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Rassegna stampa alcol e guida del 19 maggio 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


YAHOO NOTIZIE
Abuso di alcol, donne rischiano di più.

Le donne rischiano di più se eccedono nei consumi di alcol, non solo perché i danni al cervello indotti da consumo eccessivo di alcolici sono più rapidi e rilevanti nel gentil sesso che non nel sesso forte, ma anche perché le donne potrebbero cadere nel baratro della dipendenza molti prima e più facilmente dei maschi. È quanto rilevato in un’indagine condotta da Karl Mann della Stanford University School of Medicine e pubblicata sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research.
Unico dato positivo, in uomini e donne alcolisti dopo un periodo d’astinenza dall’alcol sembrano rientrare almeno in parte i danni alcol-indotti sul cervello. Lo studio ha coinvolto 158 soggetti, 76 donne (42 pazienti alcolisti, 34 controlli sani), e 82 maschi coetanei (34 pazienti alcolisti, 48 controlli sani). Sottoponendo il cervello dei soggetti alla tomografia computerizzata è emerso che l’atrofia cerebrale alcol-correlata è più significativa nelle donne inoltre sembra richiedere meno tempo per manifestarsi, ovvero si produce più rapidamente. Infatti le donne mostrano lo stesso grado di riduzione del volume cerebrale alcol-indotta già dopo poco tempo essere cadute nell’inferno dell’alcolismo, mentre al cervello degli uomini servono più “sbronze” per evidenziare gli stessi segni. Inoltre nelle donne il percorso verso la dipendenza è più rapido, come testimoniato dalla veloce progressione degli eventi dello sviluppo che guidano alla dipendenza. Questi dati si vanno ad aggiungere a quelli secondo cui il gentil sesso che eccede in consumo di alcolici sviluppa molto prima degli uomini cardiomiopatie, problemi epatici, muscolari e cognitivi.
Poiché gli alcolisti arruolati in questo studio sono stati reclutati da un programma di disintossicazione in regime di ricovero per sei settimane gli esperti hanno deciso di ripetere la scansione con la tomografia due volte, all’inizio e alla fine delle sei settimane di terapie. Così i clinici hanno potuto attestare che, senza distinzioni di sesso, l’atrofia alcol-indotta è in parte reversibile dopo un periodo di astinenza. Fatto salvo per questa che è l’unica condizione comune ai due sessi nel segno dell’alcol, tutti gli altri effetti dell’alcol si manifestano prima nella donna che nell’uomo e ciò preoccupa, suggerendo che la prontezza di interventi diagnostici, preventivi e terapeutici debba essere impeccabile per il gentil sesso.
Fonte: Mann K et al. Neuroimaging of Gender Differences in Alcohol Dependence: Are Women More Vulnerable? ALCOHOLISM: CLINICAL AND EXPERIMENTAL RESEARCH 2005; 29.

BASILICNET.IT
Incidente con auto pirata, un morto nel Casertano.
CASERTA, Un uomo di 58 anni e’ morto in un incidente causato da un’auto pirata nel Casertano. Gravi la figlia e le nipotine di 2 e 3 anni. I quattro viaggiavano su una Fiat Panda che si e’ scontrata frontalmente con un’Alfa Romeo 155, che poi ha continuato la corsa. I carabinieri hanno arrestato la proprietaria della vettura, Iryna Holovach, ucraina di 33 anni, per omissione di soccorso ed omicidio colposo. Al momento dell’arresto era ubriaca.
YAHOO SALUTE
Il nuovo sito dell’Istituto Superiore di Sanità.
L’Istituto Superiore di Sanità pubblica oggi la terza versione del proprio sito web a 10 anni dalla prima esperienza nella comunicazione medica rivolta al grande pubblico, e ovviamente agli addetti ai lavori, tramite internet. Il nuovo sito si distingue dalla versione precedente per veste grafica, struttura, organizzazione dei contenuti e navigazione, rispondendo ai requisiti più recenti riguardanti l’accessibilità (standard del World Wide Web Consortium W3C).
L’esigenza di rinnovamento dell’interfaccia con l’utenza telematica è sorta dalla convinzione che, come si legge nella homepage del sito stesso, “un sito web è uno strumento comunicativo efficace solo se in continua evoluzione e in grado di adeguarsi allo sviluppo delle tecnologie e all’esigenza di una sempre maggiore diffusione dell’informazione”.
Saranno quindi consultabili in maniera più immediata rispetto al passato tutti i corsi e congressi organizzati dall’Istituto unitamente ai bandi di gara, ai concorsi pubblici e alla ricerca di collaboratori. Particolare importanza rivestono inoltre le numerose pubblicazioni tra cui gli Annali, il Notiziario e i rapporti ISTISAN e la novità dei numeri verdi per AIDS, Fumo e Alcol.
Infine i Dipartimenti dell’Istituto avranno ciascuno un sito proprio con approfondimenti per il lettore non specializzato, news, documenti, normative e una descrizione dettagliata dell’attività di ricerca, sorveglianza e controllo sul territorio nazionale. A breve verrà pubblicata anche una versione inglese meno dettagliata di quella italiana, ma comunque imprescindibile per un’istituzione pubblica di rilevanza scientifica internazionale come l’ISS.
IL GAZZETTINO (Padova)
I NUMERI
Il 27% delle persone è astemio
Alcoldipendenza, psicosi alcolica, intossicazione, abuso alcolico, cardiomiopatia alcolica, gastrite, polineuropatia alcolica: queste le diagnosi effettuate su una media di 263,9 veneti ricoverati in ospedale ogni 100 mila abitanti.
In Italia il popolo di chi eccede con l’alcol vanta 7milioni di persone.
