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Rassegna stampa alcol e guida del 18 maggio 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


IL MESSAGGERO
I decessi sono scesi del 23,58 per cento, i feriti del 32,52. I Vigili: «Sono diminuiti i casi di guidatori che si mettono al volante in stato d’ebbrezza»
Effetto “punti”: meno sangue sulle strade
Si va più piano e si usano le cinture: invariato il numero degli incidenti, ma calano i morti e i feriti .

di LUCA LIPPERA
«Merito delle cinture o merito della patente a punti, non c’è dubbio che qualcosa stia cambiando». Al comando dei Vigili Urbani, per la prima volta dopo decenni, le cifre della “strage” sono un po’ meno lugubri del solito. Nei primi mesi del 2005, il numero dei morti negli incidenti stradali a Roma è sceso, rispetto al secondo semestre del 2004, di circa il 24 per cento, mentre quello dei feriti sembra addirittura in calo del 30 per cento. «Al contrario dicono alla Municipale il totale dei sinistri resta, invariato, intorno a quota 21 mila ogni sei mesi. La diminuzione delle vittime, dunque, non è determinata da una “contrazione” degli episodi, ma piuttosto da un maggior rispetto delle regole, il che significa meno velocità, più cinture di sicurezza, meno ubriachi alla guida».
I dati sono, in qualche modo, eclatanti. Tra luglio e dicembre dell’anno scorso, i vigili urbani hanno rilevato nel territorio del Comune 21.881 incidenti. I decessi furono ben 106, i feriti (inclusi i lievissimi) 12.354, quelli in prognosi riservata 173. Per il 2005 esistono soltanto le statistiche relative al primo quadrimestre. Ma le cifre sono così diverse da quelle del 2004 che le proiezioni, già ora, indicano una radicale inversione di tendenza. A fine aprile, ad esempio, i morti erano 54. A giugno, seguitando con questo trend, oscilleranno intorno a quota 81, con un calo del 23,58 per cento rispetto all’ultimo semestre dell’anno scorso.
«È un’impressione che abbiamo anche noi dice Giovanni Catanzaro, vicecomandante dei vigili urbani di Roma Negli incidenti ci sono meno lesioni e le lesioni sono meno gravi. Insomma: cala sia la quantità che la gravità dei feriti. Probabilmente c’è un insieme di concause una legata all’altra. Si comincia con la patente a punti, da cui discende il maggior uso delle cinture di sicurezza, la minore velocità e la riduzione dei casi di guida in stato di ubriachezza. Poi, evidentemente, cominciano a fare effetto le campagne stampa e un ruolo lo giocano anche gli air-bag».
I dati della sezione di Roma della Stradale sembrano confermare quelli dei vigili urbani. La polizia rileva molti meno incidenti della Municipale, ma il numero dei decessi (vedi la tabella in alto) è comunque in netto arretramento. I morti, nel primo quadrimestre del 2004, furono nove, contro i quattro (-55%) registrati nello stesso periodo di quest’anno. «Evidentemente dice uno dei commissari capo della Stradale di Roma c’è una nuova cultura che, piano piano, si va diffondendo. È quello che cerchiamo di far capire agli automobilisti ogni giorno. Le regole vanno rispettate non tanto perché altrimenti si perdono punti sulla patente, ma perché ne va della propria sicurezza».
Ma torniamo ai numeri dei vigili urbani. Il dato forse più significativo è quello sui feriti ricoverati in prognosi riservata. Al termine del semestre in corso saranno, sempre secondo le proiezioni, circa il 33 per cento in meno rispetto a quelli dei secondi sei mesi del 2004 (a fine aprile erano 77 contro i 173 dell’intero periodo di riferimento). «È il segno dicono al comando che gli effetti dell’incidente all’interno dell’abitacolo sono meno gravi di prima. La minore velocità, le cinture, gli air-bag: è tutto un insieme di cose».
