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Notizie brevi 10/10/2012

Svizzera UPI - Ufficio Prevenzione Infortuni
La velocità di guida ha un influsso decisivo sulla sicurezza stradale

Discussa in Parlamento una riduzione dei controlli radar sulle autostrade

Nonostante si delinei una tendenza positiva, le cifre restano preoccupanti: l'anno scorso in Svizzera la velocità eccessiva ha causato 919 feriti gravi e 99 morti. L'upi – Ufficio prevenzione infortuni – è quindi particolarmente sorpreso del fatto che il Parlamento stia vagliando la proposta di ridurre i controlli radar sulle autostrade e di vietare addirittura i cosiddetti tutor che permettono di rilevare la velocità media lungo interi tratti stradali. Dopo il sì a sorpresa del Consiglio nazionale durante la sessione estiva, il tema è arrivato sui banchi del Consiglio degli Stati.
 
L'argomento vincente in Consiglio nazionale, secondo cui i controlli di velocità sarebbero giustificati soltanto nei punti ad alta incidentalità, è ingannevole: la grande maggioranza degli incidenti, infatti, non si verifica in questi punti o tratti stradali. L'unico modo per rendere le strade più sicure è educare i conducenti a adeguare il proprio stile di guida. Peraltro l'efficacia preventiva dei tutor – anch'essi criticati – è stata dimostrata da vari studi scientifici e questi controlli sono ritenuti corretti dagli stessi automobilisti. Anche se nel 2011 il numero di vittime della velocità sulle strade extraurbane è stato quasi sette volte più elevato e quello sulle strade urbane quattro volte più elevato del numero di vittime registrato sulle autostrade, su queste ultime si sono comunque registrati 85 incidenti gravi o mortali.


Gli incidenti mortali sono dovuti in primo luogo a velocità eccessiva o inadeguata. Le vittime sono per quasi la metà occupanti di automobili e per quasi un terzo motociclisti. Questi incidenti sono causati con frequenza superiore alla media da giovani uomini tra i 18 e i 24 anni. Oltre al gruppo ad alto rischio dei pirati della strada, che resta comunque ristretto, le misure di prevenzione devono focalizzarsi sui numerosi conducenti che superano regolarmente i limiti di velocità. Si tratta di un gruppo eterogeneo, i cui componenti non si considerano assolutamente pirati dell'asfalto, anzi, non ritengono nemmeno di guidare troppo in fretta. Proprio su questo fa leva l'attuale campagna dell'upi «Slow down. Take it easy», che consiglia di adeguare la velocità alle condizioni stradali e alla visibilità.
 
Le strade facilmente leggibili e a prova di errore si sono rivelate una buona soluzione per incitare i conducenti ad alzare il piede dal gas. Questi ultimi tuttavia adeguano la velocità soprattutto in base all'aspettativa soggettiva di incorrere in un controllo di polizia. È quindi importante trovare la giusta combinazione tra sistemi di rilevamento della velocità fissi e dispositivi di controllo con e senza la presenza di agenti (i sistemi che implicano la presenza di agenti devono essere chiaramente riconoscibili). Attualmente sono necessarie misure soprattutto sulle strade extraurbane, dove si verifica oltre la metà degli incidenti mortali, ma dove si svolge solo il 3 percento dei controlli.
 


> Statistica upi STATUS 2012 (danni alla persona in incidenti probabilmente correlati alla velocità: tabella 44 a pagina 17 e tabella 31 a pagina 21)
 
> Campagna «Slow down. Take it easy»
 
> Ufficio Media upi, tel. +41 31 390 21 16, www.upi.ch

 

 


 

Mercoledì, 10 Ottobre 2012
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