Gli spritz sono amati soprattutto dai giovani: dal 50,5% degli ragazzi e dal 30,8% delle ragazze tra i 18 e i 24 anni, dal 51,7% degli uomini e dal 23,6% delle donne tra i 25 e i 44 anni.
Il 27% della popolazione è astemio: il 39,9% donne contro il 13,4% uomini.
I GUSTI
Tra i 14 e 18 anni si beve birra.
Nell’arco degli ultimi vent’anni i gusti degli italiani sono cambiati parecchio. Dal 1981 al 2003 si è assistito ad una flessione del vino di 41,4 punti, ad un aumento della birra di 68,1 e a un vertiginoso calo dei superalcolici -77,1. Nella fascia d’età tra i 14 e i 18 è la birra a fare la parte del leone durante i pasti mentre sono spritz e aperitivi i re del fuori pasto. «Con i giovani non bisogna essere integralisti, piuttosto è utile insegnare la moderazione. Volete essere anticonformisti e originali? Siate più maturi dei vostri coetanei - suggerisce Emanuele Scafato dell’Istituto superiore di sanità - e abbiate ben presente che l’alcol è un fattore di rischio».
Un padovano su cinque, tra coloro ....
Un padovano su cinque, tra coloro che accedono al Pronto soccorso, lo fa per problemi derivanti dall’abuso o dipendenza da alcol, o per incidenti, stradali o domestici, cadute o fratture che hanno come causa l’abitudine di alzare troppo il gomito. E’ quanto emerge da un’analisi condotta al Pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Antonio dove nell’arco di un mese sono stati sottoposti a questionario mille utenti di età superiore ai 18 anni, presentatisi nel presidio medico sia di giorno che di notte, per i motivi più diversi. La costante evidenziata è che nel 19,2% dei casi, con punte del 30% tra i giovani dai 18 ai 20 anni, l’eccesso di birra, vino, spritz, superalcolici, ha creato guai come calo dell’attenzione, riduzione dei riflessi e del campo visivo, modificata capacità di valutazione del rischio, minor reattività nel passaggio dalla percezione del pericolo all’azione, sfociati in malesseri e malanni di vari tipo.
I dati evidenziati, se rapportati al Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera dove si concentrano i traumi per infortuni e incidenti stradali, sono destinati ad aumentare fino a toccare quota 28-30\%, ossia quasi una persona su tre. Come dire che, degli oltre 130mila accessi annui al Pronto soccorso, oltre 40mila sono riconducibili a problematiche alcolcorrelate. Preso atto di questo fenomeno preoccupante, l’Usl 16 e l’Azienda ospedaliera stanno elaborando un progetto di "Intervento breve" che consiste nell’affiancare ai medici del Pronto soccorso un paio di specialisti in grado di aiutare dal punto di vista psicologico il paziente, inquadrando il suo problema in un contesto sociale e ambientale, quindi inviandolo ai servizi preposti qualora il disagio lo richieda. La novità è stata illustrata ieri dalla professoressa Franca De Lazzari, direttore dell’Unità operativa complessa di Gastroenterologia dell’Ospedale Sant’Antonio che ha presentato l’indagine al seminario "Giovani e alcol, tra divertimento e sicurezza" organizzato dal Comune e presieduto dal professor Remo Naccarato.
«Con le sostanze alcoliche l’uomo convive da oltre tremila anni. Il primo a ubriacarsi - ha ricordato quest’ultimo - fu Noè. La medicina moderna conosce i rischi che si celano nel bicchiere ed è fondamentale che non solo i medici ma anche la famiglia, la scuola, la società intera ne siano consapevoli».
Puntare dunque sulla prevenzione, come ha fatto ieri sera il dottor Franco Marcomini, direttore dell’Unità di Alcologia del Dipartimento per le dipendenze che, insieme al suo staff, ha distribuito al popolo degli spritz in Piazza delle Erbe un "alcol-test": si soffia dentro un palloncino, quindi si inserisce una provetta. Se il dispositivo cambia colore significa che la soglia del rischio è stata superata. «Un aperitivo - avverte Marcomini - può rivelarsi più alcolico di un superalcolico, in quanto cocktail di più sostanze, vodka, gin, aperol e ancor più pericoloso perchè generalmente bevuto a digiuno da giovanissimi che poi si mettono alla guida». Ma i "figli di Noè" non sono solo ragazzi, l’alcol attenta anche alla salute dei bambini. Lo ha messo in evidenza Emanuele Scafato, responsabile dell’Osservatorio Alcol dell’Istituto superiore di Sanità nonchè direttore del Centro collaborativo Oms per la ricerca e la promozione della salute sull’alcol e i problemi alcolcorrelati.
«Analizzando le schede di dimissione ospedaliera delle strutture sanitarie del Veneto, emerge che 263,9 veneti ogni 100 mila abitanti sono stati ricoverati per problematiche totalmente attribuibili all’alcol e, tra questi, 4,9 sono minori tra 0 e 14 anni quando la media nazionale - ha spiegato Scafato - è rispettivamente di 172,2 e 3,9. Inoltre è bene ricordare le indicazioni dell’Oms che vietano l’assunzione di alcolici sotto i 16 anni». Così non è se, stando ai dati del Ministero della Salute, in Italia i consumatori under 16 di birra, vino e superalcolici sono 723mila e di questi oltre 214mila hanno meno di 14 anni. «Se per i bambini si parla di intossicazioni alcoliche dovute a incidenti domestici, per i più grandicelli - ha messo in guardia Scafato - entrano in gioco le abitudini dei familiari, le sollecitazioni del gruppo dei pari, le pressioni indotte dalla pubblicità»". E le più inclini a tuffarsi nel bicchiere sono le donne: il 23,3% delle venete, contro il 9,5% dei maschi, supera i limiti consentiti, pari a 20 gr. di alcol al giorno per il gentil sesso, 40 gr. per gli uomini.