«C’entra sicuramente la patente a punti ammette Mario Cordova, presidente dell’Arvu (Associazione Romana Vigili Urbani) ma un ruolo importante lo gioca anche la maggiore presenza degli agenti della polizia municipale sulle strade. Le pattuglie scoraggiano il non rispetto delle regole e lo stesso effetto producono le telecamere di cui sono dotate molte macchine. Resta il fatto che servirebbero altri duemila vigili per dare ancora più sicurezza alla città».
Sebbene i numeri stiano “migliorando”, non c’è motivo di esultare. Se i decessi si attesteranno a fine semestre intorno a quota ottanta, si tratterà pur sempre, per le strade di Roma, di una mezza “carneficina”: un morto in media ogni due giorni e mezzo. «E tra l’altro aggiunge il comandante Catanzaro ho l’impressione che queste cifre, complessive, raccontino solo una parte della realtà. Il grosso della diminuzione dei decessi e dei feriti si concentra negli incidenti in cui sono coinvolte le automobili. L’impressione è che non si riesca a fare altrettanto per quanto riguarda le moto». Le statistiche, in questo senso, non sono ancora definitive. Ma le due ruote, stando alle prime stime, restano il mezzo più pericoloso per spostarsi nella Capitale.

IL TEMPO
Il fumo prima causa del tumore in bocca
La sezione reatina della Lilt presenterà i dati di una ricerca-campione sul carcinoma orale.
ALESSANDRA PASQUALOTTO. Prevenire è meglio di curare. Lo spiega una ricerca condotta dal 2002 al 2004 dalla Lilt, la sezione provinciale di Rieti della Lega italiana per la lotta contro i tumori che il 21 maggio alle 17.30 presenta alla Sala degli specchi uno studio clinico-statistico effettuato su un campione della popolazione del comune di Rieti. I risultati dell’indagine sono stati curati da Franco Marci, ordinario di Malattie Odontostaomatologiche, Ivan Liguori presidente della sezione Lilt di Rieti, Umberto Di Domenico vice presidente, Giovanna Mosca del’università degli studi dell’Aquila e Domenico Giannini medico specializzato in Chirurgia odontostomatologica. La ricerca parte dalla osservazione e dalla campionatura di soggetti per conoscere informazioni sulle carenze di salute del cavo orale rilevate maggiormente nei pazienti residenti a Rieti. L’obiettivo è stato quello di conoscere la prevalenza dei fattori irritativi, traumatici e fisici e le potenziali cause del carcinoma della bocca. Nella cavità orale infatti insorgono numerosi diversi tipi di tumori, alcuni benigni altri maligni. Solo uno di questi però si manifesta con frequenza, ed è il carcinoma orale, un tumore maligno caratterizzato da mortalità elevata, se non è curato in tempo, e da notevoli percentuali di guarigione completa se diagnosticato nelle sue fasi iniziali. In Europa, come rivela lo studio della Lilt reatina, il carcinoma orale è al sesto posto tra i carcinomi di tutti gli organi, mentre in Italia è responsabile di decessi nel 4% degli uomini e nell’1% delle donne. Il tasso di mortalità negli ultimi anni è in lento ma costante aumento in tutte le età e segue quello delle neoplasie polmonari, con le quali condivide alcune cause. Il campione di soggetti residenti nel comune di Rieti è stato rilevato su base volontaria: in sostanza è stato distribuito un questionario "ad hoc" nelle scuole, nelle Asl e nei centri di volontariato dopo una apposita campagna di sensibilizzazione della popolazione residente. Dallo studio, che sarà presentato proprio nel corso dell’incontro, emerge che il campione analizzato presenta a livello della cavità orale numerosi fattori «potenziali responsabili del carcinoma orale. Il 14,7% del campione esaminato è fumatore». Le abitudini voluttuarie e principalmente l’uso e l’abuso di fumo e alcol sono unanimemente riconosciute come cause principali dei carcinomi orali oltre a tutti gli altri carcinomi del settore delle vie aeree. I risultati della ricerca evidenziano, secondo gli studiosi, la necessità di «un continuo monitoraggio della popolazione per il controllo della motivazione alle più elementari norme per la prevenzione del carcinoma». La ricerca della Lilt sarà distribuita a coloro che ne faranno richiesta nel corso della manifestazione.
