlo era proprio la moto del fratello.
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LA
GAZZETTA DI PARMA
La serie nera: altri 2 morti dal ’ 98 a oggi…. |
FA
volte la colpa può essere la nebbia che riduce la visibilità,
altre banalmente ( e drammaticamente) la distrazione. Peggio, la guida
in stato di ebbrezza o, ed è già capitato, il tentativo
di fuga dalla polizia dopo aver commesso un reato. Dal 1998 ad oggi sono
una ventina
( più di quel che si possa immaginare), i casi di conducenti che hanno imboccato contromano le tangenziali cittadine. Due gli episodi che si sono trasformati in tragedia. Il 16 dicembre 1998 ha perso la vita Simona Reverberi, ventisettenne centralinista al Don Gnocchi. La sera prima, a causa della fitta nebbia, la ragazza aveva superato il ponte De Saint Mery a bordo della sua Fiat Uno e si era diretta verso la rotatoria sulla tangenziale Sud, in direzione di strada Argini. |
Ubriaco
al volante: anziano urta una ragazza.
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Tre
incidenti, nella serata di ieri, in città: due di questi, tra l’altro,
causati da automobilisti che hanno alzato troppo il gomito. In via Pasini,
poco prima delle 21, infatti, tre extracomunitari hanno tamponato una
signora: il conducente, a quanto pare, era ubriaco. Nessuna conseguenza
però, per fortuna, per conducenti e passeggeri.
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CORRIERE
ROMAGNA
Fusignano Gara di rutto libero: vince un 14enne . |
Pieno
successo della 4° Edizione della Festa della birra in particolar modo
per quanto riguarda la Gara del Rutto Libero, disputata , sabato scorso
in un clima di diffusa euforia. Sono state registrate cinquemila presenze
che hanno contribuito alla raccolta di beneficenza organizzata a favore
dell’Agis di Fusignano per l’acquisto di attrezzature per bambini.
In totale sono stati raccolti 932 euro.Un appuntamento curato nei minimi
particolari, dai due promotori storici di questa iniziativa, Margheritoni
(alias Fabio Gallamini) e Rokko Lover’s (alias Serafino Zaffagnini), affiancati
da Roberto Gallamini di ABC, curatore dell’organizzazione e dagli
instancabili Marianna, Federico e Mirko. Una serata quindi estremamente
divertente, condotta in modo ineccepibile da Giovanni Gabelli al quale
è andato il compito di chiamare via via i concorrenti ad esibirsi
sul palco, mettendoli, per quanto possibile, a loro agio. Ben 20 il numero
degli iscritti, tra i quali due ragazze, provenienti anche da località
abbastanza distanti (Treviso, Ferrara, Ostellato, Cesena) . Una prestazione
certamente non facile, come del resto si è visto, soprattutto se
subentra l’emozione. Due le prove affrontate, sul palco degli spettacoli,
davanti ad una marea di bambini ordinatamente seduti sul prato, e a tantissima
gente. Una di rumorosità, scrupolosamente verificata da Federico,
con l’utilizzo di un apposito strumento idoneo a misurare i decibel,
l’altra, nella quale ogni concorrente ha proposto una propria libera
versione, di parole, canzoni, imitazioni, poesie. Si è assistito
così a performance incredibili. Chi raccontava episodi , ruttando,
chi invece accompagnava, con rutti di diversa intonazione, il motivo della
Pantera Rosa, (suonato da un sassofonista), e chi ancora presentava i
rutti di varie città d’Italia e del mondo. Il tutto sotto
la scrupolosa attenzione di una giuria composta da esponenti della stampa,
delle emittenti televisive, dell’imprenditoria locale. Un ruolo non
certo facile, ma piacevole, soprattutto per aver potuto , con unanime
consenso, assegnare la vittoria al più giovane dei partecipanti,
Michael Bonazza, di Ostellato, 14 anni appena compiuti. Dopo di lui Stefano
Costa, vincitore dell’edizione 2004 e Alberto Amati. Sono stati inoltre
assegnati altri premi, tra i quali uno al concorrente proveniente da più
lontano (Treviso), ed alla prima delle due concorrenti femminili . Hanno
preso parte alla cerimonia di premiazione, l’assessore allo sport
ed il Sindaco Mirco Bagnari, ben contento di essere presente e poter constatare
di persona la capacità organizzativa espressa da questo gruppo
di giovani concittadini.
Amalio Ricci Garotti (*) Nota: la somministrazione di alcolici ai minori di sedici anni è proibita dall’art. 689 del Codice Penale. In un contesto di pubblica manifestazione il fatto mi sembra ancora più grave. Se la preparazione della “performance” di questo ragazzino fosse stata fatta con la birra questo episodio meriterebbe di essere discusso in un aula di Tribunale. |
DATASPORT
George Best picchiato dalla fidanzata E` giunto in ospedale con diversi graffi sul viso |
Manchester
(ING) - Pare che la stella leggendaria del calcio britannico, George Best
sia stato picchiato dalla sua attuale fidanzata, la 37enne Ros Hollidge.
L’ex stella del Manchester United, ora 58enne, secondo alcuni tabloids
inglesi, è giunto in ospedale insanguinato e con diversi graffi
sul viso. Dopo alcuni accertamenti la polizia sembra avere scoperto che
è stata proprio la fidanzata a ridurlo in quello stato a causa
di una lite domestica.
Best lotta da anni contro l’alcolismo ed spesso nel passato è stato coinvolto in fatti scandalosi. La sua frase più celebre è: "Ho guadagnato un’infinità di soldi, ma proprio tanti: li ho spesi tutti in macchine veloci, alcool e belle donne. Il resto l`ho sperperato". |
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