HELPCONSUMATORI
Genova: una fiaba e un opuscolo per prevenire gli abusi di alcol .
Un opuscolo con una serie di risposte sul consumo di alcolici e una fiaba per guarire dall’alcolismo saranno presentati questo pomeriggio a Genova nel corso di un convegno dedicato alle prevenzione e contro gli abusi di alcol promosso dal Dipartimento delle Dipendenze e Comportamenti di Abuso dell’ASL 3 Genovese, in collaborazione con l’assessorato alla Città Solidale del Comune di Genova.
L’opuscolo contiene un CD con una fiaba musicale che racconta di un viaggio interiore verso la guarigione. Opuscolo e CD sono stati realizzati grazie ai fondi della "Lotta contro la droga" previsti nell’ambito del Piano Territoriale 2002/2003 della Regione Liguria, T.U. 309/90 sulle Dipendenze.
Nel corso del convegno saranno affrontante altre tematiche quali i problemi di ordine sanitario e sociale causati dall’abuso di sostanze alcoliche, il consumo precoce di alcool da parte delle fasce giovanili (11-15 anni), i pericoli legati sia al consumo occasionale, che possono sfociare in atti violenti, i rischi "cronici", come i danni epatici e neurologici.
IL GAZZETTINO (Udine)
I problemi sociali legati all’alcolismo
Lignano.
La Scuola europea di Alcologia e Psichiatria Ecologica, in collaborazione con i Club degli Alcolisti in trattamento della Danimarca, lo Iogt di Norvegia, lo Iogt di Svezia e con il Centro studi dell’Ass n. 4 ’Medio Friuli’, organizza a Lignano l’ottavo corso di sensibilizzazione all’approccio ecologico sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi (Metodo Hudolin), rivolto a operatori professionisti e volontari stranieri.
Il corso si terrà dal 23 al 28 Maggio, presso il Soggiorno Efa Oda ’Alle Vele’ di Lignano Sabbiadoro. All’iniziativa sarà presente la professoressa Visnja Hudolin, con il ruolo di consulente scientifica, con la quale i Club e gli operatori italiani hanno un costante rapporto di stretta collaborazione e di cordiale amicizia. Il corso sarà diretto dal dott. Francesco Piani, direttore del Dipartimento per le Dipendenze dell’Ass n. 4 ’Medio Friuli’. La Scuola Europea di alcologia e psichiatria ecologica, con sede a San Daniele del Friuli, organizza, dal 1986 corsi di formazione e aggiornamento sul metodo Hudolin in diversi paesi europei.
REPUBBLICA.IT
Drammatico annuncio di Timur Shah, presunto rapitore della cooperante: "Non vogliono negoziare ma solo arrestarci"
Cantoni, nuovo ultimatum gli investigatori: "E’ il quarto"
La telefonata annunciava la possibile esecuzione alle 7.30.
ROMA - Nuove minacce di morte per Clementina Cantoni: un uomo che ha telefonato dal cellulare della cooperante italiana ha detto che l’ultimatum scadrà alle 10 locali (le 7,30 italiane). "Fra un’ora la uccideremo" ha detto un uomo che si è presentato come Temur Shah e ha telefonato alle 9 ora di Kabul all’agenzia France Presse. Ma fonti investigative commentano: "Nessuno di questi avvertimenti viene sottovalutato, ma quello giunto oggi è l’ ennesimo, almeno il quarto, e molto probabilmente non sarà l’ ultimo".
Fonti locali hanno indicato in Shah il sospetto sequestratore della Cantoni, anche se i funzionari del governo di Hamid Karzai non si sono sbilanciati. "Abbiamo fissato un primo ultimatum alle 19:00 di mercoledì sera (locali, due ore e mezzo prima in Italia), che abbiamo prolungato fino a questa mattina (giovedì) alle 10:00 (le 07:30 italiane). Passato questo tempo, potremmo ucciderla", ha dichiarato il presunto sequestratore della cooperante italiana raggiunto dall’Afp sul telefono portatile di Clementina Cantoni.
Sembra che il governo non voglia negoziare con noi - ha detto ancora il sequestratore - e accogliere le nostre richieste. Stanno cercando di localizzarci per arrestarci".
La Cantoni è stata rapita lunedì sera mentre in auto attraversava il quartiere di Qala-e-Mosa, a Kabul. L’indomani i rapitori si sono fatti vivi chiedendo la messa al bando della vendita di alcolici in Afghanistan e di un programma televisivo musicale.
Il primo ultimatum era stato fissato alle 21,30 di ieri, ma i sequestratori lo avevano esteso fino a questa mattina minacciando che si trattava dell’unico e ultimo rinvioa.
IL MESSAGGERO (Umbria)
Alcolismo, a scuola si tace
Il concorso dell’Anca accettato solo dalla ”Dante Alighieri”
di RENZO BERTI .