REUTERS ITALIA
Cina, studio mostra preoccupante trend di violenze su infanzia .
PECHINO - Una poderosa inchiesta sulle violenze contro i bambini in Cina mostra che gli abusi sono più diffusi di quanto immaginato e hanno un duraturo effetto sulla salute mentale.
La Cina ha promosso una politica in favore delle famiglie con un solo figlio nelle città negli ultimi 25 anni, portando la gente a credere che il figlio unico abbia più probabilità di essere amato che abusato.
Ma l’inchiesta condotta su oltre 3500 adolescenti dalla Federazione delle donne di tutta la Cina, l’Università di Pechino e l’Unicef ha mostrato che più del 50% dei maschi e un terzo delle femmine è stato picchiato o preso a calci da bambino.
"Il maltrattamento dei bambini è un problema attuale in Cina... In media uno o due bambini per classe potrebbe essere vittima di seri abusi", ha detto il rapporto.
La ricerca ha evidenziato una chiara connessione tra la violenza infantile e la salute mentale, con una maggiore probabilità di diventare alcolisti e di avere comportamenti violenti tra i soggetti maltrattati da bambini.(*)
"Dobbiamo riconoscere che molta della violenza riferita nel rapporto riguarda misure di disciplina", ha detto una ricercatrice.
Lo studio ha detto che la Cina sta cercando persone famose per una campagna pubblicitaria contro gli abusi sull’infanzia e per fornire un ambiente più sicuro a scuola contro gli episodi di bullismo.
 
(*) Nota: la relazione tra violenza e alcol non è solo nella direzione descritta dall’articolo, ma anche in senso opposto e cioè la violenza causata dall’uso dell’alcol (anche nei genitori). L’incremento del consumo di vino in Cina non può che favorire questo circolo vizioso.
IL MESSAGGERO
Chi ha paura dell’immensa Cina?
R.C. - Roma
L’Italia è schiacciata dalla competitività cinese e contare sulla qualità del nostro prodotto è uno slogan privo di significato, come quello del vino. L’economia cinese oggi è in grado di puntare sulla produzione a prezzi bassi e sulla qualità del prodotto stesso, basato anche sulla creatività. Basta vedere i prodotti tessili di Prato e le pelletterie di Signa ed Empoli. Questi prodotti oltre a soddisfare in parte il mercato interno, prendono la strada della Cina. Questo dinamico paese sta accumulando riserve di cambio sia in dollari che in euro in modo impressionante e anche il consumo interno sta crescendo in modo vorticoso. Speriamo che i nostri esperti possano trovare soluzioni perché non c’è da dormire sonni tranquilli. Noi non abbiamo l’immenso territorio che ha la Cina né tantomeno le sue risorse.
LYCOS NOTIZIE
Campagna contro l’alcol.
Il rapper Nelly sarà il protagonista di una nuova campagna TV contro l’alcolismo minorile per spiegare i danni che provoca. Parlando del suo impegno sociale, l’artista ha spiegato "L’alcolismo minorile è un problema serio e lavorare con i genitori è la soluzione migliore per cercare di arginare e prevenire questa situazione.." (*) "E’ estremamente importante per i genitori parlare con i loro figli e l’azione preventiva, per l’alcolismo, e’ una delle soluzioni migliori.." ha aggiunto Nelly. (c.c.)
 
(*) Nota: la prevenzione dei problemi correlati al consumo dell’alcol è senz’altro una questione complessa, ma se si hanno le idee chiare può essere espressa con poche parole.
IL TEMPO
Alcolismo, chiuso il corso di prevenzione.
