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Notizie brevi 08/10/2012

Due gravi  lutti per gli operatori del 118
Tragico frontale sulla Cassino-Sora
muore l’autista di un’ambulanza
Muore anche un altro operatore del 118 caduto a fine agosto  mentre soccorreva una donna che tentava il suicidio

(ASAPS) Apprendiamo dal COES l'Associazione dei Conducenti Emergenza Sanitaria di due tragici incidenti che hanno strappato alla vita altrettanti operatori del 118.
Nel primo caso un conducente è deceduto a seguito di incidente stradale, nel secondo ha perso la vita un operatore del 118 che era intervenuto a fine agosto nel tentativo di salvare una donna che stava tentando un suicidio, ed era caduto da una tettoia. La donna si è salvata. 
L'ASAPS esprime le sue condoglianze alle famiglie dei due autisti dei mezzi di soccorso e a tutti i colleghi. (ASAPS)

 

 

 



FROSINONE

Tragico frontale ieri alle 15 sulla Cassino Sora nei pressi dello svincolo per Sant’Elia Fiumerapido
Un’ambulanza del 118 partita dalla postazione di Cassino per un soccorso si è schiantata lungo la superstrada che collega la città martire a Sora. L’impatto con un furgone che proveniva in senso contrario è stato terrificante. L’autista del mezzo del 118 è morto, gravemente feriti gli altri due membri dell’equipaggio. La superstrada è stata chiusa al traffico. Notevoli i disagi per la circolazione.

 

da ilmessaggero.it



SAN PIETRO VERNOTICO
 

Salvò una donna dal suicidio
dopo un mese muore operatore del 118

In coma non ce l’ha fatta Antonio Cennoma, autista di ambulanza, rimasto gravemente ferito dal crollo di una tettoia mentre soccorreva una signora che minacciava di lanciarsi nel vuoto. “Un eroe del nostro tempo”
E’ morto nel tentativo di salvare una donna dal suicicio. Non ce l’ha fatta Antonio Cennoma, l’autista del 118 di San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi, caduto da una tettoia durante un’operazione di soccorso. La storia risale alla mattina del 29 agosto scorso. Quel giorno Cennoma era al lavoro al posto di un collega che gli aveva chiesto di fare un cambio di turno, quando giunse una richiesta di intervento in sala operativa al Melli, l’ospedale del paese.

Una donna minacciava di lanciarsi nel vuoto dal tetto della sua abitazione, nei pressi di via Nitti, in pieno centro del paese brindisino. Furono i vicini di casa a chiamare il 118. Giunto sul posto, Antonio salì sul tetto senza esitare per cercare di convincere la donna a scendere. Secondo le ricostruzioni dei vigili urbani, il soccorritore sarebbe salito sul terrazzo di un deposito di attrezzi, adiacente all’abitazione della donna. Il salvataggio è stato impedito solo dal cedimento della tettoia. La donna è stata risparmiata dalla caduta, riportando solo lievi ferite.

Per il suo soccorritore non è andata così bene a causa dell’urto violento del cranio. Le condizioni di Antonio si sono rivelate gravissime fin dall’inizio. Trasportato d’urgenza dai suoi stessi colleghi al Perrino di Brindisi per essere sottoposto a un intervento neurochirurgico, è stato ricoverato successivamente ricoverato nel reparto di rianimazione. La famiglia, gli amici e i colleghi di lavoro non hanno mai smesso di sperare. Ma da allora Antonio non è mai uscito dal coma.

È morto all’alba di oggi, dopo un mese di agonia. Lascia moglie e due figli piccoli, e un paese intero sconvolto dalla notizia di un uomo morto mentre svolgeva il suo lavoro. “Siamo tutti molto frastornati – dice un collega di lavoro di Cennoma – era una brava persona e soprattutto un ottimo lavoratore. Anche se sapevamo che era molto grave fin dall’inizio, non abbiamo mai perso la speranza. Siamo profondamente dispiaciuti”. Il decesso è stato segnalato al pm, Marco D’Agostino, che subito dopo l’incidente aveva posto sotto sequestro il deposito.

“Questa storia – ha affermato il sindaco del paese, Pasquale Rizzo – pone in evidenza la forza, il coraggio e il senso di responsabilità di questi ragazzi che operano per salvare le vite altrui. La comunità di San Pietro Vernotico è tutta stretta attorno alla famiglia che non potrà mai essere ripagata del forte dolore subito. Antonio era conosciuto in tutto il paese come una persona corretta e generosa, molto legata alla famiglia”.

 

di Antonello Cassano
da Repubblica.it

 

Lunedì, 08 Ottobre 2012
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