Avvicinare gli studenti per parlare loro di alcolismo è sempre più difficile anche per chi combatte quotidianamente la battaglia contro il vizio del bere. E quando a rifiutare il confronto sui rischi che può portare l’abuso del bere è la stessa scuola che considera l’argomento una sorta di tabù, la delusione precipita nello scoramento. Così fa discutere il diniego che l’Anca ha ricevuto da alcune scuole di fronte alla richiesta di consentire ai propri volontari di parlare ai ragazzi di quella che viene considerata una vera e propria patologia. Solo la "Dante Alighieri", infatti, ha aderito al concorso letterario "Amico dell’Anca", che è giunto alla seconda edizione. Una iniziativa che si è articolata su una serie di incontri con gli studenti per spiegare loro come si possa cadere facilmente nella dipendenza dall’alcol, ma soprattutto come sia decisamente più difficile uscire da questa piaga. «L’idea del concorso - spiegano i responsabili dell’associazione - è nata proprio per spiegare ai ragazzi da chi ha vissuto l’esperienza dell’alcolismo cosa si possa vincere la dipendenza e, soprattutto, quali sono i rischi legati all’insorgere di questa malattia. Per questo siamo stati costretti a rifiutare la partecipazione al concorso letterario di quelle scuole che non hanno accettato di parlare prima di tutto di prevenzione».
Parole amare, quelle che vengono pronunciate dai volontari dell’Anca. «Forse si fa finta di non sapere che l’età media di chi comincia a bere si è abbassata da quindici ad undici anni - denunciano ancora i responsabili dell’Anca -. Senza contare che ci sono genitori che si rivolgono a noi perché vivono con il terrore che i propri figli bevano di nascosto».
Anche quest’anno, a patrocinare l’iniziativa che si concluderà sabato 28 con la premiazione dei temi migliori, sono intervenuti il Comune, la Fondazione Carispo e la Fondazione Micheli.
IL MESSAGGERO (Abruzzo)
Effetto metropoli. Il gruppo degli etilisti anonimi al traguardo dei dieci anni di attività
Alcol, la piaga di Montesilvano
Vecchiaia, solitudine, famiglie distrutte: ecco le facce del disagio.
di PIERGIORGIO ORSINI
MONTESILVANO - Si incontrano questa mattina in sala consiliare alle 9,30 per festeggiare il decennale della loro istituzione, all’insegna dello slogan "Dieci anni di sobrietà". Ma lo fanno soprattutto per informare l’opinione pubblica che «ci siamo e tendiamo una mano a chi ha bisogno». Parliamo del gruppo "Alcolisti anonimi" di Montesilvano, una splendida realtà associativa che opera da anni in silenzio e determinazione presso la parrocchia di via Sele.
Di fronte al dramma dell’alcol, che si allarga in misura esponenziale su tutto il territorio, investendo soggetti di varia età e ceto sociale, l’azione degli Alcolisti anonimi rappresenta veramente l’antidoto più efficace. «Abbiamo attivato - spiega Oreste, uno dei sostenitori dell’iniziativa - gruppi di auto-mutuo-aiuto, dove è bandita a priori la figura dell’insegnante. Ci si confronta su posizione paritetica e ciascuno racconta la propria esperienza. Da queste sedute, sostenuti dalla precisa volontà di allontanarsi dall’uso dell’alcol, si inizia un percorso di recupero in "12 passi". Nel primo ovviamente si parla di alcool, poi il discorso si indirizza altrove, insistendo sulla necessità del cambiamento di stile di vita»".
A Montesilvano sono meno di una ventina i soggetti che seguono la terapia del gruppo di auto-aiuto. Ma gli Alcolisti anonimi di via Sele, per ovvie ragioni, non intendono analizzare le ragioni sociali del fenomeno. Nè tanto meno polemizzare sull’uso dell’alcool. E’ chiaro però che la solitudine (spesso quella che investe gli anziani), l’insuccesso, le crisi familiari (a rimetterci talvolta sono le donne) ed i rapporti non facili con gli adulti (un aspetto del problema che riguarda soggetti giovani) possono costituire le cause scatenanti di un male ambiguo, dai mille tentacoli. «Noi non entriamo nel merito dei possibili motivi che sono alla base del fenomeno - rimarca uno dei sostenitori -; intendiamo solo lanciare un messaggio di recupero a quanti vogliono sciogliersi definitivamente dal nodo dell’alcool-dipendenza, con tutte le drammatiche conseguenze che esso comporta a livello psico-fisico e sociale».
La frequenza assidua degli incontri - dichiarano gli interessati - è di per sè motivo di successo finale. Circa il 90% degli alcolisti attivi, dopo tre anni di sedute, si affrancano dal vizio del bicchiere e smettono definitivamente di bere, con piena soddisfazione per sé e quanti vivono nella loro orbita. «Il nostro obiettivo - spiega un altro ex alcolista - è di convincere il nostro amico a tenersi lontano dal primo bicchiere. Un traguardo inizialmente ostico, ma che si può poi raggiungere, senza affidarsi a maestri o psicologi». E una volta compiuto il percorso di recupero, non è detto che si debba tagliare i ponti con il gruppo; sarebbe preferibile che lo si continuasse a frequentare per aiutare gli altri.
In Italia i gruppi di ”Alcolisti anonimi” sono 500 e sono iscritti all’albo delle associazioni di promozione sociale; segno inequivocabile che il vizio del bicchiere è diffuso più di quanto si pensi. Un vizio dagli assurdi costi sociali, se si considerano le 20 mila morti l’anno di alcolizzati, anche di sesso femminile.
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
No all’alcool
Incidenti, campagna prevenzione.