FRANCAVILLA – Giovani contro l’alcolismo. Si è concluso ieri, con una manifestazione ad hoc, il corso di prevenzione contro il fenomeno dell’alcolismo. L’iniziativa rivolta alla formazione dei docenti, 10 in questa annualità, si è riflessa anche sugli studenti. Interessati, sensibili, consapevoli i ragazzi hanno affrontato, insieme ai loro insegnanti, il difficile tema del bere incontrollato e smodato, realizzando cartelloni, ricerche e persino un cd multimediale. Alla kermesse che si è svolta ieri al Palazzo Sirena hanno partecipato le scuole cittadine e altri istituti dell’ente d’ambito n. 29 Foro- Alento: 176 ragazzi in rappresentanza dei 260 partecipanti complessivi. Il progetto, che mira a diffondere una cultura della prevenzione attraverso l’informazione sui rischi dell’abuso di bevande alcoliche, è stato portato avanti dal Comune di Francavilla e da altre scuole dell’Ambito sociale n. 29 in collaborazione con il servizio di alcologia della Asl Di Chieti (via dei Martiri Lancianesi, 17 - tel. 0871.358788). I problemi legati all’abuso di alcol sono numerosi; si va dall’insorgenza di patologie come la gastrite, la cirrosi epatica, le aritmie e l’ipertensione arteriosa al maggiore rischio di incidenti stradali, dalle difficoltà relazionali e sociali a quelle lavorative. G.B.
IL MESSAGGERO (Ancona)
Follia in famiglia . La barista riesce a stento a parlare per il dolore procurato le dalle botte, il coniuge in ansia anche per la madre: «Non ditele cosa ho fatto»
Fiumani: «Ho combinato un gran casino»
Olimpia Andreatini a casa, il marito pentito in carcere chiede di lei e della figlia 12enne
di GIAMPAOLO MILZI .
Lei è tornata a casa dall’ospedale, è serena, inchiodata a letto sofferente. Respira piano per ridurre il dolore procuratole dalle costole lesionate. Parla con un filo di voce perché l’orbita dello zigomo destro fratturata e la ferita del labbro inferiore si fanno sentire. Lui, al telefono, da Montacuto, chiede appassionatamente come sta lei - le hanno riferito che è grave (ottimo, in realtà, il decorso post- operatorio) - e come sta psicologicamente la comune figlia 12enne. Lo chiede al suo avvocato, Marco Casciola, l’unico contatto con una realtà esterna che gli sembra così offuscata. L’unico ponte con un passato recentissimo - il sanguinario, selvaggio pestaggio che all’alba di sabato scorso ha impartito sull’onda di un raptus di gelosia alla moglie appena rientrata a casa - che in prima battuta ha cancellato, e che solo ora gli si materializza nel cuore, gli picchia in testa come un martello.
E’ probabile che Sandro Fiumani, stamattina, in cella, si risveglierà comunque non pienamente lucido. Ma ancora più pentito di quello che, a mani nude, a calci, ha fatto a Olimpia Andreatini. Perché, come ha detto al suo legale, ”ho combinato un gran casino”. Lo ripeterà, alle 9, al giudice per le indagini preliminari Alberto Pallucchini. Quando lo raggiungerà in carcere per la convalida del fermo di polizia - il 47enne anconetano era stato prelevato dagli agenti di una volante nell’appartamento coniugale di va San Pietro 3 - e l’interrogatorio. Poi, valutate le richieste del pm Sottosanti, il gip potrà ordinare una misura di custodia cautelare o di sicurezza.
L’avvocato Casciola, presente all’appuntamento giudiziario, punterà i piedi per la piena remissione in libertà. Ma si è già attrezzato per rendere concretizzabile la richiesta "in subordine" degli arresti domiciliari. Già, concretizzabile. Perché, come auspicato da Olimpia e dai suoi familiari - il padre Ennio ("storico" titolare del bar "Miramare" della pineta, la madre Laura, il fratello Mimmo, gestore del caffè "Giordano" di corso Mazzini) - «tutto può succedere, a beneficio della serenità di tutti, fuorchè Sandro torni». Torni sulla scena casalinga del delitto: le lesioni personali gravissime ipotizzate dalla Polizia. E allora Sandro potrebbe essere ristretto sotto il tetto di un parente. O messo nella condizione di non nuocere ancora (come ha fatto anche in passato) alla moglie 44enne grazie all’obbligo di tenersi a distanza di sicurezza da via San Pietro. Perché un fatto è certo: il suo è stato un sabato bestiale, ha perso la testa.
