Stragi del sabato sera
Oggi cambia tutto
Dal 2000 al 2010 si sono dimezzate le morti nelle notti del fine settimana. La buona notizia arriva dall'ultimo studio dell'Osservatorio il Centauro - Asaps che rileva come si sia passati da 917 a 456 vittime con un decremento del 50,3%.
Nell'identificazione delle cosiddette "stragi del sabato" sera o delle notti del fine settimana (gli incidenti che avvengono nelle 16 ore che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato e dalle 22 del sabato alle 6 della domenica), l'Asaps ha preso in considerazione tutti gli incidenti gravi avvenuti nelle 16 ore notturne delle notti del venerdì e del sabato nelle quali almeno uno dei conducenti avesse meno di 30 anni.
In estrema sintesi lo studio rileva che nei primi 8 mesi del 2012 (dati agenzie di stampa e 600 referenti Asaps appartenenti alle forze di polizia sul territorio nazionale), sono 244 gli incidenti che corrispondono a queste caratteristiche, nei quali hanno perso la vita 154 persone e 407 sono i feriti. In 123 casi, pari al 50 % il veicolo è uscito fuori dalla sede stradale da solo senza il coinvolgimento di terzi. In 23 casi (9%) il conducente è risultato positivo all'alcol o alla droga. In 31 incidenti (12%) è coinvolto uno straniero, 22 le vittime fra gli stessi stranieri (14%).
La regione a cui va il poco invidiabile primato di episodi è l'Emilia Romagna con 35 incidenti, seguita da Lombardia con 33, Lazio con 23, Veneto e Sicilia con 20, Puglia con 17 e Toscana con 15. Nel numero delle vittime invece troviamo ancora in testa l'Emilia Romagna con
20, poi il Lazio con 19, la Lombardia con 16, la Puglia con 15, la Toscana con 11 e la Sicilia con 10.
Dal rapporto dell'Asaps affiora che il triste fenomeno delle stragi del sabato sera, che fino alla fine degli anni '90 era quasi esclusivo delle regioni del nord, sta assumendo rilevanza anche al sud, in particolare in Puglia e Sicilia dove si sta espandendo, seppur con ritardo, un modello distorto del divertimento con abuso di alcol e sostanze varie da sballo, ma soprattutto con abuso di stanchezza alla guida (fatali i colpi di sonno evidenziati dal 50% di fuoriuscite per sbandamento del singolo veicolo).
Infine, secondo l'Osservatorio il Centauro - Asaps: "La proiezione dei primi 8 mesi ci porta a calcolare in circa 230-250 le vittime nell'anno di incidenti con giovani sotto i 30 anni, nelle sole due notti del fine settimana.
In sostanza le vere "stragi" che coinvolgono i giovani sotto i 30 anni si attesterebbero intorno al 50% degli incidenti mortali delle 2 notti del fine settimana. Il resto della sinistrosità riguarda le fasce più adulte anche non connesse col fenomeno classico del nomadismo della notte verso i locali del divertimento, per altro in netta crisi.
L'analisi complessiva fa ribadire che il fenomeno degli incidenti dei giovanissimi delle notti del fine settimana, pur ancora grave, è stato molto ridimensionato e che la mortalità stradale e dei giovani, oggi riguarda anche altri orari della giornata e altre tipologie di mezzi, in particolare le due ruote. Sarebbe quindi opportuna una attenta lettura dei dati ai fini dei costi assicurativi, spesso elevatissimi proprio per le fasce giovanili. Anche l'area di elezione dello stragismo del sabato (e venerdì) sera con netta prevalenza geografica al nord (riviera romagnola, riviera veneta, zone laghi), si sta ridimensionando, con una espansione di questa particolare tipologia di incidentalità anche al centro e pure al sud che (questa è una novità) sta assumendo modelli del divertimento "esasperato" prima peculiari delle movide delle regioni settentrionali, per altro in una rete stradale anche più rischiosa per fondo stradale dissestato, lunghi rettilinei, molti attraversamenti a raso, meno rotonde, minor illuminazione.
Le norme più severe e il contrasto all'alcol negli ultimi 5 anni hanno dato i loro pregevoli frutti, ma ora si deve insistere nei controlli alcolemici e degli stupefacenti insieme a campagne di comunicazione mirate al pubblico giovanile di riferimento e non solo.
Infatti nel conteggio degli incidenti della notte dei fine settimana vanno poi aggiunti tutti i sinistri che hanno come protagonisti conducenti over 30 anni (gli ex giovani degli anni '90). E sono tanti. Più dei giovanissimi".
Insomma il messaggio lanciato dall'Asaps è chiaro e condivisibile: mai abbassare la guardia ma rilanciare con tante iniziative nel campo della sicurezza stradale perché "E' meglio che torni a casa un figlio senza patente che una patente senza figlio". (m. r.)
da repubblica.it/motori