Serracapriola. C’era anche una «volante» della polizia di stato, assieme al caravan della Asl Fg1, nella tappa di Serracapriola della campagna informativa di prevenzione contro il tabagismo e l’alcoolismo. L’iniziativa, realizzata dal dipartimento delle dipendenze patologiche sezione 1 della Asl Fg/1 in collaborazione con la Provincia di Foggia, la Cooperativa sociale "L’albero del pane!" e la polizia stradale, dopo San Severo, Torremaggiore ed ora Serracapriola entro fine giugno interesserà anche i centri di Chieuti, San Paolo di Civitate ed Apricena. Tanti i giovani e gli adolescenti, che si sono fermati sotto il gazebo allestito su corso Garibaldi dai promotori della campagna, dapprima incuriositi e poi per chiedere spiegazioni, notizie e ritirare il materiale informativo messo a disposizione. Tanti, anche quelli che si sono sottoposti volontariamente al test dimostrativo dell’etilometro eseguito dagli agenti delle polizia stradale per misurare la quantità di alcool presente nel sangue, che attualmente in Italia è fissato ad un massimo di 0,5 grammi per litro. «Nessuno dei volontari controllati - ha commentato l’ispettore capo Elvidio Fabiani, comandante del distaccamento della polstrada di San Severo - è risultato positivo, con un tasso alcolico superiore alla norma». Un dato più che prevedibile data la situazione. «Il nostro obiettivo - ha aggiunto Fabiani - non era certamente quello della repressione. L’iniziativa alla quale abbiamo aderito con piacere, infatti, ha lo scopo di sensibilizzare, soprattutto i giovani, al problema dell’alcolismo ed in particolare ai gravi rischi che si corrono mettendosi alla guida di mezzi con un tasso alcolico nel sangue superiore al concesso. Una esperienza più che positiva, e che andrebbe sicuramente ripetuta ed allargata in modo particolare alle scuole». Più che positivo il giudizio sull’intera manifestazione espresso anche da Gené Ciaccia e da Amelia Conversano, rispettivamente responsabili per il dipartimento delle dipendenze patologiche sez. 1 della Asl Fg/1 per la lotta al tabagismo ed all’alcoolismo. Le due esperte psicologhe hanno anche ricordato come l’alcool ed il tabacco, direttamente o indirettamente, sono ritenute sostanze responsabili di circa 100mila morti l’anno in Italia, per patologie o effetti ad esse riconducibili. Un dato sul quale bisognerebbe riflettere tutti di più. A Serracapriola il discorso è stato avviato.
IL MESSAGGERO MARCHE
Tossicomanie: l’anno scorso 900 contatti con i giovani.
Il comitato dei sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale 21 ha affidato all’Unità di Strada anche per il 2005 il servizio di informazione sulle tossicodipendenze, che viene svolto nei luoghi di ritrovo dei giovani. L’assemblea, presieduta dal presidente del comitato dei sindaci, il vicesindaco Pasqualino Piunti, si è svolta in un clima disteso, nonostante la crisi politica di maggioranza e i dubbi sollevati da FI sulla funzionalità dell’Ambito 21. Vi hanno preso parte tutti i sindaci, o loro delegati, nonché la dott. Picciotti dell’Asur/12, la dott. Apolloni del Sert, Simona Olivieri e Sabrina Petrelli dell’Unità di Strada, il coordinatore Antonio De Santis e la segretaria dello staff Valentina Simonato.
«Abbiamo visionato - ha detto Piunti - il report dell’anno 2004 dell’Unità di Strada, e constatato che il servizio ha avuto quasi 900 contatti. Si svolge a diretto contatto con i giovani, davanti alle discoteche e ai pub, e in alcune circostanze anche allo stadio, con la prova dell’etilometro in occasione delle giornate delle Risposte Alcologiche, una iniziativa per la quale ho ricevuto gli elogi del Prefetto. Grazie ai buoni risultati si è deciso di continuare».
Il vicepresidente del comitato, il vicesindaco di Grottammare Cristina Costanzo, ha fatto notare che «una delle cose emerse nella riunione, riguarda il bisogno delle amministrazioni di relazionarsi con i pubblici esercizi, le forze dell’ordine, l’Asur e il Sert».
Dalla presenza costante nei luoghi del divertimento di tutto il territorio dell’Ambito sociale, l’Unità di Strada ha potuto osservare un aumento del consumo di alcool ed è per questo che, accanto all’attività sulle droghe illegali, ha avviato un’azione di sensibilizzazione sui rischi connessi dall’abuso di alcol.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Lecce)
La Prefettura ha attivato la macchina della prevenzione. Pinete tassativamente «off limits» ai campeggiatori abusivi e musica a basso volume in spiaggia
«Estate sicura» sotto il segno dei divieti
Controlli coordinati delle forze dell’ordine per contrastare l’uso di alcool e droghe.