Perché? Certo, il sangue gli è schizzato al cervello durante l’ennesima discussione degenerata in lite con Olimpia. Con la quale ormai da un pezzo viveva come separato in casa. C’era troppo alcool in quel sangue ribollente? «Quando è andato via da solo dal jazz-club "Lascensore", dopo le 3, mi è sembrato lucido», ha detto Mimmo Andreatini, che con Olimpia, Sandro e altri amici, si era svagato nel locale con buona musica e un drink. Olimpia è rientrata dopo. E oltre l’uscio ha trovato un uomo inferocito e implacabile. Che adesso non ricorda bene come e perché l’ha spedita all’ospedale. E’ il primo a non riconoscersi nei panni del marito brutale e violento. Stentano tanto di quelli che "hanno saputo": il fratello, i parenti, i tanti amici; che hanno chiesto di lui, delle sue condizioni d’animo all’avvocato Casciola.
Non sa ancora l’anziana e malata mamma di Sandro. «Avvocato, faccia di tutto perché lei non sappia mai, ne soffrirebbe troppo», le sue ultime parole, ieri, da Montacuto.
LA SICILIA
AUTOMOBILISTA DENUNCIATO DALLA POLIZIA
Ubriaco al volante si schianta contro un’insegna pubblicitaria.
Malgrado manifestamente ubriaco, l’altra sera un uomo di 55 anni (G. I. le sue iniziali) s’era messo al volante della propria Golf, ma mentre, poco dopo le ore 22, percorreva a zig-zag la via Gabriele Amico Valenti, ha incrociato una Volante della polizia. I poliziotti si sono subito interessati al conducente del veicolo, ma non hanno avuto bisogno di inseguirlo, perchè dopo pochi metri la Golf è andata a fermarsi contro un palo che reggeva una insegna pubblicitaria che, abbattendosi, ha pure danneggiato un palo dell’illuminazione pubblica.
G. I. è sceso dalla Golf barcollando, e gli agenti hanno subito capito che fosse ubriaco. Hanno pertanto chiesto l’intervento di una pattuglia della Polizia stradale per sottoporre l’automobilista al test dell’etilometro. Ma quando questi altri poliziotti sono arrivati, la prova che confermasse lo stato di ebbrezza di G. I. non s’è potuta svolgere, perchè l’automobilista non era nemmeno in condizioni di soffiare nell’apposito congegno.
E’ stata chiamata un’ambulanza del “118” e con essa G. I. è stato trasferito in ospedale. Anche in questo caso l’uomo ha rifiutato di sottoporsi al prelievo del sangue con il quale sarebbe stato possibile verificare il suo tasso alcolemico. In tutto questo frattempo, comunque, G. I. ha parzialmente smaltito la sbornia, per cui ha chiesto di potere fare rientro a casa. Non ha tuttavia evitato la denuncia per guida in stato di ebbrezza, il ritiro della patente e il sequestro dei veicolo sul quale era stato intercettato mentre percorreva la via Gabriele Amico Valenti.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (Lecce)
«Estate sicura». Un vertice.
Vertice in Prefettura per garantire un’estate sicura. Stamane alle 10 si riunirà il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica allo scopo di potenziare gli interventi coordinati da mettere in atto nell’imminente stagione estiva. All’incontro, cui parteciperanno Comune di Lecce, Provincia, Forze dell’ordine e vigili del fuoco, interverranno anche i comuni delle località costiere maggiormente interessati dai flussi turistici, le Asl, il 118, la Camera di commercio e le associazioni di categoria. Al centro della discussione le iniziative da intraprendere per rafforzare i presidi a tutela dei cittadini, per assicurare una più efficace prevenzione del fenomeno delle stragi del sabato sera e la messa a punto di controlli contro l’abuso di alcool e droghe. Inoltre, si discuterà delle misure per contrastare le attività commerciali abusive (soprattutto in riferimento all’intrattenimento e al ballo) e per una maggiore regolamentazione degli orari della musica da ascolto. All’ordine del giorno anche il fenomeno del campeggio abusivo da parte dei cosiddetti «punkbestia», che nella passata stagione hanno suscitato numerose lamentele di residenti a causa di comportamenti non sempre conformi alle regole di igiene e sicurezza.