Pinete tassativamente vietate ai campeggiatori abusivi, più limiti alla musica sulle spiagge, controlli coordinati per contrastare l’abuso di alcool e droghe, spesso responsabili delle «stragi del sabato sera». La Prefettura attiva la macchina della prevenzione per garantire un’estate sicura a cittadini e turisti. Le linee d’intervento sono state tracciate ieri mattina nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, un confronto allargato per l’occasione anche ai sindaci delle maggiori località turistiche, nonché ai responsabili del servizio del 118 ed ai rappresentanti delle associazioni di categoria e dei locali da ballo, impegnati ad offrire il loro apporto in termini di controlli e dissuasione dai comportamenti a rischio. L’incontro, dunque, è servito a concordare i termini di un’azione collegiale, ampiamente condivisa da tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti nel confronto. Un’azione che si tradurrà già dai prossimi giorni nelle prime iniziative dei sindaci a tutela dell’ambiente costiero e della tranquillità di residenti e visitatori. Il prefetto Gianfranco Casilli ne illustra i principali obiettivi. «Innanzitutto - spiega - si punterà a contrastare l’attività commerciale abusiva, soprattutto in riferimento a quei locali che autorizzati solo alla musica da ascolto, in realtà ne protraggono la diffusione ad alto volume anche durante la notte, trasformandosi in vere e proprie discoteche. E ciò crea spesso notevole disturbo alla popolazione residente. Quindi - aggiunge - occorre ben distinguere tra i locali autorizzati solo alla musica d’ascolto e le discoteche, abilitate alle attività da ballo». Il prefetto sottolinea al proposito la necessità di attuare misure di prevenzione, disciplinando diversamente i casi. «Vanno stabiliti orari più ridotti per i bar, gli stabilimenti balneari o i disco-pub - rileva Casilli - intervenendo pesantemente dove fossero riscontrati abusi nell’utilizzo della licenza. Anche perché, oltre a creare disturbo, i locali inadeguati da un punto di vista tecnico possono mettere a rischio l’incolumità degli utenti». Altre iniziative, ricorda il prefetto, saranno quelle volte a scoraggiare l’insediamento dei campeggiatori abusivi nelle pinete di Otranto e Melendugno. L’anno scorso, infatti, turisti e villeggianti lamentarono in più di un’occasione il comportamento dei punkbestia, spesso in contrasto con le norme igienico-sanitarie. Inoltre, era stata segnalata più volte la potenziale pericolosità dei cani al seguito dei campeggiatori, lasciati liberi di vagare per pinete e spiagge frequentate anche dai bambini. «Queste aree non sono attrezzate - spiega Casilli - ed è inevitabile che si creino problemi di natura igienica. Ma si corre anche il rischio di provocare degli incendi». Toccherà ai sindaci, dunque, emanare ordinanze e divieti, trovare le giuste forme di comunicazione e predisporre un’idonea cartellonistica che serva ad indicare le zone protette impedendo l’accesso di campeggiatori e auto. Ci saranno, infine, le misure contro la guida resa pericolosa dall’assunzione di alcol o droghe. In tal senso, come già l’anno scorso, le forze dell’ordine effettueranno i propri controlli sulle strade e nei pressi delle discoteche, anche con l’ausilio di personale sanitario e di ambulanze attrezzate per le analisi in grado di rivelare i tassi di alcool o la presenza di droghe nel sangue. A questo scopo, anche i gestori dei locali da ballo faranno la propria parte, sia attraverso campagne di sensibilizzazione, sia attraverso la segnalazione dei casi più a rischio. p.b.
LA PROVINCIA DI CREMONA
Manifestazioni. Al grande raduno, che finirà domenica, attesi bikers da tutta Europa
Motorock, il ruggito dei primi motori .
Domani iniziano gli arrivi nell’area del Parco al Po
Arriveranno domani i primi bikers che non vogliono perdersi la 16 edizione del Motorock, organizzata dal Gruppo Custom Cremona del presidente Roberto Guareschi. Ad accoglierli l’ormai perfetta macchina organizzatrice allestita al Parco al Po, con spazio per campeggiare, ristoro, stand e fiumi di birra. Poi via alla festa vera e propria, che durerà fino a domenica pomeriggio, con le bancarelle, i concerti e soprattutto tanti amici da rivedere e con cui condividere la stessa passione per le due ruote. L’area riservata all’evento è già pronta con i bikers addetti all’organizzazione pronti ad aiutare e consigliare tutti, ma proprio tutti, quelli che arriveranno da tutta Europa a Cremona.
L’ARENA
Sabato e domenica la quinta edizione del festival eno-letterario itinerante organizzato dal Circolo Arci Malacarne, per strade e osterie. Tra gli scrittori presenti Piersandro Pallavicini, Anna Berra, Paolo Roversi, Alfredo Gianolio. Un’appendice il 29
«Dar a bere storie» (*).
Ormai è diventato un appuntamento classico quello del circolo Arci Malacarne con la letteratura nella forma del festival eno-letterario itinerante dal titolo "Dar a bere storie", giunto alla sua quinta edizione.
Se quando leggiamo o andiamo a vedere un film quello che ci cattura è farci raccontare delle storie ritornando un po’ bambini, qui le storie sono raccontate dagli autori nel contesto scanzonato delle osterie veronesi nelle quali all’ascolto si può associare musica e un buon bicchiere di vino. La letteratura scende dal piedistallo e incontra la gente accorciando le distanze, combinando la riscoperta di vecchi locali all’incontro con la narrazione. Molti scrittori hanno già partecipato alla rassegna: Carlo Lucarelli, Aldo Nove, Giampiero Rigosi, Tiziano Scarpa, Emidio Clementi, Wu Ming e molti altri.
Questo fine settimana la maratona letteraria per strade e osterie prende inizio sabato alle 11 in piazzetta Pescheria alla Prosivendola con Piersandro Pallavicini che racconta del suo "Atomico dandy" (Feltrinelli). Alle 13 al Carrarmato di vicolo Gatto Cosimo Argentina ("Cuore di cuoio", Sironi) e Antonio Castagna ("Mappumi", Nicolodi). Al pomeriggio dalle 15 incursioni di Marco Rossari a partire dall’osteria Morandin di via XX Settembre. Alle 19 la serata prosegue con Anna Berra ("L’ultima ceretta", Garzanti), al Malacarne (via San Vitale 14/a) dove sarà anche inaugurata la mostra "mange-mange" del gruppo 51, per concludersi poi da Interzona agli ex Magazzini Generali (via Santa Teresa 16) con "Sogni comuni di un Riccardo minore", di e con Oscar da Summa.
Domenica si inizia alle 11,30 al Caffè Mezzaparte di piazza Erbe con Paolo Roversi ("Bukoswki. Scrivo racconti e poi ci metto il sesso per vendere", Stampa Alternativa). Alle 13 si continua all’osteria Perbacco di via Carducci con Alfredo Gianolio ("Vite sbobinate", Libreria Incontri). La serata vede altri due appuntamenti: alle 19 al Malacarne con Paolo Nori ("Ente nazionale della cinematografia popolare", Feltrinelli) e alle 22 a Interzona per "Learco Pignagnoli, un convegno internazionale" con Daniele Benati, Ugo Cornia e Paolo Nori. L’ultima appendice del festival sarà domenica 29 alle 20 all’Osteria da Leo di Pescantina con Remo Remotti in concerto.
Il festival "Dar a bere storie" è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Verona. Info tel. 0458015203, 3402518379, www.daraberestorie.org, www.malacarne.it, www.informagiovani.comune.verona.it. (c. b.)
 
(*) Nota: “Dar a bere storie” è uno slogan da tenere a mente. Potrebbe tornare utile a chi si occupa di promozione della salute, nel ribattere quanto ci propinano in tema di vino, cultura, tradizione ecc.
CORRIERE ROMAGNA
Il palpeggiamento costa 5 anni.
Forlì - Cinque anni e due mesi per un palpeggiamento indesiderato e troppo pesante. Un ragazzo della Costa d’Avorio di 34 anni, residente ufficialmente a Forlì, ma irreperibile dal settembre scorso, è stato giudicato colpevole di violenza sessuale dal collegio del Tribunale di Forlì presieduto da Ennio Pescatore. Marc Oliver Brou aveva “assalito” una ragazza che all’epoca dei fatti, il 24 agosto 2001, aveva 25 anni e si trovava a viaggiare dalla sua città, Piacenza, verso Pesaro. La violenza, capo di imputazione nel quale rientrano tutti i reati a sfondo sessuale, si sarebbe consumata su un vagone del treno, quando la ragazza si stava dirigendo verso il bagno. Nel corridoio straniero le sarebbe saltato addosso alle spalle, allungando le mani verso le parti intime della giovane che, sotto choc, era riuscita a divincolarsi e ad avvertire il capotreno. Era stato proprio lui a chiamare la Polizia ferroviaria di Forlì, la stazione più vicina al luogo dove si sono verificati i fatti. Gli agenti hanno preso in consegna l’extracomunitario, già noto alle forze dell’ordine di diverse città per numerosi episodi di resistenza a pubblico ufficiale e ubriachezza. La giovane emiliana, nonostante il grande spavento non ha preferito sporgere denuncia, ma la relazione fatta dai poliziotti è stata sufficiente per fare aprire un fascicolo a carico di Marc Oliver Brou con l’accusa di violenza sessuale, un’indagine seguita dal sostituto procuratore della Repubblica Alessandro Mancini. La vicenda ieri è stata ricostruita nell’aula di Tribunale alla presenza anche della giovane vittima, mentre l’extracomunitario è tuttora libero ed è stato giudicato in contumacia. L’avvocato difensore d’ufficio ha cercato di portare l’attenzione sui numerosi precedenti per ubriachezza e resistenza, ipotizzando un raptus dell’uomo. Tutto inutile perchè i giudici hanno deciso la pesante condanna di 5 anni e due mesi di reclusione.
EMILIANET
Ubriaco in bici provoca incidente a Bologna
L’uomo, di 18 anni, ha poi tentato di fuggire subito dopo l’impatto.
Pirata della strada ma in bicicletta. E’ stato fermato dai passanti il marocchino che alle 11.20, visibilmente ubriaco, ha imboccato contro mano il Pontelungo, alla periferia di Bologna, provocando un incidente con una Bmw. L’uomo, di 18 anni, ha tentato di fuggire subito dopo l’impatto, ma è stato trattenuto da alcuni passanti, cui non ha risparmiato però una serie di calci e pugni. Il magrebino ha perfino tentato di denudarsi, poi se l’é presa con l’equipaggio della polizia arrivato sul posto. L’uomo, privo di documenti, è stato denunciato per atti contrari alla pubblica decenza, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le generalità, ed è stato sanzionato amministrativamente per ubriachezza molesta.
CORRIERE ADRIATICO
Scarcerato dal gip l’uomo che ha massacrato di botte la moglie Olimpia Andreatini
Sandro Fiumani agli arresti domiciliari. Dietro l’aggressione il tentativo fallito di salvare un matrimonio in crisi .
ANCONA - “Ho perso la testa, mi rendo conto di aver esagerato e mi dispiace”. Sandro Fiumani ha confessato le sue colpe di marito manesco, dichiarandosi pentito davanti al giudice Alberto Pallucchini, salito ieri mattina in carcere per l’udienza di convalida del fermo scattato sabato mattina con l’accusa di lesioni personali gravissime. Fiumani ha passato quattro giorni in carcere per aver massacrato di botte la moglie Olimpia Andreatini. Ma dopo l’interrogatorio di ieri ha potuto lasciare Montacuto: il gip ha convalidato il fermo, ma ha concesso all’indagato gli arresti domiciliari, che Fiumani trascorrerà ad Ancona nell’abitazione di un parente, non essendo il caso ovviamente di farlo tornare nella casa coniugale dove abita la moglie, che l’altro ieri è stata dimessa dall’ospedale.