IL MESSAGGERO (Umbria)
ASSISI
Ascensione, i vandali rovinano la festa: è polemica
di VALENTINA AISA .
ASSISI - E’ un coro di proteste quello che si è levato in tutta la città di Assisi, indignazione per tanta inciviltà. La festa dell’Ascensione è un appuntamento annuale tutto assisano, fortemente connesso con il Calendimaggio: la Parte de Sopra e la Parte de Sotto salgono sugli "Stazi", rigorosamente divisi l’una dall’altra piazzano le tende e festeggiano sotto le stelle un rito dalle origini sacre. Da qualche anno, però, la gente di Assisi non è sola: orde di sconosciuti si accampano sui prati del Subasio e trascorrono la notte al ritmo dei bonghi e sotto i fumi dell’alcol. L’Ascensione di sabato e domenica scorsa ha toccato il fondo: un nutrito gruppo di perugini e gente lontana dalla logica assisana hanno organizzato un vero e proprio "rave" sul monte, con tanto di mega tenda e musica ad alto volume. La mattina, il monte era un tappeto di cartacce, bottiglie, plastica. La maleducazione non ha risparmiato neanche la vicina pineta. «Alcuni vandali - dice Gianfranco Costa, presidente del consiglio comunale di Assisi - hanno rovinato la festa, gruppetti lontani dal più elementare senso civico. Le autorità siano più presenti con inviti e con le sanzioni da applicare al momento». Ma l’idea dei pass non ha funzionato: il permesso rilasciato ogni anno dalla Comunità Montana per 40 tende di Parte de Sopra e altrettante di Parte de Sotto è stato aggirato con disinvoltura dagli "sconosciuti". E c’è già qualche assisano che propone di organizzare l’Ascensione altrove, lontano dai "barbari": ”Riprendiamoci la nostra festa". La richiesta di bandire chi sporca, taglia gli alberi e inquina la pace del Subasio arriva anche dal neonato "Comitato per il Monte Nostro": «Il comitato chiede che il prossimo anno, nel giorno dell’Ascensione e durante il precedente, sia bloccato il traffico delle Carceri e che con le tende vengano ammesse solo le associazioni con regolare permesso».
MANTOVA.COM
Alcol al volante. Nei guai prima il padre poi il figlio.
Un controllo di routine, sabato sera, sull’ostigliese da parte della Polstrada impegnata contro le stragi del sabato sera. Un pensionato 68enne viene fermato sulla sua Panda e sottoposto all’etilometro. Lo strumento rileva 0,66 grammi per litro, quindi poco al di sopra del limite di 0,50, ma sufficiente secondo le recenti leggi a finire nei guai, quelli che conosciamo ormai bene. Il pensionato chiama col telefonino il figlio per farsi venire a prendere e per recuperare l’auto.
Una ventina di minuti dopo il giovane arriva accompagnato da un amico: uno avrebbe dovuto recuperare la Panda, mentre l’altro avrebbe caricato il padre. Qualcosa ha però insospetito gli agenti che hanno deciso di sottoporre anche il figlio all’alcoltest. Sorpresa: il ragazzo aveva bevuto più del padre ed aveva un tasso di 1.47, con il risultato che entrambi finiranno davanti al giudice.
IL MESSAGGERO (Frosinone)
FERENTNO COME BOLOGNA
«Alcolici vietati in strada dopo le 23»
L’idea del sindaco dopo gli episodi di violenza di sabato scorso
di EMILIANO PAPILLO .
Ferentino come Bologna. Da giugno, dopo le ore 23, sarà proibito consumare alcolici al di fuori dei locali pubblici. Lo ha annunciato ieri il primo cittadino di Ferentino, Piergianni Fiorletta, dopo gli ultimi episodi di violenza accaduti in città. «Stiamo studiando soluzioni valide per fare in modo che episodi brutti e condannabili come quello di sabato scorso non possano più accadere. La prima disposizione che daremo è quella di vietare l’uso di alcolici dopo le ore 23 fuori dai locali pubblici. L’ordinanza è già stata adottata con successo dal comune di Bologna», spiega Fiorletta che aggiunge: «Proibire l’uso di alcolici fuori dai locali pubblici avrà una doppia funzione positiva. Quella di avere una città più pulita senza bottiglie lasciate lungo il territorio e quello di non far trovare un pretesto ai ragazzi per litigare usando le bottiglie di vetro. Per evitare che ciò che è accaduto sabato con la violenza incendiaria di un ragazzo non si ripeta più, bisogna lavorare sulla prevenzione. Faremo incontri con le scuole al fine di educare i giovani a non fare uso eccessivo di alcool ed a rispettare gli altri». Intanto l’amministrazione ha chiesto un vertice sulla sicurezza con il Questore di Frosinone ed il comando dei carabinieri di Anagni. Incontro che si terrà nei prossimi giorni in comune. «Il territorio di Ferentino è vasto per cui, malgrado il lodevole impegno delle forze dell’ordine, è difficile un controllo capillare. Chiederò uno sforzo ulteriore ai carabinieri ed alla polizia per avere maggiori controlli. Anche i vigili urbani, seppur con organico ridotto, intensificheranno i controlli», ha concluso il sindaco. Molti genitori ed alcuni membri dell’opposizione chiedono di aumentare la forza pubblica. «Il comune dovrebbe chiedere un posto di Polizia e far potenziare il numero dei carabinieri. Il territorio è vasto e malgrado l’impegno delle forze armate, si rischiano ancora episodi di violenza. Bisogna creare le strutture per prevenire certi episodi e questo può farlo solo il comune, creando anche nuovi luoghi per polizia e carabinieri. Prendano come esempio il comune di Supino che pur avendo solo 5000 abitanti contro i 21.000 di Ferentino, ha costruito una nuova caserma dei carabinieri», ha spiegato il capogruppo di Fi, Franco Martini.
CELLULARE MAGAZINE.IT
LG a forza sei
LG ha presentato la sua nuova linea di prodotti destinati al mercato della telefonia mobile.
Si tratta di sei telefoni, accomunati da un design decisamente innovativo, da display grandi e luminosi e, per alcuni modelli, dal supporto della tecnologia DMB (Digial Multimedia Broadcasting), in pratica quella che consente la visualizzazione dei programmi televisivi live. Tra le caratteristiche dei prodotti presentati, con il classico corollario di modelle, in questo caso orientali, da rilevare la presenza di un telefono a slitta con il supporto del Bluetooth, di un sottilissimo 5 Megapixel, di un ibrido cellulare/consolle per i videogiochi, di uno dotato di lettore MP3 e di uno con un sistema in grado di rilevare il livello di alcol nel sangue semplicemente analizzando il fiato. Ovviamente il modello sul quale LG punta in modo deciso è quello che supporta la succitata tecnologia DMB e che consente di guardare fino a tre ore di trasmissioni e film captando il segnale dal satellite. La qualità della visione, per il momento, può essere equiparata a quella dei filmati ripresi con una fotocamera da 2 Megapixel. I sei cellulari saranno distribuiti, inizialmente in Oriente, quindi nel resto del mondo, dall’estate alla fine dell’anno.
LA SICILIA
il presidente della cia
«La distillazione di crisi è solo una sconfitta».