Nell’interrogatorio di ieri Fiumani, 49 anni, ha spiegato al giudice di aver perso il controllo dei nervi, sfibrati da una situazione familiare critica che si trascinava da qualche mese. Ha raccontato che lui e sua moglie, soprattutto per il bene della figlia, avevano cercato di ritrovare un minimo d’armonia. Ma evidentemente il tentativo di salvare un matrimonio in crisi ha solo acuito certe tensioni, esplose sabato mattina verso l’alba dopo che i due coniugi erano tornati a casa al termine di una serata trascorsa in un locale al Passetto. Già all’interno del ritrovo musicale c’erano stati momenti di tensione tra coniugi, tanto che Sandro Fiumani se ne era andato prima della moglie, rinfacciandole forse di non avere abbastanza attenzioni nei suoi confronti. Quando lei è rincasata, è stato come andare incontro a una furia. Olimpia Andreatini, commerciante molto conosciuta in città, dove gestisce il Caffè Giordano di corso Mazzini, è stata presa a calci e pugni, che le hanno provocato un trauma cranico, diverse fratture al costato e tagli sul volto, lesioni guaribili in un mese. I poliziotti della Volante accorsi in via San Pietro avevano trovato tracce di sangue anche lungo le scale del condominio e sulle pareti dell’appartamento. La povera donna era stata inseguita e scaraventata a terra dal marito, che le ha sbattuto la testa contro il muro. L’accusa, dopo l’udienza di ieri, resta quella di lesioni personali gravissime. Sandro Fiumani, assistito dall’avvocato Marco Casciola, ha spiegato al giudice che non era ubriaco, come si era pensato in un primo momento, visto che i poliziotti l’avevano trovato disteso su un divano in uno stato confusionale. “Era sotto l’effetto di farmaci che da anni deve prendere per dormire”, spiega il suo avvocato, secondo il quale Fiumani è davvero pentito di quel che ha fatto. “Ho perso il controllo dei nervi - ha detto l’arresto al gip -, non mi sono reso conto di cosa stavo facendo”. LORENZO SCONOCCHINI.
GAZZETTA DELLO SPORT
Mosca, 84 arresti durante i festeggiamenti
Tifosi esagitati dopo la conquista della coppa Uefa .
MOSCA - Ottantaquattro arresti a Mosca in occasione dei festeggiamenti per la vittoria in Coppa Uefa di ieri sera contro lo Sporting Lisbona. I tifosi si sono dati alla pazza gioia, evidentemente esagerando tanto da essere stati arrestati per ubriachezza e "atti di teppismo minore", secondo quanto ha reso noto la stampa russa.
MARKETPRESS.INFO
CONVEGNO SUL “VINO PER LA FAMIGLIA” A VINO E TERRA 2005 .
Venerdì 20 Maggio alle ore 17.00 Vino e terra 2005, il 2° Salone Nazionale del Vino, dei Prodotti della Terra e del Turismo Enogastronomico, ospiterà il convegno “Bere bene in famiglia. Il vino sulla tavola quotidiana” organizzato dal Polo Fieristico Sud Malpensa di Castano Primo in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Vino. Il convegno proporrà il tema del Vino per la Famiglia e si focalizzerà in modo particolare sul bere quotidiano: è possibile bere vino di qualità senza spendere troppo? Secondo un’indagine voluta dalla Coldiretti, il 2004 ha fatto registrare un aumento di quasi 8 milioni di bottiglie di vino consumate nei pasti familiari rispetto al 2003. Praticamente tre persone su quattro hanno acquistato vino da consumare a casa, senza trascurare però l’aspetto economico: diverse indagini hanno, infatti, rilevato uno spostamento dei consumatori verso i prodotti con un prezzo più contenuto. Tra i relatori del convegno interverranno: - Fabio Taiti, presidente del Censis Servizi - Emiliano Pedron, Presidente del Gruppo Italiano Vini, - Don Giancarlo Plessi, Parroco di Vernasca (Piacenza), - Carlo Pietrasanta, Presidente del Movimento Turismo del Vino Lombardo, - Floriano Zambon, Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino. - Paolo Corbini dell’Associazione Nazionale Città del Vino – moderatore, - Federconsumatori – Roma. La manifestazione Vino e terra 2005 si presta come occasione ideale per discutere di un problema di grande attualità che tocca da vicino le famiglie italiane. In questo secondo appuntamento Vino e terra 2005 al Polo Fieristico Sud Malpensa di Castano Primo presenterà al pubblico le migliori realtà vinicole italiane, offrendo degustazioni di vini, assaggi di salumi, formaggi, frutta ed ogni prelibatezza della nostra migliore tradizione enogastronomica. Durante la fiera sarà, inoltre, dato risalto ad altri settori, quali il turismo enogastronomico, le tecnologie per l’enologia e l’arredamento per enoteche, pub e winebar. In contemporanea a Vino e terra 2005 si terrà la prima edizione di Tempo verde, il salone dedicato al tempo libero, sport, giardinaggio, vita all’aria aperta e a tutto ciò che “fa primavera”.
BASILICANET.IT
Arriva l’etilometro sul telefono cellulare (*).
L’etilometro a portata di telefonino: si chiama Sobriomobile ed e’ un software utilizzabile per calcolare il proprio stato di ebbrezza. Il software può essere scaricato attraverso connessione wap e installato sul cellulare: dopo aver inserito i propri dati e la quantità di alcol ingerita, il programma calcolerà se si può guidare senza problemi oppure se e’ meglio lasciare il volante a un amico.
 
(*) Nota: ieri abbiamo riportato una notizia simile. Un telefono cellulare con annesso etilometro. Sono due cose diverse nel caso di ieri era un vero e proprio misuratore di alcolemia annesso al telefono. In questo caso invece un programma aiuta a calcolare la propria alcolemia. In entrambe le situazioni è meglio non fidarsi: gli etilometri tascabili sono troppo approssimativi, e la stima dell’alcolemia lo è ancora di più.
LIBERAZIONE
Usa, ritirata birra Ganesh dopo proteste indù.
Una nota fabbrica di birra americana è stata costretta a ritirare dal commercio la birra "Ganesh" in quanto il nome offendeva la comunità indù americana. Ganesh è una delle divinità indù più venerate, raffigurata come un uomo con la testa di elefante.

Venerdì, 20 Maggio 2005
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