Partanna . «Ci troviamo - ha evidenziato Pino Aleo presidente provinciale della Cia - alle prese con una congiuntura molto negativa. Un quadro che diventa ancora più drammatico con la riduzione dei consumi e dei redditi, con il continuo calo dei prezzi all’origine, con la perdita di consistenti fette di mercato, con l’asfissiante burocrazia, con l’eccessiva pressione fiscale». In questo contesto si inserisce la richiesta della distillazione di crisi che dovrebbe tamponare lo stato d’emergenza delle cantine sociali. «Tale richiesta, per 2 milioni d’ettolitri di vino al prezzo di euro 2,12 ad ettogrado - ribadisce - riguarda in altre parole oltre la metà della produzione dell’anno 2004». La distillazione di crisi «è una sconfitta» a cui si doveva arrivare «dopo aver cercato di provarle tutte».
Ed Aleo da un lato precisa quali erano state le richieste delle associazioni: «Il livellamento dei costi del lavoro e previdenziale; la riforma dell’“ocm” vino che chiuderà una parte integrante della distillazione, premiando direttamente l’agricoltore; il catastino vitivinicolo livellato in campo comunitario; il riconoscimento di una detrazione d’imposta per i costi del gasolio». Dall’altro il presidente della Cia ribadisce altresì che, ad esempio, «bisogna sfruttare al massimo la competizione mondiale, lanciando una bottiglia di vino con un’etichetta per bianco e rosso coinvolgendo ad un intesa unitaria gli Enti Locali, Provincia Regionale e le Cantine Sociali. Il vino dovrà essere consumato in tutto il circuito eno-gastronomico della nostra Provincia. Una grande opportunità che potrà proiettare il nostro Territorio nel mondo per la sua tipicità e qualità, candidandoci seriamente ad essere considerati la porta del mediterraneo alla prossima scadenza del 2010 per l’area del libero scambio».
Antonino Bencivinni.
WINENEWS
L’ENOTECA D’ITALIA E’ STATA LIQUIDATA. NE DA’ NOTIZIA BUONITALIA.
Su proposta di Fabrizio Mottironi, presidente di Buonitalia Spa, la società di promozione dell’eccellenza italiana del gusto, l’assemblea dell’Enoteca d’Italia ha deliberato oggi la liquidazione della società Enoteca d’Italia: con la direttiva del 15 aprile 2005, il Ministero delle Politiche Agricole, coerentemente con l’orientamento espresso dagli assessori regionali all’agricoltura, affida direttamente a Buonitalia Spa la gestione del progetto “Enoteca d’Italia” per la promozione e la valorizzazione del settore vitivinicolo italiano.
WINENEWS.IT
VINO & PREMI PER IL GIORNALISTA LAMBERTO SPOSINI LA MASSIMA ONOREFICENZA DELL’ORDINE DINASTICO DEL BAROLO
LA PREMIAZIONE IL 5 GIUGNO PER IL “VERNISSAGE” DELLA VENDEMMIA 2001. PREMIATA ANCHE LA FAMOSA TRASMISSIONE “DECANTER” DI RADIO2 RAI.
A Lamberto Sposini l’onoreficenza dell’Ordine Dinastico del Barolo: il condirettore del Tg5 e ideatore della trasmissione “Gusto”, sarà insignito il 5 giugno di uno dei massimi riconoscimenti dedicati a personalità del mondo dell’enologia che si sono distinti “nel far conoscere e apprezzare il grande vino delle colline di Langa”. (*)
La premiazione avverrà per la presentazione ufficiale della vendemmia 2001, organizzata dall’Enoteca regionale del Barolo.
Insieme a Lamberto Sposini, sarà premiata anche i giornalisti della trasmissione radiofonica “di cultura enologica“ “Decanter”, in onda tutti i giorni sulle frequenze di Rai Radio 2, condotta tutte le sere con brio, con cipiglio insolito ed accattivante dai bravi Federico Quaranta, Nicola Prudente e Betty Senatore (a cura di Marina Mancini ed Antonio Santirocco).
Il personaggio prescelto per rappresentare il Barolo 2001 sarà quest’anno Sergio Billè, presidente della Confcommercio. La scelta fatta è in omaggio ai tanti ristoratori e albergatori italiani che si prodigano nel campo dell’accoglienza turistica.
 
(*) Nota: dall’Ordine dei giornalisti all’Ordine del barolo.



Giovedì, 19 Maggio 2005
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